Un teste che accusa i carabinieri di scorrettezza

Un teste che accusa i carabinieri di scorrettezza Processo Cuocolo Un teste che accusa i carabinieri di scorrettezza Le fibrate risposta Set maresciallo Farrls e del brigadiere Rbo (Per telefono alla Stampa) Viteb 2 ndi ll li Viterbo. 2, sen. Stamane Jfeula 6 quasi ««sarta, quando allo 8 nono cinque entra la. Corto; 11 primo teste «tu sale sulla pedana è Alberto Galano, pubDilolsta; egli cosi comincia : Un pubblicista che la sa lunga — Ho letto che 41 capitano Fabronl mi ha descritto come un eubornatore di testi, mentre dal processo della pubblica sicurezza risultò appunto ohe la casa del capitano Fabronl si congiurava contro di aie per (armi sorprendere come un subornatore di testi. Il maresciallo Panjs %ai ha fatto passare per amico della malavita, mentre io ho frequentata la malavita solo nella mia qualità di giornalista ed a •proposito del processo Cuocolo. E' falso ohe 10 abbia tentato una truffa In danno del portière Felice tu. Una sera di novembre del 1909. tome eoa solito fase, mi trovavo nella farmacia Missini, in via Madonna delle Grazie a (Toledo, quando eeatiil da un giovane, che poi aeppi «Mere il De Prede, parlare di un amico tuo, ohe avrebbe potuto dimostrare che l'anello che al attribuiva a Cuocolo era etato a lui portalo da AbbeAemaeglo par Incidere le lutatali rfj. C. ed accennare al Umbro poetale di Lampedusa. A queste rivelazioni io rimasi aoxpMso a cenai subito di condurre quel giovane dall'avv. Lloy, ma, essendo l'ora tarda, 11 professore, saputo di che cosa si trattava, « mezzo del portavoce, mi disse che potevo fare lo, salvo la mattina a riferirgli tutto. La mattina dopo l'aw. Lloy ed io ci recammo da (De Prède che mi affettino che l'amico suo av&ebbe avuto commissione di incidere l'anello d'oro. L'aw. Lioy dette CO lire al giovane per 'Cenarsi dall'amico che era fuori di Napoli, per savere se era disposto a rivelare il segreto. Su alche giorno dopo il De Prede ebbe a dirmi » t'amico suo era disposto a rivelare il sefreto, purché gli falserò assicurate 1000 lire per fronteggiare le possibili note che avrebbe potuto avere del carabinièri. L'avv. Lloy. non essendo molto (facile a con-r»e denaro, « rifinito: ma lo, catnprendenl'importanza della notista, non dacsiai cadete la cosa a parlarlo poi col De Prede seppi dì ohe l'amico suo bi intentava che le 1000 re fossero depositate presso l'aw. LombardiEassicurarsi di essere Aa grado di sostenere ipese di avvocato nei caso che avesse avuto Udì dai carabinieri. Alcuni giorni dopo 11 De Prede venne in compagnia di un signore in Tribunale, me lo mostrò ed andò via. Compresi ehe quel compagno era la persona di cui mi aveva parlato; io l'abbordai domandandogli Glie cosa potesse direni circa l'anello ed il timbro. Mi rispose che non era tanto tacile far parlare la persona elio aveva avuto l'anello da Abba torneggio. Gli domandai chi tosse la persona, ma egli ai rifiutò di dirmi il nome e mi soggiunse che egli ne sapeva, più del De Prede, avendo discorso col vice-brigadiera Lipletto, il quale con la sua influenza poteva va Otre a capo di qualche cosa. Mi aggiunse che se desideravo far parlare la persona occorreva del denaro. Io risposi che per il denaro si do. iveva rivolgere all'avvocato Lioy. (Rimasi con lui a parlare per circa mezz'ora e lo esortai a venire con me dal Procuratore Generale a ripetere le gravi notizie che aveva detto a me. Presidente: — Che cosa può dirci del Llpiellof — Vedendolo tn 'Tribunale lo avvicinai ed ebbi con mi un'Intervista e mi occorsi che sapeva molto, ma che non voleva parlare. Pres. : — Lei al giudice istruttore parlò pure 'del banchetto al Bagnoli? che ne sa? Grave accusa contro iimaresciallo Farris— Io seppi in Tribunale dal figlio del Coppola che 11 maresciallo Farris ed altri carabinieri andavano tutti' ì giorni ai 'Bagnoli e si erano messi a lare l'amore con due donne, dalle quali -avrebbero avuto notizie del banchetto, quasi suggestionando con i loro modi quelle signorine. A dqsnaQda d$l Presidente aggiunge che un tal Gónnartno O' Zuoppo fu chiamato dal imaj'esciallo Farris per fare una dichiarasione, ma egli, si rifiutò; il Farris allora si inquietò e gotto la penna che colpì all'occhio il Gennarino, il quale dovette, essere condotto all'Ospedale dei Pellegrini. Seguono controlliti tra il Galano, il Marinelli ed il ©e P«rie;"dascuno conferma le sue precedenti dichiarazioni. Viene pure chiamato al confronto l'aw. Lombardi; dopo IT Lombardi viene chiamalo il maresciallo Farris. Ouestl dice: — Prima di tutto ho bisogno che sia chiarito quell'incidente relativo a quel certo Gennarino O' Zuoppo, del quale ha parlato il teste Gaa ano. Se il fatto iosse vero, costituirebbe un vero e .proprio reato, che avrei commesso per abuso di autorità e lesioni. Adunque si cerchi, si indaghi e si chiarisca il fatto. Proo. Gen. : — Come il Galano riuscì a sapere quel fatto? Galano: — Portando dei conti in un magazzino, andai in un negozio vicino e vidi un individuo fasciato che mi raccontò il fatto. Anzi mi sembra che vi fosse uu procedimento penale che fini con l'assoluzione. Farris (scattando) : — Tanto meglio, cosi si - potranno fare meglio le indagini e scoprire tutta la verità. D'accordo con le parti 11 Presidente richiede alla Direzione dell'Ospedale il referto medico ed alla Questura se ci sono fatti in riguardo di qoesto ferimento. Il maresciallo Farris sale sulla pedana col brigadiere Rho. Il maresciallo Farris tratteggia la figura del Galano Il presidente (al brigadiere):' — Lei in un suo rapporto ebbe ad accennare al Galano, descrivendolo con fosche tinte. — E' verissimo, nel mio rapporto definii il Galano un tipo losco. Appresi delle 55 lire carpito all'avvocato Lioy e poi i giudici sappiano che questo tipo qui, mentre mangiava con l'aw. Lloy veniva da noi .in caserma a fornirci poi le rivelazioni di quello che si faceva dallo stesso avv. Lioy. Anzi, ricordo benissimo che egli ebbe adirmi: «Se il capitano Fabroni mi trovasse un impiego, io metterei tutto a dormire a proposito del processo Cuocoto. Soltanto io non potrei vivere a Napoli, per paura della malavita ». Il Galano la sera frequentava sfruttatori di donne ed andava in case di tolleranza. Oltre a questo 11 questore Castaldi aveva saputo che 11 Galano, qualificandosi per giornalista, entrava negli uffici di pubblica sicurezza, e feci 'una circolare per proibirgli l'ingresso. Il Ubo prosegue a Gatteggiare il Galano, accennabdo a fatti poco onorevoli, come ad una querela avuta per appropriazione indebita ed una contravvenzione per gioco d'azzardo. Presidente (al Galano); — lAvete sentito quello che ha detto di voi il brigadiere? Galano : — Sissignore, ma' è tutto falso. Io andai nella caserma dei carabinieri perchè .Chiamato dal capitano Fabronl a fhexzo del maresciallo Sergiacomo. Andai ed U capitano Fabronl mi disse che facevo male seguendo l'aw. Lioy, ormai rimbecillito, mi offerse anche del danaro ed il brigadiere Rho se tutto questo. " Il teste mentisce spudoratamente „ — Rho (con grande calma, volgendosi al Galano) : — E' falso. Galano ribatte: — E' verissimo, e voi lo sapete. Quando parlavo col Fabroni voi assistevate ai nostri colloqui, stando dietro ad una portiera, anzi, 6e voi non foste stato presente; io avrei accettato il danaro offertomi dal capitano Fabronl. — Come come — chiede il presidente — dal capitano Fabroni voi avreste accettato il da-'inoro ? Spiegate questa .frase. ~-.. -«--»— . _ „ i«.i„-SI, avrei preso 11 tona» per portarlo all'Autorità giudiziari (w^o^N Rho: - IT teste montisoe spuriamente. Jl capitano Fabronl noni offri mai danaro aiGalano, nè ad altri P"™^;-;_L,f „„„(oci„-iOalaao continua a difen(?ersj..;;.E^]>,X4mc6ia,, dirci sulla pretesa confessione di colpabilità, ratta dal De Angeli* a due individui? Galano: — Un giorno in Tribunale seppi che De Angelie stragludlzlelments aveva ammesso di aver ucciso la CutinelU, ■ Parlai prima con tal Nevaìolo « poi con certo Basilio O' Giocato, Costui mi disse che dovendo consumare un furto insieme con De AogeUs, che poi non si fece, parchi si seppe che nella casa -Ut cui il doveva commettere 11 furto, trovavasl una vecchia, 11 Da Angeli*, avrebbe detto:. — Ho paura di una. vecchia i Fotm mi fece paura la Cu lineili? Il Presidente chiama 11 De Angeli* 11 quale dice: — Io non bo mal conosciuto 11 Nevaìolo e vidi il Basilio, ma non ho avuto mal rapporti con lui. Amodeo, pure richiamato, risponde analogamente. Un gruppo di testi a dilesa Si chiama Gaetano Mantello, indotto dalla difesa di Cariano DI Gennaro. Egli dice di essersi servito di Di Gennaro per scuotere l pomidori, quando ti teste era solito confezionare la conserva. DI Gennaro durante il tempo che prestò servizio presso di lui, si condusse sempre benissimo e lo ritiene incapace di commettere delitti contro le persone e di appartenere alla camorra, Si chiama Canora, portiere per un anno di via dell'Incoronata N. 19 al palazzo dove abitava lì De Marinisi Egli dice: — La f-tivle abitava In un quartlerino ed 11 Mandriere In un altro, ma quando mangiavano al riunivano insieme. Ricorda che il giorno di San Gennaro, avendo la Spugnare guadagnato 100 lire, fece un gran pranzo. Presidente: — La Canate faceva la vita? — Sissignore. A domanda del presidente, dice 11 tasta di aver saputo che tra il Mandriere e Totonno e Sereliccio-Di Domizio, doveva aver luogo un dichiaramento, che però fu evitato da Fraumeno. Aggiunge che quando la Spugnerà faceva buoni affari i coniugi De Marini* stavano bene. ■11 teste è licenziato e si chiama 11 teste De Luca Beniamino, portiere. Presidente: — Ricordate di aver conosciuto Michele Cenato? — Venne ad abitare nel palazzo, dove sono portiere, nel mese di luglio 1906 e vi etette quattro mesi; la mattina usciva dalle 8,30 alle 9 e veniva la sera a ora tarda. Egli si fece un abito nuovo color marrone e sembrava una persona buona., tanto che il teste si meravigliò quando seppe che era implicato nel processo Cuocolo. Lamio Raffaele, caffettiere, che ha il caffè di fronte alla stazione della ferrovia Cumana, ricorda che vari degli accusati si riunivano nel caffè e tenevano grandi conversazioni. Ignora di che cosa trattassero tali discorsi. Tarita Carmine, cantiniere nella cantina della Dogana della Neve, sotto la casa di Gargiulo Pasquale: — Il Garglulo entrava tutti i giorni nella cantina; spesso venivano a trovare il Gargiulo - dice il teste - alcuni degli attuali accusati. Dichiara che non fece dichiarazioni dinanzi al giudice istruttore, ma si limitò a confermare quelle cose ai carabinieri. Presidente: — I giurati giudicheranno ed apprezzeranno il teste anche per questa circostanza. Poi il presidente legge la deposizione fatta dal toste a suo tempo all'autorità giudiziaria. Lamentele di avvocati Presidente : — Come avrebbe fatto 11 giudice ad Inventare tutte le circostanze, se avesse letto il verbale dei carabinieri'e voi vi foste limitato a confermarlo? Non risulterebbe nulla dall'esame. Avv. Michele Picardi: — Si sa come molte volte sono raccolte le deposizioni del testimoni. Presidente: — Lo dichiarerà nella discussione, avvocato. Michele Picardi: — Lo dirò allora e invocherò la sua testimonianza, signor presidente, ed Ella, che è Giuseppe Bianchi, non mi smentirà. Presidente: — Io ho veduto che al giudice Romano nessuno ha contestato questa cosa. Aw. Sorrentino: — Io non so se assistere con educazione all'esame di un giudice, nel dibattimento, rappresenti impegni quanto alla discussione del inerito della causa. Noi abbiamo riservato sempre liberta di criticare e 10 abbiamo dichiarato più volte e ci spetta Analmente di essere bene compresi. L'aw. Micheli Picardi, dice: — Debbono finire certi faticismi di classe e certi pregiudìzi, che turbano tutte le funzioni ed attenuano spesso colpe e responsabilità. Un carabiniere un magistrato, un avvocato non dimostrano l'indegnità di una classe. Bisogna spezzare la concezione della vita, bisogna renderla libera, se si vuole veramente 11 progresso della nostra società. Presidente: — Tutto questo lo dirà nella discussione. Llaw. Lioy giustifica certe Incertezze del testi" con i sistemi adottati dai carabinieri all'epoca del terrore. Si licenziano vari testi. Si fa l'avvertimento di rito a quelli citati per oggi ed alle 13 l'udienza è tolta. Il seguito è rinviato a martedì 12 settembre. fIdddotavtvcpRgsdccvfvvdigtavttdbmrPdvvdlatnfsstblrBeGrdcneseseSntuedpmrrdIaadnsttgqtcdotatvcd-etncclvnI asmndz

Luoghi citati: Lampedusa, Napoli, Rho, Toledo, Viterbo