Il popolo di Roma alla breccia di Porta Pia

Il popolo di Roma alla breccia di Porta Pia Il popolo di Roma alla breccia di Porta Pia (Per telefono alto Stampa). 1 DssmIR omo, 10, sera. La prima manifestazione della giornata odierna sì è avuta a piazza Campo del. Fiori, con un Comizio, organizzato dall'Associazione anticléricale « Giordano. Bruno »,..ai piedi dell» elstatua dei martire omonimo La «Giordano dBruno •, dalla propria sede, aveva latto por- Ptire questa mattina un numeroso cortèo, com- s. posto di più che mine persone, con bandiera, bmusiche. dficcIl Irate che abiura Il corteo si è diretto, senza incidente, a piazza Campo di Fiori. Giunto sulla piazza, si è adunato ua breve Comizio, il numero * PMoipjle del quale era costituito dal frate n mol° Tu9a- Cappuccino, che doveva abiU- soiemiemente alla propria fede, questa mattiil a]aua a] £, \n lazza- Cwnp0 di Fiori. Dopo un bpeve dlscorsetto del presi- P dente della . Giordano Bruno., li fmte cap- P pucomo .indossante ancora il saio caratteri- t etico, il volto ornato da una belila torba nera, X ?» pronunziato un discorso, dinanzi alla fol- P '» plaudente, inneggiando al libero pensiero, p ? hl *Ttil0. <-ual«ne. 2.he & na pr,ocu™; * to delIe interruzioni da parte del commissario , di Pubblica Sicurezza, e degli applàusi nutrì- L 'rissimi da parte del pubblico. Ha detto, per esempio, a un certo punto del suo discorso, t che egtti si ribellava alle idee che fino a pochi p naturalmente, . -- stata interrotta dai commissario di Pubblica c- Sicurezza; ma vivamente applaudita dal nu- b meroso pubblico di antiiclaricafli che ascoltava- c no il discorso. Poco dopo, il frate ha detto che « la fiUa «ade non era tentennante, come quella t 01 aKri correligionari, che recentemente ave- d VSD0 gt,^^ la tonaca affile critiche, e dalla d f0ua e stato softoilineata la frase dall'oratore ; P con dei « MurriI Murril ». Y brevi dàsQorsetti del rappresentante del gari baldif1Ldi,-FÌ^S,ze- e m- rappresentante gU anticléricali di Fiume, arrivati ieri sera a.Ro¬ è mDopo u discorso del frate si sono avuti due ; dic _„ ninnrtn nlle il rnmWin c=i a cri, Ito - senza X-i[ Jn^S 'è aìiitottto ui nuovo'; applauso vivissimo 'all'indirizzo del frate, cheJSCampidoglio, si è recato alla breccia di'Portai Pia, ha assunto proporzioni veramente im-; ponenti. La giornata meravigliosa favoriva la manifestazione patriottica, cosicché Immensa folla si è adunata dal Campidoglio a Porta è stato portato quasi in trionfo per breve trai- f * "tcW«„,. ,„.,.„,„,. Il corteo, che nel pomeriggio, partendo dal i Pia- to***>" *>PP* »to al «meo "per tutto il Percorso. Sulla piazza del Cam- l • PidogUo, ove. al corteo si è formato, sono av- e venuti alcuni incidenti. La Polizia, che aveva spiegato un enorme o ; apparato di forza, notò come una diecina di e è . a a e so ; . l a i e l I liana, distribuivano alia folla manifestini ir- redentisti; il delegato di pubblica sicurezza Trento — ironia dei nomi — si avvicinò a quei giovani e chiese di avere qualcuno del giovani irredentisti, adunati intorno a due bandiere di drappo celeste, recanti l'una la scritta: Venezia Giulia, e l'altra: Trieste ita- manifestini. Richiesto della sua qualità, il delegato Trento rispose di essere g^Tialista; interrogato a quale giornale appartenesse risipose appartenere al Corriere delle Puglie, . d a oea, a e aa ti na noe! : aaeli e ne naa Avuto un manifestino, il delegato Trento pregò i giovani di voler distribuire altri manifestini a due suoi colleghi, che dissero essere puro giornalisti, e che erano invece il commissario di pubblica sicurezza Silva ed il delegato Amodeo. Avuti questi altri manifestini, l fun- zionari di pubblica sicurezza sequestrarono tutti i manifestini, nonché le due bandiere di Trento e Trieste; i portatori dalle bandiere ed l distributori di manifestini furono condotti al Commissariato di polizia. Giova notare che il questore di Roma, preoccupato della possi- bilità di incidenti causati appunto dalla pre- senza di bandiere lrredentiste, nel corteo, e|preoccupato altresì della circostanza che le,rappresentanze militari avrebbero dovuto ri--tirarsi dal corteo qualora le bandiere irreden- j Uste fossero in esso comparse, ciò per le con- ■ seguenze politiche che si sarebbero avute qua-1 lora nel corteo ufficiale fossero comparse ban- diere irredentiste, aveva convocato nel suo timelo i rappresentanti delle Associazioni ìrre- dentiste di Roma ed aveva da essi ottenuta. la promessa che le bandiere irredentiste non sarebbero comparse nel corteo. i Il corteo si mosse dal Campidoglio alle | ore 15,30 ed aveva una lunghezza di oltre tre : chilometri; era composto di oltre 10 mila per- sone, di venti Musiche e di circa duecento ;bandiere. Apriva il corteo un plotone di guar- die municipali a cavallo, un plotone di vigni, in alta tenuta; ventyano quindi j 18 storici, gonfaloni dei rioni di Roma recati da vigili | in alta tenuta. I gonfaloni di Roma erano• ctt-, cordati dai consiglieri comunali ei dagli asses- sorl. Seguivano il Concerto municipale ai ko-i ma, poscia la Banda allievi carabinieri: in seguito venivano le rappresentanze militari (ufficiali e soldati di tutti' i reggimenti che ne! 1870 avevano preso parte alia spedizione di Roma), il gruppo dege wi™»^»^ ^ i tari recava e .bandie^re^ei rispettivi J«B^ menti. ^^^iSf^Sg^^0^»?^' d^^pt^^nf^S SiST™n^ i-i honrtt*™ rioni Federazione II vec- ^^à&Ts^^^t » onni-iiisi ìtì una vera ovazione dalla folla, InS io veniva" wHgruPP di oltTe trecento Ji^oirtini i.V «imIJ-ia rossa erunno il cui Stogerà-X^éi^^ì^W del ve Tii Raribnldirri, dal petto costellato di me- d-itriiè ^stentavano a camminare causa la riwfi ■' «tiT innomfiajidós? a hastoni ed a eppoe(Jlan<iosi a Bast0ni a nnrm'n erunno dei garibaldini si apriva la ollN^ che ai bravi piccini che camminavano fieri fr" due ali di popolo. Dopo la rappresentante dei ricreatori romani venivano le rappresen- tanze dei condannati politici pontifici recanti il nero stendardo che per misura di precau-zione era stato circondato da un nugolo di guardie di P. S. in borghese. In seguito vc- Divano le rappresentanze di tutte te Università d'Italia con le rispettive bandiere compresa l'Università di Torino. Il pubblico tra acclamato gli studenti di tutta Italia che rlspon- , e » elevano-agitando i berretti igogllardict e grio dando viva l'esercito, viva l'Italia, viva, Tri- P,oli> eCC- Chiudeva il corteo un lunghissimo - stuolo di rappresentanze delle Asso-lazioni 0a, beràli di Roma. L'apparato .ci forza-era Straw* dinario; si può dire che tutto 11 corteo era fiancheggiato da- una doppia ala di guardie e carabinieri ed agenti in borghese. Lungo il corteo non vi furono incidenti notevoli salvo a , s°n°™ ^t'if^ ^nlV^?^h^PJ? o *M*J rotto le flnBstre della redazione del giore n™ iasione - a D-—^- D* a A rOTla ria 0 lentamente verso Porto - Pia evitando s&suo òassa^lio VA^asciitS - P^T^^i^J^fttlìl^n - tutta la Ioro iunghezza via Nazionale via , Xx Settembre è giunto verso le 16,30 a Porta - Pia atteso da una folla immensa che rendeva , pressoché impossibile la circolazione e salutato ™; *» entusiastiche acclamazioni dalla foHa. o , . „ . .... «.•-.- ì- La lolla rompe 1 Cordoni dei Soldati r Alle 16.30 il corteo giunge finalmente a Poro, ta Pia, ma appena la prima folla del cortei hi passa sotto l'arco della storica porta accado strsoiviìn srl & ctis . - . - • • a cono la rottura del cordoni. Una folla stra- u- bocchevole di spettatori che non fa parte del a- corteo, ma che è animata egualmente da sen- e «menti più vivi di curiosità ed anche di pa- a triottlsmo sfugge alle minacele ed alle riprese e- de carabinieri, delle guardie di questura e a del soldati, rompendo i cordoni e gridando e ; Per « grande viale del corso d'Italia, attra YeiS,a l'alberata che lo sepan sRtsssllanPzm1gèmn.eiU ¬ che ba in- provocano uri tu- è multo ed un'fuggi fuggigenerale che produ- ■ re. separa dalla breccia ue ; di Porta Pia e va a collocarsi senz'altro sotto il palco delle autorità. Il movimento improvviso di popolo provoca un certo stupore ed anche una certa preoccupazione fra coloro che sono sul palco; ma il sindaco Nathan bo- o - o'; nettamente osserva che ormai che il popolo] heJS^ptaS è ta^^«TriCatSSSS;indietro. E' cosi che quasi tutte le Società!che hanno preso parte al corteo sono costret-, te a rimanere in fondo al viale senza poter Iudire la voce del sindaco, mentre le bande militari e la banda comunale e le bande delle tai varie Associazioni continuano a intonare inni m-; patriottici e la marcia reale ed a sfilare sotto la n palco delle autorità tutte le bandiere che sa hanno preso parte al corteo ed i consiglieri ta comunali dei quali però si sonò astenuti dai-"i- al il m- v- me di l'intervenire i consiglieri di parte repubblicana ed i socialisti. Mentre a Porta Pia si attende l'arrivo del corteo, una curiosa sorI presa è riservata alle prime rappresentanze ufficiali che hanno preso parte sul palco riservato alle autorità. La principessa di Borgo Prati Un'automobile, scortata dal ciclisti, si vede ir- giungere di lontano; si scorge che al suo pasza saggio nessuno dei cordoni ha opposto osta a colo; i fucili della fanteria e le sciabole aguaidel nate delle guardie municipali a. cavallo si ue la a- il a; riie, piegano dinanzi a. questa automobile, che si viene a sapere poi che reca nientemeno che la signorina Cesira Fanelli, principessa di borgo Prati, la quale porta con sè, una grande co- gò rona di alloro con le bacche dorate, con la ni scritta sui nastri, in seta violacea: « La prinro cipessa di borge Prati al fratelli caduti Sulla io breccia di Porta Pia ». Il sorriso della rato gazza, accompagnata dalla mamma e dai n- membri del suo Comitato rionale, ha facili-, no \\ suo inprpesso attraverso i cordoni di di stesi intorno alla breccia .La principessa giuned ge al palco donde il sindaco dovrà pronuntti clare ili suo discorso, scende dali'automobile,, he consegna la corona ai vigili di guardia ali*: si- lapide murata sul luogo della storica breccia; re- dopo qualche momento di esitazione, la Co e|rona è sollevata e posta fra le altre numero le,slssime. Un certo senso di stupore reca questo ri--atto inaspettato "fra coloro che (ria sono sul n- j palco delle Autorità. Qualcuno osserva che n- ■ non ,è certo quella corona che deve fare degna a-1 mostra di sè fra quelle di coloro che rlcorn- dano il sangue versato dai nostri martìri per uo ] indipendenza italiana, ed un impiegato mure- nicipale, preso da un senso repentino e postuta. mo di pUdore, ordina ei vigili di capovolgere on j nastri della corona in modo che non si Iegga: i quale sia la persona che l'ha offerta. I vigili le | attuano il comando. Ma poco dopo sopragre : gmrìse a sindaco Ernesto Nathan. si informa er- di cne cosa significa, di chi sia quella corona to ;e_ ^pu^ a quRig donatrice vada attribuita, ar- 0TdinA senz'altro, sorridendo, che sia tolta dal ni, muro ricordante la breccia di Porta Pia. L'orci, djne è eseguito fra l'Ilarità generale, ili | In segUilo ad lln tafferuglio accaduto sotto tt-, ]a porta pJ quaicne signora e svenuta, queles- he aH & rimasta contusa in seguito a cao-i _,„, , i„n„ — „„„ in ari ne! di duta nel parapiglia, ma nessun altro incidente di grave entità. Il discorso di Nathan Alle 17 il sindaco, quando si è potuto otte- ^ i nere un silenzio abbastanza relativo, incombi^ cia a pronunciare il suo discorso, attentamen^' té ascoltato dalle parecchie centinaia di per- Si ^oChdon^ee^°pna0rlJI P'Ù * ec- delie associazioni civili, vedo t veterani, » I,oltt*4tai-d| ogni classe, d'ogni fede, d'ogni la, età. dai giovani delle scuole agli anziani del nto '^oro; sono convenuti dinanz, a queste vec cui ohÌ€ « cadenti mura 1 combattenti del passato, del del presente., dell'avvenire E bene fSaro a me- schierarsi qui in riverente omaggio al luo la so, .al giorno. E memoria di lotta, di vittoria, a « unità conseguita in campo più vasto di a quello che ricongiunge i. sette Stati di domi- J la ni0 stremerò in una sola Italia; è lotta li*j eri non soloRpma citta, non solo RomadeHa.pante rivendicata, -ma Roma • Cep*< Mund*,*>m- n- *>°1° del pensiero umano, interprete di eterno nti progresso. au-' Termina fra gli applausi leggendo il tetó di grarama. de lui inviato al Re e quello in n- vc- sposta del Sovrano. Il Sindaco Nathan ba terminato di variare alle 13, tra una salve di applausi; gli studenti, specialmente, hanno (improvvisato al Sindaco di Roma una dimostrazione calorosissima. Il corteo, quindi, si è .sciolto lentamente; e col massimo' ordine. Nessun incidente ha turbato lo svolgersi d'ella grandiosa manifestazione. Lo luminaria Stasera, la citta continua a solennizzare la festa conwnemorativa. Per le vie. nelle piazze illuminate a «ionio, con una fantasmagoria di luci e di colori, la gente passeggia lentamente, approfittando del clima mite della bella stagione estiva. In piazza Colonna, nella piazza di Porta Pia. iti -piazza del Risorgimento, in piazza deHH&sedra, e in quelle ancora Vittorio Emanuele e di piazza d'Armi, prestano- servizio 1. concerti del Comune, quelli dei reggimenti di guarnigione, dei ricreatori. Molle piazze minori dei vari rioni, il brio non è'minore. Anche la. orchestrine composte di mandolini .chitarre e pochi lstru>mantl di ottone, allietano le comitive, ohe si trattengono nelle osterie, nei caffè, nei bar. Nell'ultimo tratto di via XX Settembre, nei pressi di Porta Pia, nel lungo viale, che mena alla storica Breccia, .il brio e la festosità! della fantasia di lampadine elettriche, disposte a stelle e a rosoni, rappresentativi, è ancora maggiore. I negozi principali della città, con illuminazioni e mostre di etica, contribuiscono a rendere più, animata festa. Sul balconi, dalle terrazze, dalle fine- stre 'ùeKu edifici Dubbiaci, sventolano sempre le bandiere al lume di lunghe file di lampadine elèttriche e lampioncini alla veneziana.'mentre ■ che nei rioni «essano le fiaccolate, e sul Tevere offrono un colpo d'occhio magnìfico, barche e canotti, artisticamente illuminati e naviganti sulle acque calme del fiume, sulle cui rive si è riversata buona parte della popolazione, che partecipa alla simpàtica festa. Il dispaccio del Re al Sindaco di Roma » Roma, 20, sera Ecco il dispaccio col quale il Re ha risposto al sindaco di Roma ] « Il telegramma, che Ella ha voluto di ;-r''erm' *L "M"'a tloHca ™orrenza> m !0*«nne a Tonno. , « Qui, dove Roma fu proclamata Capitale Idei Ticino, sono oggi convenute le rappre I ,, • • . a ,. „ sentante delle Provincie riaffermanti quella concordia di alti intenti che ha animato il «ovolo italiano nella celebra-ione dei eìn Fpo, naValw neua ^leora.ione aei cin inanimarlo nazionale tra le civili feste del "' lavoro e dell'arte, «A Roma rendo, riconoscente, il saluto con il voto che concordia di idee e di opere guidi sempre l'Italia verso gloriosi destini. « F.o : Vittorio Emanuele ». Ecco il telegramma che il Sindaco ba inviato at Re: pi Questo giorno memorando d'anno me« morabilisstmo, Roma, Capìlale della Ter« za Italia, della vita nazionale pulsante, del dovere nazionale cosciente, saluta « nella Maestà Vos-lra, esempio amato, in« terprete della virtù, aspirazioni, operot.sltà italiane. Colui che immedesima e e delinea l'avvenire paltlo per U civile prò« OTesso della Nazione e dell'Umanità. ,• , , *: ; l e a r : La cerimonia al Pantheon , . • Roma, 20, un. Oggi alle 15,30 le rappresentanze dell'esercìJjto, del Comui.0 e della Provincia si sono re-cate al .Pantheon ove sulle tombe di Re Vit. torlo Emanuele e di Re Umberto sono state deposte le corone inviate dal Comune e dal Consiglio Provinciale. Nel pronao del tempio ove prestano servizio d'onore i vigili e le guardie municipali, si erano. yadunati numerosi veterani con le bandiere delle Associazioni e con a capo il generale Ballatole. La rappresentanza del Comune era composta .dal sindaco Nathan, dagli assessori Garetti, Serena, Troonpeo, Cocci, Chamond, Salvarezza e Bucchi; componevano la rappresentanza della Provincia il Prefetto cav. Annaratone con i consiglieri De Matita, Usuile* e Marelli; la rappresentanza dell'esercito aveva a capo 11 generalo Rinaldi e il colonnello Tinozzi, che partecipò alla breccia di Porta .Pia. U generale Baillatore presidente dell'Associazione dei veterani, ha presentato al Sindaco i veterani. Le autorità, dopo essersi firmate sul registro dinanzi alle tombe dei sovrani, si sono recate in berline del Mundcliplo ella commemorazione ufficiale del XX Settembre, alla breccia di Porta Pia. Il XX Setteinbre in Vaticano Roma, 20, notte. Oggi in Vaticano è giornata di lutto. Ieri sera venne a Roma dalla villa Blumenthal in Monte Mario il cardinale segretario di Stato, Merry del Val, il quale si ferma a Roma fino a domani. Oggi sono rimnsti chiusi l'Musei e le Gallerie, Stamane il Papa, dopo avere celebrato la Messa nella sua cappella privata, si è recato nei giardini vaticani a fare la consueta passeggiata. Al ritorno si è intrattenuto alquanto con le sue sorelle e la nipote. Cannonate in ritardo Roma, 20; nòtte. Fra gli episodi di oggi è curioso il seguente che viene narrato dall'» Osservatore Romano»: Mancano le cannonate? — era la domanda di molti mattinieri. Le cannonate sono jvenute, ma con dus'oredi ritardoT"aìre"otte 11 PrÌm° C°1P9 ^ MOntemarì° ^ alprimo sono seguiti "altri diciannove^ Ecco il retroscena di questo episodio. Il Comitato ordinatore delle feste aveva, compilato un programma che cominciava: Ore 6 sparo di venti colpi di cannone, ma non aveva Inter-•ogato il-oapitano di artiglieria che dovevaffilu^onS^Lno^ <pSnon modifico l'orario ordinario: vado al forte elle 7.45 come al so lito », ed ha mantenuto la parola. Atto di omaggio dell'U. CI. al Pontefice Roma, 20, notte. L'Unione cattolica italiana ha' diretto al Santo Padre il seguente telegramma: lOggi con dolore di ogni-cattolico il settarismo nazionale sfrutta abilmente la situazione per lanciare nuove offese alla religione cattolica, alla suprema gerarchia, primo onore e vanto d'Italia nostra In dispregio delle leggi votate solennemente e ripetutamente confermate con parole 1 storiche e autorevoli e mostrando essere ironica fantasia il rispetto alla indlpen denza della vostra autorità. Sono fiero che la carica occupata porgami 11 destro di protestare contro le Associazioni che apportano un codardo oltraggio alla" religione nostra, al successore del maggior Piero e di deporre al vostro piede l'eco di dolore che noi. tutti proviamo come cattolici.italiani e di sperare òhe i fratelli di fede intensifichino l'azione' per un miglioro avvenire della patria nostra; la cui grandezza non può sussistere senza una grande devozione al .Sommo Pontefice■. il XX Settembre a Raeconlgl Raccontai, 20, notte Stamane per la patriottica festa la città è tutta imibandierata. Il .nostro Sindaco inviò un nobilissimo telegramma augurale a Nathan, sindaco di Roma. Stasera, malgrado la pioggia torrenziale, la banda cittadina, sótto i portici del palazzo municipale illuminato per la ricorrenza, esegui acclamatissima gli inni nazionali.