Enrico Ferri rompe il silenzio sulla vertenza italo-argentina

Enrico Ferri rompe il silenzio sulla vertenza italo-argentina Enrico Ferri rompe il silenzio sulla vertenza italo-argentina Ua colpo al cerchio e l'altro alla botte Roma, 6, sera. Enrico Ferri, intervistato nella sua villeggiatura di Rocca di Papa sulla vertenza italo-argentina, ha fatto le seguenti dichia-. razioni: . , — Mi ero proposto di non interloquirei sull'incidente italo-argentino non tanto perchè è notoria la mia simpatia per i pfinciJ pali paesi dell'America latina, quanto perche avevo ed ho la convinzione sicura che" l'incidente si appianerà con reciprooa sodv disfazione. Non ci sono colpevoli nel caso attuale. L'Argentina ha per sé là circostanza attenuante del terrore bianco che l'e-j pidemia incute alle nazioni americane di! scarsa popolazione ; ma l'Italia per sé hai |.a ,,lasionn ' so. montabile della dignità e: delJa sovra'utla i. tzionale, quindi nell ira. possibilità di r.co-. -score l'intrusione di fun-j un servizio di Stato che* possibilità di reo- lionari strani..;! ; per il nostro p.. rificaziòne posi;' Scorso nn scafo con tante trasportano a cOsrT -di" r'rifprn fn Si comprende qui liano che ha pe: : poi ha la sua vera glo-, nel fatto che nò l'anno! no nessun grande piro-i ttliaia di emigranti che! 'ii ha esportato nessun' -ssun paese del mondo.: li che trail Governo ita.-!apo l'on. Giolitti, che cer-< amente ha un stingo pratico, positivo, resi-i stcnte, a-ì ?-gni infatuazion.e impreasiohiati-l ca, ed il Governo argentino, che ha per, presidente un uomo come il dottor- Saei»; p©iia, che conosce bene l'Italia, l'apprezaa e l'ama, l'accordo non sai'à■ difficile.• Avvera rà prima o poi, ed avverrà con reciproca; soddisfazione degli interessi morali e mate-, nali dei due paesi, _ Che ne dfce del pPOVvediniento de, noJ stro Govèrno? — Io approvo cordialmente il provvedi* mento del Governo italiano, ma non posso! a.men" cl* far.e ."I1 augurio, che la forma.; di tutela degli interessi ita ìani nei paesil transoceanici non avvenga saltuariamente.! pCr episodi più o meno ab irato, ma sia l'è splicazione di un programma politico'posi-! rivo e sistematico. L'atteggiamento del. nostro Governo — continua l'on. Ferri — inij questo condizioni può essere un episodio! staccato o l'anello di una catena, della no-! j stva azi01le politica internazionale con l'A-i imerica. '1 i — Di fronte ai rapporti materiali e mo-i ìra" *ra ''Europa latina che ne pensa? I L ~ ^ij^'^S^^r^^ smo momentaneo di risentimento e di chau*, | Wnismo a cui di qua e di la deirAtlantico; qualche giornale e qualche intervistato sij jn lasciato andare, bisogna ponderare sere-j 1 nnmente, non solo le ragioni di simpatia» i internazionale, ma anche le ragioni di] 1 quella coincidenza di interesse, che deva; e?spre la lnissola direttiva dell'uomo di Sta-] |l0. Nou dimentichiamo che se l'Argentimi j ha bisogno, assoluto bisogno della meraviv: jgliosa energìa dei nostri lavoratori, 1'Italiaj Però trova anche nell'Argentina un paesai Vjcf°, ch? da .aU.a nostra.produzione indù-; striale ed agricola una bilancia non ladif-, brente tra esportazione ed importazione di! parecchie diecine di milioni ogni anno. .< j — Crede che la stampa anti-italiana avrai! .il potere di cancellare i nostri buoni rap<; : porti con l'Argentina? < Io confido per quello che ho detto, chat! 'e parole esaltate di qualche giornale di, ' |;,S£riu, che non è dei più autorevoli, non) - van'nnno a cancellare la convenienza dei: buoni rapporti fra Italia e Argentina, spe* , cialmente quando si pensi che nell'America'! ,latln:l d"e formidabili potenze commerciali;, Gevmania e gli stati uniti, stanno com piendo un lavoro silenzioso ma irresistibila , di conquista del mercato, —Sempre, insomma, la politica 'del do>\ : ut des? ! ~ Appunto. L'Italia di certo non deve a*i i i vere nemmeno lapparenza di mercante*. |giare ,ft pe„e dei ^ emigranti^ ma devoj ; anzi pel. la politica, del do ut des richiederai ' dall'Argentina come dal Brasile come dagli! j altri paesi le migliori garanzie economiche! ! e giuridiche per i nostri lavoratori, ma cons ) .« ,.Tt_1:„ x M i: £.„ ; a ciò VIt{llia non Pnò dimenticare che il sua; a progressivo sviinppo economico all'interno,; a inveCe di un grande vantaggio, diverrebbe sciagura nazionale, se non trovasse di là, | dei monti e del mare lo sbocco commerciale!! idei suoi prodotti. Nella serrata della scac-; ! (,,l!er«1 internazionale l'America latina rap^j . presento por noi il campo più propizio e sutv, i pntico di attività economica ed intellettuali .presen 1 i ie tp mi auguro quindi che, passate le nu-s -!bi di questo incidente, ritorni il sereno tra! oI l'Argentina e l'Italia, sopra tutto fra gli' - Argentini e gli Italiani che vivono insiema al di là dell'Atlantico.

Persone citate: Enrico Ferri, Giolitti, Saei