Processo Cuocolo

Processo Cuocolo Processo Cuocolo ...A proposito poi di due lettere pubblicate nella Viiarbo, 8, notte Apertasi l'udienza. Il toste UppieUo, continuando la sua deposizione, ritorna a parlare ut quanto fece per U processo Cuocolo. e noria i parucolari dei fermo uello Stellato. Lo Stelato panò col capitano Fabroni circa tutto quelo che aveva pubblicato la Tribuna Giudiziaria Si?r2P.cJ^l0/'d8l.1'aneUo- E cosl 1° Stellato venne rilasciato. Continuando però le publicazioni sulla {ribuna Giudiziaria, il capitano Fabroni mcaricò U teste di richiamare in caserma lo Stellato. « Appeoa lo Stellato punse in caserma, 11 ca- P.-mS^JifiX??1 "M?*-. ' Finalmente è venuto l imbroglione 1 Lo fece quindi passare nella sua stanza, ed io non so altro, non essendomi rovato presente al loro colloquio. Il 2 setembre 1908, in seguito a regolare mandato di arresto per sentenza passata in cosa giudicata, fu da me arrestato lo Stellato. Appresi dopo tutte le infamie che ebbe di coraggio di dire contro di me, e compresi trattarsi di vendetta perchè avevo indotto una donna da lui sfruttata a contrarre matrimonio con un altro A proposito poi di due lettere pubblicate ne.._ Tribuna Giudiziaria, a Arma Lippiello, dirette allo Stellato, ii teste assicura che da lui non furono mai scritte, né Armate. Aggiunge poi che l'avv. Lioy prima di pubblicarle avrebbe potuto mandare a riconoscerle a mezzo della signorina Cosenza, come aveva fatto quando ricevette la lettera scritta dal teste trovandosi all'Ospedale militare. Afferma poi di non avere unai conosciuto l'aw. Lioy; conobbe invece il famoso segretario suo, l'Alano, contro il quale mise in guardia le famiglie degli accusati parche a queste egli carpiva denaro più che pote.va, aggravando il processo con trucchi so- pra trucchi. *tu«jii so A varie domande rivoltegli dal presidente li teste dice che iaw. Lioy nel settemhm itei 1907 gli fece l'offerta *1 20.000'ito^ avere delle rivelazioni suiristjuuória del r^ooa^e che subito »'SS5SH1WaffKS^ Aggiunge che dopo le false pubblicazioni sulla Tribuna Giudiziaria chiese l'autorizzazione di sporgere querela contro l'avv. Lioy. Avv Colozza- — Il tpste non (ir mai witatn AàFeaxMana Fahw.nl « a££ SJ^l^SSSS l'avv L ovf Fabronl a auerela contro — Ma mionrin ii r-«v.«„i y „..„ ..„„ Trthu™ ruì^SSS^M lf&V£\ £g?,?va.ASuUa Jlt r»^i ™«w«£2 ?U ftta<? n °°nt» r^rma rnuSì.^Sm'n» f^.-a ael'« ma"*il*it«- Chiestogli, sempre dall'avv. Colozza, di par- laTe di Abbatemagglo, cosl risponde: — sono stato molto in compagnia di Abba- temagglo, e mi accorsi che era un furbac- chione. Per me è inverosimile che Abbatcmag- gio abbia ricevuto dal Di Matteo e dal De Gen- naro 11 racconto dettagliato del delitto. Sono profondamente convinto che Abbatemagglo sia complice del delitto di via Nardones. Espressi questo convincimento al capitano Fabroni, che osservò che» se Abbatemagglo fosse stato ve- ramente colpevole, si sarebbe guardato bene dal fare rivelazioni, lo però non ho mal cam- biato avviso. Presidente: — E come vi siete formata la convinzione della responsabilità di Abbate- maggio nel delitto di via Nardones? — Non ho appreso nulla di specifico e di preciso; soltanto posso dire che quando par- lavo del delitto Cuocolo, Abbatemagglo faceva delle risutine espressive. Si rivolgono varie domande al teste Per a-vere informazioni sul Fuccl e sul Desiderio, e poi, alle 12,15, l'udienza è sospesa. Nell'udienza pomeridiana vengono rivolte al FÀrana dtó^aWnieriT^f imX icfpio fi tesS^ mcòntrò s^sso^ner "fiShli i m- J^0"tr^pts„s? £f di essere stato incaricato di andare in casa del teste Barbella a chiamarlo per rendere la sua deposizione al giudice istruttore ' Dopo che lasciò l'Arrogato al Municipi la strada il Barbella, ma non parlò'mai dell'attuale processo bi .. f«™„« 1Liti^ d°e! «Le»b* pronun- JJS? Sn^l^ì: *rSf «P111?110- man- derò a monte il processo Cuocolo . ? — Pronunciai la frase entro l'atrio della ca-serma* •, , ... . L'avv, Lioy rivolge quindi al teste una seriedi domande, e le risposte da lui date accertanofatti ormai noti. Il presidente quindi chiede al capitano Fa-broni se è vero che il Lippiello godeva la suafiducia, aveva incarichi gelosi ed era suo se-gretario particolare. — Non era mio segretario particolare; certo,trattandosi di un milite molto Intelligente, èvero che lo incaricavo di servizi gelosi e se-greti. Il Lippiello volle lavorare di più diquello che «li permettessero le sue condizionidi salute, ed accadde quello che tutti sanno,II capitano Fabroni, a domanda del presi dente, dice di avere saputo dallo stesso Vigilante dell'offerta fatta dall'avv. Lioy al Lippiello delle venti mila lire per le rivelazioni.Presidente: — Perchè tei consigliò il Lippiello a non dare querela al Lioy dopo le pub. bficazioni apparse sulla Tribuna Giudiziaria?Cap. Fabroni: — U Lioy accusava tutti e tutto con lo scopo di essere querelato, desiderando di fare a Napoli 11 processo. Io, naturalmente, non volli prestarmi a questo desiderio del Lioy e, mentre sul principio avevoconsigliato il Lippiello di presentare querelapoi fui di opposto parere. Licenziati il Fabroni ed il Lippiello, vienechiamato il teste sacerdote Filippo Ricchiardi;i auaip dice' -Tre o quattro anni fa fui chiamato aconfessare certo Baffaele Campanile, che erain condizioni gravissime. Una sera o due dopovennero a trovarmi due individui, il Lioy e iValerlano Tancredi, I quali mi pregarono dtornare dal Campanile, che voleva confessarsinoV iìfralfórmi Hi iiTifi ripnn<ti7innp fMca fnttaPJ F/,Stai? mni« fndilwS iS IffLiunsero^.^.«kw» tamìii te marHn»l Unno^£4 che sarebbero tornatila mattina MPOJ>ersapere que lo che 11 f^iwalle mi t^yes» dettolo risposi loro che.fosse puxe ca^ avrei mantenuto di segreto della confessioneBltornai dal Campanile, che si trovava in istato di delirio e non esclamava altro che: « Guardie e carabinieri », e non era in grado di comprendere le domande che gli si rivolgevano. I due individui, cioè il Lioy e il Valcriano Tancredi, aggiunsero che erano venuta trovarmi per consiglio del delegato Catalanoed allora loro osservai che il delegato stessopoteva andare a raccogliere la ritrattazione demoribondo. Vengono quindi udite le deposizioni di due testi, che riferiscono particolari di nessuna importanza: quindi l'udienza è tolta e rinviata a domani.

Luoghi citati: Cosenza, Napoli