L'immagine miracolosa

L'immagine miracolosa L'immagine miracolosa La vostra cultura essendo all'altezza dei tempi, voi sapete che l'arte e i! più accreditato fra i succedanei della religione: il più gustoso al palato e tollerabile, agli stomachi deboli come si desume dal numero tempre, crescente, delle signore che sostituiscono il latino del libro da messa roll'ingleoe di Ruskin. Da quando hanno smesso di civettare col Padre Eterno, le donne veramente eleganti spendono infatti nei musei la. maggior somma dei loro sorrisi senza conseguenze: de] che vanno encomiate essendo i musei italiani freschissimi in estate e ciucili dei paesi civili ben riscaldati durante l'inverno. Prima dunque che fossa proclamata per bocca del nostro ministro della P. I., on. Credaro, la solenne verità del valore religioso dell'arte era. già entrata nella cultura europea traverso le sartorio da donna Bandita da due poeti, l'uno poeta in critica l'altro in versi, Ruskin e D'Annunzio, i quali a un semplice traslato avevano dato valore di dogma, la religione della Be.llez sa è slata sentita profondamente e schiettamente praticata soltanto da alcuni uomini, malinconici per la maggior parte e delicati che la. durezza della vita pratica aveva ributtato mentre non potevano più rifugiarsi nella fede di Dio. Ma a divulgare la nuova religione bisognavano le donne: le quali avendola graziosamente, corno elle solo possono, ridicolizzata, l'hanno anche resa accessibile a tutti e l'hanno imposta nei costumi del mondo elegante. Non certo le donne del nostro paese alle quali piacciono ancora sopra ogni cosa i bambini, gli uomini, i cappelli e la domestica iliade della cameriera, della suocera, della cuoca e della sarta. Ma quelle d'oltre Frèjus e d'oltre Manica. L'estetismo e una religione di misses che non hanno trovato un marito e di parigine cui l'averlo trovato non basta. Chi non ha visto sfilare i pellegrinaggi Cook delle inglesine da! piede piatto e dal seno modesto contro cui e premuto il marocchino rosso dei Mornings in Florence o delle Stones of Yenice : e. il treno di Bayreulh preso d'assalto dalle americane l'aufàreggianti la loro nasale allegrezza, cariche di aranci e di tavole tematiche? Ma bisogna vedere le parigine allorché mimano al seguito di un romanziere o di un pittore, la scena di Maddalena e di Marta sui passi di Gesù : anche più dilettose se in mancanza del pittore e del romanziere s'accontentano di un attor comico, d'un ballerino russo o di uno ehantonnier di Moùtmartre. Bisogna vederle al Salon allorché sospirano, gemono, voltano il bianco degli occhi e si fanno morire in gola le parole inducendo nel dubbio so i! mal di mare le abbia prese o se l'invisibile raggio celeste cada in quel punto a sforacchiar loro di stimmate il seno, le mani e lafalda del cappello sulle cui altitudini vertiginose l'estasi trema. Nessun amante le ha mai viste così: forse soltanto nualohevolta il loro cagnolino. E' la religione del-ta Bellezza che conquista donna per donna, casa, per casa, la città. Il .prezzo dei quadri sbalza fantasticamente come nessun altro valore di Borsa; e nell'alta finanza fanno più rovine.'i Tiziani falsi e i Gobelius apo- enfi che non la crisi cotoniera o lo sciopero, . . . • -vr .. - , , . . dei minatori. Non ve rapin lungo chiomato ,. , ,r. n , , ed orlato di untume sul bavero del sopra-bito che non trovi per impotente e buffo che sìa, un ménage borghese nel quale, altra-verso la vanità intellettuale della donnaegli non possa insinuarsi per viverci come-, n T • i il verme nella pera. Le sposine economiche,. .. 1 .. .' , ., Irad-scono il marito per ingombrare i! prò- prio salotto delle ultime anticaglie fabbri-cate in Germania; e le attrici della Come-die Francaisc partecipano notoriamente delGoverno dello'stato. Qualche volta la sa. cerdobessa di Apollo è anche bella. Ma come. ,. . ,. non sta contenta di apparire semplicemente nelle sembianze di una bella donna, ognidonna bella a Parigi, si studia di riprodurre nell'acconciatura, nei gesti e nelle vesti un quadro o una statua: ed un uomo bene educato ha l'obbligo di accorgersi che la padrona di casa è vestila di venLo come una Nike o porta quella sera il sorriso di Maria Antonietta nel busto del Trianou. E' la religione dell'arte. La quale, a Parigi, è religione nazionale e di Stato ed ha i suoi riti, i suoi sacramenti, i suoi dogmi e le sue superstizioni. E aveva anche un'immagine miracolosa: la Gioconda che si trovava nella cattedrale del Louvre. Al Louvre sono adunate innumerevoli meraviglie dell'arte: ma il grosso del pubblico correva diritto alla Gioconda senza guardarle : non degnando di uno sguardo la Vittoria di Saiuotrace in atto di spiccare il volo dal sommo dello sca-Ione, non sospettando che la Vergine delle Roccie fosse anch'essa opera di Leonardo: spinta da quella acuta voglia di vedere ciò di cui molto s'è udito, che è per la moltitudine un principio di fede : un principio di virtù miracolose per le Madonne di campagna e di contaminazione per gli uomini superiori, per le scoperte scientifiche e per i capiiavori dell'arte. L'ammirazione per sentito dire, il delirio a termini obbligati, ingrossando dinanzi al capolavoro "leonardesco, avevano finito col proiettarvi sopra la liombra della propria ridicolaggine, il fa-Lrnoso sorriso inquietante, ambiguo, enigma- tico, ermetico, ecc. ecc., il ritinto del qua- dro da parte di Francesco Bartolomeo, ma- rito di Monna Lisa, la • molteplicità delle Leonardo che "•• :- 'attitudini ti Leonardo cne sa di magia .. ' .", ii.. avevauo esaltato in tal modo la fantasia |dei letterati e delle donne che la Gioconda era diventata la Madonna di Lourdes dei [capelluto popolo degli estetizzanti. Non più opera .li pittura sbocciata da una perfettalr , , , ,, . „ ■ , , n Ifusioue de senso della poesia col senso della. . . " realtà non ritratto di donna come nessun'altro espressivo e vivente di una vita car-naie sopra uno sfondo di sogno: iusonwiE' non più quadro, stupendo quadro, la Gioconda, ma, Immagine della Bellezza, Effigie del Mistero, Segno dell'Infinito, Simbolo dell Invisibile, Suggerimento dell'Indicibile, e tutti gli altri versetti della litania del misticismo pittorico. Queste metafore erano cadute dal linguaggio degli iniziati nel linguaggio comune: le donne parevano ossessionate dal mistero della Gioconda di cui tutti parlavano senza che. nessuno Io potesse conchiudero in termini chiari e precisi. La celebrazione aveva, messo in quel sori'iso tanta forza da incrinare parecchi cervelli. I giornali hanno raccontato in questi giorni i casi di follia prodotti da questo quadro. Molte dispute si sono accese fra innamorati sotto il suo sguardo: r. si racconta di una signora intellettuale che una volta avrebbe levato l'ombrellino contro un suo amante, un maitre de conférences, perchè l'immagine leonardesca occupava troppo son esprit; per il resto si prodigasse pure come voleva: ella, inspiratrice di alti pensieri, volendo esser sola nello spirito di lui, non poteva essere gelosa so non d'un'opera d'arte. Le lettrici non intendono? Sieno benedette nella verità e nell'amore le nostre lettrici ! E sia. lodato il Dio della patria il quale vuole che le donne italiane, essendo solite di fare all'amore co! cuore o cogli altri organi appositi anziché col ce.r vaszAvcdmdhddstsrssrsvms vello, coll'estetica e con altre critiche di arte, sieno fuori del naso di capire come si possa, prender gelosia di una pittura anziché d'un'altra donna vivente e palpitante! Alla direzione del Louvre giungevano sovente, ardenti lettere d'amore per la fatale creatura viadana. C'ù stato chi ha tentato di corrompere i guardiani per passare una mistica notte nuziale in compagnia del quadro illuminato a gran luce. C'é stato chi ha promesso di suicidarsi ai piedi de! quadro per rendere l'estremo sospiro nel lume del sorriso incomparabile. Che incubo quel sorriso per chi sia sfilato una volta nel corteo delle vanità intellettuali che passa ogni sera innanzi a tutte le tazze di thè di Parigi ! Io conosco un signore che non è precisamente un cretino se bene il gusto e l'intendimento della pittura gli facciano difetto; e che è slato escluso da una casa nella quale s'era lasciato uscir di bocca che il sorriso della Gioconda poteva anche essere semplicemente la riproduzione del sorriso di Monna Lisa del Giocondo raffigurata sulla tela, e che la detta Monna Lisa poteva anche tenere increspate lo labbra a quel modo per una sua naturalo ed inconsapevole contrazione muscolare: oppure che quel suo sorridere poteva''essere volontario ma privo di intenzione e di significato, un sorriso di padrona di casa o più semplicemonte un sorriso di signora, che ~ì fa. fare un ri-tratto... Ah no! dopo aver fatto in un colo il -irò di tutte le negazioni, dalla di- .... , i i ii- Famiglia, dal senso morr'~ patria, l'intellettualismo spicciolo di non tolfera.va che si dubitasse del caratteresoprannaturale del sorriso della Giocondo... Esso ha coutenuto l'ultima verità rivelata il " i i,Jvinita. a! a. famiglia, da! senso morale alla. ."an?1che illuminasse la Francia. Al pari delle altre religioni, anche .stetismo ha presupposto la comunione deicredenti. Però lo Stato ha aperto il Louvre.ad ogni passante a. simiglianza delle chiesecattoliche che si adoperava a chiudere aduna. ad una. Quali cose abominevoli avreste,. r, ., . ni: voi pensato di un Governo i quale, ali in- . ' 1 fehee che non ha trovato lavoro, alla. ragaz-za. sedotta che non può nutrire il suo bam-biuo, avesse negato di consolarsi nel sor-riso della Gioconda? I poveri infatti affolla-vano il Louvre e lo amavano. Lo chiama-vano notre calorifère naUorùd, e si da-vano convegno nelle sue sale regali splendenti d'oro e di specchi, per scambiare le idee sul problema di aver cenato prima di andare a dormire sotto i ponti. Ora uno di le, lo ha probabilmente risolto. Nella religione della Bellezza si può oggi cantare la gloria del primo miracolo. BERCEREI". essi, quello che ha rubato la tela immorta-

Persone citate: Bellezza, Cook, D'annunzio, Maria Antonietta, Ruskin, Sieno, Tiziani

Luoghi citati: Credaro, Francia, Germania, Parigi