Le speculazioni

Le speculazioni Le speculazioni r Rema, 81, sera (ufficiale). . l.c notizie di origine turca, diffuse specialmente a Berlino, a Vienna e in alcuni tjiuinali secondari inglesi, e di là trasrnesse a f-aiigi, intorno ad insuccessi delle nostre. IruppCjaXripbli. mìo destituite.di qua\siéM»fondamente di verità. Esse sono state. ' ebv-ìidei'itmtnte diffuse, oggi ultimo del mese, | pimi tanti, a scopo politico, quanto per finiis■H li-sca speculazione di Borsa. I Un telegramma del generale Caneva, spedii* p-><risamente alle 9,30 di questa mit'u na aairura che la situazione in TripoWinia non è variala, ed aggiunge soltanto che\^al'ri ott..cenlo prigionieri arabi sono stati\ utcldedìnI j I pdar etti alle Tremili. E' necessario precisare a chi ed a che allude l'odierno comunicato diramato dal Governo, mediante l'Agenzia Stefani, intorno , alle losche speculazioni di Borsa, compiute j all'estero, mediante false notizie pubblicate j dai giornali stranieri. La fonte delle false notizie è slata Costan tinopoli-, il giornale che le ha accolte con maggiore generosità è il Berliner Tageblatt. ! Dello aiornale pubblicava, nel numero u 1 »«"«>«= v > ,_ e e a e e , e a n , a a n giunto stamane a Roma, c nelle sue varie edizioni, tutta una serie di fandonie. Cominciava con l'annunziare genericamente una tremenda disfatta italiana: poi pubblicava un telegramma da Costantinopoli, affermando che la Turchia aveva ripreso Tripoli, tanto che il cavo telegrafico era nelle sue mani, e si poteva trasmettere al Governo ottomano un cablogramma, in cui le truppe turche dichiaravano di avere, dopo un violento combattimento, ripreso Tripoli, uccidendo cinquemila italiani, facendone prigionieri settemila, ed impadronendosi di novantasci cannoni e di trentasci mitragliatrici, ecc. Infine, in un terzo telegramma dichiarava che la vittoria è stata, completa; che gli italiani si erano arresi, levando bandiera bianca. Per rendere poi anche la cosa più graziosamente completa, si dava anche il testo di un telegramma di felicitazioni, trasmesso dal direttore della Banca Ottomana alla Camera dei Deputali. Queste notìzie venivano da Berlino irradiate da altri giornaletti popolari di Londra e di Parigi. A Parigi, l'Echo de Paris riceveva da Costantinopoli un telegramma, in cui tutte queste cose erano ripetute come pubblicazione ufficiale del Governo del Sultano. Però, il giornale francese aggiungeva una nota di commento, per concludere alla assoluta, im proli abilità di queste notizie. La Tribuna osserva, in proposito: « Può essere vero che il Governo dì Costantinopoli abbia pubblicato un tale comunicato? Se il Governo ottomano è ridotto a sballarle di questo genere, bisogna dire che si trova ormai a corto di qualunque migliore munizione. Ma, come avverte il comunicato Stefani, oggi siamo a fine mese, e siccome si informa che le colossali fandonie ebbero l'effetto di fare rialzare di due punti la Rendita ottomana, proprio avanti la chiusura di mese, ogni cosa si spiegherebbe. Si spiegherebbe naturalmente col pieno riconoscimento di complicità in tale speculazione da parte di giornali, che danno cosi larga ed entusiastica ospitalità a queste fandonie: perchè noi non si può ammettere che nemmeno l'ostilità più amara contro di noi possa acciccare a lai punto, da far loro accettare per vere, sia pure lontanamente. Siamo qui di fronte ad una accanita campagna ordita e condotta per molivi troppo evidenti, sia nell'interesse del Governo di Costantinopoli, sia per le speculazioni di Borsa. By

Persone citate: Caneva