L'improvviso arrivo a Tripoli

L'improvviso arrivo a Tripoli L'improvviso arrivo a Tripoli unanaveaguerraamercana provocato dalle false notizie di Costantinopoli "la -uno dei nostri inviati speciali) Tripoli, ?, ora 10,45 (Arrivato in Redazione alle ore 1,15 del giorno 9). Stamane ha gettalo l'ancora nel porto l'incrociatore americano Chester. La nave salutò innalzando la bandiera italiana e sparando le salve d'uso restituite dalle nostre navi. Avvennero i consueti scambi di visite fra i comandi dell'incrociatore e della nostra nave ammiraglia. La strana spiegazione che si dà alla venuta di questa nave da guerra è questa. Si dice che il Chester era ancorato a Malta quando gli giunse da Costantinopoli la notizia che Tripoli era stata ripresa dalle truppe turche e l'ordine di portarsi qui a imbarcare il console e la colonia americana. Console e colonia si. riassumono nella simpatica persona di M.r Wood, che finora però non si imbarcò sull'incrociatore, sebbene sìa stato autorizzato a partire in congedo per la patria. Oggi, alle ore quattro, il governatore generale Caneva, alla presenza dell'ammiraglio Borea-Ricci, di varii generali e di tutti gli alti funzionari dell'amministrazione e di una cinquantina di notàbili indigeni, diede lettura del decreto di annessione della Tripolitania e Cirenaica all'Italia. La cerimonia fu breve, semplicissima. Stamane un areoplano Farman, pilotato dal tenente Dirada, con passeggero il tenente Marro, fece una cattiva partenza: l'areoplano cadde da sei o sette metri, producendosi guasti abbastanza gravi ; gii aviatori furono incolumi. E' arrivato il parco aerostatico con due Draken-Ballon. Oggi, fu deferito al Consiglio di guerra l'arabo Hagi Mukdar, nella cui abitazione in Tripoli furono scoperti ieri quattordici Mauser, oltre 2000 cartucce e dinamite. La cacciatorpediniera Dardo oggi si è recata davanti' a Zuara e ne riprese il bombardamento. Data la quantità di soldati turchi visti dal Liguria in quella località, pare che il Comando voglia continuarne a riprese il cannoneggiamento. Secondo un comunicato ufficiale aumentano le discordie fra arabi e turchi. 1 soldati turchi domandano ai capi-arabi favorevoli all'Italia se, disertando, possono avere salva la vita e invocano i loro buoni uffici Per trattenerli, Nascid-bey deve distribuire loro 45 centesimi al giorno: con queste spese, che si aggiungono alle ■gravosissime pel mantenimento delle truppe e degli arabi, gran parte delle 70,000 lire turche (circa un milione e mezzo di franchi del tesoro di guerra portalo via da Tripoli durante il bombardamento) è stato consumato. Ad Ain Zara, dove il nemico conserva la sua base di. concentrazione, il colera imperversa menando strage. Un'informazione curiosa, poco comprensibile, è portata dalle spie. Nella località di Ain Zara gli arabi rovinerebbero i pozzi colmandoli di terra. A che tenda questa operazione nessuno sa dire. I turchi continuano a impiccare ? nostri spioni che cado no nelle loro mani in segno di dispregio legano al braccio degli impiccati il nostro lasciapassare: se non glielo trovano addos-so e manca la prova provata del crimine,li sottopongono a torture efferate, racco [priccianti par farli confesìare, l Morì, di colera nel campo nemico Tamtam-bey Muraid, capo influentissimo di 'Ierrabuna GIUSEPPE BEVIONE. Come dice un dispaccio Stefani, il console degli Stati Uniti ha deciso di restare a Tripoli. Sette ufficiali turchi arrestati dalla polizia inglese al confine dell'Egitto colla Cirenaica (Servizio speciale della Stampa). Londra, 8, notte. Secondo un telegramma della Cen!. ■■' News dal Cairo setle ufficiali turchi egiziani, che si erano posti in viaggio per Tripoli, allo scopo di raggiungere 1 eser cito turco, vennero arrestati dalla T'olizia inglese a Mariut e trasportati in Alessandria prigionieri. L'aoHazione In i tando del disordine nella città. Vi fu un ! momento di grande punico e gli ebrei indi'Servizio speciale della Stampa). T'angari, e, nettt. In una riunione organizzata questa mat tl^^frofSS^^^del consiglio sanitario, che sottopone i raus-sulmuiii alle formalità dell'inumazione, unimmenso panico si è manifestato. Esso è slato provocato da un indigeno, che avevainsultato un sottufficiale indigeno della no-sordine durante il quale il prigioniero fu strappato alla poliziu e raccolto nella mo- schea. Il prigioniero, poi, fuggì, approfit- insultato un sottuiiiciaie inaigeiio aeua po-Ilizia ispano-marocchina, che passava a ca-i vallo. La folla riunita nei dintorni della mo-ìschea si ribello, provocando un grande di-geni e gli europei stessi si diedero a fuggire da ugni lato, ignorando di che si trattava. Il tumulto ed il disordine cessarono circa un'ora dopo. (.Journal) La "Reuter,, e l'opera tli carità della Duchessa d'Aosta Londra, 8, notte. \:A'jcnzia Reuler ha da Malta: «La duchessa d'Aosta si è personalmente incaricata dellu cure per tutti gli orfani turchi ed arubi coinè se fossero italiani. il nobile atto della duchessa è altamente apprezzato,

Persone citate: Borea-ricci, Caneva, Farman, Hagi, Malta, Mariut, Marro, Mauser, Wood