Il "Nerbo della guerra" in Italia e i fuori di "fine mese" all'estero

Il "Nerbo della guerra" in Italia e i fuori di "fine mese" all'estero Il "Nerbo della guerra" in Italia e i fuori di "fine mese" all'estero ] e li: i furori di pira,, il II fine mese., all'esterni Una mazzata alla apecufazfana (Ter telefono atta Stampa). Vi Roma, si, notte. La mia dimostrazione che l'Italia può continuare la guerra ancora per lungo tempo, con le sue risorse, senza ricorrere a prestila ae nemmeno a nuove tasse, e. la mia conseguente smentita a tutte i'e notizie false e tendenziose, delle quali il Comitato « Unione e Progresso » e lo stesso Governo turco, riempiono le colonne dei giornali italofobi, per far credere che l'Italia, non potendo più sopportare il peso della guerra, implori dalle Potenze la pace, dichiarandosi'pronta a revocare il Decreto Regio, che ha messo la Tripolitania e la Cirenaica sotto l'intera e com- pietà sovranità del Regno, sono oggi con fermate da un comunicato ufficiale. l U Governo, infatti, annunziando che e ] « prossima la pubblicazione dei Decreti \RcaV che, in applicazione detta legge 17 j luglio 1910, autorizzano, a favore dei Mi \ nisteri della Guerra e della Marina, Va ntfeaU, nei quali ri annunziava i! trionfai della rivoluzione in Italia. ■ Dati traesti precedenti dell'uWma final di mese, è difficile, molto difficile; poteri prevedere che cosa sapranno unmagini i nostri nemici di Turchia, i nostri.ai ed i nostri alleati, alla fine del mesa cor-; rente, che, probabilmente, come vi hi detto, sarà l'ultima del periodo bellici Dovranno certamente stillare i loro velli, molto più che l'Italia, invece di trocedere fino alla revoca del Decreto gio, che ha messo la Tripolitania-e la Ci renaica sotto la sovranità intera e completa del Regnof va avanti, imperterrita* sfidando audacemente la bancocrazia intemazionale. Vedete, giusto oggi Vittorio Emanuele ha firmato un Decreto, che dà il coro* mortale ad un colossale affare, ideato e organizzato dalla bancocrazia internazionale. Vi ricordate certamente che nell'e- ] pertura di un credito straordinario di &> state scorsa, la Camera prese grande inte-J milioni di lire, per le spese della spedizio ne in Tripolitania e nella Cirenaica, daiTincominciamento delle ostilità fino al 30 ] del mese corrente», ci fa sapere che la , guerra, dal. giorno della dichiarazione delle ostilità, avvenuta verso la fine di set- resse allo svolgimento di una interrogaztòd ne dell'on. Cirmeni al Ministro degli E-i steri, sulla concessione' di una grande 'te-! nuta, situata alle porte di Tripoli, al signor von Lochow, ex-ufficiale dell'esercitoi tedesco. Conìrariatnento alle affermazioni! . truppe. Questo dimostra come à ■ bene informato, dicendovi che la con e : _ .. . i ' ' ' ._ e o i a\ tembre, fino a tutto il mese corrente, co- j dell'interrogato, che si trattasse di un sta circa 65 milioni di lire, cioè, circa un ! semplice atto di compra-vendita fra primilione al giorno, compresa la spesa più vati, dove il Governo turco non'entrava! grossa della preparazióne del Corpo di por nulla, l'interrogante dimostrò che ri spedizione, deità requisizione di piroscafi, I; trattava Invece di ttn primo atto impordell'imbarco, del trasporto e delloJsbarco tante della penetrazione economica della fornii Germania in Tripolitania, sotto gli auspici dei Governo turco, u danno dell'Italia. La Turchia, fedele alle sue tradizioni,! facilitava l'ingresso della Germania ini continuazione della guerra costerà meno 'di un milione di lire al giorno. Il Governo, spiegandoci che alla « del-1 Tripolitania, per allontanare il pericolo j la somma si provvede, per 57 milioni con della preponderanza italiana. Contenrpoi-a-ì le eccedenze di cassa, provenienti dagli neamente, la stessa Turchia si apparec-i ■ e ansi di bilancio dei póstati esercizi fi-j chiava a concedere l'escav azione e,la rt-; nanziart, e per gli altri otto milioni, con costruzione del porto di Tripoli al notis-; parte dell'avanzo che, secondo il progetto simo Tayar, suddito inglese, e degnai di assestamento del bilancio per l'esercizio. membro del Comitato « Unione è JProgrès-j in corso, è previsto in una cifra molto e-JBo», che ha avuto per «ollaboratore, nol-j levata, pur non calcolando l'increm.ento : la campagna di diffamazione all'Esercrtoi\ de,le entrate, il quale non mancherà d» italiano, per mezzo dell'Agenzia Reuler, j verificarsi,, come per tanti anni si e co- il console in Tripoli, di S. M. Giorgio. V, stantemente verificato, nel periodo di otto Re di Inghilterra e Imperatore foritanmesi, cioè, da novembre fino al 30 giugno nico. n , e i a e r à e l prossimo», conferma e-documenta l'altra mia informazione, che l'Italia può continuare la guerra con le sue risorse ordì- L'on. Giolitti essendo stato informato ché,i malgrado l'occupazione italiana, la. bancocrazia internazionale stava per mandarei narie. senza punto ricorrere a prestiti od le sue cavallette in Tripolitania ed in Ct- a nuove imposte Questa inoppugnabile documentazione mìiciide 6 fatta per tutti i Governi esteri, compreso quello turco, e per tutti gli uomini di buona fede, che sono così messi in guardia contro le false e tendenziose notizie, delle quali i Giovani Turchi di Salonicco e di Costantinopoli riempiono le colonne dei giornali di Austria-Ungheria. Germania, Inghilterra e altri paesi minori. Ma, nè il nostro Governo, nè noi dobbiam-o farci l'illusione che la documentazione -ufficiale possa riuscire a moderare la campagna italofona. Riuscirà invece a renderla più selvaggia, più menzognera, perchè j Giovani Turchi di Oriente e i Turchi di Occidente avranno bisogno di aiintorWdare m»88i°rmen*« l'atmosfera in- ternaslonale, per impedire che la verità ! "T" » w o^eZ ufficiale penetri, ! <*" te P0*"5"0 d#torminaM ! nonché in Turchia, nei paesi dell'Europa o! centrale ed occidentale. DobBiamo perciò -' s l a a i e . aspettarci che il Governo turco, come ha fatto qualche settimana addietro, ordini ai suoi agenti diplomatici, accreditati presso Je Corti di Vienna, Berlino e Londra, ed ai suoi agenti consolari in tutti i paesi, di accentuare sempre più la campagne italofoba. Se inoltre si riflette che siamo entrati nell'ultima decade del mese, si comprende, senza ulteriori dimostrazioni, che la campagna italofoba dei prossimi' giorni i'^merà proporzioni gianmnai veduto ed i c immaginate, trattandosi dell'ultimo fine mesa, perchè non è probabile che la guerra possa durare fino al 31 dicembre. La , j flne mese è dl 80mma importanza per tut- jte le speculazioni borsistiche, che costituio] scono 11 P«ucipale motivo delTa campani italofoba. Alla flne del mese di otto- j Dre> a Costantinopoli, a Vienna, a Budae \ P88*» a Berlino, a Monaco di Baviera, a -, Dresda, a Londra, a Parigi, per tacere a. tio si delle altre Capitali di Stati minori, fu annunziata dai più diffusi giornali la disfatta totale dell'esercito italiano a Tripoli, con cinquemila morti e settemila prigionieri, la ripresa di Tripoli da parte dell'esercito turco-arabo, la cattura del generale Caneva, la fuga delle corazzato italiane dalle acque di Tripoli, e così via, fino al punto che gli ottimi nostri amici ed alleati bavaresi, fecero attaccare ai centoni delle .vie di Monaco colossali sta- renaica per l'acquisto di terreni a vile prezzo, suggerì al generale Caneva di emana-! re il noto provvedimento che proibiva e di-i chiarava nulli tutti i contratti per il pas-l saggio di proprietà. Quel provvedimeli!.) fece perdere ogni misura alla stampa itale-' foba. Ebbene, l'on. Gioititi, invéce di M-i sciarsi influenzate dalla selvaggia oampa-i gna, invece di fare un passo indietro © per 10 meno di arrestarsi, ha fatto oggi un de-! cislvo passo in avanti sottoponendo inai Aroma del Be un decreto legge che vieta,! fino a che non sia provveduto per legga al; definitivo assetto della amministrazionei della Tripolitania e della Cirenaica, lai compra-vendita di terreni, di giardini, di' oave di miniere, di diritti di pesca, di ae-! qua per uso industriale ed agricolo esf-j mila, e la cessione di diritti reali a tatti beni inerenti, qualunque siano le ragióni! e le condizioni sotto cui furono fatto. Nè basto. Il decreto legge dichiara nulli e come non awé-: nuti i contratti relativi ai beni stipulaci | (questo disposizione è pei' tutti i Lochow; e per tutti i Tayara) prima della nostra' occupazione od anche dopo di essa che -alla pubblicazione del divieto emanato dal ge-j neraile Caneva non erano ancora perfetti j a tenore delle leggi vigenti sia nei tappo*-, ti dei contraenti sia in quelle dei terzi. Co-' me volete che una mazzata di questa por-] tata, la quale disbrugge completamente ili colossale affare ideato organizzato ed ini-; ziato con -il favore dei giovani turchi dalla', bancocrazia internazionale non faccia coin-'; pietà mei ite perdere il ben dell'intelletto all'ai stampa italofoba? Apparecchiamoci dunque; ad una ripresa della campagna altamente uni-uni tari a con'"p te efferato crudeltà dei soldati italiani sui bambini appena nati e ad una nuova pioggia di interrogazioni alla Camera dei Comuni per suggerimento del regio console britannico a Tripoli,: collaboratore dell'ottimo Tayar e ad una; nuova febbrile attività giornalistica dal Comitato Unione a Progresso, ad una gene-' rale invocazione dell'Intervento delie Po-: tenze in nome della civiltà e dall' umanità. ' 11 popolo italiano assisterà con motta cai- „ ma e "con grande edificazione alla nuova; serie dello spettacolo ohe fortifica la sua, fibra nazionale e lo educa a fidare soltanto; nel suo diritto e nella sua forca. Se i cor-i rispondenti dei grandi giornali itouacù, riproducendo largamente gU articoli italofobi j citassero ogni volto anohe 4 ■

Persone citate: Caneva, Giolitti, Turchi