La preoccupante questione di Creta
La preoccupante questione di Creta La preoccupante questione di Creta Atena, 24, nette. L'Ai ernia di Atihè ha da Creta: « Riunìo. ni di armati avranno luogo domenica prosai, ma. I cupi del movimento hanno dichiarato Che le riunioni non sono dirette contro il comitato esecutivo, m& hanno oaraUere patriottico A decideranno circa le misure atte ad assicurare l'attuazione dell'unione deL risolti alla Grecia. « Le località m cui avranno luogo j Comizi armati, sono lontane dai quartieri mussuiinatii, ciò che prova che i mussulmani non corrono alcun pericolo Hrt . , , . -, ,. ^ .,.. ..... ^. . ^ Presidente del Conéigllo, VenizeiòS, in un discorso pronunciato Ieri alla Camera, nà dichiarato che la voce di un accordo deL Jtt Grecia còu la Turchia, per non agitare la dueatione cretese per diedi miài, ara privo di f6ndamèntoi Parl6nrJo qyindi dell agitazione che attualmente si manifesta in Creta, egli ha dichiarato che questa situazione è preoc cupanto, dato che alcuni membri esaltati eloll'Asaemblea di Créta hatltto creduto op- 'àr'éc&,aA'6 drVoTóTdurrebbe'ad "una guerra COn la Turchia. « Il Gabinetto di Atene non ha mondato di indicai* i pericoli di una tale attitudine ^ittntW a^tfXToI iionl nrotótwlcj ma avendo 1 più violenti ^ miói membri deciso di raggiungere il loro scopo, etiche «on mezzi rivoluzionari, il Gabinétto di Atene ha dichiarato aperta- mente che., in ogni casor*f tiare una guerra tal mo^ presenza di ud n non potendo occeit Creta non avrà nessuna ripercussione (irecia, sopra tutto dopo il radicale cambia¬ ^jy ne, xm, ed ha aggiunto che u Governo e prentò a dimettersi in caso vi ±\H accordo con l'opinione pubblica su quo *t& questione, perchè, dòpo gli avvenimenti de) 1009, la Grecia non vedrà più lo spet tacolo di un svernò, trofeiftifo, suo raa> ^^t^ffùtS^. DragoU ^ hà ,jun(jj pronunciato un discorso, per sostenere la politica di Venlzelos. >< La Camera ha votato la fiducia con SOS voti contro uno ». WMA pha IHTKJnn ' lalflVaili fllPPh' !i,IU tfl3 P3UJ>d"U ' ™S"gVK Telegrafano dà Salonicco al' Nino Voti Herald: « Secondo i giornali greci Si speri) ad Atene in una prossima soluzione dèlia questione cretoso, fi Patrie, organò di Veni »*• ^&&^\ semi-Uffici ole greco è vertuto qui J>ét consul- lam eoB u rfomltato Giovane turco éircr. uria soluzióne amichevole dolio questióne Nella conversazione che ho avuta eòi dottor m^E. £ek?u.tótk invece, parlando a no me del Comitato Giovane Turco, mi dlise: Noa , vero che un rap()rtìsentaD{e fa qUi venuto per trattare della questione cro- I tese, sé ajbbia.no mandato alcuno ad Atene. Conosciamo le idée di VònitiéioiS intórno alla questione cretese; noi lo apprezziamo immensamente come un aitile uomo di stato, Il qurlio riconosce quanto sta essenziale per la Greóia vivere in buoni rapporti con noi. 11 suo progètto, secondo quanto sappiamo, el o di far riconoscere la sovranità del Sultano, puro collocando l'Isola sotto un Governo greco. Mu questo noi non posBiomò accettare. Sì 6 proclivi a credere che i Giovani Turchi siano mossi do. ragióni Duramente sentimenti)li e che quésto ragioni governino tutta la nostra azione relativamente à Greta; ma còsi rtòn è. Là quéj ' «...«me a. aiubu, ». tu. bypi nuli Pi 1^,1 liuv Mam Cret*iwà di una grandissima impòr tànza per noi. Sappiamo perfettamonte eh* qualora la questióne cretesi venga risolta n\ modù che dia l'Isola ni Govèrno greco, JMii" Vuas¥onTVriarannd ìtómtóBEtóèn' te e per Rodi, e per Mifilene, e W Chiò é per Lanino, in tutte queste isole là papo< ìuzionu greca è più numerosa di quella turco; e *« abbandoniamo Creta, tutte queste IMI* aollavaraiino. pretese consimili. La Gre a doro a Créta la più larga uutoiioinia. è ild accordarle persino un principe neutrale «ran ere' nowtooto dalle Potenze, cornò pu« £ «ftùdarmeria Internationale stranie- ^^ P*no»}l> dna dobbiamo tener aompfo pféson- " "k" occm: Per esemplo, se creta venisse Sg»**^"^? SÙlhS1?8*?.x\ì°^^ ^^^^jj^ft^^^^ ltt , sj ^ ™»!nfcn^roi^i'1 ^sUone ere. i ■ ■ t i • js i ii i - ^ ■ ***** *- j-^.» l. — lamica di cui hahtiò magiflòrrhenté bisógno, Non è easa la soia PotelKa chi» possa prò- leggerla «ontro una ovantuùle Invasiòne dai BuIgnri, dei Sarbi o dagli Austriaci? Molti greci infeiìigehti se ne rendono contò, e 16 stesso Venlzelos sa tutto ciò benissimo li. '
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