Amore di Zingaro Operetta romantica in tre atti musica di Franz Lehar

Amore di Zingaro Operetta romantica in tre atti musica di Franz Lehar Amore di Zingaro Operetta romantica in tre atti musica di Franz Lehar (Teatro Altieri — S ottobre). Vi meraviglierei te. se domani Franz Lehar desse la scalatalall'opera comica propriamente detta? Io no. Poiché 1 segni di volerlo ed anche di saperlo fare sono troppi e troppo evidenti. Piuttosto stupirei se ciò non fosse. Nella stessa La vedova allegra una parte dell'atto secondo si allontana già in modo ab bastanza caratteristico" dall'arte consueta del Lehar : arte consistente sovratutto — a parte il valore melodico — nel dare risalto,. per virtù di contrasti, a qualche pagina sentimen tale, o, nel ritmo di un valzer, delicatamente languida, grazie al brio di quei ritmi di polka e di marcia, che sembrano fiorire con inarrivabile vivacità soltanto sul suolo viennese. Se poi l'argomento porge al compositore 11 destro a rievocare nella sua musica motivi o atteggiamenti melodici attinti al folk-lore, allora Franz Lehar ci sembra respirare più a suo agio, nel compiacimento per procedimenti armonici, e per ricercatezze ritmiche, e per coloriti istrumentali, che indubbiamente rivelano gusto e sapere, ma che ci offendono perchè male convenienti alla leggerezza ed al carattere dell'operetta. Ora in questo Amore di zingaro il fortunato compositore trovò appunto nei signori Wlllner e Bodansky i due librettisti capaci di comprenderlo in queste nuove tendenze. E fu ventura e disgrazia ad un tempo. Se infatti non possiamo apprezzare nella musica di quest'ultima operetta (chiamiamola cosi perchè all'autore piacque chiamarla cosi, ma operetta non è) una derivazione più completa ed uno svolgimento più ampio e più sincero di forme, delle quali La figlia del bandito ci aveva dato un saggio., assai perplessi ci troviamo Invece se vogliamo giudicare il nuovo lavoro dèi Lehar alla stregua di quell'effetto scenico, e sovratutto di quell'arte di sapere indurre all'applauso anche la. parte più aristocratica, del pubblico, onde ad altre operette del maestro riuscì di imporsi e di conseguire successi veramente inviolabili. Franz Lehar ci appare infatti in questo Amore di zingaro più preoccupato di comporre della musica fine, che non ricco di fantasia e sincero. Egli blzantineggia; egli dimentica le linee semplici e larghe, per compiacersi del mosaico. Onde noi, pure ammirando al gusto con cui certi disegni sono composti, e larte colla quale sono ordinate le varie pietruzze, non ci Sentiamo mai. o quasi .mal, indotti a quella serenità di sorriso, che dovrebbe essere una delle principali fonti di salute dell'operetta, o dell'opera comica. Chi scrisse musica come quella dj^more di zingaro deve avere lavorato senza che mal, 0 quasi mai. un qualche impeto di intonsa commozione gli sconvolgesse lemma La^delicatezza, la grazia, il sentimento.ci appaiono come offusacti da un grande desiderio di « parere » assai più. che di « essere ». La snontaneitA, cho almeno dilaga in La virima aUeara 11 Principe di Lussemburgo, oni cede 'toppo spesso alla cinghiatura o ^SKStaraW. ma non mai a scapito aFran?rLehar potrebbe rispondere che non poteva fare altrimenti, data l'azione. Ma al- l personaggio principale. Il violino di Iossi, lo zihlarb. 0"esto violino d'un Rigo, che se ne vaifi dm sedurre le principesse di Chimay dilla scena èTd'unà stucchevolezza inaudita, anche sf non sieno cattivi i temi che esso svolge Ma è il modo di svolgimento,; chei u'Y,a BR7iptà E dove è in tutto il librettomaualcnea cosa che veramente ci interessi? Torika figlia del bojaro Pietro Dragotin, deve andare sposa al buon Jonel Voleslta Ma uno ypnearo lassi, riesco col fascino del suo vioflnfa perturbare il cuore della fanciulla onde « matrimonio corre fiero pencolo. Per for?„-, i,,iefa balia di Zorika. veglia su costei. E "a induce a ève un po' d'acqua della Cerna- un'acqua, che ha un potere miracoloso per" chi, come Zorika. ebbe la ventura d'essere stato immerso nel fiume non appena nato. Questa virtù consiste nel rivelare.l'avvenite a chi beve dì quest'acqua. Co-I Zorika. sognando vede a quali rischi, a quali di»*gì l'esporrebbe l'amore col randagio Rigo. E quando si sveglia s'adatta volontieri a dare la mano di sposa al meno virtuoso, ma assai più fedele J°Data un'azione simile il Lehar non potè esimersi dal darci un buon numero di duetti d'amore, e di canzoncine tubate tra i raggi lunari, e di scene di un colore zingaresco, che costituiscono la parte migliore dell'opera. Comunque il successo tu appena discreto. L'interpretazione fu assai attenta ed accurata, a cominciare. dall'orchestra. Il Lombardo comprese quanto grave fof.se il compito affidato a lui, o cercò di trarre dagli elementi, di cui disponeva, il partito migliore. Vi riuscì ^regiamente, con un'esecuzione spesso colorita e fine, malgrado le difficolta. Il Righi, dalla voce dolce di tenore, lodevole per sentimento quando non cade nel mellifluo! lo Zanari, assai notevole nella parte di Iossi, la Rassì, che parrai un eccellente acquisto perla compagnia, e che otterrii anche maggiori effetti quando al buon metodo di canto, alla voce simpatica, alle qualità dell'espressione unirà una più grande sicurezza di intonazione e sovratutto una maggiore disinvoltura nella recitazione: la Barhieri, briosa invpce e disinvolta, e i loro compagni concorsero alle buope sorti dello spettacolo. E vi contribuirono, entro una certa misura, 1 cori, mentre assai buona parve la messa In scena.

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