Il tabacco e le dogane nelle terre conquistate

Il tabacco e le dogane nelle terre conquistate nelle terre conquistate Roma, 3, notte. ' Ho chiesto all'on. Facta, ministro delle fi- ' nanze: — Che vi è di vero nella notizia del wgio lotto a Tripoli più volte annunciata, sr iità e confermata > .•— Non vi è nulla di vero. Io non ho mai autorizzato alcuno ad aprire dei botteghini In Trlpolitaniia. — Ma io ho visto fotografie del botteghino. -— Hai visto fotografie dei boteghini privati, ' Come a Tunisi, come a Malta, cosi a Tripoli privati cittadini fanno la speculazione per conto loro giovandosi della fiducia che essi ispirano nei nostri connazionali ed anche nel sudditi francesi ed Inglesi. — Ma il giuoco privato è basato sul giuoco governativo ? — Il giuoco è basato sul numeri estratti nel regio lotto di Palermo. — Il Govèrno italiano finirà col fare cessare quella grande concorrenza estendendo il regio lotto in Tripolitania ed in Cirenaica T Ma su questo punto puoi dispensarti dal rispondere. Dimmi piuttosto che cosa hai fatto tu per la nuova colonia? — Volentieri. Appena avvenuta l'occupaziona della Tripolitania e Cirenaica, pensai ad attivare subito in quei territori la vendita dei tabacchi italiani, salvo a vedere in seguito in che modo si dovesse introdurre colà l'esercizio del monopolio vero e proprio. — Come organizzasti la vendita? : — Inviai a Tripoli il comm. Corner, ispettore superiore delle privative, ed il cav. Apostolitis, con ampie Istruzioni e con l'intesa che dovessero procedere d'accordo e con la sanzione del generale Caneva, che è 11 governatore generale -della colonia. I due funzionari giunsero a Tripoli il 25 ottobre e prowiaero subito ad accertare la consistenza della regia ottomana dei tabacchi ed a fare ema- S?'ìi?..«a« <8'07eriSt<ire, una teriffa w vendita; di tutti 1 tabacchi del monopollo italiano. Italia? tariffa e^uaIe a «niella che vige in — No, avevo dato istruzioni che ( prezzi dovesserò essere inferiori a quelli praticati in n^wniiTO #om?i oh«»«celrtl hmltl : sl dovevano prevenire facili abusi. e perC1i° nostri? tibacchl deHa regla ottomana. — La Direzione generale dello privative si affretto a spedire ingenti partite di tabacchi assortiti a Importi e a Bendasi; i tabacchi fu- |^^^^^^S^S^S^M *•» ™- essi il governatore emanò un decreto, con il quale dispose l'attivazione dal 6ervizio di véndita dei prodotti del monopolio ìtauiano. e vietò l'importazione dei tabacchi e- — Che accoglienza fu fatta al nostri prodotti da qiKule popolazioni, abituate ai tabacchi turchi? — I nostri tabacchi furono accolti con grane favore lin dai primi giorni; perciò furono ubito impiantate vendite, oltre che a Tripoli d a Bensasi. a Derna ed a Tobrak. — Ebbero malto da fare d due funzionari? — l'anto che tu ritenuto necessario, dopo pohi giorni, inviare un terzo funzionario, scelto ella persona del signor Albertoni. Ispettore compartimenlale. riori?"511 raalL<lasbe amDìie altri impiegati Infe- — Fu creduto opportuno servirsi di taluni impiegati già appartenenti alla regia ottomana. — £ vi lidate di loro ? .—Piano; abbiamo cc^ un certo numero di a**111, incaricati di vigilare la vendita e di ! «npedire il contrabbando. Assicurato In tale . modo u riIornime5^ ela\e5tì4taT_provv'e<ÌJto 1 cosl al bjsoeai urgemi< u Muterò attendeorà a perfezionare in ogni sua parte il servizio ed a studiare l'ordinamento definitivo da dare all'azienda laggiù. — Non avete pensato ai nostri soldati ed ai nostri marinai? Sicuramente; abbiamo provveduto a cho SlS (orniti di tabacco atarWa i^tìssima^tou Ita 'la durata del loro servizio in guerra, —Vedo che sei stato molto previdente per '(pianto concerne il vizio... Non hai fatto altro ? sfFv}'\? , .servizi dipendenti dalla Di- rezione generale delle gabelle. In che modo? Ho incaricato iil comm. Corner ed iil ea- 1 valiere Apostolltis e if signor Albertoni dì as ' sumere informazioni a riguardo del servizio doganale necessariamente interrotto dallo ] stato di Guerra ed al suo possibile riordma- » 1 ; mento. Dalle loro informazioni risulta l'opportunità di provvedere alla riorganizzazione dei servizi doganali in armonia col regio decreto che mise la Tripolitania e la Cirenaica sotto la piena e completa sovranità del Regno. — Hai già provveduto? — Ho mandato a Tripoli il cav. Alfonso Casaldoli, ispettore superiore delle gabella, il cav. Giuseppe Moro, commissario doganale già pratico per precedenti identiche commlssioni avute nelle altre nostre colonie 1n Africa, con l'incarico di avvisare ai provvedimenti opportuni per la riorganizzazione dei servizi doganali. O.

Persone citate: Albertoni, Alfonso Casaldoli, Caneva, Facta, Giuseppe Moro