Come si svolsero i tumulti

Come si svolsero i tumultiCome si svolsero i tumulti dì Verbicaro Paola. 29, n«H(. jI ; !•,„ aggredito e decapitato. U Municipio Hpoi completamente incendiato. Smf) ,.uivdi imussistenti le voci messe!. . !.. , , . sìndac0 . dcJ seare.\"l ?lì0 *ulla sorte del smaaco e. act. segre Ii. . -1 .. min i ii n 1 tt .i ti lì i ri il ti militi fii*l I il I IVw'Il ' L'i nauta principale dei luminili è stala la superstizione; infatti, la popolazione ritiene, colpevoli il. sindaco e tutti gli impiegali del Municipio, fra i quali il povero A."">roso. La folla selvaggia si riversò per le vie, assalendo prima di lutto il Municipio, ove irovavasi il segretario comunale Terzi, che riuscì a mettersi in salvo, mentre l'Amoroso 11. Municipio fu So/m quindi in tjira sulla sorte del sindaco e ««'•io comunale, e dei due militi della Croce Rossa, che non sono stati ammazzali; il sindaco fu salvato, perche si ricoverò nelia caserma dei carabinieri. «foratone Non avendo trovato il. sindaco, Giuseppe Guàragni. designalo alla, più triste sorte, i rivoltosi ti rivolsero alla casa di questo ultimo, a mano armata, con intenzione di incendiarla; si deve, all'eroismo dei. tredici carabinieri presenti, al cornando del dele- ]lIgato Ippolito, che circondarono l abitatone pdel sindaco, se la casa fu salva dalla di- '„ i(Alefferati e brutali aggressori nonsijiO-Ule.rono assolutamente calmare coi. pacifici UiciH alla calma, impartiti dall'Autorità mi-!, .. . „„, ,,,„ „ „•„ lilarc; e la forza pubblica fu costretta a in- Ulimorire ì rivoltosi, con colpi di moschetto. l Solo in questo modo la. folla potè essere ; ih riti ri aia e cercò ri hi irlo nelle arovrie di-\ '• niugio ni.uc propur ai more. |L'arrivo d'i sotto-prefetto, cav. Peearro., !con truppa, fini per apportare quella ™l>»dMruppa, lini per apportare quella calma, \tlora regna, almeno apparente. Nuovi disordini ? clte tuttora regna Partenza di truppe da Catanzaro Catanzaro, tifi, notte. D'ordine del generale. Campi, comandali;,, \a A '>„_ dove ?'"."»on° gravissime di nuovi tumulti, due colli¬ pagnie del 48.0 fanteria, la La e lu ?.a, a gli ordini dei capitani Di Capua e Calcai. Divisione, sono partiti per Verbicaro, dove giungono in questo momento no- è. installato, distrussero «1Ipoi appiccarono il fuoco ali e-{IlLa tragedia <ii Verbicaro riprodotta in Spagna (Servizio speciale della Stanili »). Madrid, 29,"notle. fili abitanti di Verdiago, in provincia di Leon, credendo che il telegrafo fosse un propagatore di epidemie, decisero di distruggere l'ufficio telegrafico. Senza esitare, presero d'assalto il palazzo di città dove quell'ufficio apparecchi, dificio, che in breve tempo fu preda dellefiamme. Ouincii uccisero il telegrafista, Due o tre persone appartenenti alla Cròcejrossa sono perite tra le fiamme. Misterioso delitto a Biella aioli» notti> Vers, le ore - .di stanotte, ani guardie e due carabinieri trasportavano in car- rozza, all'ospedale, un giovanotto privo di sensi j gravemente ferito alla fronte: ilgiovanutt" era stato rinvenuto poco primain un tosratello che. si trova presso la ter- mata S. Giuseppe delle Ferrovie economi-che Bieiiesi al Bordone.. Appena lu ri-coverai) ali ospedale il giovanotto venne visitato dai dottori cav. Maggia r Definir- uhi, i qufC- giudicarono subito che si trat-lava di un caso gravissimo. Il giovanottopresentava un'ampia ferita lacero contusa,prodotta forse da corpo contundente allaregionc parietale destra, e all'occipite, non- che vane altre contusioni in tutto il capo: venne subito giudicato in pericolo di vita, tcineridosi lo sviluppo della commozione cerebrale, fri tutta la notte il ferite? non potè proferire parola: solo di tonto in tanto emette suoni inarticolati. Stamane gli venne estratta una scheggiadal capo operazione .difficilissima; e fo^si tenterà la trapanazione del cranio. Informata l'autorità del misterioso fatto, venivano .subito attivate le migliori indugi-ni, in seguito alle quali si potè identificare il giovanetto forilo. Esso e certo Dolci Giuseppe d'anni 1(1, nativo di Novara e resi-dente a. Ponderano: lavorava in una fabbrica. La madre e una sorella, oggi furo-no invitate all'ospedale pel riconoscimento del loro congiunto. La madre interrogata,avanzò l'ipotesi che il figlio sia stato depredato della quindicina che aveva esattain fabbrica la. sera di sabato: acTiunscche il figlio non fu più visto in casa, dal mattili, di domenica. L'ipotesi della rapi-ua sarebbe anche avvalorata da) fatto chenella notte il ferito, duratile il delirio, hagridato più volle: « Lasciami cosa vuoi da me? lasciami!... » All'Ospedale si sono recati volte, il delegalo Papi della p. < dice istruttore e il Pretore: ma stari heimri «ìù"V C• 11 S"u- non po-lerono ricavare alcuna parola dal ferito.f'n agente di P. S. fu oggi inviato a Pon decano per assumere informazioni. La stato del giovanotto è andato stasera, vieppiù aggravandosi e forse non passerà, la il olle. Continuano intanto 'e indagini per mire gli autori del misterioso delitto 'fi ti SCO- a ii tenore incolume Roma, 20, none, venuti: unouggì a rosinomi; a'le I-i,ih. a scontro tra l'automobile del lettore Caruso ed una vettura della Società ,ier la trazione ritto-mobile. Caruso eia parili,i da Napoli alle 10con una vettura Lancia 24/30 IIP.; transitava per Krosinoiie con un.i velocità di circa trenta chilometri all'ora, quando giunto in corso Vit-torio Emanuele, in prossimità della casermadei carabinieri, l'automobile si è incontrata conun'altra delia suddetta Società, condotta dallocliauffeur <De. \ugelis. Ciascuno degli chaiiffeurs teneva la propria mano, ina a causa di un gomito che fa lasira. non Dolevano vedersi a distanza: lo vliavf-lem di Caruso, che e un ex-solitalo de'! geniomilitare, a nome Longiiotti, visto che l'aufoiniobile pur tenendo la 'destra non lasciava spazio per passare, sterzò a sinistra e. cosi la incontrò.lolla sua corsa. Il cozzo lu violentissimo: perfortuna non c'è stato danno alle persone: Ca-rusci discese dalla sua vettura per nulla spa-ventato, .malgrado La gravità del pericolo corso,ai affretili a chiedere se fosso possibile la prò-seciizionc del viaggio. Le automobili yerò eranosiale graveinente danneggiate; quella del Caruso ha avuto spezzato la sala ó contono itelalo, lo chatiffeur od il meccanico lavorano alacremente per ripararla Caruso si reca a Firenze per riposare alcungiorni, ma a causa di uno sitali nervoso sarà obbligato a passare questo notte a Roma, nopartirà per Vicinisi, dove camera i! Ili settembre In seguilo si imbarcherà nuovamente pei- l'Ainerii a. per una tournée. Caruso, appena raioseguo io iiOaciuio. e i.tato mito osoitalità-dei cittadini imicui, a. causa de! malaugur. «trettn qui a fermarsi. ìTttOTimrrimm^rff'inm wii-wnrniiwiimi "ir; alia più brevo te: :i.c:d*,nte, corte eoo 1U l ■

Persone citate: Bordone, Di Capua, Dolci Giuseppe, Giuseppe Guàragni, Ippolito, Maggia