L'ora dell'azione si avvicina-La radunata delle navi nei porti del Mezzogiorno

L'ora dell'azione si avvicina-La radunata delle navi nei porti del Mezzogiorno L'ora dell'azione si avvicina-La radunata delle navi nei porti del Mezzogiorno Gli apprestamenti nell'arsenale di Taranto e nel deposito di Napoli La situazione a Tripoli si aggrava - Famiglie ctie riparano a Malta - L'agi ta< zione del Comitato "Unione e Progresso,, contro l'Italia - Convegni di mi nistri - Anticipato ritorno dell'on. Giolitti a Roma. <F»er telefono e telegl^fo alla, STAMPA „) Roma, £2, notte. Oli strilloni dei giornali gridano per le vie di Roma: «La partenza delle navi italiane per Tripolil >>. La popolazione, vedendo passare marinai e soldati, dice loro: « Dunque andate a Tripoli! Buona fortuna! ». Secondo l'opinione diffusa la partenza della spedizione italiana potrebbe essere imminente. Il Governo prepara sotto ogni aepetto la spedizione in Tripolitania. Essa potrà essere pronta fra qualche giorno, ma finora non è deciso che la spedizione1 parta e in qual giorno parta. Sono quindi da prendersi con riserva le voci che assicurano che il primo scagliono di truppe partirà al 26 corr. da un porto della Sicilia diretto è, Tripoli. La decisione della partenza e il giorno della partenza dipendono da circostanze che ancora non si sono verificate. Certo il contegno della Turchia incita l'Italia ad agire in Tripolitania. Se la Turchia, come giunge notizia all'ultim'ora, spedisce forze militari a Tripoli, questa potrà essere una ragione che può determinare anzi tutto una azione della nostra squadra per impedire lo sbarco delle truppe turche. H Governo italiano vuole tenersi preparato a ogni evento. Oramai è opinione generale! che la partenza della spedizione non possa essere evitata e che debba avvenire prima della fine di settembre. L'opinione pubblica inoltre, tranne una parte dei eocialisti e qualche repubblicano, incoraggia più che mai a evitare l'imbottigliamento dell'Italia nel Mediterraneo. Il contegno della stampa ufficiosa, che parla dei preparativi e attacca vivamente la Turchia per .gli ultimi incidenti e le ultime provocazioni, dimostra che il Governo è disposto ad agire e cerca soltanto il momento e il pretesto per entrare in azione. Il contegno della Turchia sembra voglia favorire i piani italiani. La Turchia mostra infatti di voler rinforzare la guarnigione militare della Tripolitania, ma le mancano, per far questo, i messi di trasporto e U te5nPoonclusione. 11 momento dell'azione è vicinissimo. Forse sarà dato dalla imminenza dell'accordo pacifico della francia colla Germania per la questione del Ma- i Precisata entro i suoi confini la situazione e tenuto fermo il punto essenziale che la nartenza della spedizione non è ancora derisa Par essendo ormai inevitabile, ecco le notizie più importanti che giungono dal teatro degli avvenimenti. I comizi religiosi nelle moschee di Tripoli . il Giornale d'Italia riceve da Tripoli per l'telegrafo in data di oggi : . ' La situazione diflicilissima della colonia italiana in tutto il vilayet è causa di apprensioni continue. Solo dopo aver letto le informazioni 'date dai giornali italiani sulHa probabile spedizione, gli animi si vanno calmando nella speranza che sim presto su pernio il momento della presente penosissi ma incertezza. Gli arabi sono stati ieri adu [nati per ordine dei loro sceicchi nelle mo schee col prelesto del ventisettesimo giorno [del ramadan. Invece vi furono lunghi diìscorsi ovunque sulla eventualità di uno 'sbarco di Italiani nel vilayet. Si mantiene \iì segreto sulle decisioni di questi comizi .religiosi. Si crede tuttavia che gli sceicchi militari, naturalmente partigiani del Governo ottomano, abbiano telegrafalo alla Porta un lungo memorandum chiedendo-. 1 o L'invio di navi e di un esercito con uno Ìel migliori generali turchi; 2.o la trasformazione di Tripoli in porto fortificato; 8.0 la revoca del nuovo vali recentemente no )mmato, Bakir Samy, perchè nella sua pre \cedente dimora nel vilayet si è dimostrato amico degli Italiani; 4.0 l'invio di viveri per /provvedere alle tribù colpite dalla carestia; '6.a l'invio di un corpo di istruttori per armare e dirigere i Berberi; 6.0 rifiuto di qualsiasi concessione economica chiesta dagli l talianì; 7.o facoltà di cominciare il boicottaggio contro le merci e i viaggiatori ila Uani. . I capi delle zanvie, i veri capi religiosi si mantengono neutrali. E' fuori dubbio che l'elemento militare sta istigando la popolazione araba a prendere le armi contro di noi. Il comitato di Tripoli della società dei Giovani Turchi Unione e Progresso, il quaJe è diretto unicamente dagli ufficiali, si riunisce ogni sera e fa opera di propaganda fra le masse indigene, ma con poco frutto. E' incominciato intanto l'esodo delle famiglie facoltose della colonia. Impressiona profondamente la triste sorte degli sventurati indigeni. Fin dal marzo scorso tremila affamati si accalcano alla bumcliana e sono trattenuti a stento dai soldati. Questi disgrziati scendono di tanto in tanto a saccheggiare il mercato del pane perheò mancano di lavoro. Bumeliana è un posto di pozzi a tre chilometri al sud da Tripoli. Il vice- vali raccomanda l'ordine per evitare incidenti e pretesti ad un nostro intervento. Egli ha cosi ottenuto una apparente tranquillità, ma è una tranquillità satura di pericoli. Arresto di arabi italofili in Cirenaica Dispacci in data di ieri da Bengasi recano l'arresto di arabi in Cirenaica perchè presunti agitatori italiani. I dispacci dicono: La guarnigione, turca è stata ridotta u a a l e è a ultimamente a quattrocento uomini giacchè dovette inviare dei distaccamenti ed alcuni plotoni per tentare di arginare la rivolta degli Orfella, che comincia a dilagare in Cirenaica» La risposta del Gran Sentisse ai Turchi Un emissario dei Senussi, qui giunto, in questi giorni, interrogato dalle Autorità ottomane, se il Gran Senusso avrebbe ricevuto eventualmente una speciale missione turca, rispose testualmente cosi: — Ricordatevi che l'ambasciatore che voi ci inviaste sulla mula bianca, noi ve lo rimandammo sull'asinelio.' La notizia di una probabile azione decisiva da parte del Governo italiano, è accolla con simpatia. L'Unione e Progresso di Tripoli ha invano tentato di scuotere questi buoni arabi, malgrado tentasse sollecitarli col miraggio dulia Guerra Santa. La Colonia italiana di Bengasi attende fidente VmtvppespsMdppnsissprdldpduna pronta soluzione, ed intanto invoca dal- gla madre Patria un più regolare servizio postale e più frequenti toccate del servizio di piccolo cabotaggio. Dalle Autorità ottomane sono stati arrestati ed internati per destinazione ignota, Ahmed El airi, Abdalla Tauville, e un israelita, perchè sospetti di essere agitatori al servizio del Governo italiano. Si è sparsa la voce che in un punto della costa, dei velieH battenti bandiera greca, abbiano sbarcato munizioni per i Turchi, eludendo cosi la vigilanza delle navi italiane. Non si può confermare la notizia, ignorandosi se incrocino navi italiane. Risulta, però, che i Senussi, che hanno un attivissimo servizio di corrispondenti sulla costa, avrebbero avuto notizia di questo carico di munizióni e di armi, ed avrebbero facilmente sequestrato, in nome del Gran Senusso, che qui moralmente domina venerato dalla popolazione. " Guerra agli Italiani,, Sul linguaggio della stampa turca dispacci da Costantinopoli recano le seguenti informazioni : « Ormai la stampa turca non ha più freno e dice apertamente quanto segue: l.o Non bisogna prestar fede alle dichiarazioni del Governo italiano;'2.0 bisogna ostacolare in tutti i modi qualsiasi attività economica italiana in Tripolitania; 3.o bisogna evitare ad ogni costo che gli italiani comperino terre a Tripoli! <i.o bisogna fortificare Tripoli e mandare a Tripoli quajrantamila uomini con artiglieria per difenderla da ogni sorpresa; 5.o l'Italia non oserà mai andare a Tripoli giacchè noi le dichiareremmo subito la guerra, distruggeremmo i suoi commerci, espelleremmo tutti gli Italiani dell'Impero ». A Costantinopoli, accanto a queste dichiarazioni categoriche della stampa, che rispecchiano chiaramente l'opinione pubblica ed il pensiero del Governo, si hanno altri fatti significativi delle ostilità dei turchi verso di noi. Le cose sono arrivate ad un punto intollerabile. Sono mesi e mesi che in tutte le concessioni di battelli mercantili e da guerra, di armi e munizioni, di abiti per l'esercito, di strumenti di preci sione per l'esercito e l'armata, in tutte le concessioni di terreni, di materiale ferroviario, di strade, di impianti industriali, di costruzioni governative, ecc., tutte le domande italiane sono invariabilmente respinte senza neppure essere esaminate. Inoltre tutte le questioni pendenti fra sudditi italiani e Governo ottomano non ricevo no nessuna soluzione. Vi sono questioni gravissime quale quella del ratto della ra gazza minorenne Franzoni ad Adana, la violazione di domicilio e di libertà perso naie subita da diversi italiani ed altre molte questioni ed interessi non soddisfatti che non (possono a lungo più essere trasci nati. L'ambasciatore italiano, da molto tempo non può ottenere soddisfazione a tutte queste questioni nonostante i suoi reiterati reclami. AI ministero della marina I preparativi della spedizione militare eltcdcrdp- 1—r- -1 - — .sono divenuti febbrili. A Poma al ministe-!ro della marina e della guerra si veglia di notte; al ministero della marina l'on. Cattolica ha presieduto un Comitato di am- miragli in cui sono state prese tutte le di- sposizioni per la dislocazione delle nayi'?f„TPr?ndeSìnn° va*te S" a,zlonet. nav££e dell'Italia E' un «canard» la notizia che.'} nVC«Jeaì\Xi^SSS?nhi ™ì± della flotta. Le *™JW%™&1**™™° ranno" Fina 11 cornalo deuSirSo>Àubrv l'altra ddl'ammiraglio F^ravflìi ìAl Ministero della Kuerra la direzione!Al "Ministero della guerra la direzione dello stato maggiore ha telegraficamente richiamato tutti gli ufficiali che si trovavano attualmente in congedo ed ha sospeso le^tetófelicehze ed rconFedi"^^^^^,ordine. Anche la posta militare è pronta, Partiranno per Napoli, donde si terranno !pronti per partire, un ispettore postale conialcuni impiegati scelti, i quale, ove oc- corra, seguiranno la spedizione per impiantare immediatamente la posta militare. I movimenti delle navi Circa i movimenti di navi risulta che la corazzata Emanuele Filiberto ha lasciato Venezia seguita dalle torpediniere che si trovavano in quell'Arsenale. La nave Varese e giunta ad Augusta, dove giungerà domani anche la corazzata Napoli. Sui preparativi a Taranto si hanno le seguenti ulteriori notizie. Col treno delle! 1,20 di questa notte sono giunti da Napoli 112 marinai della San Giorgio, i quali sono stati accasermati presso il reale deposito e quindi saranno distribuiti fra le navi Saint-Bon e Vetlor Pisani. I soldati di artiglieria e I ( marinai della difesa vennero tutti coiicen*'qtrati alla sezione torpediniere, dove in di-1 verse barche trasporto furono imbarcati per essere distribuiti alle varie batterie e posti di combattimento. Intorno ad essi si) era riunita intanto una grande folla che salutò al grido di: Viva l'Italia! L'equipaggio della regia nave Andrea Doria ò stato anche esso destinato alle batterie. La Minerva in attesa di immediate munizioni da ieri è pronta a partire. Il lavoro della polveriera di Buffalupo è stato intensificato per preparare lo cariche di guerra destinato alle navi. Al Comando della localo stazione torpediniere è arrivato l'ordine che i cacciatorpediniere Corazziere e Artigliere siano messi in completo rifornimento a dissposizione del Ministero della marina.- La piazza marittima di Taranto sarà dichiarato in istato d'assedio per le esercitazioni di manovra. Il tenente di vascello Lodolo, comandante la squadra torpediniere, ha ricevuto órdine dal Comando del dipartimento marittimo di partire per Brindisi; sono state quindi date disposizioni per la partenza della squadri- o glia. L'Astore, l'Arpia, VAlbatros e l'Airoiie erano già pronte alle 9 precise ed hanno lasciato il porto di Napoli. Ora questa partenza improvvisa delle quattro siluranti si' connetterebbe con la partenza della prima divisione della squadra del Mediterraneo, che dovrebbe arrivare domattina alla Spezia; sicché pare che la squadriglia di siluranti si debba riunire col grosso della squadra per scortare i primi convogli di truppe. Il Governo in questi giorni ha iniziato delle trattative con la Società di navigazione « 1talia » per il noleggio 'di cinque trasporti per portare truppe in Tripolitania La Società << Italia » che si occupa solo del traspòrto degli emigranti in America, possiede quattro piroscafi capaci ciascuno di oltre due mila passeggeri e della velocità di 14 miglia all'ora. Là Società dei servizi marittimi dal canto suo fornirebbe due piroscafi per il tra sporto di truppa e sei ferry-boats per $ trasporto 'di materiale da guerra. • Il generale Caaeva dirige gli apprestamenti a Napoli Il generale Caneva di Salasco si è recato stamane nuovamente a visitare il deposito della Colonia Eritrea.. Al quartiere dei Granili dove fervono i lavori e si vanno allestendo numerose casse contenenti effetti di vestiario ed una enorme quantità di viveri di cui una gran parte si vanno spe dendo a Siracusa ed a Messina, il generale Caneva, che avrebbe dovuto partire Ieri sera per Siracusa, ha dovuto rinviare la partenza di qualche giorno per sorvegliare i lavori al deposito della Colonia Eritrea, che è il centro principale dei preparativi di questi giorni. Al comando del dipairtimento marittimo di Napoli è (pervenuto un ordine dal ministero della marina di allestire al più presto i caccia torpediniere <c Olimpia », « Ardena », « Orfeo » e « Calliope », che si trovano in disarmo in quell'arsenale. Circa i movimenti di truppe il 48.o reggimento fanteria di stanza a Catanzaro, ha ricevuto ordine di equipaggiare in stato di guerra 168 uomini di truppa, di cui 148 soldati: essi devono trovarsi pronti a partire non appena giungerà un ordine telegrafico in proposito. Il 5.o reggimento bersaglieri di stanza ad Ancona è stato destinato a partire qualora si faccia una mobilitazione (militare per la Tripoli tania. La «Ragione» pubblica: «Al ministero della posta già tutto è pronto per l'invio a Tripoli di un certo numero di impiegati che dovranno completare il personale del locale ufficio postale di seconda classe, trasformato in direzione compartimentale L'ispettore centrale del ministero, cav. Del noce si trova a Tripoli da oltre un mese per gli studi necessari. Alla Direzione del nuiivo ufficio sarebbe destinato il cav. Pascali ». Riassunto della situazione nalrcaanCaccinvLAl finire della giornata è bene riassumere la situazione: la decisione del Governo circa l'impresa di Tripoli; il contegno della Turchia spinge il Governo ad una azione .del comitato « Unione e Progresso» puDbli-!.Ca oggi un altro articolo furibondo contro gu italiani chiamandoli «mangia-macche- ro.nj pagliacci e cani ». Un altro giornale turco l'« Ikmet » intima al Sultano di di CIUarare guerra all'Italia. La flotta turca 'si concentra a Beyruth. Da parte nostra l'esercito e la marina si preparano ad ogni .evento- u ritorno anticipato dell'on. Giolit- « dimostra che le decisioni del Governo so no imminenti. Trattative con la Turchia >on «™> in corso: altrimenti l'ambascia- ìtore Turc0 a Roma non sarebbe stato collo-!?ato a„rip0£? senza essere sostituito Quan-to all andata dell ambasciatore d Italiamarchese Garroni a Costantinopoli è opi-nipno generale che per ora non avverrà: ,^^ si mandano ambasciatori presso paesi con 1 quali si è già virtualmente m pienot ! conflitto. Il ristabilimento delle normali re-[iazioni diplomatiche italo-turche non po-' trebbe avvenire che a crisi superata. In e conclusione, si può dire che 11 momento di operare è molto prossimo. **• Riassumendo le impressioni e le notizie della giornata, si possono trarre queste conclusioni. I preparativi bellici che si stanno facendo con febbrile attività nei nostri depositi, la partenza delle corazzate e delle squadriglie siluranti ed il loro concentramento nelle acque di Sicilia e del Jonio non significano che si sia proprio alla vigilia dell'atto decisivo, vale, a dire dell'oc- ( *'quegII a,pprestamenti preludono però all'i oupazione del territorio tripolino; ma tuttiJ nizio di una nuova fase del conflitto, cioè alla polizia delle acque Intesa ad interdire la modificazione dello « stata quo » militare in Tripolitania ed a proteggere i nostri connazionali da eventuali rappresaglie in Tripolitania e negli altri paesi soggetti alla Porta. L'oii. Giolitti anticipa il suo ritorno a Soma Roma, 22, notte. All'ultima ora risulta che realmente Vonorevole Giolitti anticiperà la partenza da Cavour: giungerà a Roma domani sera 0 al più tardi domenica mattina. Questa decisione dei presidente del Consiglio, attesta che la situazione ha assunto una gravità impensata c che il momento di agire è venuto. Intanto stamane alla Consulta è avvenuta una riunione di ministri, alla quale hanno partecipalo Von. Di San Giuliano, Leonardi-Cattolica, Spingardi, Tedesco e Saccht. Grave situazione a. Tripoli e lamiolle dìo toseteue riDaraso a Le missioni ritornano alla costa Roma, 22, notte. La Tribuna riceve da Tripoli il seguente telegramma: j' « La situazione qui appare sempre più diffìcile per Vagitazione dei giovani turchi. Alcune tra le famiglie più cospicue della colonia, impaurile, si sono imbarcate oggi per Malta; altre si preparano ad imbarcarsi domenica. Si hanno notizie delle due missioni mineralogica ed archeologica; esse si trovano attualmente a Sokna dopo aver spiegato parte del loro programma, che si erano proposto; vista però l'agitazione che si determina fra i giovani turchi in questo ■momento, è stato deciso di affrettare il ritorno verso la costa, dove sono aspettate fra qualche giorno. Tutti i loro membri sono in ottima salute. Il Comitato Unione e Progresso continua a condurre una viva campagna di agitazione, e corre voce che si vogliano fare delle dimostrazioni ostili da parte degli arabi dei villaggi vicini. I giornali turchi stampano notizie allarmanti che offrono sempre maggiore pretesto alle agitazioni dell'elemento giovane turco e creano in conseguenza pericoli per la colonia. Nelle moschee gli arabi vengono invitati ad una cosidetta calma vigilante, ma il solo effetto di questo invito è di aumentare l'inquietudine generale e l'agitazione. Oggi tre arabi armati di lunghi coltelli percorrevano le strade della città urlando e minacciando di morte gli italiani. Questo episodio può servire a dare una idea della situazione. Il Comitato dell'Unione e Progresso indisse una riunione, alla quale presero parte i capi dei quartieri di Tripoli e i capi dei villaggi vicini. Si discusse a lungo sulla questione del boicottaggio ed a questo proposito si determinarono due correnti: una estrema ed una più moderata tendente a continuare i rapporti commerciali con l'Italia. Però non si venne a nessuna decisione. Il Comizio inviò a Costantinopoli un lungo telegramma, in cui è detti che i presenti al Comizio sono decisi a morire sudditi ottomani e si domanda pure quale credito meritino le notizie allarmanti pubblicate dai giornali \ta- a » telegramma conclude domandando i, ... . . , ,„ . ... , [fortificazioni per la Tripolitania e l'invio di !"rm* * ">"nizinni ». :nicco e a Smirne, per prendere a bordo cin' quecento soldati ; Si dice che in seguito ai dispacci diretti a; fjagjj ulema e dagli Sceicchi di Tripoli, di|spaccii che rilevavano l'aziono spiegata in armi e munizioni ». Le nostre notizie confermate dalla " Stefani „ Costantinopoli! 22, aera. La nave-trasporto Derna è partita per Tripoli, con munizioni e mitragliatrici. Circolano voci che il Derna approderà a Salo- ì^ ^^^f^'J^Ji^t tto 0enerale del vilajet, e dichiaravano [che 1 invio di Bekir significherebbe l'abban'dono della Tripolitania agli italiani, il Ga binetto esiti ad inviare Bokir, il quale da rebbe le sue dimissioni. Si parlerebbe di mandarvi l'ex-valì maresciallo Ibrahim, il quale porrebbe alcune condizioni. Si assicura che il ministro a Belgrado, All Fuad, è stato designato ambasciatore a Roma. (Agenzia Stefani). La partenza dei sommergibili da Ancona Ancona, 22, notte. L'incrociatore « Lombardia », cinque sommergibili e due torpediniere ancorate nel nostro porto si dispongono a salpare pel sud. A bordo del sommergibile «Tricheco» trovasi il principe di Udine. dptmgaPdmodnmsGnvv J |_g| << p@rrUCCÌO Q pSTtitS Di San Ginliano a Roma a i e d i n o o i - o i i n r - t o i l , a l l » Roma, 22, mattino. Le notizie che giungono da Costantinopoli delle deliberazioni del Consiglio dei ministri per l'organizzazione militare della Tripolitania vengono vivamente commentate a Roma. L'Italia dal canto suo prepara con grande alacrità e mirabile puntualità gli allestimenti militari ordinati dal Governo. Parecchie corazzate sono già in condizioni di completo armamento pronte a partire; molte torpediniere si sono messe in poche ore in assetto di guerra. Presso la Direzione dei servizi marittimi sono stati noleggiati numerosi piroscafi di trasporto. La classe 1889 è richiamata per oggi e domani. La mobilitazione della flotta procede in modo sollecito e preciso secondo gli ordini del Governo. Circa la mobilitazione della flotta si hanno da Taranto le seguenti informazioni. Giova premettere che gli ordini del Governo per gli allestimenti militari hanno fino ad ora lo scopo di precauzione e provvedono altresì alla eventuale necessità di difendere i nostri connazionali sparsi nell'Impero ottomano, e non già una significazione definitivamente bellicosa Ieri giunse a Taranto dal Ministero della marina ordine alla torpediniera 48 di accendere ì fuochi delle caldaie e tenersi pronta a partire assieme alle navi Ferruccio, Minerva, Saint-Bon, Puglia e Marco Polo. Sono stati richiamati tutti gli ufficiali e soldati di marina dalla licenza e riprendono ervizio a bordo delle rispettive navi a cui appartengono. Con tutti i troni partono ufficiali e marinai. Un altro ordine telegrafico del Ministero della marina dispone di tener pronto le altre torpediniere 101, 104, 82, per l'Immediata partenza. La nave Ferruccio è già partita I rimorchiatori hapno avuto incarico di condurre bettoline cariche di munizioni alle navi. Tutti gli ufficiali medici sono a bordo e curano il materiale farmaceutico. Il comando del dipartimento di Taranto ha chiesto al tenente macchinista De Gregorio, che era a bordo dell'Andrea Doria, presso l'arsenale, il ruolo di destinazione dei fuochisti per inviarli ai posti loro assegnati nelle barche a vapore. Si attende in giornata l'arrivo della Garibaldi, per unirsi alla localo divisione navale, composta delle navi Saint-Bon, Ferruccio e Minerva. Intanto un sintomo dell'aggravarsi della situazione deve ravvisarsi nella circostanza che il ministro degli esteri, mentre era stabilito che sarebbe rimasto ancora otto giorni ad Anticoli per la cura delle acque, ò ritornato improvvisamente ieri sera a Roma in automobile. Doa lettera dell'ing. Saniliippo è giunta tre giorni fa Roma, 22, mattino. A proposito dei dubbi sorti sulla sorte toccata alla missione mineralogica mandata a Tripoli il Messaggero dice di sapere che la signora Sanfilippo, sorella dell'ingegnerecapo di quella missione, tre giorni or sono ricevette una lettera, nella quale il fratello dava suo nuove e l'assicura della sua ottima salute. La sorella dell'ing. Sanfilippo è moglie del signor Busca, che è qui domi ciiiato.- Il nuovo vali di Tripoli sarebbe dimissionario Parigi, 22, mattino. Telegrafano da Costantinopoli che il nuovo governatore di Tripoli avrebbe date le dimissioni a causa del telegramma inviato dai notabili di Tripoli al Governo turco in cui gli si faceva rimprovero di essere amico dell'Italia. Corra voce che quattro vapori turchi carichi di armi e munizioni partiranno domani per Tripoli. lio altro demoeratieo siciliano per Tripoli Roma, 22, notte. L'Avanti! vantava giorni sono un ordine dèi giorno dell'Associazione democratica di Caltanissetta. presieduta dall'on. (Pasciuino Vassallo, pei- powr concluderò che non tutti i siciliani orano favorevoli alil'imprcsa di Tripoli. Poiché invece le manifestazioni che si hanno in ogni parte dell'isola sono concordi e penino i deputati socialisti Da Felice e Trapanese, ambedue siciliani, si sono schiorati per l'impresa di Tripoli, è stato interrogato -l'on. Pasqualino Vassallo per sapere se veramente esli ed i suoi amici vogliono costituire quella eccezione elio VAvanlU vantava. Naturalmente egli non ha rinnegato il voto recente emesso 'da questa Associazione democratica, ma ha spiegato il suo pensiero in proposito cosi: « Sono perfettamente compreso della gravità e della delicatezza della Questione; riconosco che ^equilibrio del Mediterraneo è un grande, imperioso interesse politico per l'Italia ed una assoluta necessità per la sua sicurezza o per la sua vita materiale e morale. Ammetto quindi cltó, qualora fallissero tutti i mezzi pacifici 0 si avessero impreveclute complicazioni)!', si debba ricorrere, per la tutela ed il decoro degii interessi italiani, ad una occupazione militare. A parer mio, uu tornaconto economico immediato non è da sperare si possa ricavare dalla Tripolitania, ma non discc/iiosco l'importanza che essa può avere specialmente per la Sicilia. In conclusione mi emzdtqttdstauguro che il Governo ispiri la sua azione più che a desideri di avventurecoloniali al supremo bene del Paese ». i i é i e [liei 1111 eia campagna della stampa . a Costantinopoli Roma, 22, sera. Gli armamenti della Turchia per Tripoli1 e la partenza del piroscafo turco Derna cc« mitragliatrici costituiscono le ultime notizie da Costantinopoli intorno alla situazione dell'ultima ora nei rapporti italo-turchi.' • La Tribuna riceve da Costantinopoli per telegrafo le seguenti notizie, che confermano quelle già da voi pubblicate la scorsa notte:i <( La situazione è aggravatissima. L'atti* tudine riservata • e prudente del Governo, turco verso l'Italia cambiò dall'altro giorno.. Nell'ultimo Consiglio dei ministri è stato, deciso di affrettare intanto la concentrazione delle truppe in Tripolitania e di inviare subito un contingente notevole di rinforzi tanto a Costantinopoli, quanto da Salonicco., Le truppe della Tripolitania saranno pósta, sotto il comando di Hamed Fezi-pascià, uno" dei capi dello Stato Maggiore ottomano. L'u-' nica difficoltà grave che lo Stato Maggiora, turco incontrerà nell'eseguire questa mobilitazione è data dalla lentezza con la quale potrà essere messo insieme un notevole Cor-( po di esercito per l'insufficienza' di comunicazioni e di trasporti marittimi. Il primo' piroscafo di soccorso, il Derna, intanto è partito dal Bosforo. Il Derna porta un carico, rilevante di munizioni e di mitragliatrici, ma reca per ora pochi soldati. Sembra però! che un grosso contingente di truppe, tante' ne potrà contenere il vapore sia pronto a Salonicco, dove il Derna, approdando pen mezza giornata, lo imbarcherebbe. Si ' dice' che al Derna seguirebbe immediatamente la partenza di altri vapori, alcuni dei quali! compirebbero il viaggio opposto ; invece cioè delle cose della Macedonia; toccherebbero ì porti dell'Asia minore, dove altre centinaia' di soldati regolari sono stati avvertiti telegraficamente di tenersi pronti. A questi movimenti militari si accompagna un. curioso rapido movimento diplomatico. Sembra che al posto di Kiazim-pascià ad ambasciatore; u Roma, collocato a riposo, verrà nominato l'attuale ministro di Turchia presso lai' Serbia, Ali Fuad. Però tale notizia meritai conferma ». . { « Doveva intanto partire per Tripoli proprio in questi giorni il nuovo Vali Bekir) Sami bei, ma il deputato di Tripoli Sadiki bey avrebbe fatto sanere al Gran Visir enei la nomina di Bekir Sami bey a Tripoli noni avrebbe incontrato il favore dell'elemento, ottomano. I Giovani Turchi intransigenti,, per far dispetto all'Italia vorrebbero addi-i rittura rimandare a Tripoli il vecchio, Vali! Ibrahim pascià, e pare che Ibrahim pascià! non sarebbe alieno dall'accettare. Nell'ulti-i mo Consiglio dei ministri Hakky pascià' avrebbe proposto al ministro di affidare lì comando generale delle forze tripoline al generalissimo che guidò in questa primavera le truppe ottomane in Albania aliai repressione della rivolta nel vilayet dì Scutari, a Turgut, Chefket pascià. Ma; Turgut (non se ne conoscono per ora le» ragioni) avrebbe rifiutato la carica. Dai Costantinopoli sono stati inviati in Tripo-i litania agenti segreti con l'incarico di sobillare gli arabi e tutti gli elementi mussulmani contro una possibile occupazione ita-i liana; ma si nutrono dagli stessi Giovani Turchi numerosi dubbi- intorno al risultato pratico di questa propaganda. Nessuno»: crede più che il partito giovane turco, do-! po ciò che ha fatto, possa avere autorità/ religiosa di suscitare una guerra santa. La stampa di Costantinopoli ricomincia-i. suoi attacchi insolenti all'Italia ed aliai stampa italiana. Il tono degli attacchi è ilseguente : « Come mai una nazione, che è inferiore alla Grecia, come dignità e come Potenza, è divenuta cosi di un tratto cosi1 spudoratamente e cosi ridicolamente insolente da permettersi di vantare diritti sul Mediterraneo africano?». Per dare un'idea del come è giudicata! oggi la situazione internazionale dalla stampa ottomana ecco quanto pubblica l'odierno iiJeune Ture» che attribuisco l'attuale stato di cose all'» ancienne regime >» e ne attribuisce in parte la responsabilità1 all'ingenuità del nuovo regime. Ecco le espressioni precise del «Jeune Ture»: «ti Gabinetto attuale di Hakky pascià manda; il nostro ministro degli esteri come amba-sciatore a Parigi ed accordo il riposo al nostro ambasciatore a Roma in un momen-; to cosi grave. Essi fuggono in tal modo' ad ogni responsabilità dopo essere stati' essi i responsabili. In Anatolia inoltre gli; armeni sono orribilmente maltrattati, malgrado gli impegni formali presi dalla Porta col trattato di Berlino. Ecco che si offre cosi una nuova causa ed un nuovo pre-, testo all'intervento straniero.. ! M di do Malo me fi a Ioli Roma, 22, notte. : L'on. Vincenzo Bianchi, deputato meridionale che ha risieduto in Tripolitania. oggi intervistato, si è manifestato completamente favorevole alla occupazione di Tripoli. — Dunque, onorevole — fu chiesto al Bianchi — andremo a Tripoli? — Si, sono sicuro, sono convinto che andremo a Tripoli assai .più presto di quel che si possa immaginare. — Sicché noi dobbiamo andare in Tripolitania? — Assolutamente. La Tripolitania deve essere annessa all'Italia: ciò per diverse ragioni:i l.o per la sua importantissi.rnn posi:jiou<,- strategica nel Mediterraneo; 2.o perchè l'America un giorno o l'altro non potrà più accogliere i; nostri operai e" noi abbiamo bisogno di un'altra regione che rappresenti una seconda val-! vola di sicurezza: 3.o perchè nói abbiamo già! un'emigrazioce commercialo in Cirenaica edli I in Tripolitania; 4.o perchè la Cirenaica-.e la? o Tripolitania possono indiscutibilmente diven \ tare fonti di ricchezza per l'Italia.- M