Chiare manifestazioni di due deputati

Chiare manifestazioni di due deputati Chiare manifestazioni di due deputati Impressioni di un consigliere aulico Asti, IR, notte. Oggi, aSIN Hotel Royal », durante il banchetto degli agricoltori, reduci dal Congresso di A/lba. e recatisi qui in visita, ho avuto occasione di intrattenermi con l'on. Ottavi, ai quale ho chiesto il suo parere suiia questione della Tripolitania. L'on. Ottavi mi ha risposto esplicitamente: — Se. allo stato in cui si trova oggi la questione, il Governo non asseconderà il movimento dell'opinione pubblica, che reclama imperiosamente l'occupazione militare dell'antica Cirenaica, io voterò recisamente contro ad ogni nuovo sacrificio per l'esercito e oer aflitro che fosse richiesto aBa Camera dal Go-. verno stesso. Sarebbe assurdo, — ha continuato l'egregio ex-sottosegretano di Stato, — che il -Paese avesse sopportato cosi lungamente l'onere di un bilancio della guerra, quale è l'attuale, se, presentandosi un'occasione come quella odierna, si dovesse rinchiudersi ancora nel nostro tradizionale guscio, .lasciandoci sfuggire un'occasione di giovare al buon nome ed all'avvenire della-Nazione, che non si presenterà più: tanto varrebbe rinunciare ad .ogni armamento e ridurre l'Italia ad una seconda Belgio o ad una più estesa Svizzera! « Io sarò ugualmente fiero di appartenere ad una tal Nazione, la quale potrà sviluppare i propri interessi, e dare incremento alle sue industrie, lontana dai rumori' e dalle com petizioni del concerto europeo. Ma, in questo caso, dobbiamo avere a coraggio cavile di non darci deBe gr^;»!!»^ df-^^rA^n^rónPdeì Mancio~deJJa guem~aMe"wco1rtru-zlonl di nuove strade, di nuove scuole, e alla creazione di nuovi istituti,^^^^M^m mercio, am'industrla. e agricoltura. Potre- mo allora consolarci, pensando che avevano, ragione coloro, i quali, cinquanta o sessanta ' anni addietro, accusavano il popolo italiano. di essere incapace di ogni forte impresa politica ed economica, rimanendo un popolo di artisti e di.poeti».. ...x- : ' ^ — Ma crede ella, onorevole, che l'Italia nello stato in cui oggi si trova possa lanciarsi anche verso una guerra7 * L'on. Ottavi, ha risposto-: — Anzitutto io Jten. so che una vera guerra con la Turchia non l'avremo, poiché la Turchia non possiede mezzi) di trasporto' adeguati alia necessità del momento; e noi potremo sempre, al ceso, affron* tare le evenienze inviando due o tre corazza'».! Ma anche ammessa l'ipotesi che la guerra, a-venisse « fosse delle .più costose. l'Italia non si traverebbe mai m imbarazzi economici, percnd in un solo anno potrebbe rifarsi del perduto sfruttando i numerosi filoni di fosforite ' che, : 'sono la conitinuazione di quelli dell'Algeria, -e] dei quali noi siamo ogni anno tributari peri parecchi imiiboni di quintali all'estero. Del Tasto ì& minaccia del boicottaggio turco deve1 farci tagliar corto a tutte le tergiversazioni.' 11 Govopo ha il dovere, di fronte a questi fatti nuovi, al non perdere più un minutò,- pena Bi vederci ''ricacciati' indietro di un- ventennio e: trattati alla stregua dell'ultimo paese dell'Europa. ; La conversazione a questo punto si allargò e vi presero parte anche il dotor Portele, consi? gliere aulico e direttore al Ministero di agi'icol-: tura di Vienna, che accompagna i gitanti. . . •< — Io penso, egli ha detto con molta gravita,; che certi italiani fanno male a dipingere la! condizioni del loro paese come quelle di uni popolo arretrato. Ho visitato l'Italia da un caipol all'altro e sono rimasto sorpreso, del meravt-J glioso sviluppo da essa preso in ogni- ramo dtj attività moderna. Ora se queste sono le condizioni, che io, straniero, sono tanto più lieto di aver constatato, non comprendo perchè, anziché spro-i nare all'azione, una parte di voi isterilisca!, ogni buon sentimento con una critica varia e negativa. •' i Ho chiesto ancora all'on. Scorciarini-Cop-; poia: — E lei, onorevole, che ne pensa nellal sua qualità di meridionale. Ella avrà letto suii giornali che uno degli argomenti degli oppositori alla conquista militare di Tripoli eJ appunto la questione meridionale. — La mia risposta, — ha soggiunto il de-j putato di Piedimonte d'Alife — è semplice;!! Sono fautore appunto perchè meridionale! conscio della necessità di suscitare con una1 oculata azione governativa la mirabile éner-j «la latente della mia terra, sono.fautore dii una politica di raccoglimento; ma mi 'affretto' ad aggiungere che, impostata come gli'avve-! nimenti hanno voluto, la «questione deU'occu-i pazione di Tripoli, il dar macchina indietro! ci esporrebbe a tutti quei pericoli che i re-i centi avvenimenti internazionali nel riguardidell'Italia ci consigliano a tener lontano.

Persone citate: Del Tasto, Ottavi, Piedimonte