La triste situazione della Persia La spartizione della Persia è prossinia

La triste situazione della Persia La spartizione della Persia è prossinia La triste situazione della Persia La spartizione della Persia è prossinia e Roma, 22, notte. Le ultime notizie di fonte persiana damno per sicuro l'accomodamento pacifico del conflitto russo-persiano. Le cose però in questi ultimi giorni erano arrivato ài punto da far temere da un momento all'altro lo scoppio delle ostilità. L'on. De Marinis, exministro della. P. I. e noto cultore delle discipline del diritto iinternazionalc, ha spiegato lo stato e le cause del conflitto. — Gli avvenimenti, che dai più tempo si svolgono in Persia, — egli ha detto — sono assai poco conosciuti dalla stampa europea nel loro vero vaJore. Per la Persia vi è oggi una questione interna e una questione internazionale. All'interno regna una anarchia incredibile assa.i maggiore a quella dell'Impero turco nei suoi momenti più difficili. Da più tempo in Persia non vi è più governo, nè amministrazione. Il potere centrale non ha mezzi per fui' sentire la propria autorità nello province, molte delle quali si ribellano ai governatori nominati a Teheran e si schierano a favore dell'ex Scià. In tutte le province infierisce da più mesi il brigantaggio, specie in quelle del sud. I rari soldati inviati dal Governo, che non ha un soldo in cassa, finiscono poi per trasformarsi in briganti. Il Parlamento 6 sostenuto dai Bactiari, che costituiscono la più forte tribù nomade della Persia attuala Essi mirano a togliere il trono alla présente tribù dei Candiari per porre la corona sul capo di un loro Khan. Se vincesse l'ex Scià sarebbero i Turcoman•ni e i Curdi a comandare a Teheran. Naturalmente Bactiari, Turcomanni e Curdi sono tribù nomadi, che vinti o vincitori si fanno pagare da quelli che vivono in città. aaafae j funzionfiri fanno 51 resto. Ta]e ]a situa o zione interna per sommi capi — Di fronte a questa grave situazione interna come si comportano le Potenze? — Circa la situazione internazionale dopo l'accordo russo-inglese l'Inghilterra cerca di mantenere in Persia una influenza propria, favorendo il Governo costituzionale. I Russi sostengono l'ex Scià, mentre la Germania dopo l'accordo resta per il mo mento tranquilla spettatrice. Non vi è dubbio che anche dopo l'accordo del 1907 tanto la Russia, quanto l'Inghilterra, almeno fino a questo momento, abbiano fatta cia¬ i gema ,,na politica propria in Persia, cer -! cantilo ^[ giovare i fnflupnzn. ' ciascuna alla propria Ci avviciniamo dunque a una "ldisgregazione delia Persia, se non alla a S)>nBr{i^ione addirittura? e vera sua — Si crede che l'Inghilterra metta a serio pericolo la sua « entente » con la Russia, non accedendo alla politica russa, elio .desidera al più presto la spartizione della m Persin- e sostenendo invece l'Inghilterra a i o 0 a l I l'integrità di quel paese. Scomparendo lo Stato persiano indubbiamente la stabilità della Turchia sarebbe anche minore, come sarebbe del pari gramde il colpo che riceverebbe l'influenza mussulmana nella storia contemporanea. — Quali ne saranno le conseguenze nell'ordine internazionale e di fronte a tutto il mondo mussulmano, asiatico specialmente? — Gli avvenimenti, se non prenderanno una. diversa piega, fanno prevedere die la scomparsa dell'attuale Persia è questione di tempo più o meno breve. Ogni soluzione per il momento potrebbe essere rinviata amebe a causa del viaggio del Re di Inghilterra in India.

Persone citate: De Marinis, Khan