Due pene uccise ed una ferita a morte in un ballo pubblico a Fubine Monferrato

Due pene uccise ed una ferita a morte in un ballo pubblico a Fubine Monferrato Due pene uccise ed una ferita a morte in un ballo pubblico a Fubine Monferrato (Dal nostro inviato speciale) Fu bino Monferrato, 31, notte. In seguito ad una terribile rissa, scoppiata stanotte, alle ore I, ad un ballo pubblico, cer to Meri Luigi, d'anni 25, da Altavilla Moiwsr rato, uccideva alla presenza del «if*ar.o, dei carabinieri e di una folla enorme, eerU Vipiaj?» Matteo Candido, fu Pietro, di anni 33. da Viarigi, e Gallo Giovanni fu Luigi, di annr39, dfc v*v g feriya p(j. nlortaIniente Canina c.ir,0_ fu Sebastian0i di anni 27> da viarigi. e si dava ql,indi aUa fU(fa. sul posto si trovano ie Autorità. L'impressione è enorme, Eccovi i particolari dell'orrenda strage com piuta stanotte, e di cui vi ho dato sommaria notizia col mio telegramma di stamane, Ho trovato ancora il paese pavesato a fe sta- ner I'nnn1ua ricorrenza di San Cristoforo, immerso nella pili profonda costernazione, pfT i,lnaspettata; ttagica: chiusura della solen Ilita Fllbine è lm Comune di clrca cinquemila anime, che fa parte politicamente del Colle gio di Vignale, di cui è uno dei centri più notevoli e appartiene giurisdizionalmente al circondario di Casale. Il ballo fatale Venuto il giorno della festa annuale, due 'partiti locali, che sono ora in lotta per la cri si municipale, decisero impiantare ognuno I>er conto proprio un ballo pubblico a pai Ghetto: i socialisti sulla piazza, a ridosso dei,1''1 collina' ne,la par,e più a,,a del paese' gli avversari di costoro, nella parte piana, a fianco del corso Dante, presso la stazione tranviaria, che conduce ad Alessandria, Casale ed Asti. E' in questo ultimo ballo che il !cas0 condusse la belva umana a compiere la I strage lagrimosa, per cui gemono parecchie famiglie. Per dire il vero, più che tragedia, è questo un drammaecio dei più orridi e brutali. Ho cercato invano, nella lunga e minuziosa in chiesta compiuta durante l'intera giornata, sotto il solleone, un qualsiasi motivo sénti mentale, ad attenuare, se non a spiegare, l'at t0 compiuto. Nulla. Una larva di donna, ri masttt ìg„ota avrebbe acceso Inconsciameu *„ lo le id muratore, e il Canina Carlo detto « Primo di anni 27, parrucchiere, tutti e tre di Viarigi Monferrato, scesero dal ballo dei socialisti ed entrarono in quello dei monarchici, sulla soglia del quale si imbatterono nel Merlo Luigi, di anni 25 dll FrRssinello Monferrato, e abitante ad * Altavilla, che essi conoscevano, pare da lungo tempo. Il Merlo, vedendolj, si lagnò coi tre che un altro individuo di Viarigi gli avesse rubato una sua ballerina, conosciuta nel ballo. I tre di Viarigi a una voce gli ribatterono; ■ E che! ti crucci tanto per una ballerina! guarda, per vendicarti, te la faremo ballare tutta la notte noi! », e in ciò dire, avvicinatisi alla ragazza, che mi assicurano non è neppu 'c bella, conlinciarono con essa a danzare, Quell° che avvenisse nell'animo del delin «mento. ln "uel momento, non è dato sapere. ma egl1' fatt0SI presso a quei dl Viarigi. li a P°strofo con Parole utle provocarono dagli : offesi, da prima, semplici risposte risentite, Poi, sembra, una copiosa scarica di pugni sul.l'Importuno. ! E' il momento culminante del dramma: Ec jcitato dal vino, umiliato dalle risa delle ra'gazze, che avevano preferito prima lo scono'seiuto, e poi i tre sopraggiunti, roso infine dall'ira per i pugni buscatisi, il Merlo, mentre l'orchestra, in un breve intermezzo, taceva, ; estratto un lungo e acuminato coltello a ser ;ramanico, come una belva si avventò sui tre. ' Cadde primo il Vitiama, colpito da una col! teiiata penetrante nel polmone dalla regione marnmellare sinistra: lo seguì il Gallo, riinasto ì fulminato al cuore da un'altra tremenda coltel el ', 'f a\ lat° r°' m'««'.^P.. stramazzati al suolo su! bado, si irrigidirono instantanea! mente nei disperati spasimi della morte. Il Ca| nma, colpito con una terza coltellata al lombi destro, ma non penetrante in cavità, potè, bar . 1 collante, uscire dal padiglione e recarsi alla AOsleria Vecchia, donde poi. raccolto, venne tra sportato in una camera della vicina Osteria Nuova, in condizioni disperate. Inaiasi alle vittime Il dramma si era svolto così rapidamente, che nessuno aveva potuto, nonché impedirlo, accorgersene, tanto che il maresciallo dei carabinieri di Vignale. Sostene 'Bellazzi, che, insieme alla guardia campestre, si trovava a due passi dal luogo dove il delitto fu consumato, non si accorse di nulla. Quando il maresciallo vide fuggire il Canina ferito, lo abbracciò, sbarrandogli il passo, credendolo l'assassino; rna l'altro, con voce rantolante, gridò : « 'Mi lasci, maresciallo, io muoio! ». Allora una scena impressionante successe: fra grida altissime e pianti di terrore, tutta l'immensa folla dei ballerini e delle ballerine fuggi precipitosamente per ogni direzione: sul palco non rimasero die i due cadaveri, i! maresciallo e la guardia. Lo . u""1""'1 cintomi .mì,***.•Muitmmitiài o e fu tutto sossopra; il ballo dei socialisti e le dan ze cessarono immediatamente; la .folla, passato il primo momento di panico, si riversò sul luogo del delitto, commentando a gran voce l'accaduto. Con gli altri, accorse il dottor Barberis, che constatò la morte dei due disgraziati, e si recò poscia a medicare il ferito Canina, il cui stato f,-iudicò gravissimo. I cadaveri rimasero momentaneamente al ballo: furono più tardi trasportati nella chiesa di San Sebastiano, ove si trovano tuttora, piantonati dalle guardie locali e dai carabinieri. La prima Autorità giunta qui. col maresciallo, l'appuntato Bonino Domenico e il carabiniere Bonino Giovanni, è stato il pretore di Vignale, Alessandro Borgarello, accompagnato dal cancelliere Luigi Della Santa. Ho potuto assistere alle constatazioni di legge, fatte in presenza dei fratelli delle vittime, nella chiesa, dove questi ultimi, distesi bocconi sopra dei tavoli, coi visi cerei e i 'petti sanguinanti, si trovano. Sul cadavere del Vitiama. che era celibe, venne sequestrato un orologio, uu portafogli di pelle contenente 60 lire; sul Gallo, che è ammogliato e che lascia una bambina di 13 anni, gli si rinvennero 10 lire. Le somme o gli oggetti furono consegnati ai rispettivi fratelli, che assistevano impietriti dal dolore. Oggi, poi. con la tranvia delle 1G. sono qui giunti da Casale il giudice istruttore avv. Clerici, il tenente dei carabinieri Pelli e il prof. Donarelli. medico-chirurgo primario di Casale. L'istruttoria L'istruttoria iniziata dal pretore è così continuata e continuerà, domani cori l'autopsia eseguita dal prof. Donarelli, assistito dal dottore Barberis. E' stato sequestrato il coltello col quale l'assassino compiè la strage. Lo stato del ferito Canina, che pareva dapprima allarmante, ora va lentamente migliorando e si spera di salvarlo. Si ignorano le dichiarazioni che il ferito ha fatto al giudice istruttore, ma esse non possono avere alcuna importanza. i>erctiè, a. chi oggi, prima dell'arrivo del giudice, lo interrogava, il Canina rispose di nulla sapere. La lignea fisica dell'assassino è data da alcune note che gentilmente mi vennero favorite dal tenente Pelli. Il Merlo è alto 1,75. di aspetto magro, baffi biondi, zigomi sporgenti, naso aquilino, occhi grigi; porta cappello floscio e vestito di lana scura. I tratti inorali del feroce accoltellatore sono quelli dei delinquenti. Sul suo conto non correva buona fama. Soldato dell'll.o artiglieria, di stanza ili Alessandria, egli si era segnalato per il suo carattere prepotente, che gli valse non poche punizioni. In Francia, dove suo padre fa il commerciante, il Merlo lasciò traccie della sua tendenza al mal fare. Era, insomma, uno di quei tipi foschi e violenti dei quali la gente emette il giudizio: « Finirà in galera! ». L'Arma dei carabinieri ha dato tutte le disposizioni telegrafiche per impedire che l'assassino possa oltrepassare la frontiera. In tanto le ricerche per assicurarlo alla giustizia continuano attivissime. F. O " B»