L'ordine al generalissimo turco di sospendere le ostilità ?

L'ordine al generalissimo turco di sospendere le ostilità ? L'ordine al generalissimo turco di sospendere le ostilità ? Londra, ìB, mattino. Telegrafano da Malta ti « Daily., Telegraph»: «Il console ottomano h« ricevuto Ieri da Costantinopoli Istruzioni «he gli Ingiungono di metterei in comunicazione eoi comandante delle truppe turche a Tri- o „ „t 'poli e ai pregare quest'ultimo ai non at- ; ' . . ... , ., laccare più durante I negoziati Impegnati per la cessazione «elle ostinila. Un maltese «he si è Imbarcato per Tripoli • bordo del «Roma» metterà II comandante delle truppe al corrente del desideri del Governo ottomano. i_. _ìi_.__i___.._.i____i xi __» («SI conferma, per dichiarazioni di per- wne ben* Informate, ohe lo truppe otto- mane Incarnate di difendere II vllayet si trovano In uno stato lamentevole. Gli arabi si guardano bene dal prestare loro aiuto». Costantinopoli, 16, mattine. Il Oonsiglle del ministri ha discusso II discorso-programma del Governo, ohe Saldpasolà deve esporre martedì alla Camera, In seduta a porte chiuse. SI oonferma l'opinione che il Gabinetto Sald-pasclà sia desideroso di concludere la pace, mentre I deputati, sia della Mag- gloranza, ohe dell'Opposizione reclamano 7, 1 ... ... „ ,„ M „„. Ila guerra ad oltranza. SI parla di chiama re Hllml-pasolà al Granvlslrato, se la Camera rovescia Sald-pasclà, sulla questione tripolina. (Agenzia Stefani). Berlino, 16, mattino. Telegrafano da Oostantinopoll al « Berliner Tageblatt » : « L'opinione della maggioranza della Camera sembra ostile alla pace, e si crede nei circoli parlamentari che qualsiasi Gabinetto II quale volesse affrettare un'azione In questo senso sarebbe immediatamente rovesciato. In tal caso Sald-nasoià sarebbe sostituito da Hllml o da Kljpnll». Un telegramma posteriore del medesimo corrispondente dice constargli da fonte bene Informata che il Gabinetto si è deciso ad Includore nel suo programma un passo concernente l'apertura immediata di negoziati per la conclusione della pace; qualora la Oamera al pronunciasse In senso contrarlo, il Gabinetto si ritirerebbe Immediatamente. Parlgi, 16, mattino. Mandano da Tripoli al New York Herald, in data di ieri: « Due dei tre gendarmi catturali a Zanzur dai turchi, sono uaH rilasciati mezzi morti per le dueccntocinquanta sferzate che ricevettero. Il terzo é stato appiccalo. « Abd-cl-of-Ahmed, uno dei due nomini, che sono stali rilasciati, ha fatto il seguente racconto: «Ci trovavamo a Zanzur per compiere il nostro uf/lcio di polizia, quando ventisei uomini di truppa e due ujfflciali et assalirono durante la notte e ci fecero prigionieri. Fummo trasportati al campo turco, a due ore di marcia, a cavallo, da Zanzur, e condotti dinanzi a Munir Pascià, comandante in capo delle truppe turche a Tripoli. Munir Pascià lento di ottenere informazioni da noi, circa le forze italiane, insistendo, perchè dessimo particolari documentati, che noi non possedevamo. Fummo qua si uccisi a sferzate. Un mio fratello, 'hi vive a Zanzur, mi trasportò a dorso di cammello e giunsi mezzo morto a Tripoli. Ritengo che il numero dei turchi nia di circa H00: essi hanno anche uno squadrone di cavalleria, sette cannoni da montagna è tre cannoni da campagna, trincerati in batteria. « Solo gli ufficiali hanno tende; ne ho contato una trentina 11 luogo nel quale sono accampati, appartiene ai Juani Berri Adem ». Tutto il primo scaglione di truppe è giunto a Tripoli Tripoli (ria Malta), 16 ottobre. L'ultima parte del primo scaglione di spedizione a Tripoli, composta di quattordici navi, prese fondo alle ore 12, iniziando subito lo sbarco, E' ultimalo lo sbarco delle navi preceder. temente arrivate. La situazione è invariata. {Agenzia Stefani). L'azione militare sarà »!(« in Tri poi ita ni a e in Cirenaica Roma, 16, notte. Secondo l'inviato dell Corriere d'Italia a Tri poli, l'azione militare sarà contemporanea, in Tripolitanla ed in Cirenaica. L'episodio dell'arresto della carovana araba, che portava alia soldatesco turca dell'initiemo viveri e munizioni, risponde al piano del generale Caneva, Questi, infatti, si è per ora limitato a disporre una attiva sorveglianza allo scopq che non siano recati ai turchi i viveri dei ausili essi sembra abbiano estremo bisogno. Le'iOperazio-ni m-:Htaia all'interno si mizieranno fra uual-che giorno. Infatti, io sbarco dell'enorme ma- teriaf.-e desia snoclizione non può avvenire =i-n za qualche difficoltà. Prima di tutto il tempoha costretto a sospendere te operazioni perqualche giorno; poi, ila mancanza di banchinerende difficoltoso lo sbarco del quedruped:, delle artiglierie, dei carri, delle casse di vi-veri, tutta roba che viene trasportata a rivaper mezzo di pontili, quando il mare è tranquillo. Queste difficoltà, che erano state prevedane, vengono superate con io. buona volontà e l'entusiasmo di tutti. Ma ciò non toglie che alcuni piroscafi debbano attenderepor qualche giorno' il loro turno per compierele laro operazioni. Il viaggio faticoso e le lun-ghe fatiche dello sbarco rendono poi necessa-ria la concessione di qualche giorno di riposoalle truppe prima di farle marciare per l'in-terno. E questo riposo il generale Caneva si propone di concedere. Intanto si è provve-duto per una ipcderosa difesa d<fla città, chenon avrà più a temere per qualsiasi assalto, Il generate Caneva intento studia e prepara 11 plano per attaccare il nemico. Quando co-mincierà questo attacco? Forse fra breve, quando si sarà sicuri di poter accerchiare il nemico con forze di gran lunga superiori altesue. Non è però improbabile che i soldati tur-chi. demoralizzati e privi <M viveri, si nrren-dano prima di venire attaccati. Consta poi o-e, A l?che il deaerale Caneva voglia svolgere contern porraeamente Pazioaa.In «ije^ca e ta Tri- poUtanJa. ed è probabile che non si decida apomwnaa. eo e proDoone ciie ijuu siito™ ainiziare l'azione se non quando abbia avuto precise notizie da informatori sulla posizione^— ~dei nemico ed abbia assicurato I mezzi di corrispondenza dall'interno con te città dellacosta. o i e - di vista del Governo secondo una nota ufficiosa Rema. 16, sera Il Popolo Romano ci indica in un arti- 'colo odierno il punto di vista ministeriale - „,.,, _.. , . . . ■ , „ , sulla situazione del giorno circa il conflitto i italo-turca e „ Ltt questione che si la ora In Turchia— l osserva il giornale ministeriale — è quella e di conservare almeno al Sultano l'alta soo sanità; ma non si pensa e non si riflette iche ^uesta sovranità, per quanto nominale, (mentre per la Porta non sarebbe che fumo, - ha m sè ^ faticùoto, poiché essa - fornirebbe alla Porta in ogni momento prei testi per creare reclami, contese e difficoltà i di ogni specie, di guisa che la questione di Tripoli non sarebbe mai chiusa. Non ha forse tutta l'Europa un esempio permanente nella questione dì Creta? Lo scopo offottivo della pace tra i Turchi e noi — che deve ossero quello di ristabilire fra 1 due paesi completa concordia e un'armonio . I , duratura, come avviene quasi sempre fra o due avversari leali e quale noi desideriamo e ■ sinceramente — non sarebbe affatto rag g- giunto. Lasciando aperta la partita, non o <*e procurare continui fastidi tfa I Cancellerie e vi sarebbero sempre incentivi fa ae rga ri fbe o o mo eso so ora nasempre per un conflitto che potrebbe riacutlzzarsi sino alla guerra, specialmente in un momento pia pericoloso dell'attuale per la pace dell'Europa. Ora, di fronte a questa prospettiva è minor male prolungare la guerra attuale (benché questo non sia davvero nei desideri dell'Italia) che non il pericolo di doverla riprendere. « Però, si comprende come nei riguardi dell'autorità religiosa del Sultano, vi possa essere un punto sul quale non dovrebbe es- sere insuperabile l'intesa* rispettando naturalmente per lo stesso criterio la libertà di confessione o di gerarchla cho dicono acquisita da una parte degli islamiti della Tripolitanla o, meglio, della Cirenaica In tutto ciò che non lede nè limita i nostri d, taa pi, te er do et io, r, nirina imia di e tno ri e di ido r. a ri in elalnia, re interessi, non c'è ragione per ferire, limi- - tare o non salvaguardare il prestigio del Sultano e della Turchia Per l'Italia, "anzi, è interesso non secondario «he, definito e composto il conflitto, il prestigio «lei Sultano sia tenuto alto per evitare che una diminuzione di questo prestigio ahbia il minimo contraccolpo nei Balcani. E siccome noi abbiamo più di ogni altro interesse a che ciò non avvenga, possiamo, anzi dobbiamo essere larghissimi nelle condizioni della pace, per ciò che riguarda il prestigio morale, ossia religioso, del Sultano, essendo una necessità il consolidare l'integrità lello statu quo della Turchia, specie nelle Provincie europee ». Le maligne fandonie della "Zeit„ Roma, in, aera. La Zeil di Vienna, ha annunciato la mobilitazione del vjEorpo d'armata in Italia bettentrionnle e il dislocamento delle truppe verso la frontiera orientale; tale notizia tendenziosa e maligna è priva di qualsiasi fondamento. (Agenzìa Stefanù. 1Le potente fan'as.a della stampa turca La notizia pubblicata dal giornale Sabàk (•( Il Mattino »i di Costantinopoli, secondo la quale ventimila maomettani marcerebbero dal Fezzan su Tripoli viene considerata come uno dei tanti « canard » della stampa turca. Per i senili intenti H Colonia "■"* Roma, 16. sera. Telegrafano da Tripoli al Messaggero in data 15. « Stamane t> giunto a Tripoli il comm. Caruso, capo divisione al Ministero dell'interno. Egli è stato mandato qui a dispwslzione del governatore e dovrà ns^uinero la direzione di tetto ciò che riguarda il servizio interno della nuova Colonia Con lui sono ."Éaxcati due funzionari del Ministero del téSoto con due enormi russe ben custodite piene di monete italiane. Appena queste riserve metalliche saranno controllate e depositate, i due delegati del tesoro provvederanno a togliere dalli .-ircolazione le monete turche che per necessità di cose sono ancora in corso e saranno sostituite via via dalla moneta italiana. la rapida introduzione delle nuove monete rap presenta una volta di più che la sovranità del Sultano in Tripolitania è finita. Fra i nuovi arrivati a Tripoli notasi pure il senature Carafa D'Andria, e otto delegati Iella Sussistenza. Continuane giorno e no,'te a sbarcàre sacchi di ornnr * n<« Hi viuo„- b-jaicai*. saccm di gram, e cabse di viveri. yuesta operazione dura ininterrottamente e Je casse ed i sacchi si ammonticchiano «ni mnin rtoi V sul molo dei castello e vengono man mancdistribuiti nei mamizzini provvisori. on si o- pitano di fregata come Biscaretti di Ruffla, ha telegrafato già più volte per sapere noti-zie della sua ferita. Il comandante si è intanto vivamente compiaciuto delle al- j vrano. Spesso egli afferma dia- dolore:: quello cioè di non poter covarsi sul n ponte di comando del glorioso « Aru'gfUlere ». Il po padre senatore Biscaretti si trova ancora aer Taranto e sta sempre ad assistere lì suo dine tetto figliuolo. Una Commissione dell'equipag-d:, gio del cacciatorpediniere «Artigliere, ha e-vi- spresso l'ardente derfderio di non distaccarsinaro'e ai- So- Boffrtre un soteter covarsi sul Lo stato del capitano Biscaretti L'interessamento del Re Roma, 16, sera. riputai comanda**^ .Artigflfére.. Il va mai dal suo comandante conte Biscaretti nreoore Dna gita di agricoltori italiani in Tripolitania L'on. Ottavi, presidente della .Società deglire agriooltori italiani, ho preso l'iniziativa di unn- viaggio di agricoltori italiani in Tripoltaniaa- ed in Cirenaica. Già hanno aderito e prò-so messo il loro Intervento parecchi agricoltori n- del Veneto e dell'Emilia, appartenenti allasi Società. e- L'on. Ottavi ha preso pure i primi accordihe col ministro Nitti per tenere nel prossimoo, aprile, di fianco alla Mostra delie novità agri- 11 cole, promossa dalla Società degli agricoltori, co- e, il te fortificazioni di Urta ur- **■ lerHimasmni ui mti«i n- Vienna, 16, sera oi ^oae. utvuw.M u«ia ^""«» ««".«fnwwri,o- un'Esposizione dei Prodotti agr.cou della nuo-e, va Colonia, la Tripolitanla. A W2*:~* l? La fortificazioni di Art» n Arta sonn st!lte completate. Vengono contiri- nuamente adibite tutte le chiese ed i nift a , Si ha da Janina che le fortificazioni a.ì a nrm)ii eA\f\r; rnme dennsitl militari <5nnn to »W e°L„:CL5°i£t.i Snf«„_.i ne putite navi trasporti militari ~ c . . - ^ _,_,„. _ ln ., di A Salonicco vennero pagate fln 12 mila la lire turche da riservisti agiati allo scopo di non prestare servizio.