Il "modus-vivendi,, franco-spagnuolo per EL KSAR e la polemica marocchina

Il "modus-vivendi,, franco-spagnuolo per EL KSAR e la polemica marocchina Il "modus-vivendi,, franco-spagnuolo per EL KSAR e la polemica marocchina (Per telegrafo e per telefono alla Stampa) San Sebastiano, 37, fera. Ieri sera tra l'ambasciatore di Francia Geoffray e il ministro degli Esteri, ha avuto luogo una scambio di dichiarazioni verbali circa il modus-vivendi per la regione di El Ksar. Il «modus-vivendi», che è provvisorio, verte su tre punti: Lo d'ora nnanzi, il « Tabor » spagnuolo di El Ksar non arruolerà più i disertori della mehalla sceriffiana. Gli ufficiali spagnuoli si occuperanno della restituzione delle armi e dei cavalli dei soldati sceriffiani che hanno disertato finora. 2.o Gli europei, muniti di un'autorizzazione del loro rappresentante diplomatico o consolare, potranno circolare liberamente nella regione, anche portando armi. 3.o La mehalla sceriffiana resterà sulle rive sinistre del Lukkos : allorchè la necessità la costringerà ad andare sull'altra riva, ne avviserà le autorità spagnole. Il "gioco pericoloso,, dell' Inghilterra Berlino, 27, sera. La Taeylischc Rundschau che rappresenta la frazione pessimista della stampa tedesca scrive che, mentre le trattative fra Germania e Francia sembravano prendere una piega felice, una terza potenza si è immischiata, non come intermediaria, ma con accentuato favoritismo da una parte, << L'Inghilterra pària della tutela dei suoi interessi, ma sono i soliti pretesti che ven gono a galla appena la Germania accenna a muoversi nel mondo; e dietro a questi pretesti si nasconde il vero ritorno della politica inglese di non permettere cioè che la Germania faccia un passo avanti; e si vuole con ciò restringere intorno a lei l'ambiente in modo da soffocarla. L'Inghilterra giuoca un giuoco pericoloso colla pace mondiale perchè nessun popolo che. non voglia andare a fondo può lasciarsi* circo scrivere i confini dai suoi nemici. La no stra linea di condotta è questa: che le economiche assicurazioni degli interessi tedeschi ed il mantenimento dei trattati già conclusi oppure di altri accordi non ci debbono venire ostacolati dall'Inghilterra. Noi non domandiamo che il nostro diritto ed anche noi siamo del concetto di Lloyd George che la pace a prezzo di un avvilimento sarebbe insopportabile ». La nota pacifica è data dal Berliner Ta geblalt. Il giornale liberale scrive: «Noi non crediamo neppure un solo istante che la disputa per un lembo più 0 meno gran de di terreno nel Congo, oppure la stessa contesa intorno ad Agadir possa gettare l'ombra di uno guerra mondiale. Neppure noi diamo il più piccolo significato a tutte le notizie allarmanti. Le dichiarazioni di Asquith oggi al Parlamento saranno senza dubbio diplomatiche ed in nessun modo guerresche ». Dal canto suo la Vossische Zeitung scrive: «Noi sappiamo in Germania che gli inglesi non ci sono troppo cordiali amici, ma tuttavia questa volta nutriamo fiducia che ci lascieranno regolare senza disturbarci il nostro conto colla Francia: ma certamente non cóme dichiara una gran parte della stampa estera, cioè cho la Germania nel "Marocco non debba ottenere assolutamente concessione alcuna e che fuori del Marocco tutto al più essa debba avere un panino di burro ». Vengono infine le spiegazioni dei circoli diplomatici di Berlino le quali sono le seguenti: « Non si deve prestare nessun fondamento alla grave agitazione che in questi" ultimi giorni in una parte della stampa francese, inglese ed anche in quella tedesca ha trovato così larga eco a proposito del Marocco. Nulla è avvenuto nelle trattative fra! due governi che possa legittimare una tale agitazione. Non è vero che l'Inghilterra si sia già immischiata nelle trattative franco-tedesche. Con ciò naturalmente non si esclude che questo possa avvenire più tardi, quando cioè le trattative sinno giunte a buon punto. Ma per ora fi governo inglese attende pacificamente il corso dei colloqui. Si può inoltre con sicurezza affermare che le dichiarazioni che il primo ministro inglese farà oggi alla Camera relativamente al Marocco non conterranno alcun accenno al Marocco ». Commenti inglesi Londra, 27, sera. Il corrispondente del Times a Berlino dichiara che le probabilità di un accordo tra la Francia e la Germania sono .maggiori dopo la conversazione che ebbe luogo lunedi tra Kiclerlen AVaechter e Canibon, che non dopo i colloqui precedenti. « Secondo quanto "ho potuto apprendere, aggiunge il corrispondente del Times, Kiderlen Waechter non chiede alla Francia di rinunciare ai suoi diritti sul Congo. Quanto a una possibile diminuzione delle sue domande circa il Congo francese, è probabile che egli acconsenta a prendere Libreville e a lasciare Loango ». Il Daily News dice che non esiste nessun altro mezzo equo ed onesto per mettere fine a una situazione disagevole e piena di mistero e. di pericoli che ritornare alle clausole del trattato di Algesiras, ma facendo appeflo all'atto di Algesiras, sembra si dimentichi che esso deve essere applicato contro la Francia come contro le altre potenze. Non bisogna dimenticare — aggiunge il giornale — che la Germania si ritirerà da Agndir se la Francia si ritira da Fez e dai Chaoufa. Non è la Germania che fa opposizione allalto di Algesiras, ma la Francia ». Nel Morning Leader, il pubblicista Arold Spencer rileva l'attitudine dell'Inghilterra nella crisi marocchina, e dice che non è.esatto che questa nazione si sforzi d'impe: dire alla Francia e alla Germania di negoziare. « Noi, aggiunge Arald Spencer, abbiamo unicamente chiesto al governo francese di tonerei al corrènte dei negoziati, dichiaandogli che noi diamo tutto il nostro consenso a3 ogni azione della quale potremmo essere considerati più tardi come in parte responsabili. « Non è maggiormente vero che l'Inghilterra abbia rifiutato di ammettere che la Germania possegga certi diritti al Marocco ». Spencer approva le dichiarazioni di Lloyd George perchè il ministro inglese indicava alle altre nazioni i limiti che l'Inghilterra voleva conservare prima che fosse troppo tardi. li movo itti al Marocco Madrid, 27, mattino. Si ha da Tangeri: Lettere da Mazagan dicono che un incidente si sarebbe verificato sulle rive dell'Oum er Rebia tra alcuni « goumiers » e il console spagnuolo di Mazagan, signor Villas y Villareal. Secondo queste notizie che devono essere accolte però con riserva e di cui non si ha alcuna conferma, Villareal, accompagnato dal cancelliere del Consolato, dal presidente della missione francescana, da alcuni europei e da parecchi soldati del Maghzen, si recava il 27 luglio a Azemmour per attendere il padre Cervera, vicario apostolico. Arrivando a Oum er Rebia, gli spagnuoli scorsero sull'altra riva, il prelato e il suo seguito. Il console e le persone che lo accompagnavano, presero posto in una barca per attraversare il fiume. «. Un « goumier » intervenuto, avrebbe lasciato allontanarsi la barca dopo che coloro che la occupavano avevano declinato il loro nome. Allorchè gli spagnuoli in compagnia del P. Cervera, vollero attraversare il fiume in senso inverso, un altro ufficiale di servizio sulla riva, avrebbe tentato di opporvisi perchè non aveva autorizzazione del comandante francese e del comandante dell'accampamento di Sidi AU. Sarebbe sorta una discussione tra il « goumier » e gl'indigeni del seguito del console. Finalmente gl'indigeni, presi i remi, avrebbero condotto la barca dall'altro lato del fiume, malgrado le osservazioni del « goumier ». Un dispaccio da Tenerlffa reca che la Panther è partita di là dirigendosi verso Agadir. Riservisti tedeschi richiamati sotto le armi Parigi, 27, mattino. Col titolo « Preparativi militari tedeschi » il « Journal » pubblica : « Si annunzia da buona fonte che i riservisti tedeschi residenti nella Lorena francese hanno rlcevu to una chiamata alla armi». cdscptnltdcdpBrgmttdGn

Persone citate: Asquith, Cervera, Lloyd George, Waechter