L'impressione destata in dall'''ultimatum,, dell'Italia alla Turchia

L'impressione destata in dall'''ultimatum,, dell'Italia alla Turchia L'impressione destata in dall'''ultimatum,, dell'Italia alla Turchia A Vienna Vienna, 28, :iotte. Mentre molti giornali, anche nelle edizioni del pomeriggio, negavano che l'Italia avesse presentato un ultimatum alla Turchia, è giunta stasera la prima notizia dell'ultimatum Italiano. Ma per l'ora tarda in cui ai è ricevuta, non al possono conoscere le impressioni che essa ha desiato. I pochi uomini politici ohe ho potuto vedere non hanno, parò, espresso alcuna meraviglia, osservando che l'ultimatum si aépenava appunto in questi giorni com*> completamento logico, necessario della linea precisa, moderata ma energica, seguita nell'affare tripolino dal Governo Italiano. Qui si è anche convinti che la Turchia non potrà opporre una seria resistenza, ne ricorrere alle rappresaglie contro il commercio ed i sudditi d'Italia nel Levante, come ha minacciato; perchè mentre essa non avrebbe l'approvazione di alcuna Potenza, complicherebbe inutilmente la si. tuazione a tutto suo danno. Il Governo Italiano saprebbe ricorrere, se ne è sicuri, alle giù energiche misure repressive che sarebero completamente giustificate Si può ag' giungere che alla dichiarazione turca, di un boicottaggio delle merci italiane, si potrebbe rispondere dall'Italia proclamando il boi, cottaggio contro le merci turche, il cui valore annuale di importazione, in Italia, è di poco inferiore al valore delle esportazioni italiane in Turchia. Del resto, qualsiasi atto del Governo turco, che complichi la situazione, potrebbe provocare torbidi interni o circostanti, tali' da paralizzare qualsiasi effetto delle rappresaglie turche contro l'Italia, rendendo infatti assai più difficile la situazione del Governo turco e dei circoli responsabili. Nei circoli diplomatici di Vienna si osser- vto«nccdmsqttopdsslngstlsnbsIrtava, come già ha osservato anche qualche giornale autorevc/le ed ispirato di V ìenna, \ che il miglior partito per la Turchia è j quello di accettare la soluzione italiana e;farsi anche dell'Italia un'utile amica, ora ■ ' che ne ha misurata la forza. In questo sen-lso, debbono avere consigliato la Sublime | Porta anche i /Gabinetti presso i quali si è ' rivolto per • aiuto ih questi ultimi tempi il Governo turco. i snidati albanesi sì rifiutano di andar contro l'Italia ' Raccogliamo le informazioni dei giornali ■viennesi che possono ancora essere di air j tualità dopo le ultime notizie che si hanno,-' da Roma. La Neue Freie Presse di questa ; mattina ha pubblicato in grandi caratteri i la seguente dichiarazione fatta al giornale ; "da fonte ufficiale turca e che io vi partecipo ; non fosse altro che a titolo di curiosità: i« Il Governo tujrco potrebbe entrare in trat- ! tative coH'Italiu. per concessioni economiche quali si accordano ad altri Stati amici, concessioni però che non tocchino i diritti sovrani del Governo stesso. E' escluso che il Governo impetriale ottomano possa dare, «otto qualsiasi condizione, i privilegi politi- ci, o altre simili concessioni. Il Governo ot- tornano manterrà i suoi diritti sovrani e |l'integrità dell'impero con tutti i mezzi di cui dispone. Attualmente il Governo iinpe-, riale aspetta con tranquillità gli avveni- menti. Nel caso, però, che si sbarcassero a-Tripoli soldati o avvenisse qualsiasi atto di ostilità in questa provincia turca, il Gover-j no imperiale considererà ciò naturalmente, ; come un casus belli». ;Un'altra notizia interessante e pubblicata dalla Zcit, secondo cui i soldati albanesi si, sarebbero rifiutati di combattere contro 11- talia. Il giornale ricevo da Salonicco: «Il comandante de la divisione c Kossovo, D a- criftiani, che in seguito al conflitto con gli Italiani sono stati chiamati sotto le armi, |si rifiutano di obbedire al comando. Gli Al- banesi cristiani che fanno parte dell'arma- ;ta si sono ammutinati perchè non vogliono combattere contro l'Italia. Gli Albanesi mussulmani sono eccitati e vorrebbero for- mare un corpo di .volontari per la difesadell'Islam ». La Neue Freie Presse riceve da Bukarest the i piroscafi italiani che si trovavano nel porto Rumeno hanno ricevuto ordine di ri- tomare subito in Italia per mettersi a di- snosizione del Governo Italiano. Boriino, 28, notte. Il testo della Nota italiana è giunto stasera tardi a Berlino. Pochi giornali nella loro ultima edizione la pubblicano; ma, per una causa che sembrerebbe incomprensibile, il testo preciso della Nota non è pubblicato che da du esoli giornali : il Berhner Taacblatt e la National Zeitung. Invece, la Gazzetta della Germania del Nord — ufficiosa e il Lokal Anzeiger — semiufficioso — la troncano in alcuni punti, dove è più importante: dove si parla, cioè, della determinazione del Governo Italiano di occupare Tripoli, e dove si dichiara che si lascia alla Porta il termine di 2i oro per rispondere. . Cosi ha fatto pure la Cassetta della Croce, la quale, perciò, può commentare che se la nota è molto grave, non contiene tuttavia nessuna minaccia di occupare Tripoli uè vengono in nessun modo avvalsale protese il cui compimento non sarebbe p -sibile da parte delia Turchia, senza una ni nomazione della sua automa. Così scrive il giornale_ conservatore, met-tendo anche in dubbio l'esistenza di un ve-ro e proprio ultimatum, esistenza di cui aBerlino ora, non vi ha più dubbio leggendosul Derliner Tageblatl e la National Zeitungil testo preciso della Nota, I giornali non dicono nulla, ma l'ultimatum italiano lui prodotto grande impressione nei principali circoli politici e diplomatici della città. La. parola decisiva ed ener¬gica ri"' ci italiano ha sorpreso so-prp.tatto per il fatto che anWio quei giornali, di cui wiìo :iot(> le relazioni col ministro desìi Rotóri ti Berlino, stamattina smentivano re-i.- imenie "he l'Italia avesse inviato mi uUimulnm alla Turchia. Perfino stasera, il Lolial Anzriyer dice prematura la notizia che il Governo italiano avesse posto il termine di ore p< t rispondevi». Questa impressioni.;, quindi. ■• lauto maggiore in quanto iiiiulmeiiUi cessu ogni dubbio sopra una azione decisiva ilellTtàlia. L'atto energico de) nostro Governo, se non fu accolto con piena soddisfazione perl'amicizia che lega la Germania alla Tur-chia ha saputo fruttare parole di altissimaBtirna ed anche,'da taluni, commenti favorevoli a nostro riguardo. «Le cose — mi si sono giunte al punto che^GovernoS^nòn^a^^unn riada prender?9^ la risposta della Turchiaall'ultimatum italiano è favorevole, il Go e i i - .eeaampaverno tedesco, e per esso il suo ambasciatone a Costantinopoli, potrà interporre i «noi buoni uffici. Noi caso contrario, cioè ch« la minaccia dell'Italia debba essere compiuta, la Germania non avrà più nulla da fare. Un diplomatico, di solito bene informato, mi assicurava che la Turchia ha già risposto, & che tale risposta è favorevole a tutto quanto desidera l'Italia. Ciò, assolutamente, non toglie — mi fu aggiunto — che l'Italia si veda egualmente nella necessità di occupare Tripoli. In generale non si riesce a nascondere il pensiero che l'Italia andrà fino in fondo. aespziqalÀ Parigi Parigi, 28, notte. I giornali della sera pubblicano il testo dell'ultimatum italiano, s, nonché essi non sì raccapezzano bene sulla data della presentazione, e qualcuno si fa mandare dei lunghi telegrammi da Costantinopoli, dove, non solo - se ne annunzia l'avvenuta consegna, ma si riferisce persino che la Turchia si e mostrata pronta, in seguito all'ultimatum, a fare concessioni economiche, e che l'Italia non vuol nemmeno impegnare la discussione in proposito. Inutile dire che queste cose compaiono nupghnnei* pòchissimi giornali che" non vedono" di stbuon occhio l'iniziativa italiana, e ciò dimostra l'attendibilità delle loro informazioni. Infatti, quei telegrammi non possono essere che cervellotici e fatti a Parigi. Il Tempi, parlando della consegna dell'uttimalum dell'Italia alla Turchia, riferisce di aver fatto indagini all'Ambasciata ottomana a Parigi, dove al giornale parigino è stato assicurato che la consegna fino a quell'ora non era avvenuta Poi, Rifaat-pascià, ambasciatore turco, ha avuto un'intervista r^n De Selves, e dopo questa intervista il Temps ò tornato a fare viooinlilidstilrs_ tue indagini presso l'Ambasciata turca per ap- d, \ purare se il termine fissato per la risposta pè j dell'ultimatum fosse già cominciato a decor-' e;rere. Ma anche, alle 4 del pomeriggio, Ria ■ faat-pascià ha dichiarato di non aver avuto -lhno a quel momento nessuna informazione e | in proposito è ' Dui resto, messe così le cose, i giornali francesi ormai non fanno che aspettare i fatti. « Di fronte alla soluzione espansiva :!ell'ltalia, doppiamente accentuata dall'impotenza e dalla passività dell'Europa, da lina parte, e dal turbamento, dall'instabilità del tìoverno turco dall'altra, una sola soluzione pacifica del conflitto — scrive la Li- l a i r j berle — poteva essere presa in considera o,zione: l'abdicazione pura e semplice della a ; Turchia in Tripolitania. Nell'attesa degli ati i ti decisivi che devono sorgere da qui a 24 e ; ore, ogni commento è oggi superfluo. E' nel- o ; la sola realtà dei fatti che bisogna ricerca ire la direttiva degli avvenimenti di Africa - ! e d'Oriente ». e l , A Londra Londra, 28, notte. Il precipitare degli avvenimenti di Tripoli», - che i giornali seguono qui intensamente. stait. - gettando in una crescente ansietà l'opinione/ e | pubblica inglese.' Ciò è dovuto anche al fatto i che specialmente i giornali della sera annoin-, ziano ad ogni nuova edizione che la ginerra - sta per scoppiare. Nei circoli politici meglio a-informati però prevale una grande calma o i si na fiducia in una soluzione pacifica, -j QUant0-al Governo inglese, le sue uniche , ; dicm.araz;oni ^no <jUe]i€ cne si riflettono wel ;]a stampa, e Ci.oe cne egij Sj disinteressa af-,. a fatw vertenza italo-turca, ritenendo che ! aTvNscsdvvLrifmldppeèmttTlli, ^ mn ,riffuanJ1 to aiCun modo l'Inghilterra, - Nqr si 1r dunque, perfèttamente di una l dicnlarato attìtu<Une di neutralità. In quea- Governo inglese non ha detto ancora i tratta, invece, di un semplice «'^t^essa, | mento, il quale può essere bensì indizio di l- neutralità, ma può anche risolversi altrimenti, a- ; E' bene fare questa distinzione, o j Comunque', ancora oggi tutto continua a si lasciar credere che l'Inghilterra intenda terverr- si neutrale. Al « Foreign Office », infatti, nel a| pomeriggio ci venne dichiarato che esso non ! si 6 posto in comunicazione con l'Italia ri- st gua^o aJla posizione assunta da questa di el fronte ^i;, torchia. I giovani turchi sperano i- bensl cne ,a Gran Brettagna usi la sua ali- j flue[iza ^ iB^aTi& l'Italia ad abbandonare osttctlsefisaa er iber el ei, è, o e r ohe tole - >« direttive per le quali si è messa, ma ci sono pochissime probabilità che questo espediente possa venire realizzato. Uno degli aliti ufficiali del « Foreign Office », poi tornò a dichiarare testualmente : e La questione tripolina non ci riguarda affatto e non abbiamo alcuna informazione sul preteso invio di un « ultimatum » alla Turchia da parte dell'Italia. Non vi è alcun dubbio, tuttavia, che il Governo inglese sta seguendo da vicino lo svolgersi della vertenza co proposito di assumere poi quell'atteggiamento che può parergli necessario in certo eventualità, specialmente per proteggere la vita e la proprietà dei sudditi inglesi a Tripoli. Il console inglese di laggiù non ha ancora fatto alcuna richiesta di assistenza, nè ha inviato altre comunicazioni che possano auptorizzare il « Foreign Office » a supporre j che i sudditi inglesi si trovino in pericolo ». I Fin qui le dichiarazioni fatte dal « Foreign office ». Una grande ansietà regna invece alla serte dell.; Ambasciate d'Italia e Turcria. Questa mattina all'Ambasciata italiana fu un vmtinuo andare e venire di giornalisti in I attesa di notizie. L'ambasciatore, però, si li- i mito a dichiarare che da Roma non le era et- ™< ^tìnnicato ancora nulla intorno al e-h,1 ™n|> jnvi!lto alla Turcniai e a 1 do ! ng aotier¬ o- rnina se no ra se i». gbse eri r-I ma! vo si he . cV'", mancava ogni notizia ufficiale intorno aaì un invio di truppe italiane a Tripoli. Il marchese Imperiali nel pomeriggio usci in automobile Si recò ul «Foreign Office», dove conferi con sir Arthur Nicolson. L'ambasciatore di Turchia f- puro affaccendatissimo, specialmente per il disimpegno della voluminosa corrispondenza telegrafica che gli giunge senza Interruzione ila liostanlinopoli, parte in cifru. parte In lingua turca. Anche l'ambasciatore ottomano si recò oggi al f Foreign Office « e conferì con sir Arthur Nicolson. F.gli vi fn prima dell ambasciatore Italiano, alle 32,|u, ora assolutamente insolita per unti visita diplomatica, e si trattenne oltre mezz'ora. (Daily Chronicle). Nessun dubbio nei circoli diplomatici inaisi (Servizio speciale della Stampa). Londra, 129, mattino 1 n comunicato dell'Agenzia Rcuter, di questa sera, dice: In tutti i circoli diplomatici di Londra si rial «madera come certo che una spedizione itahia liana occuperò Tripoli. Benché nessuna inGo-' formazione ufficia'* sia stata rieevuta intorno alle intenzioni dell'Italia, è fuor di dubbio che essa ha fatto ogni preparativo per tale oceu-Upazione. |* Secondo informazioni pervenute all'Agen-izia, è stato fatto noto, tanto a Costantinopoli'quanto a Roma, che latitudine generale delle;altre Potenze sarà quella del non intervento, i « In certi circoli stranieri si esprime Vopinione che molto probabilmente non vi sarà una guerra molto seria sulle coste tripoline, per il largo contingente di forze italiane che guarnigioni turche non verranno .indebolite». [Daily Chronicle); La squadra turca ha avuto l'ordine di partire Vapore Italiano molestato La fiducia nella crisi ministeriale Vienna, 28, notte. Vi riferisco le. principali notizie che i giornali viennesi han ricevuto in serata da Co stantinopoli sul conflitto per la Tripolitania. vi verrà sbarcato. Si crede improbabile che un oonsdderevole numero di truppe possa venire\inviato a Tripoli dalla Turchia., Questo fattolimita cosi il timore di uno scoppio di osu-!lità nei Balcani giacché esso implica che leUbLa Neue Freic Presse — La squadra turca ha ricevuto l'ordine dì lasciare Beyrouth. — Nel Mar Rosso un piroscafo italiano è stato molestato dai turchi. — Il comandante militare, nominato per il vilayet di Tripoli, Ahmed Frisi Pascià, ha rifiutato definitivamente di accettare il posto nelle attuali condizioni. — Il ministro della Guerra ha ordinato a tutti gli ufficiali che si trovano in congedo di prendere al più presto possibile il loro posto. ' — Tutti i deputati che si trovano a Co-

Persone citate: Ahmed Frisi, Arthur Nicolson