Tragico accidente automobilistico Un morto e tre feriti

Tragico accidente automobilistico Un morto e tre feriti Tragico accidente automobilistico Un morto e tre feriti Nell'edizione del pomeriggio abbiamo dalo notizia tlcl funesto inciderne automobilistico che gel Iòne] lutto una disgraziatissima signora, ed ha sottoposto a una durissima prova di indicibile costernazione i parenti di tre altre persone appartenenti a distintissime famiglie assai conosciute e stimate. L'ihcidente, come già abbiamo detto, è avvenuto presso il Comune di Mathi, e precisamente nella, località prossima alla segheria Copperi, alla distanza di una diecina di minuti dai confini dell'abitato a nord, sullo stradale che conduce n Lanzo. Arrivando, ieri maltina, nel centro del Comune, ci siamo subito incontrati in alcu¬ ni gruppi di terrazzani i quali stavano com meniando il tristissimo avvenimento. Alle, nostre prime domando ci fu subito indicata ila casa del medico locale, che è il dottor ! Domenico Boria. | _ \\ morln ò là ; il medico sa precisa'.n.„nlf, cnmfL e .,...-„,,„,., i„ .ii,»,..,,!., menl Ci dirigemmo subito verso la casa, indicataci : una casa signorile che prende luce..da un ridente giardinetto, le cui ai noie I spl'enddsb'cnlatocCzggdsEattestano le cure assidue' di una geniilc (ultrice. Il dottor Boria era in quel momen tq assente. Ci ricevette la signora, sul cui viso erano ancora i segni, visibilissimi, di una notte passata insonne e fra prove di violento emozioni. Rispondendo alle nostre jdomande, la signora ci mise a conoscenza !delle prime notizie. j — Poco dopo il lecco — ci disse. — fummo improvvisamente svegliati da altissime gri Ida di aiuto che venivano ila persona in do¬ ìm™io fli una violentissima crisi di spavento. Io ">W* V"** P™««^ -»'{ * /avcl> »»« poiché le invocazioni di attuo si susseguivano con un crescendo allarmantis i situo, mio marito non terminò nemmeno di vestirsi, e si precipitò abbasso, conturbatissimo, io lo raggiunsi subito dopo. Apeno l'u¬ scio d'ingresso, vedemmo il sig. A. Chiarii po, un distintissimo giovane di l'6 anni, di Ciriè, a noi già ben noto. Egli era in uno stalo di impressionante agitazione. Con voce affannosa ci infurino sommariamente della disgrazia avvenuta. Eravamo, — ci disse, — in automobile io, mio cugino Ugo Rernmert, ■ l'avv. Andrea Gerard! ed il maresciallo di artiglieria ligi Saredo De Mendoza, tutti a bita mi a Ciriè. Venivamo dalle Grange di : : a , , a à e Lanzo, ove la mamma del signor Ugo Remmert è in villa con lo suo due signorine. Nelle vicinanze della segheria. Copperi l'automobile, che era guidato dal signor Remmert, si incontrò in un carro coi fanali accesi. Vedendolo, il signor Remmert. portò l'automobile sulla destra e passò. Appena l'ebbe oltrepassato, riportò il veicolo in mozzo allo stradale, ma nell'eseguire la manovra si avvide che nIJa distanza di pochi metri vi era un secondo carro coi fanali spenti. Il Remmert con prontissima mossa lento di evitarlo e vi riusci in parie. Infatti il carro fu appena sfioralo, tanto che potè proseguire il suo viaggio. Purtroppo però la manovra improvvisa si risolvette in un disa.stro per gli automobilisti, infatti l'automobile, dono di avere urlato contro un palo telegrafico, ma non in modo violento, porcorse sbalzando violentissimamente ancora avtnRssfratvamzvuvdi(s|mppicvrmeulmLvsdd, o - i , a a l - ima dozzina di metri, gettando a. lem, le lquattro per,,,,, che conteneva, poscia at tili impeto del motore m uzione, rovesciò col Irada, ove ne ohe bandonuto girò su se stesso e : stro sul ciglio della ab in fianco denti piccolo à o o - fossato. lo, Bemrnerf e il Gerard!, potemmo rialzarci quasi subito — continuò a narrare il signor Chiavi po — ; non cosi il povero maresciallo De Mendozia. Cgii respira ancora, ma temo che sia in gravissimo stato. L'abbiamo deposto su questo carro, sopraggiunto subito dopo iti disgrazia. Lo salvi, dottore, lo salvi ! Mentre il signor Chiampo narrava sommaria monte ai dottore i particolari del fatto, sopraggiunsero i signori Ugo Remmert e l'avv. Gerardi, i quali, come l'amico, erano in preda d'un indescrivibile conltii'baniento. Con tutti i riguardi possibili -- pri.k-eguì a narrarci la signora Boria. — abbiamo trasportato il povero maresciallo nella nostra sala di ricevimento, el oIsubiiu min marito «i accinse a fargli una e iniezione di caffeina, sperando di poter- riae -munirlo Ma, appena fatta l'iniezione, si uv- 1 ivido che il disgraziato ora. morto.* Oliando li tre amici ebbero notizia dell'irreparabilità della sventili-., si abbandonarono ad una. dsdt(r! sistraziatile scena di cordoglio. Specialmente il signor Remniert no provo un'indescrivibile emozione, seguita da una crisi, tnnlo elio ■mio murilo — prosegui la signora Boria — dovette rivolgergli premurose cure per cal! unirlo. A crisi attenuata il sanitario rivolse poi In sue sollecitudini anche agli altri. I>ajun esame sommario egli rilevò che il signor! . IChiampo, olirò di avere riportato contusioni a.jfid ocliimosi in vario porli del corpo, riportò pure la frattura del braccio sinistro; l'avv i.!caio Gerardi ebbe puro u soffrire numerosis e- sj,lle contusioni ri |pi =1,110 il braccio -i tratti di i, ii dnlnvnsaHissai doiotOsaj g| tratti di frattura I ì ib.?^-^^ . i llOll ill'OVI. L'indescrivibile strazio soltanto delle echiniosi b-jljn" elIH cadavere o a e] Il cadavere de! povero maresciallo fu la-i oIsciato nella stessa, sala di ricevimento del dottor Boria ; una salo signorilmente arredata, sita a terrone- della palazzina, il mite-' fra cui una inistro : ina sembra però che non i frattura. I minori danni perso- eriimeri. al qua.le il delia vedova. o bó a- l: ti a a ii oa»& irò corpo venne adagiato su uno invola e ]Ci»pe,rl.'i da un candido lenzuolo, su eoi la signora t. la signorina Boria hanno cosparso ninnale di fiori freschi: Il viso del disgraziato uomo è reso quasi irriconoscibile da; ammaccature. Secondo il giudizio di alcuni, 'il disgraziato prima di cadere sulla slrudo ideve avere battuto il capo spiitro lo stesso iautomobile. Oltre lo ecliimosi l'isconirategli] sui viso, i1 dottor Boria oli riscontri1 dolio fratture al crani", che furono e della ciiiiiniozione cere.b'rale che 1 a ! a - ail» o o- morie. La luttuosa noiizia fu pori gli stessi signori Chiampo, cardi, i quali, dopo di avere d r inro ui . ine cure dal dott. Boria, vollero ritornare n caia l! breve viaggio fu compililo in uhm vettura appositamente chiamata, e-j Della disgraziata fine del povero maresciallo fu data subiti' notizia ai suo superiore immediato, Che è il tenente di artiglieria Gialloni, il quale si affrettò a recarsi ìires.-.o la salma insieme ti) maresciallo Persone! «d al sorgente maggiore Spaccialbelli. Nessuno ebbe però il coraggio di notiii.. I care In notizia nella sua terribile rea il t-, olia signora D^ Mendoza. La povera signora parti quindi do Cirio coH'ailimo straziato, ma iiiiiuvia aperio alla speranza che la disgrazia non fosse irreparabile. Soltanto quando fu a Mutili conobbe lultu la verità :.a misera donna parve impazzile dal dolo- ., {?,,!„ •l"~'1 ! iidusse- ... ;ala ,i Lino da- teminerl e Ce-.ricevuto ie pi i- !e la scena che ne avvenne quando si „.,''»•»>•• in presenza della i-ara salma, strappo c-!iacrinie agii astanti il compianto de! resto, a- per la i rag io a morte del povero maresciallo er « generale specialmente a Cirio, ove egli aba bituva da niobi ausi, do quando cioè era fè aPP*nu icrECiite. il signor Lgo Laredo Do vjpn-j,,.,, er;i fi^ic u Monteleons Calabro od al aveva i'i anni A Ciriè aveva cótiosciutò, 'Igiov.iiitesuuH, u s^uoihvi Alice Wirlz, ni- .. scheggiati in modo che denunziano un urlo potè della madre dei signori Remmert, e l'aveva ottenuta, in moglie. Il matrimoniò era riuscito felicissimo. 1 due coniugi davano l'esempio di un'unione perfetta, di cuori e di gusti. Dal matrimonio sono nati tre figli, due maschietti ed una femmina, dell'età rispettivamente, di otto, di. sette e di tre anni, b'er desiderio della, disgraziata, signora, il cadavere verrà trasportato a Ciriè per j funerali. Già sono state iniziatele pratiche con la Prefettura per ofteere 1 occorrente autorizzazione. Usa visita sulla località Prima di lasciare Mathi, abbiamo voluto compiere una visita sul luogo del disastro. Come abbiamo dotto, il sito è a poca distanza dal Comune. 11 punto preciso ci fu segnalato a distanza dalla presenza, di un gruppo di persone che stavano contemplando l'automobile rovesciato. L'automobile distinto col N. b'3304- c della fabbrica Lancia. E' un veicolo elegante a sei posti. 1 parafalihi ed il predellino sinistro sono contorti e assai violento. Anche i fianchi esterni della vettura recano sagni di profonde ammaccature. 11 sedile dello chauffeur è sprofondato nel fosso laterale, diguisaehè se il giovane Remmert,, il quale slava al volante, non fosso stato gettato lontano, egli sarebbe rimasto addirittura schiacciato. II racconto di uno dei gitanti Ritornando a Ciriè ci siamo proposto di fare una. visita ni superstiti per udire direttamente da essi i particolari del funesto avvenimento. Alla casa dell'avv. Gerard! fummo ricevuti dalla inanima del giovane avvocato. Trovammo Ja povera signora ancora pallida e abbattuta per l'emozione provata, benché ormai Iranuilla sulle conseguenze della, disgrazia nei rispetti di suo figlio. Saputo il motivo dello nostra visita, ci introdusse corteseuienle nella camera dell'infermo, che trovammo assai commosso più per Ja morte del suo disgraziato compagno di sita elio por i suoi dolori. — Creda, — ci disse rispondendo alle nosire prime domande, — e stato un avveni|mento terribile, lo non posso adagiarmi nel pensiero che il povero De Mendozy. non è più. Vorrei soffrire molto più di quanto sofiru, pur di saperlo in vita. (.ledendo quindi al nostro desiderio, l'avvocato Gerard! - elio fra parentesi è un giovano e robusto uomo sui trent'anni — ci narrò i particolari dell'avvenimento, cosi e come gii suno rimasti nella niente. -- Ieri sera — ci disse —- dopo il pranzo, e cioè, verso Io 20, uscii col proposito di fare, un giro di digestione. Nella strada incontrai l'umico Remmert, il quale ini invitò a recarmi con lui in automobile fino alle Grange di Lanzo, per fare visita a sua madre, colà villeggiante. Rifiutai a. tutta prima, ma poscia credetti alle sue insistenze. Lo stesso invito il Remmert rivolse pure al De Mendoza, il quale pure accettò l'offerta soltanto dopo premurose insistenze. A noi si uni poscia il comune amico Chiamilo, cugino del Heiiiinerl. Un altro v liSr Yn.^'!rnUln^Ml!"!=i° - m?^' d-c tfc^^"8 alla comitiva, nl i ,,. In breve tempo giungemmo a Lanzo e ci soffermammo nella villa. Kemmért lino alla mezzanotte. Pel ritorno il Hemniert riprese il suo posto al volante. Alla sua sinistra doveva sedersi il Chiampo, ma poscia cedette-il posto al maresciallo, che ne mova espresso il desiderio. Io ed il Chiampo occupammo l'interno della vettu moderata. Cimiti presso ia segheria. Copperi vedemmo il fanale di un carro, ed il Rem- inert porto il veicolo .sulla desila della stra- da e iilo diritto. Fatta quindi la- manovra per riportare l'automobile in mezzo alla strada, il Hemniert si avvide della presenza di un altro carro senza fi,naie. Con fulmi-' non prontezza egli fece agire i freni. Udimmo come uno schianto e fu lutto. Nella monte mi è rimasta soltanto l'impressione del (veicolo che traballava e nulla più. Qunnd ritornai in coscienza ini vidi coricato ! suolo stradalo. Vidi Remmert già, in piedi e si agitava coni» impazzilo. Subito dopo ilzo anche Chiampo, Ci avvicinammo ala jn ! 'ja |povero maresciallo e udimmo che rantolava ancora. Era vivo e sperammo. Lo adagiarli ino su un carro sopruggiuntO e lo trasportammo a Mathi. resto l'abbiamo già narrato. Giunto a Ciriè, l'avv, Gerardi ebbe le cure del modico localo dott. Ossigliu. e del dott. Lombardi. i non itosi appositamente du Torino. I sanitari i sono .incora definitivamente pronunnia opinano che la guarigione non sairà troppo lontana. In più grave stato si tro, va invece ii signor Chiamilo per la frattura H161 braccio, che richiederà una cura alqtianjtp più_prùiuUgata. Egli è degente nella sua i i "i'.^.';".-' , *| k?." '"a ''lullU' le Sl,a ™"d'"om non creduto di disturbarlo. In quanto a) signor Remmert non ci fu possibile trovarlo. Nessuno ci seppe dire do\e cg-li si sia recato. Anche in Cirio la notizia, ha prodotto profonda emozione. Tutti hanno parole di compianto poi il povero maie&ciallo. e deplorano ja. disgrazia locata ai tre superstiti, che som. assai noti e benvoluti in tutta ia regione.