Il nubifragio imperversa tuttora nel Novarese e nell'Alta Lombardia

Il nubifragio imperversa tuttora nel Novarese e nell'Alta Lombardia Il nubifragio imperversa tuttora nel Novarese e nell'Alta Lombardia La lesi i! (Per telegrafo alla STAMPA) Milioni di danni nel rsrov£i,rese Novara, 23, notte. Nel pomeriggio d'oggi e più precisamente verso le ore li e mezza, si scatenava sulla città e sulle campagne circostanti, un gravissimo nubifragio. H cielo In pochi minuti si è fallo scuro da sembrare sera molto inoltrata, poi l'acqua 6 scesa in modo cosi torrenziale e con cosi tanta violenza, da tare veramente paura. La grandine non ha mancato di fare la sua comparsa, ma fortunatamente e sepsa accompagnata dall'acqua. Lo vie ed i corsi della città alta, erano ridotti a veri torrenti impetuosi, dove l'acqua in certi punti raggiungeva l'altezza di quindici e più centimetri. L'acqua si riversò nei punti bassi della città, innondando molte vie, giardini, case c cantine. In alcuni punti sono corsi i pompieri. Nel nostro sobborgo di S. Andrea, uno del punti più bassi deila città, le acque fecero rigurgitare alcuni torrenti, innondando le strade e le case --or un mezzo metro d'altezza. Fino a questo momento non si conosce l'entità dei danni causati dal nubifragio, tanto più che dalla campagna non giunsero ancora notizie. Tutti i giardini pubblici e privati vennero allagati e quasi totalmente distrutti e le vetrate nule si contano a. centinaia. 11 nubifragio e durato per la bellezza di un'ora, sempre colla stessa violenza. Come in pieno inverno. Vi completo le notizlo del gravissimo nubifragio scoppiato oggi sulla nostra città e sulle campagne limitrofe e più precisamente nelle zone che si estendono da qui verso Varano, verso Vercelli e la Lomcilina, dalla parte di Conflenza. Pur troppo I timori di gravi disastri non furono Infondati, poiché verso i paesi di Orfenzo. Ponzami, Casaline ed In altri siti sino a Borgo Vercelli ed a Vercelli tutto andò completamente distrutto. In ouelle plaghe, che solo ieri si presentavano ricchissime di riso, ora più nulla esiste: paro d'essere piombati in pieno lavorilo. Delle messi rigogliose non venne risparmiato nemmeno il fusto, l.a tempesta le ha tutte abbattute e la forza del vento e dell'acqua lo ha asportate disperdendolo lontano. I danni sono incalcolabili ed alle Società di assicurazione di ([ni, già sono pervenute numerorissime denunzie di danni in lume, ad'un massimo del 100 prr 100. Tutti gli albori cosi ricchi di vegetazione vennero dalla, tempesta spogliati ed a molti di essi l'impetuosità delia tempesta dlvelae i rumi. Altri furono sradicati dal terreno e la grandino 0. caduta in certi punti d'una grossozza eccezionale.. In questo momento è impossibile calcolare l'entità dei danni cho da alcuni si fanno ascendero a parecchi milioni. Notizie pervenute dal vercellese, che non 6 possibile in questo momento verificare, dicono che anche in parecchio zone del circondario I danni non sono meno gravi; gravissimi in tutta la zona, che da Azlgliano salo fino a Casule Monferrato, dove in certi limili 11 raccolto del riso andò completamento distrutto. I danni che risentiranno 1 proprietari ed i intavoli in quelle zone, saranno in quest'anno molto superiori a quelli degli scorsi anni. La campagna di quest'anno era. eccezionale perche i prodotti si presentavano per quantità di" raccolto di molto superiori all'aspettativa. Anche dalla valle Sesia, dove il raccolto Holl'uva si presentava ricchissimo, giungono notizie allarmanti. Si dice che in parecchi eentri importantissimi, che si estendono da Bidona a Borgo Sesia, tutto sia andato distrutto. I danni saranno anche più gravi dal momento che i raccolti presentavano per la maggior parte della popolazione l'unica risorsa. Finora non si hanno altre notizie, ma domani sarà conosciuta la vera calila dei danni. Anche qui nella nostra città i nubifragi di oggi e di slasera liauno provocato danni non comuni. Il fulmine ha pure cagionato gravi danni. Stasera in un cascinale, poco lungi di qui, e entrato in una stalla ed ha ucciso quattro bovine. Finora non si ha notizia di disgrazie personali. Kaccolti distrutti nel Vercellese Vorcalll, 23, notte. Ne! ipo-meriggio di oggi si è scatenalo .sulla nosSra città e sulle campagne un vie-lento nubifragio che durò parecchio tempo. La pioggia e 'la grandine caddero a dirotto. La grandine era di una grossezza eccezionale: i chicchi minori eruno della grossezza di una noce. Le 'zone tipccalnienle devastate si estendono al di qua 'ed al di là della Sesia fino olire Crescentino. 11 raccolto .del riso, che queei'anno sii presentava specialmente rigoglioso t promettente, è andato quasi completamenie distrutto. Vi sono «tate piante divelle e trasportate . tonano dall'lnfuriar del vtnto: gli orti ed i giardini sono stati devastati. I danni si .annunziano enormi. AUe compagnie di assicurazione sono già /pervenute numerosissime denunzie di danni, denunzie die hanno una ba.RO da!l'80 al 100 per cento. Le popolazioni delle campagne sono desoliate'per questo flagello che Je ha colpite; per fortuna perù, finora non si ha notizia di disgrazie alle persone. La piena del lap di Como Como, 23. notte. Passalo il panico nelle popolazioni più direttamente colpite dal nubifragio di lunedi, quietati gli animi e verificate le conseguenze del' disastro, risulta che i danni furono minori di quanto lasciavano prevedere le prime uptize. Certo il fenomeno meteorico e stato Impressionante. Per farsi un'idea dell'acqua caduta, basti pensare che l'Assa ha segnato ieri ii livello di metri 4.4 sullo zero. Questa è la massima altezza finora conosciuta, altezza che supera quella del 188S, anno in cui si ebbe' una terribile scena devastatrice. Anghc il livello del lago è notevolmente cresciuto, poiché da centimetri 50 che segnava il giorno 21 e salito oggi a metri 1.50 ed il livello tende tuttora à crescere. Dai calcoli fatti dall'ufficio idrometrico del locale genio civile, risulta che il lago, passando dall'-iltezza di centimetri 55 a metri 1.50 ha Imma gazzìnato olire 150 milioni di metri cubi di acqua. Òggi il temporale si e rinnovato, ma con minore violenza. In provincia, nei punti maggiormente danneggiati, si sono recati in gegneri del genio civile e dell'ufficio tecnico provinciale per riattivare le comunicazioni provvisorie c iniziare i lavori. Non si ha notizia di altre vittime umane. e a i a a . , l o e . o a i i i e e a i é e a . o o e o i a n e n e n a, o e n i o o o i e n a . , o e e a o i i o r , e i a i e a l i o i n o i . Parecchi stabilimenti, in seguilo al danni cagionati dalle alluvioni sono rimasti chiusi.La Società Volta, produttrice dell'energia elettrica, ha esteso parte della distribuzione della corrente, per. i donni causati alla luce, all'Officina centrale. Tre annegati nell'Acida ! Mandano da Cera che alcuni pescatori, nien! tre slavano alla foce dell'Adda a raccogliere i luglio., fi ianipadronlroiio di tre cadaveri, due :di.ragazze ed uno di donna. Tali cadaveri fui rono trasportati a Colico. Sembra che siano I tutti e- tre di Portano sopra Morbegno, dove I appunto l'Adda straripò, asportando ogni cosa j ed abbntiorrdo numerosi labbrleati, Anche a ! Cera il tenspo è stato e- si 'mantiene nessil'inoj Notizie che sf ricevono dailla Val.solda con| formano l'entità del disastro net paesi di San ! Mlimette e di Porlezza. A Porlezza domenica si trovava 11 cardinale I Ferra ni, arcivescovo di Milano, Il quale lune' di ha. proseguilo la visita nelle diverse ! parrocchie riolla sua diocesi : egili'fui bloccato | dna nubifragio a Cavargno, dove trovasi tutI l'oggi. Si crede che domani potrà ripartire per | continuare la viisiln, ina si .ritiene che ciò posI sa essere reso impossibile dallo stato dello | strado. j Tutta. Ih Val Cavargli a e stata colpita dal nubifragio: alcune caso sono crollate, .altre sono pericolanti : si richiede da per tutto il pronto, energico intervento delle autorità. La ifierrevia. die da Porlezza conduce a •Mena.ggjo, è stata grandemente danneggiala. Nella officina' dove si riparavano Io macchine, dine di questo macchine sono ancora sommorse dall'acqua. Si ò proceduto allo opere per la costruzione di mia diga che deve servire a incanalare le acque del torrenti» Besso che ha prodotto .il disastro. Appena questa diga sarà costruita, si procederà alla estrazione delle due. macchine, una delle quali è completamente sommersa e- non si vede neppure. Si sa appena il luogo dove si trovava e dove si presume possa essere stata sepolta. Ponti crollati nel VaresottoVarese, 28, notte. Il nubifragio continua ad imperversare. I laghi Maggiore e di Lugano crescono a dismisurail illune Marzorabbia asportò un ponte, tra Valtravaglia e S'oicuvla. Sono interrotte 1! transito o le comunicazionia causa del crollo di un ponte, della VaUe Vedaseli. A Ponte Tresa caddero numerose frane; il flutne Giona minaccia di straripare. Oggi, a Tradato, il fulmine è entrato nello stabilimento Fiera, gettando a terra numerosoperai e Impiegati, poi entrò nello studio, spaventando il proprietario, e di là scese In canti.nii, sprofondando la terra. •Le lince telefoniche sono pure interrotte. Dieci vittime in Valtellina Sondrio, 22, notte Rapporti ufficiali dei danni del nubifragio constatano hi gravità del disastro. Continua l'interruzione del servizio postale e ferroviario. Occorreranno parecchi giorni u ristabilire le comunicazioni provvisorie. Furono distrutti chilometri di ferrovie, di strade nazionali, provinciali e comunali, Danneggintlssime sono pure molte case, terroni coltivati e i raccolti. Finora sono denunciate una decina di vittime umane. Sono giunti cento pompieri, cinquanta zappatori, duecento soldati, cinquanta agenti di pubblica sicurezza, venti carabinieri. Furono richiesti lavori urgentissimi per la difesa degli abitati ed il ristabilimento delle comunicazioni. Violenta grandinata a Milano Milano, 23, notte. Il temporale furioso che per una mezz'ora arrestò la vita della città giunse questa volta quasi improvviso. Le nuvole norissime che provenivano dalla parte occidentale della città, presto la copersero, la avvolsero In una oscurità crepuscolare, e poi fecero rimbalzare sulle strade e sull'acciottolato i primi chicchi di grandine. Fu allora un fuggi fuggi generale, un accorrere affannoso ai ripari. Intanto la grandine scendeva come un flagello, battendo sui tetti e sul vetri, rimbalzando ovunque pericolosa come delle sassate, fra 11 rumore d ìi vetri infranti. I trama avevavano dovuto arrestarsi, e g?i 6tessi. vetturali impensieriti cercavano uno scampo per le loro povere bestie battute da chicchi che erano grossi come noci. A seroscio grandinava, sicché per qualche Istante, ii suolo ed I tetti rimasero coperti da uno strato bianco. Erano scese quasi delle tenebre profonde, perchè passava il grosso del temporale; ma per fortuna la tempesta si tramutò in una pioggia minutissima sferzata dal vento. Le strade furono come spazzate da quelle raffiche violentissime che minacciavano di rovesciare chi vi si fosée azzardato ad uscire per le strade. A poco a poco la pioggia si fece meno insistente. I negozli che si erano chiusi, tanto sembrala grave la minaccia, si riaprirono, e dopo mezz'ora comparve il sole, mentre dalla parte d' Levante le ultime nuvole, inseguite del vento fuggivano velocissime. SI oli ero a deplorare degli Incidenti, ma nessuna disgrazia alle persone: in Via Capponar! un comignolo fu gettato nel mezzo della via, ed un passante venne quasi investito e riportò gravi feflte. Un altro si rovescio in Ma Carlo Alberto. Gli allagamenti poi si ebbero in punti discosti della città: i pompieri chiamati dal telefono accorsero, specialmente per le cantine inondate e fu un lavoro faticoso durato per qualche ora. Sempre in causa del nubifragio crollava per sette metri la ciminiera dello stabilimento Cesare Greco, in via Nino Bixio, sfondando- Ja tettoia-della fonderia sotto cui lavoravano dieci operai; nove si salvarono, ma Angolo Gailotti, cinquanraclnquenue, seppellito sotto i rottami, moriva all'ospedale. Frana in una cava di pozzolana Un opera o morto ed uno gravemente terito Albana, 28, notte. E' caduta una frana nella cava di pozzolana della Ditta Parthil, posta a un chilometro e mozzo dalla stazione di Carroceto. iLu frana ha investito due operai, uno dei quali è già irastt, mentre l'altro e gravemente ferito. a e e a a n e Nel Bustese Busto Arsfzlo, 28, notte. Verso le cinque di oggi si scatenava sulla zona del bustese un violento nubifragio, che arrecò non lievi danni al raccolto. Tutta la città venne invasa da una grande quantità d'acqua che 'minacciava di invadere tutte le case di corso XX Settembre; molti camignoli vennero dal vento sradicati c gettati sulle strade ovo por fortuna nessuno vi si trovava. •Da Olgiate Olona, Castellarla, Fognano, CaLratc, Carolottola giungono notizie strazianti. L'acqua e la grandine hanno fatto veri flagelli. A Cas'.'ellariza si sarebbero verificati casi spaventosi per l'ingrossamento del fiume Olona; molti alberi vennero divelti e molte bestie bovine vennero fulminate dalle continue scariche elettriche. A Sacconago vennero 'richiesti d pompieri ovo tm vasto caseggiato è stato inondato. Case ili e villii pericolanti sul versante meridiona e del Gottardo Bellinzona, 23, notte. Soltanto stamane si hanno notizie un po' più diffuse dei disastri prodotti dal continui nubifragi su tutto il versante meridionale del Gottardo. Queste notizie sono però ancora imprecise perche lo comunicazioni per filo e per posta rimangono in gran parte interrotte. L'alta Mesoiclna per 'esempio, colla Valle Calanna, è completamente tagliata fuori dalla irruzione rielle acquo e di frane che hanno asportato pali telegrafici e telefonici, strade e linea ferroviaria. I binari della linea elettrica mesolcinese facente capo al San Bernardino furono divelti su .parecchi punti a Grono, a Sorte a Cabhiolo ed a Boffalora. Una compagnia del genio è partita stanotte per cooperare ai lavori febbrili di protezione dei villaggi di Roveredo e di Grono posti alla confluenza della Calancasca colla Moesa. Tra i due villaggi si precipita la Calancasca irrompendo da una vallata strotta e boscosa (la Calanca) allargandosi in una estensione desolata di massi giganteschi trascinati dall'alto e di rovine d'ogni genere. Una casa emerge sventrata dalle acque torbide che hanno cam btato letto lasciando da una, parte ponti e ripari per demolire nella loro l'uria la strada cantonale e> l;i linea ferroviaria. Koveredo è sotto la continua minaccia di scomparire Grono s'erge corno una piccola penisola ag grappata al monte, lo acque la circondano. In tutta la vallo anche il servizio postale è Impossibile, dei coraggiosi sono partiti attra verso la montagna per scendere nella Calanca e recare soccorso a piccoli villaggi del quali si hanno notizie tristi pel tramite del fiume che rigetta rovine d'ogni sorta con attrezzi e carogne d'animali. Nella Riviera, lungo il fiume Ticino il quadro è meno desolante, ma i danni non meno lievi. Porti squadre di operai lavorano tra Riasca ed Osogna per difendere la linea del Gottardo dal torrente Brogedo. Fra le due stazioni citate funziona un binario solo della linea; I treni circolano lentamente sotto la guardia di sentinelle scaglionate per avvertire I pericoli. Anche nella Valle dì Blurio il torrente Luggiana ha fatto dei danni. Se la pioggia non riprende con forza torrenziale, si ha speranza di riattivare per oggi la linea elettrica. Nella Valle Vcrzasca un piccolo corso d'acqua tramutato in fiumana devastatrice, ha travolto il piccolo villaggio di Valdo. Dodici case scomparvero mentre gli abitanti fecero appena in tempo a porsi in salvo, lasciando nella devastazione ogni cosa loro. Fra le rovine di una cascina urtata dallo frane furono trovate, da una squadra di soccorso, una donna e due bambine inebetite dallo spavento ma miracolosamente incolumi. Oggi la pioggia riprende ancora a piccole soste. Una triste apprensione pesa sulle popolazioni che perdono in gran parte 1 loro raccolti, già prima ridotti dal lungo periodo di calori eccezionali. Gli scherzi del fulmine Aafi, 23, aotto. ' Stasera, verso le ore 19, in seguito ad un violento temporale scatenatosi sulla città, si sparse per le vie la voce che due individui, colpiti da una scarica elettrica erano stati fulminati. La voce, che destava un'impressione enorme, aveva tratto origine dal fatto che le barelle della Croce Verde, malgrado l'acquazzone imperversante, erano state viste correre verso Porta Savona, dirigendosi a passo veloce sullo stradale Tanaro. Mi sono subito posto alla ricerca di notizie ed ho potuto constatare che, fortunatamente, la cosa si rlduceva a ben più modesto proporzioni. Ecco quello che era accaduto. Alle is 30, mentre l'acqua era cominciata a cadere, quattro individui, Amerio Ernesto di Giuseppe di anni 34, Torchio Felice, d'anni 24, e certi Sala e Rissone, che stavano caricando della sabbia nel greto del Tanaro, in regione Trincero, si rifugiarono sotto un albero. In quel momento un fulmine investi la pianta, gettando t quattro a terra. Il Rissone ed il Sala se la cavarono cn una discreta dose di spavento: il Torchio lamentò dei crampi ad una gamba; mentre il quarto individuo, l'Amerio, riportò delle ferite piuttosto gravi alle gambe ed allo stomaco. L'Amerio è stato trasportato all'ospedale. — Un altro scherzo del fulmine, che per poco non ebbe conseguenze tragiche, si è verificato a Molare Monferrato. Proprio nell'atto in cui densi nuvoloni accavallati nel cielo, reso improvvisamente oscuro, annunciavano Imminente la pioggia, una lingua di fuoco abbattevasi in una via del paese e, scoppiata con fracasso, gettava il più grande scompiglio nel.numerosi abitanti che si trovavano in quell'Istante sulla strada. Passato il primo stordimento, si videro il calzolaio Moccagatta ed il rivenditore ambulante Castagna distosi al suolo. Il rivenditore ambulante riportò delle scottature ad una spalla od in diverse altre parti del corpo; il calzolaio, rimasto tramortito e privo di sensi, poco dopo rinveniva e poteva essere trasportato alla propria abitazione, dove si riebbe completamente, senza risentire il minimo effetto Astia bruita avventura occorsagli.