La vendetta di Allah

La vendetta di Allah La vendetta di Allah Nel giorno, speriamo non lontano, che ul litorale turco d'Asia o d'Europa arriverà, a sfondare la, moschea o la caserma, l primo colpo di cannone italiano, quel giorno io vorrei leggere nel cuore di un vecchio Turco, di quelli — se ve ne sono ancora — che non hanno voluto lasciare il turbante per il fez e che indignati si ritraggono dai paesi dove i giaurri, con la complicità del Governo, hanno impiantata a ferrovia. Dal loro cuore proromperà al ora la recriminazione, comica e commoven te, propria dei vecchi, delle donne, di tutti misoneisti, t Ve l'avevamo detto ! Doveva finire così ! » E avrebbe ragione il vecchio Turco misoneista. Così doveva, finire. Quando si ha il torto di essere turchi, si può avere ragione soltanto rifugiandosi nela vecchiaja. Quosti popoli che non posseggono la capacità di trasformarsi, sono nati vecchi. La loro negazione è la giovinezza. Il Giovine Turco ò il negatore della Turchia, più del giaurro che poteva comprenderla se non amarla; e che almeno l'avrebbe lasciata imputridire in pace... Fimo al novecento e otto, infatti la decadenza del popolo turco era serena come la morte del saggio. L'incubo dello smembramento e della occupazione militare : lo scherno del mondo e le sopraffazioni delle Potenze: il pericolo di essere snidati dalla nicchia d'oro e di marmo che i bizantini scavarono sulle rive più azzurre d'Europa, d'essere ricacciati sull'altra sponda donde si slanciano nel cielo i minareti sottili di Solitari, evaporavano nel cielo di Bisanzio come le nuvolette del narghilè. Quell'atmosfera chiara ed uguale assorbiva gli echi delle minaccio diplomatiche e li discioglieva nella sua limpidezza come già quelli delle dispute dei grammatici al tempo degli imperatori Paleologhi. La nobile Apatia e la divina Pigrizia sorridevano all'entrata dei Dardanelli, colà dove le ostriche annodavano le loro giuste nozze sulla ca rena delle navi da guerra del Sultano re state immobili in sentinella del mare vie tato dal giorno che gli ammiragli avevano venduto a pezzi delle macchine a peso di metallo. Il fatalismo ottomano era salito al di sopra di tutti i terrori e di tutte le sventure. Forse, un bel giorno, i turchi se ne sarebbero andati come erano venuti, senzachiedersene il perchè. La vita nomade nonè nuova alla loro stirpe errante. I loro padri avevano già dormito sull'erba delle steppe sotto il lume della luna asiatica. Volle Allah che quei padri antichi afctra versassero, al galoppo fragoroso dei loro... , ' 6 *7 . V8.,.. . .cavalli, le terre opulente dell Asia anterio-re: volle che, ebbri di fortuna, si assides-aero a Costantinopoli, sulle rovine doppia-mente venerabili dell'impero greco e del-l'impero latino: volle che il profeta con quietatore entrasse a cavallo in Santa Sofia con la scimitarra sguainata e saltasse sull'al-tar maggiore per proclamare la propriapossanza alle turbe atterrite... Sia gloriaad Allah ! Ma poi che il medesimo Allahfarà scoccare l'ora della ritirata, l'orda pa cificata e decaduta dagli antichi splendori, volterà Ja briglia e farà il cammino a ritroso. E mondo è grande. Ai margini delle strade che ai apriremo alla grande invasio . .... „ „ .„ ■ , -, ne, ce ancora spazio per le tende ed erbaper ì piccoli cavalli arabi dall'occhio aqui-lino e dalla ooda sfioccata, pronti a trottare melanconicamente verso i nuovi destini del popolo errante... Siffatti pensieri dovevano inspirare ai vecchi turchi che hanno ancora quattro mogli e ancora portano il turbante, le indiscrezioni sui segreti delle cancellerie e„ , , B. , v""^"c"c "sulle tenebrose congiure dell Europa. I lorofigliuoli, vestiti della etambulina europeae del fez, educati dai libri inglesi e fran-cesi, hanno turbato quella serena agonia.T,T . . . s""ia-1. impero aveva una facciata quasi occi-dentale, dietro la quale gorgogliavano dol-cernente le antiehe idee e gli usi centenariche sono agli antipodi degli usi e delle idee„6 ,. r . 5. ! . ariane. Perchè non rinchiudersi, come laCina, dietro una • muraglia inaccessibile ?Una dose troppo forte di dottrine europeeintossica il vecchio popolo ottomano come. r / m ««uèuna pozione troppo forte versata da unfarmaedate, inesperto. Così vanno dispersele forze antiche mentre non si creano leforze nuove. A un miniatro turco che gli... , .,_ " yiu-wj chiedeva dove 1 europa volesse respingerel'Impero, il diplomatico Rott rispose, in-dicando la opposta sponda asiatica: e il ministro a lui: c E aia: anche la giù vi 6ono ombre e verzure: costruiremo i nostri chioschi e fumeremo in pace la giù comequi ». Che abbia vissuto sul lito d'Asia osul lito'd'Europa, il fedele osservatore deiriti sarà ugualmente ricevuto nel paradisoj • ì, v. ìì.- £ . dove a boschetti sono sempre- verdi, ì oa-valli sempre sellati, le donne sempre ver-gini... Il resto è irrequietezza e follia Eil vecchio turco scuote la testa voluminosa..j „_ j„._;_ ± turco fosse prossimo allo stato di perfettav , ... . . Perrera)abeatitudine come tutti coloro i quali none sorride nella faccia tonda dalle palpebre pesanti. La ilah' i il Allah/ E' quindi lecito di credere che il vecchiohanno mai da chiedersi la ragione dei propri atti. TJn fossile che riacquistasse la locomozione non sarebbe forse la meno infelice fra le creature che debbono morireCosì il perfetto maomettano. Intorno a luiCostantinopoli si sfasciava e cadeva inpezzi. Ogni giorno nei mercati una bottega . ,° ,, i i l j\« chiudeva, nelle moschee una lastra dmarmo si spaccava, e nelle provinole unterreno coltivato regrediva al pascolo, unjascolo alla brughiera. Ma che importa la... ° ,. . r norte delle cose a chi non le ama, e passat.-a loro senza percepire il gemito silenzioso di ogni materia che fu travagliata dalle mani dell'uomo e che perisce? Contro h..... ., , i cattiva fortuna, Allah aveva donato al su a i . i o a a a i , e i o i i e popolo il talismano invincibile della indifferenza. Spenta la lampada del desiderio che ciascuno porta in sè, tutto le cose rientrano nella massa grigia e caotica in oui sono caduti i giorni onderò composto il nostro inutile passato. La preghiera e il tabacco avvolgono in una nuvola l'universo, e allontanano le sue parvenze illusorie cui tutte le fibre del nostro essere aderiscono ' per farci soffrire. Dal giorno in cui aveva ] cessato di essere soldato e predone, il turco che non fosse agricoltore, prete, mercante o portatore d'acqua, aveva cessato ogni maniera di operosità. I cristiani lavoravano per lui, ed egli aveva organizzato lo Stato, le leggi e i costumi per modo da assicurare lo sfruttamento dei cristiani. Era una maniera pratica e filosofica insieme di concepire la vita. L'ozio è fecondo di meditazioni nelle quali la vita è ridotta alle sue formule più semplici e definitive. E se un giorno l'umanità sarà stanca dell'immane lavoro nella cui orbita essa è costretta come il cavallo nell'orbita della macina; l'incessante e spietato lavoro del quale non si intravede il compimento alla guisa di quelle scale dei racconti di fate che ricominciano appena si giunge all'estremo gradino — quel giorno, se pure sorgerà, sarà forse proclamato che non si visse felicemente 6e non sulle rive del Corno d'Oro... Felicemente, cioè facilmente. — I giuochi di parole hanno sovente un valore simbolico e divinatorio. Ma la giovine Turchia si è rivoltata. Essa ha appreso dalla sapienza occidentale che chi non si adatta muore; che perisce chi si pietrifica, chi si anestetizza, chi si inietta la morfina e chi si gitta bocconi attraverso la via dove il proprio secolo passa. Ha riso dei suoi padri, del loro turbante, delle loro abluzioni, del loro orrore del vino e del prosciutto, di tutte le idee indiscutibili e di tutte le verità sacrosante... Ma ecco che il giaurro arriva, c Essi lo avevano detto ». Allah parlava per la loro umile favella. Allah che è grande, geloso e vendicativo : e che si è vendicato ! BERGERE!*. Una sezione di artiglieria da campagna nnoro modello in posizione agli avamposti

Persone citate: Giovine, Rott