Ritorna la voce tendenziosa

Ritorna la voce tendenziosa Ritorna la voce tendenziosa La vigilanza ai Dardanelli intensificata •- La situazione in Macedonia Armamenti alla frontiera monte- negl'ina. (Servizio speciale della Stampa). CvptvsntacGd Vienna, 9, notte. Oggi sono corse con insistenza voci che parlano di una espulsione degli italiani, ordinata dal Consiglio dei ministri turchi da tutte le città fortificate della Turchia.: Diciamo subito che queste voci, raccolte; anche da alcuni giornali tedeschi, sono per; il momento incontrollabili, e meritano per-> ciò autorevole conferma, prima di poter essere accolte senza riserva. Nei circoli di-' plomatici non si esclude che possano esse-[ re fondate, ma non si ha per ora nessuna' notizia sicura in proposito. Oggi in verità le voci di espulsione non sono più nuove. Negli ultimi tempi esse si sono ripetute sempre con maggior frequenza, e sono state diffuse con particolare favore della stampa austriaca e tedesca turcofila, e si può restare un po' sospettosi sulla loro provenienza e sul loro scopo. Dapprima si parlò di una espulsione degli italiani da Salonicco, aggiungendo che le autorità turche spiegavano questa misura eccezionale col fatto che il fermento della popolazione mussulmana era assai inquietante, minaccioso contro gli italiani, e che le autorità per evitare guai maggiori volevano allontanare gli italiani. Andiamo cauti nel raccogliere notizie che pairla.no di fermenti contro gli italiani in grandi città europee come Salonicco, Costantinopoli, ecc., perchè esse sono assai tendenziose e dubbie; e ancora recentemente notizne private giuntemi da Costantinopoli imi confermano in modo esplicito che nella capitale regna la, calma più assoluta, e che gli italiani non sono per nulla minacciati. Più tardi la. Sublime Porta pensava di espellere tutti gli italiani giunti in Turchia cIodo la dichiarazione di guerra; e oggi finalmente si-parla di una espulsione, che parrebbe perfino già decisa, di tutti gli italiani, da tutte le città fortificate della Turchia. . . Muovo tentati™ il aliarsi? Si vorrebbe spiegare questo passo con una misura preventiva contro la possibilità di spionaggio, che potrebbe essere esercitato dagli italiani. Se questa notizia si conferma, essa significherebbe una quasi espulsione generale degli italiani. Infatti uella qualifica, generica di «città fortificata» non entrano solo le città della costa, come Smirne Salonicco, Scutani; ma anche città dell'interno come Jannina, Adrianopoli, Kossovo, ecc. Di più la qualifica di città fortificata è cosi vaga, che in essa possono essere comprese anche le città che, come Costantinopoli, entrano in un sistema generale: di fortificazione, anche se non sono immediatamente un centro di fortificazione. Alcuni giornali tedeschi come il «Berli-i ner Tageblatt», la «Gazzetta di Colonia»' danno già come certa questa notizia della espulsione. I giornali viennesi si limitanoa riprodurre la notizia tedesca e a commentarla. I circoli viennesi d'altra parte non hanno ancora, come ho detto, notizie precise. In queste condizioni la voce va accolta con la massima riserva. Essa può anche essere un «bluff», un nuovo tentativo di ullarme per intimidire l'opinione pubblica italiana. Sono le armi favorite, e le conosciamo per esperienza molto bene, | dei circoli turchi. Tuttavia esse meritano di esaere rilevate per un loro particolare significato. Per quanto la turcofila «Neue Freie Presse», in un commento della sua edizione serale, si sia compiaciuta di osservare che questo ordine di espulsione proverebbe che la Turchia vuole continuare eroicamente la guerra e che non è disposta ad abbassare le armi anche dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni, vi è da credere perfettamente, il contrario. Li tattica torca Ho cercato già parecchie altre volte di mettere in rilievo nel suo spirito meglio caratteristico la tattica adottata dai governanti turchi nella questione tripolina. Invece di affrontare direttamente, coraggiosamente il problema dalle sue fondamenta, i turchi cercano di girare continuamente le difficoltà e non si risolvono né per il si uè per il no; e sopratutto — questo punto appare chiaro nella notizia di oggi — essi si affaticano a provocare sempre nuove' complicazioni,: pensando'che più la situazione è torbida, più facilmente «ssi r-nt*w.n- ntnldgrrci ntiagsntAbcidsimdrvncuqdnhtnpnmcsasvti pdumftggdcpMdnbMdvaoddnsilttUdrltpv a Stampa). no uscirne con minor danno. Questa tattica la si è già vista in tutta la serie di notizie messe in giro. Tali sono quelle relative all'azione della nostra flotta nell'Adriatico, notizie rinnovatesi ancora pochi giorni or sono intorno a Salonicco, quelle relative ai torbidi in Macedonia, che sarebbero nientemeno che fomentati da ufficiali italiani. La diplomazia europea e l'Italia avevano la buona intenzione di localizzare quanto più è possibile il conflitto. La Turchia invece fa di tutto per ampliarlo, salvo poi a protestare, sollevando il finimondo con la generosa collaborazione dei giornali tedeschi ed austriaci. L'espulsione degli italiani sarebbe appunto una delle misure dirette a complicare e ad ampliare il conflitto. Anzitutto essa metterebbe alquanto in imbarazzo le diplomazie tedesca ed austriaca, che si sono assunte la protezione degli italiani residenti in Turchia. Inoltre vi è da credere che il Governo italiano non assisterebbe inerte ad una cosi eccezionale ed ingiustificata misura. La Turchia vuole trasportare ostinatamente la guerra in Europa. Vi è da credere che i Gabinetti europei non si lasceranno ingannare, c sapranno valutare le vere responsabilità che pesano su ciascuno dei belligeranti in questo giuoco pericoloso. Stasera a tardissima ora i circoli turchi ufficiali fanno dichiarare in una forma alquanto misteriosa che finora, a proposito della notizia data da alcuni giornali stranieri sulla espulsione degli italiani, non si hanno da Costantinopoli informazioni autentiche. Li navi mircaitiil non possono più passare di notti 1 Dardanelli Si annunzia nei circoli ufficiali di Vienna che la Porta ha deciso di impedire il passaggio di navi mercantili per i Dardanelli durante la notte. Questa decisione dimostra che la Turchia è sempre sotto l'incubo di ima sorpresa da parte dell'Italia. Le notizie che si hanno dalla Macedonia sono sempre di colore grigio. Sembra che ad Istip la popolazione mussulmana sia sempre molto agitata. Essa ha infatti inviato un telegramma al Governo di Costantinopoli, domandando l'espulsione di tutti i bulgari. Il deputato bulgaro Pawiow è partito jn compagnia di altri deputati del distretto, alla volta di Istip, per iniziare un'inchiesta ufficiale sui tragici avvenimenti passati. Continuano le scaramucce fra gli avamposti montenegrini e le guardie turche nella regione di Piava. I montenegrini hanno collocato otto pezzi di artiglieria lungo il confine e vanno concentrando truppe. i I turchi annunziano che sono state richiamate le divisioni di Serico e Strumnitza per sorvegliare le linee ferroviarie della Macedonia, che continuano ad essere mira di attentati da parte delle bande rivoluzionarie. A Costantinopoli si dà come non impro babile un prossimo viaggio di ispezione in Macedonia del ministro degli interni turco. In questo fonogramma il nostro corrispondente viennese rileva la voce, corsa già altre volte, e che oggi pare trovi qualche nuova eco a Vienna e a Berlino, di un'espulsione parziale o totale degli italiani dalla'Turchia. Noi crediamo superfluo fare riserve sull'attendibilità di questa voce, che, non solo non è finora in nessun modo confermata, ma nemmeno si presenta con carattere di verosimiglianza: già il nostro corrispondente la pone nella luce che le si conviene: ogni commento che noi potremmo fare attorno ad essa è contenuto nel touo generale del fonogramma. pqntsGsripspdèNsspatitf fsidpvstvltregcdI ddupd