I coniugi Basciano accusano il capitano Fabroni di averli indotti a deporre il falso

I coniugi Basciano accusano il capitano Fabroni di averli indotti a deporre il falso Processo Cuocolo I coniugi Basciano accusano il capitano Fabroni di averli indotti a deporre il falso p(Per telefono alla Stampa). Viterbo, 18 mi Si apre l'udienza alle 9,40. Degli accusati è tempre assente Gennaro Abbatemaggio. M II teste Bascieoo -"Il primo teste che «ale sulla pedana è Genparo Basciano, 11 quale comincia col dire che csn&sua^cienWSr^efla-a Tutto "quello che m* ;stato fatto nell'attuale processo e che non mSd ntda.iraiuSìo ^tsttttjr ^te^fun t^T^0ei>z-'-c^ t«ara che ,i carabinieri lo avrebbero condotto ^™?^'t?k±h,\ ? S??2 cÈ^K5™^1tS^ S^i?" liK>"? u f*lso a riguardo di Totpnno San Du-.ta^m»^ ™ ^P^&^ito^'^^SS1 dSIi,^! ?f „^^*?™I"^J«S: r^ Ì^ÌL!f Ò rd »~£S?I * aì*Ka JfJltlt0;n5? ^^^^.iP^^^L!.^0^?.6:!»'q(rW? * Ed lo, — prosegua il teste, — per timore,!v«infuso, deposi quello che si volle e firmai sla deposizione che resi al Fabroni, al quale fofili presentato dal Gaito. Sentendo parlare il t«aito, mi convinsi che volesse turlupinare dil capitano Fabroni, ma noi mi convinsi del còontrarlo, anzi lo stesso- Fabroni mi disse c'»jhé quando fossi stato interrogato dal giudico istruttore non dovevo dire di essere stato trovato dal Gaito. Ebbi in. qii eli' oc castone una' trentina di lire. Insieme con me depose mia! moglie Carmela Madonna, nello stesso tempo.!. Àppena tornati a casa ci pentimmo di quanto savevamo fatto e, chiamato allora il Gaito. gli ddicemmo che non eravamo disposti a mante- Bere di fronte al giudice istruttore quanto bavevamo detto al capitano Fabroni, perchè lnon corrispondente a verità ». d ■ « Sempre a mezzo del Gaito fui chiamato didal cap. Fabroni. Io e mia -moglie ritonammo n«la caserma di Monte Olivero ed il maresoial- Pto Capezzuti ci avverti, ma io non credetti, che lII primo verbale contenente la nostra deposi- g«ione era stato perduto tSi redasse un nuovo verbale quasi uguale7W primo e da noi fu sottoscritto. Alcuni giorni «dopo, dove lavoravo, vennero a prendermi quat-1'Ito carabinieri e mi accompagnarono al Tri- ! «torniate, dove già si trovava mia moglie- invi1spauriti di tutto ciò, confermammo al giudice, cio e mia moglie, tutto quello che avevamo de- ?Mosio al capitano Fabroni... | I ""'11 presidente legge la deposizione- scritta dal|r'teste, che è perfet1n|m«nte idi contrario dlt< | aimi ito il teste ha deposto nel pùbblico dtbat- lamento. Il teste non. voleva venire a deporre ed jl presidente ricorda che fu dovuto tradurre jn Viterbo dai carabinieri, Intanto il Basciano aggiunge che alcuni mesi *a un certo Antonio Astronomo l'avvertiva che egli .avrebbe preso qualche centinaio di lire se avesse confermato la deposizione resa al ìgiaidioe e che intermediario dei carabinieri era lAlfonso Grimaldi, che lo avverti di non recarsi a Viterbo prima di aver ricevuto un secondo ordine. Quando questo venne, si recò dall'Astronomo e fissò di doversi trovare in «na trattoria col Grimaldi. Lo trovarono 4m altro luogo ed essendo presenti a distanza certi 'Giuseppe Porotti e Francesco Basai, suoi amici, Grimaldi avverti che doveva passare quallehe tempo prima che fosse stato a deporre. II Grimaldi interrogato sul processo disse i«he a Viterbo tutto era fatto, compresa la sentenza. Un incidente — Finalmente — continua il Brasciano — dopo aver ricevuto una terza citazione tornai dal Grimaldi per dirgli clic volevo partire, e mi disse che aspettava denaro per me ed altri (testi; anzi il Grimaldi aggiunse che i denari pon erano ancora arrivati, perchè gli avvocati di parte civile avevano disertato 1 banchi e si erano fatti dare 10 mila lire: . Presidente (sorridendo) : — Beati 'loro, i* Avv. Romualdi (in tono scherzoso) : — Forse mi tratta di qualche cosa di più, ma in che periodo avvenne questo? Presidente: — Nel settembre. Avv. Romualdi: — Mi sembra, se non m'inganno, che egli è mai stato cosi esatto come In quel tempo. i Avv. Battaglia: — Questi sono commenti. ■ Avv. Romualdi: — Non credo che vorrete jalervi di questo bel signore per insinuare «elle cose completamente false a -mio carico. Avv. Battaglia: —• Io non dico di -non fare (eommeut-i. | Avv. Romualdi: — Io dico che non fo comItnent-i, ma ho il diritto di far noto quanto siano false le circostanze affermate dal teste, e ciò dico vincendo la mia ripugnanza che ho, Qualche cosa di accennare di sfuggita, qualcheicosa che mi riguarda liei confronto di un tale | vdddrttegdredpaste- lrtdivioluo. . Presidente: — Prego gli avvocati d: tiersi dai commenti. Avv. Romualdi : — Questo, signor presidente, •1, detto da lei, ma non quando le osservozroÌBi vengono dalla difesa, che costringe spesso g^ospendere l'udienza specialmente per i com- Una trave accusa contro i carabinieri Il teste dice che l'altro giorno, il 16, i cara-j [binieri avvertirono tanto lui quanto Carmela iiMadonna che dovevano essere tradotti a Vi-, tserbo. Dice che proprio ieri il capitano Fa-j M>roni l'inco_ntrò con la moglie Carmela Ma- j jdonna e promise di dargli 100 lire e altre j WO0 in seguito. « Ieri sera, mentre eravamo a petto in una casa di via Aurelio Sassi, N. 45, 1 carabinieri vennero a chiamarci per accom- [jpagnarci in caserma. Io e mia moglie an- .damino e trovammo un individuo che lesse |Je nostre deposizioni scritte e poi ci disse:: Ù* Intanto il capiì-ano Fabroni vi manda 50 .lire ». E il teste depone sul banco della Corte }vn bigletto da 50 lire. |j. Avv. Sorrentino:" — Chiedo che il biglietto: mi banca sia allegato agli atti. Tavv. Lioy: - Scusi, signor presidente, il Taglietto è del Banco di Napoli? Presidente: — SI. Ii Avv. Lioy: — Ciò dimostra la provenienza. ' i Avv. Romualdi : — Il teste viene forse da Parigi? Il presidente ordina che venga richiamato U capitano Fabroni, e, valendosi dei suoi po-:ieri discrezionali, ordina che sii citata la prò- prietaria di casa di via .«assi, dove hanno :preso alloggio il teste e la di lui moglie. Alle 11, in attesa del capitano Fabroni «Sella nuova teste, si sospende l'udienza. L'affittacamere dei Sasciano ! Alle 11,20 si riprende l'udienza e sale sulla pedana Angela Bonuzzi vedova Costantini, affittacamere in via Sassi, N. 45, citata coi poteri discrezionali del presidente e quindi non presta giuramento Presidente: — In casa vostra sono venuti Ieri due napolenani, certi Basciano Gennaro e Carmela Madonna? Teste: — Sissignore. Vennero ieri sera edlaudarono a letto verso le 20, quasi appena giunti. Presidente: — Furono costoro chiamati da Qualcuno? |'— Si, venne un borghese; ritengo che fosse tm agente. Era sul trentanni, gli mancava un:-dente, era magro e snello. Presidente: — E di chi cercò quel signore?;V. — Chiese, del Basciano e della donna Car-l.mela Madonna. Gli dissi che erano a letto, e .«ruel signore bussò alla loro camera. Parla- irono tra di loro, e seppi che un po' di tempo .dopo erano usciti prima il signore e poi gli Prendente- - Quanto tempo si trattennero fuori di casa i vostri ospiti ? — Non posso precisare. Stamane il Basciano mi disse che era stato chiamato da un capi- tano 'e da un tenente dei carabinieri. Anzirammento che quando venne quei signore a chiamare il Basciano gli domandai se poteva dispiacere al delegato, ohe ohita in oasa mia, che io avessi alloggiato quel due. Egli mi rispose di no. Il Basciano, richiamato, dà conto del connotati della persona che ieri andò a chiamarlo. Il teste è licenziato. La moglie del Baldino mf« ^ B^clanT'1* ■ .Mn<,onnai m?f ,J£l ^1 im «là fatto 41 marito non ^^'^^ì ^ L^TÌi S ti ^^r^reoai.0^ ^u£"^™»g«a rtTcatabl^eri in caserana^ di Monte OUveto a proposito del de liu° localo. Essa ripete "he ebbe dal capitan0 Kabronl 30 llire *S1 dolse coi Oad<o d» Quello tìS aveva fatto fon a lei ed al rtw rit0- impaurita, poi, dinanzi al «tudAce Ro n,ano, confermò «prónto aveva deposto (c non !» verità) al capitano Fabroni. Depone (pure questo è conforme a quello che disse il mar (rito) che ieri sera ua tale, bruno, alto, snello. !vestito di nero, mancante di qualche de-itó, sarebbe andato in.via Aurelio Saffi, dove al foggiavano, e li condusse dn caserma per con to del cap. Fabroni, dove ebbero 50 lire. La donna descrive minutamente la caserma dei carabinieri di' Viterbo, dove sarebbe stata ac compagnata ieri sera insieme al marito. H cap. Fabroni spiega _, , , ,, , _ . £ chiamato il espilano Fabroni. !. Presidente : — E vero che i due coniugi! Ba scmo sono stato chiamati in caserma ieri sera da — E' verissimo — risponde il capitano Fa broni. — Vennero chiamati dal brigadiere Bel luomo, perchè questi sig.iori avevano detto di dover fare grandi rivelazioni. Anzi, ieri, 'la donna, che io non conoscevo, incontrandomi nei corridoi della Corte di Assise, rnl fermò P6*' assicurarmi che sapeva molte cose ed al lora io pensai di chiamarli per mezzo del bri gadiere Beunomp per sentire di che cosa si trattasse e seppi che questi sig.iori pretende- 7u'no rf> 14rre confermare la loro .deposi «one.- In, 'na Parola, con presi trattarsi di un 1'?^: «fiate? J^S^.STO ',. t ! «timoni neil interesse della giustizia, h cla-a i1? influenza che «serata la camorra, dichiaro clie 'o sono qui a rispondere di tutti 1 rn.iei ?"1 dal ?nmo alVultimo e credo sia dovere di | Intervenire, perchè 1 testi non siano « lavo- |ra;i | .GU avvocati protestano, ma il presidente IncgsbpvdBmcsMdtacntimcae•dcnnmmdmbPPisbBSaecèmmpntcppdddi aver fatto — e , , . eidl bl,eie «d ha pagati ì testimoni perfino con e | biglietti da mille. vita tutti a rimanere calmi Presidente: — Lei eseìude dare 50 lire a questi due testi? — Certo, che lo escludo; sentiremo il brigadiere Belluomo, se ha creduto di dar lui 50 lire dalla sua tasca. — Ma — continua sorridendo il cap. Fabrori — mi sembra difficile. Il presidente, sempre valendosi del suoi .poteri discrezionali, cita il brigadiere Belluomo. Il Fabroni aggiunge : — Del re^tó, questi due testi appartengono alla feccia delia malavita, e seco-ido quanto hanno detto avrebbero ingannato la loro coscienza per seguire il Gaito, deponendo circostanze gravi e solo venuti a ricordarsi dopo cinque anni; e forse non vi erano a Napoli miei superiori, il Procuratore del Re al quale rivolgersi? Sono lo 12,40 e l'udienza è sospesa. I coniugi a confronto coi cap. Fabroni Si riprende l'udienza alle 15,30, e subito si riprende il confronto fra il capitano Fabroni e la Carmela Madonna. Presidente a Fabroni: — Ella ha intóso che la testimone ha affermato di avere avuto, lei e suo marito, 30 lire da lei dopo avere deposto ? Fabroni : — Lo escludo assolutamente. Denari furono dati ai confidenti, non ai testimoni. Carmela Madonna: — E' verissimo. — Questi due testi — dice il capitano Fabroni, alludendo aP coniugi Basciani — rappresentano le idee di coloro che deposero nel processo contilo i funzionari di P. S. E così soltanto si spiegano certe assoluzioni. In questo processo non eravamo indotti come testi, e così si potè dire e fare tutto. 11 Fabroni spiega come un certo Ascione ebbe ad accompagnare a Napoli alla caserma i coniugi Basciani, che 'affacciavano pretese di denaro. Certo nessuno poteva cercare di corrompere testimoni della specie dai Basciani, due pessimi soggetti, affiliati alla camorra. Carmela Madonna afferma contrariamente e dice : 11 capitanò Fabroni ha detto un sacco - , o - 11 Fabroni a questa uscita sorride ed afferma che le deposizioni del Basciani e della Madonna sono un tessuto di bugie ordite dalla Difesa degli accusati, e che i testimoni furono bene imbeccati. Al posto di Carmela Madonna va li di lei marito Basclanit il quale riassume quanto ha deposto stamane, spesso interrotto dal Fabroni, il quale dice che il teste è un uomo disonesto e senza coscienza, capace di deporre -j il falso secondo le imbeccate ricevute, a L'avv. Salomone osserva che il canjtaro Fa -, broni non può interrompere il teste, -j Presidente a Fabroni: — La prego anch'io - j di non interrompere. e j i\ cap. Fabroni prose'gue dicendo che le vaa rie dichiarazioni dei testi, come per esempio 1 queile del Basciano e di Madonna Carmela, non - furono raccolte perchè egli era occupatissimo, - sì sentivano i testimoni e poi era .o mandati e all'autoriìà giudiziaria. : Non esclude la possibilità che qualcuno dei 0 suoi ' subalterni le abbia però raccolte, senzn e che egli lo sapesse. Nega, però, recisamente |Cne il Basciano e la Madonna deponessero alla o: sua presenza. j, d-h„-_„ l » brigadiere Belluomo E' chiamato il teste Vito Belluomo, brigadiere Idei carabinieri, citato coi poteri discrezionali . ' del presidente. 11 leste ammette di avere chiaa mato i coniugi Basciano alla caserma dei ca- rabinieri ieri sera e che li mandò a chiamare o per mezzo del vice-brigadiere Panisi. -: u .presidente coi poteri discrezionali cita il - parisi o : ,este aggimlge c.i10 avendo saputo dai mi- tsgtpclmrimdDltbsddqbsvpriSqtl—eaa fon n'ero accòmpaguati alla caserma, ove espresse ro |, desiderio di parlare col cap. Fabroni « Dissi loro - prosegue il toste - che il capi liti, i quali traducevano ti Viterbo i coniugi Basciano. che essi volevano fare delie rivelazioni sulle pressioni ricevute, parlò col ca: |)itano Fabroni, elio rispose che si «aitava di gentaglia e che avrebbero certo bussato a denaro. Ad ogni -modo il teste credette di chiamarli u mezzo del vice-brigadiere Parisi. Que sii esegui l'ordine e i coniugi Basciano ven ti o j tanoFabròni non'poTeva riceverli ed essi allora jni narrarono di avere ricevuto pressioni dr. d. Galano e dallo stesso avv. Lioy, e che da quest a ebbero pure promesse di avere grandi sommo di denaro se avessero disdetto le deposizioni a scritte. Io risposi di non potere fare nulla < | Che essi deponessero secondo coscienza. Primi e : dj essere licenzimi, in vista delle noie avuto n:chiesero 400 o 500 lire. Naturalmente rispos jc}16 \\ Cap. Fabroni non pagava alcuno e oh ?;anzi era lieto quando i testimoni si ritrattava r-lno nila Corte per quello che erano. Stamane e r(ferii tutto al capitano Fabroni e non si sora- prese di quello che gli narrai e ini ordinò di o redigere un verbale di quanto eia accaduto ». li H ^ n(jgai a domanda rtel presidente, di o avere Ietta ai coniugi Basciano la deposizione s°™* « dI dat0 1010 ^ ^ . , . o li' richiamato il capitano labroni, che spiei- sa come credesse regolare di interrogare i zi, coniugi Basciano per le pretese rivelazioni da a fare a i - lo - dice il presidente - mi .Permetto a,1 invece di dissentire da lei. Sono certo che lo .ì. avrà tatto la buona fede ma non ritengo regolare il far parlare chicchessia coi testimoni alla vigilia della loro deposizione. Il capitano Fabroni è 'licenziato, e si paesa l confronto tra il brigadiere Belluomo é il asciano. Questi sostiene di avere ricevuto 50 ire, e l'altro nega recisamente. Il Basciano ggiunte di non avere mai conosciuto nè il alano, nè l'avv. Lioy. Un giorno mandò aiire all'avv. Sorrentino che desiderava parlarli, ma l'avvocato non. volle riceverlo. Alle ore 17 l'udienza è sospesa. Il brigadiere Parisi Riprendendosi l'udienza alle 17,30, viene ri- chiamato il brigadiere Raffaele Parisi, ti quale'già altra volta tu chiamato coi poteri discre- !stonali del presidente. Il teste dice che ieri sera, verso le 22, doli brigadiere Belluomo fu incaricato di accompagnare in caserma 1 coniugi Basciano. arrivati alla mattina da Napoli. Egli esegui'l'ordine ricevuto, e non era presento Quando 1 Basciano conferirono col Belluomo. lì commissario Catalano, richiamato, afferma che il Basciano è un reduce dal domicilio coatto, un sorvegliato speciale, un ladro con scasso, Il quale conviveva con la Carmela Ma donna, che poi sposò. Del precedenti della donna non ricorda nulla. 11 procuratore -generale riassumendo i risultati dell'udienza odierna « senza indagare so i coniugi Basciano abbiano detto la verità dinanzi al giudice istruttore o al -pubblico dibattimento, osserva intanto che il Basciano o -ia moglie atteiunarono di essere, stati chiamati in caserma dal brigadiere 'BeHuoino iper indurli a mantenere le loro deposizioni scritte e false e -dichiararono di avere ricevuto denaro prima •di deporre. Ora su questo episodio «redo il »vo-. curatore «enorale doversi fare la luce, ciò che non può aversi con i semplici poteri discrezionali del presidente od essendo anche verosimile che il Belluomo sia stato calunniato e' 'ter molte aitre ragioni, conclude che l'Autorità giudiziaria indaghi se i Basciano siano falsi testimoni, o se abbiano patito un tentativo di subornazione, o se siano colpevoli di calunnia. Perciò, a norma dell'articolo 615 del Codice di P. C, cliie.de che venga trasmesso al -giudico istruttore di Viterbo il verbale di udienza e il biglietto da cinquanta lire esibito stamane dal Basciano. I • Si procederà contro ì coniugi Basciano la Parte civile e la Difesa dichiarano di non avere nulla da eccepire e il presidente dopo essersi ritirato dall'aula legge ima ordinanza con la quale la istanza del procuratore generale è accolta, perchè dallo risultanze dei dibatiimento nella udienza antimerdiana e nella pomoridiann, dice la ordinanza dot presidente, appare la esistenza del doluto di falsa testimonianza e calunnia, ovvero di tentata subornatone «ì.1 testimoni; essendo necessario perù pili complete informazioni e la Istruttoria formale per accertare anale del due delitti sianr-i por peirati, ordina che co-pia do.l verbale dell.-i udienza venga trasmesso al procuratore do! io di Viterbo, affinchè provveda nelle forme legali. Sono le 19 e l'udienza è tolta.