Le grandi manovre nel Monferrato

Le grandi manovre nel Monferrato Le grandi manovre nel Monferrato Le preoccupazioni patriottiche di Casale — Le cattedrali di tela — Verso Alessandria — Ipotesi ed induzioni sulla dislocazione iniziale delle truppe — Colloquio col generale di Corpo d'armata Massone — Una corsa vespertina sul terreno di manovre — Rievocazione "eroica. (Per telefono dal nostro inviato speciale) esauste un poco di questa eterna estate "nella 1grande luce meridiana sfolgorante sui vi- sGasile, 19, notte dNulla ancora o quasi attraverso il teatro Pdelle manovre, che denoti l'imminenza del grande fervore di armi e armati, che si pre- nInani Casale Occimiano Mirabello Rea- u\»"fc J?J*à&cCtc?iè^ospiterà il Re Villa- a nata a rappresentai 'alia intera, che cioè gli attaché* militari cldl lutU} e,rop?, e del rest? d,ul »10-ndo a": cora, che la cittadina avrà .1 privilegio di! ospitare giudichernnno il nostro paese alla s stregua di quello che Casale saprà offrire j agneti ubertosi, che li circondano. Cioè, non sono esatto: a Casale, per esempio, benché snon appaia subito a prima vista, si è tutti d'11 subbuglio per la venuta dogli ufficiali Restero al campo. Ci deve essere stato qual- b C(]n0j che g. djvert, & suggestionare l'ot- d timn popolazione, i pacifici albergatori le p solerli Autorità locali, che Casale è desti- c ; loro di seducente. Come vedete, ce n'è abba-js Stanza por mettere in rivoluzione della gente assai meni calda di suscettibilità patriot-1 m'ticlle ui 1uell° che dimostrano di esserloiaquesti laboriosi vignaioli. L'ufficio della j pstampa, stabilito con gentile pensiero, sii rata più amena del ! r1 ^'i nep- Le noi idovrehbe dire, nella borgata più Monferrato, a San Salvatore, non è pure costituito. Tacito avvertimento, che siamo lievemente in anticipo. Non c'è dilt '"he scoraggiarsi. E siccome la fortuna ci assiste nella ricerca e nella scoperta di una b automobile, che gli ufficiali della direzione r manovre hanno dimonticato ner otrei rtel e ° ,eci t?amo SXo in de t 'I™" -tjrSinfcSS ^ m i ni vìsitn ,^.^ t- . • • , | ]7Ccc: se si potesse uiiniagi^iire la popò-Imjjazione di una ìnetropoli nioderna, che Istanca della monotonia ispiratale dalle vie, dalle piazze, dai giardini, dalle case in mu j rallini delia città degli antichi, l'ubbando ■ nasse per darsi in massa allo x/iorr del | tms' CantpUt^, emigrando con un moltitudine di j tende verso 1 ignota e seducente bellezza di no in terre vergini; e se si potesse , „a rapolazione ordinale conduCesse seco per i riti della sua fede lanche una chiesa di tela, una tenda cntte- Idrate, onesto non potrebbe essere un odi ld ftCj0 divèrso dai due abbozzati per ospitare l fe moli dei dirigibili militari. L'impressionejcjchc si riceve, entrando dall'aperto nll'oni- d ; lira calda e dorata degli ha-nyarx improv ivisati, c precisamente quella di penetrare in un tempio di tela; e la luce che si attenua, Iconio passasse attraverso vetrate colorate, i vastità dell ambiente, i grandi archi fer- perlici deila stoffa, la sommità dei quali ò ! af(,a vcnticinaiie metri dal suolo, tutto con tribuisce a dare all'ambiente un singolare i i, "hine-,«ti™ l'nrin npll'inlr-rnn ù 1 La!,Jl ,„ „? s= ~,„L ? SIiSiJL Isoffocante come in una serro II dirigibile, i rc.'..n.!r!Sll,^"l,.5JJ"' T* _"?L0"V..'C j ,f x I «paahn divenuto in onesti giorni tutto argenteo, sonilirn là dentro lo scafo metallico di una nave campata per aria. Ma. è strano come l'impressiono di enormità e di rigidità della legnila con i''9™ sforzo tutta la massa si muove, ohbe'disco, abbassandosi al vostro,gesto. Il P. 2 riptiSO, aspettando il suo confratello, per il i quale il secondo Stangar è già quasi ulti- l'impressiono di enormità e di rigidità il | sua nl0|0 si cangi subito in un'altra di rrC.rC7vn (iì tenuità rauindo ìioPKiando • ^"',a' ' ' \ .« hi ci si accora ?lano fmn ""V , 1,1 Ll sl °;?co)fce ullc. c ima^iore, !" cHlometri ?ntro \ ).imiti ,<lel manovre, ci consiglia a tor- . ^ -. -, i-- , i 1 ,, ^ ■ r . -■., ^ , <-*. > l t , . T>\ oecirinnnlo /In tnlnliri moto. Per oggi lo lasciercmo riposare an che noi. Avanti verso Alessandria. E' quasi il meriggio. La strada è cosi sconnessa e denso il polverone che siamo costretti ad andare piano, particolare che ci dà subito un'idea della rude prova elio è riservata alle truppe, qualora questa eccessiva caldura perduri e non si provveda ad arrestare i movimenti dei reparti alle prime ore del mattino. Siamo sul ciglio del contrafforte dellp colline de! Monferrato, a San Salvatore. Im fortunato incontro con uno di quei competenti ufficiali di stato maggiore, che da due giorni sembrano impegnati con le loro automobili in una folle aura a chi riesce a divorare un numero gcdlrlldgrfv| fmdPdzcgdcsnare sull'argomento passionante, del tempo — No, no, si persuada, — risponde alle mie obbiezioni l'ufficiale, — l'ipotesi dello sbarco sulla riviera ligure e la domanda -|che ci facciamo a quale dei due partiti, se a] settentrionale, 0 al meridionale, attri- e o. ... .<~„aai~tnvB t „ due l;!10!1 PI0 £Vf?Atcle' o a l settentrionale mire, la qualità di invasore e di difensore innato smio ben determinate e ben suddivise dalla linea padana... Una ha valicato le Alpi e l'altra si prepara a contrastarle il passaggio del Po... Dobbiamo completare l'indicazione alla quale accennavamo nella nostra corrispondenza di ieri. L'armata rossa, che risulterà arrivata fra San Germano, Santliiù e- Livorno avrà all'inizio delle manovre la sua clsszendtdzsol l1 divisione ili cavalleria ('Lente di 1 ormo) a n! Sun Benigno al d dell'Orco. L'armata - i . > che, come abbiamo osservato, rappresenta un abbozzo di dislocazione iniziale, data specialmente la posizione rispettiva delle due cavallerie, è chiaro che quella del conte di Torino non esiterà nel approfittare della sua felice posizione per andare a passare il Po a monte dl Torino e giungere sulla retrovia nemica attraverso la linea - di arroccamento Alessandria, Asti. Torino, bastione (le cullino dfl Monferrato-,'un - fi» o Mi Poi una linea di a ■'■Oceanie ito n ., l^Z!J1 kKndr^ Àsti dorino) un o "a) er„„Lw hi lina, i «Ui,,, „. li ,'iì , a1''erto numero di linee longitudinali di avunzato dal sud verso il Ite ecco la serie 110 e soltanto le sue divisioni di cavalleria, fi so,lù a' di là di Chivasso. degli elementi, che ha a sua disposizione il Partito azzurro, ^d il partito rosso? L armata settentno- naie si dovrebbe trovare cer amente in psigla una condizione di superiorità rispetto agli si azzurri. Non avrà notevoli forze distacca- b comandante del "ConaojS corpo d'armata (partito azzurro). 2 ~ S^^Ìh .He In garantisco non0! -Non so nulla, glie lo gaiantisco, non d saprò proprio nulla sino a quando non pj avrò avuto comunicazione del tema^ Non d C°n questi elementi, che mi sembrano sufficienti per stabilire una concatenazione di idee e di risultanze, degna di discussione. pP Riunto ad Alessandria e con un poco di buona volontà e molta cortesia da parte m della persona, che vorrei associare alle prevedibili conclusioni, riesco ad avere un| colloquio di fine di colazione con S. E. U cjsi potrebbero fare che delle ipotesi oziose, de — Ma, insomma, V. E. converrà che al- q meno il suo corpo di armata appartiene siad uno dei due partiti, a quello nazionale, a per esempio. q - No, all'azzurro, perchè nazionale? Sa- j 22 ranno i rossi e gli azzurri semplicemente. ■ ^ ""'T,,', ^ n i^S^n s La denominazione di paitito nazionale o A invasore bisogna lasciarla nel dimentica-1 ctoio del passato. _ . I M — Ebbene, soggiungo io, affaccio il mio. bastione, il mio fosso, la mia linea di ar-l in roccamento, ecc. ce — No no no risponde il eenerale, men- co tre ti aio 'riso il i mina ^a» eVir^so carat- ™ i ini d ^ Sii o d 1 iia^im nta de iti .1 mo neppure che fronte avremo? — Come, neppure il fronte? Neppure ani tremino benissimo venirci a trovare lungo: dam"I—mettere che con 1 approssimazione esso n-|pstillerà parallelo alla linea del Po? i luE chi lo potrebbe affermare? Noi po- la linea Casale-Alessandria, fronte al gran de gomito del Po. Non le pare? — Giustissimo. e dunque? — Dunque bisogna aspettare. — Ma il Po si passerà? — E' da immaginarselo. Ritorniamo al « garage » militare di A lessandria, nostro asilo, dove rombano in cessanti centinaia di automobili militari e di quelli appartenenti ai volontari del cor-! Riprendiamo la via del ritorno verso Ca ««•«. La se,'ft sl('nde sulla campagna un sodo tennccilpo ciclistco automobilisti, che con concorso ' flabbastanza notevole da o<rni nnrte d'itjiliii I vauDasuinza notevole ua ogni parte a Italia| qpddghanno risposto all'appello di partecipante no alle manovre. conforto di lunghe ombre. Incontriamo un! qgrosso reparto di richiamati ai reggimenti concentrati ad Alessandria, che riedono dai campi di tiro. Più innanzi e della, cavalleria sciolta a piccoli gruppi distanti, caracollanti lungo la strada polverosa. Sotto le colline di San Salvatore, immobile ai lati della via, una lunga fila di equipaggi da ponte, di tozze barche di lamiera, sorvegliate da sentinelle. K' nuovo materiale diretto ni concentramonto di Tortona, che fa qui la sua sosta notturna. A San Saivalore uno spettacolo tutto diverso: mia | folla di villeggianti sui modesti duecento meni di ;iliitudiiie del colle, nell'illusione di sottrarsi cosi alla, caldura alessandrina. Poi, così ancora per le grandi ondulazioni del contrafforte, che bisognerebbe battezzare contrafforte dei vigneti distesi sulle chine in linea serrata interrotta dalle larghe chiazze, di canneti, avvistiamo in fondo di un lungo rettili l.o una massa semovente: alìro truppe che avanzano. Del genio anche questo. Marciano a scaglioni di compagnie per salvarsi dalla polvere. Hanno confinato in ddpe sorddchtisnIdcfidpdtsniidvcoda, assai lontano, le loro bnrche ambii- clanli del vecchio modello, che si disegnano qnel cielo del crepuscolo con delle strane ssagome di antiche macchine belliche, che pstupiscono per la loro apparizione nel mez-i czo di questo esercito, il quale, da tutte le pesplicazioni sue, grida che è bene in armo-; nia con la rapida, agile e trionfante iiio-:«domila. Ecco i sobborghi di Casale e per con-l trasto, naturalmente con quella modernità vdelle nostre armale, ritorna una rievoco- tzinne: Nel 1819 Carlo Alberto, già esule'msulla viu di Oporlo, giunge n Casale. E' il rterzo giorno dell'armistizio Salnsco, ma al eCasale si ignorano ancora i particolari del- Pla sconfitta., l'abdicazione del He, il trapas- so della clorosa e sninosn corona P' ovvi- Cse n e austriaca Wimsffend. La. città decide di' compiere il suo dovere, cercando di tratte- pe°.- SiSolerò, antico soldato di Nn.poleone, che organizza la resistenza riunendo qualche centinaio di armati nel castello, aprendo il fuoco con le. artiglierie, spedendo il tenente dei carabinieri Della Rocco ad Ales-, snndria per un soccorso di munizioni. LaLdivisione austriaca tenta di icnnalarsi per il ponte. Il tenente Della Rocca alla testa|vdivisione austriaca lenta di iemil'irsi ner ail ri S S ni!! .il» £ iil ponte. Il tenente Della Rocca alla teste vdei suoi dieci carabinieri la carica con au-( cdacia inverosimile e carie con quel suo emanipolo, ^otto le artiglierie dei difensori, rimpolo. Sotto le artiglierie dei difensori, rla divisione austriaca ripiega. In questo 11 mRe esule, giunge a Casale e l'epopea sva- vnisoe 1 r I a' ' , ,_ ,.iRNon ha tutto questo un significato di I vgrandezza commovente? Una borgata dite-! sa da 200 persone, che commette la subii- Fme follìa di contendere il passo ad un cor-' t finzione bellica che intorno ad essa si -pre- ; preoccupata, come yl ho detto della mia si ne custodiscono la memoria con orgoglio e da qui probabilmente non riescirà ad andare molto lontano. Siccome Casale è sione, che le si vuole attribuire di far fare buona figura all'Italia, così mi è piaciuto para. ' | ARNALDO CIPOLLA. ■ —

Persone citate: Carlo Alberto, Della Rocca, Della Rocco, Massone, Sun Benigno