Il processo della camorra nelle sue propaggini politiche

Il processo della camorra nelle sue propaggini politiche Il processo della camorra nelle sue propaggini politiche Punti interrogativi deli'on. Cicotti (Per telegrafo e telefono alla Stampa). . . Roma, 27, sera, Si impegna a proposito dei processo Cuocolo una interessante polemica. Essa riguarda i limiti del processo. Ieri l'on. Vacchini, apparso per un giorno alle Assise di Viterbo per recare a nome del collegio, di difesa il ramo d'ulivo nell'incidente Fabreni, sostenne la necessità di limitare il processo alle imputazioni mossa agli accusati ed accertare le responsabilità dì questi ultimi trasportando in altro campo, cioè in Parlamento, la discussione sulle responsabilità dei compi.ci della camorra non coinvolti nel processo, cioè una inchiesta sui fatti risultanti al capitano Fabroni e non facenti parte dell'atto di accusa del- processo di Viterbo. Il Pubblico Ministero ed il Presidente approvarono la tesi deli'on. Vecchini. L'on. Gerardo di Bugnagno ha presentalo alla Camera una interpellanza appunto per trasportare a Montecitorio quella discissione che non potrebbe essere esaurientemente compita dinanzi ai giurati: cosicché vi sarebbe da ritenere che il processo Cuocolo non dilagherà minacciando di eterizzarsi e seguirà il più sollecitamente possibile, stretto entro le dighe dei capi di imputazione. Ma sarebbe illudersi il ripromettersi che ciò possa avvenire. L'on. Veochini, dopo aver intonato quello che.iu detto il canto del ritorno del collegio di diiesa, ha già lascialo Viterbo. Tutto ritorna nello condizioni di prima, compresa la permanenza nel collegio di difesa delì'avv. Lioy, la cui anormale condizione come difensore costituisce la prima e vera ragione degli incidenti avvenuti. Assisteremo quindi a nuovi sconfinamenti dell'avv. Lioy nella sua opera di difensore e contemporàneamente ai tentativi della Parte Civile di strappare ai testimone Fabroni,. del quale continua la deposizione, quelle rivelazioni che taluni vorrebbero riservate ad altro campo. Ma se anche ciò avvenisse, se anche, la deposizione Fabroni fosse limitala alle semplici imputazioni mosse agli accusati, 'rimane tanta materia di scandalo nel seguito della deposizione .Fabroni da far prevedere nuovi e ben più vivaci incidenti. Due correnti si delineano infatti circa le proporzioni della testimonianza Fabroni all'infuori deila terza corrente: la correrne, cl'remo cosi Vecchtni, del silenzio sui fatti non strettamente attinenti al processo. La prima corrente, del fautori delle rivelazioni Fabroni, vorrebbe che il processo di Viterbo diventasse cohteniporaneamente il processo all'alta camorra napoletana: nessun limile alia parola del capitano Fabroni; egli deve-dire lutto quello che sa, deve sollevare tutti i veli perchè, dicono i sostenitori della epurazione completa, il processo di Viterbo non riguarda soltanto coloro che vi interloquiscono, ma rigiiiarda il Paese che ha desiderio e necessità (e quindi ne ha diritto) di pretendere che tutta la verità venga in luce. Perciò i testimoni devono poter dire tutto quello che sanno % non soltanto quello che si riferisce ai limiti delle imputazioni. Il mezzo invocato da questi sostenitori delle rivelazioni ad oltranza è dunque quello di servirsi del processo di Viterbo per istruire.un altro processo contro tm putati che appaiono finora soltanto nel' dietroscena. ... Il fine è corto nobilissimo, ma * dubbio che possa essere liberamente raggiunto. Al processo in còrso ne verrebbe sovrapposto un altro, ben più grave, di fronte al quale gli imputati del processo Cuocolo, che sono le marionette del dramma, scomparirebbero per dar luogo .all'accertamento', delle responsabilità di coloro che fecero, muovere le fila di coteste marionette della camorra: 11 fine, si è detto, giustifica i mezzi. Però, nel caso attuale, l mezzi sarebbero pericolosi. Ma. indisj.endentemenie da questa corrente più larga, una seconda se ne manifesta, più logica, nel senso di non estendere le Indagini a fatti estranei al processo, ina di accertare invece, senza reticenze e senza falsi pudori, rutto quanto ha indagato il capitano Fabroni per. I fatli attinenti al processo Cuocolo. Come è noto, è stato mòsso l'appunto al testimone Fabroni di essersi mantenuto reticente. La reticenza del capitano Fabroni si riferirebbe, sopra tutto a questi tre punii: 1. sostituzione nel periodo istruttorio di un magistrato favorevole alle indagini del Fabroni con un altro magistrato recisamente contrario: 2. conflitto del capitano Fabroni con i funzionari di P. S. Ma¬ Ieri, Giannachi ed altri recisamente ostili alle indagini del Fabroni; 3. risultato delle perquisizioni domiciliari compiute dal Fabroni, perquisizioni che assodarono la responsabilità in matèria di complicità con la camorra di personalità napoletane non coinvolte nel processo. E' da notarsi che dei risultati di queste' perquisizioni Il Fabroni non ha finora parlato. Ristrette a questi tre punti, le rivelazioni del testimo.no Fabroni appaiono completamente -giustificate ed è bene che avvengano. Il socialista decotti, invocando luce completa in tutto quanto ò a cognizione del Fa> broni, si occuipa nel Messaggero dello lacune della deposizione Fabroni scrivendo: ^Allorchè l'arma dai carabinieri di Napoli gettò le basi dell'attuale processo, si rese noto che nelle vario perquisizioni domiciliari eseguite dall' arma dei carabinieri furono rinvenute cambiali rilasciate al camorrista strozzano « O' Scarpariello • da funzionari autorevoli della .polizia e della magistratura napoletana, da rappresentanti dell'autorità politica e da qualche deputato al Parlamento. Inoltre al prò. fessor Roipi e ad Erricone furono sequestrate lettere ed altri documenti attestanti 1 rappòrti.... correntemente mondani che si erano stretti fra.costoro e qualche ministro o che gettano luce non solo sulla partecipazione della camorra alle famose eiezioni di Vicaria nel 130i, ma anche sull'ambiente di morale istigazione a delinquere cho si era venuto formando intorno agli attuali imputati; e non è più un mistero per nessuno che il capitano Fabroni si riferiva anche a questi documenti che passarono per le sue mani allorchè dichiarò, nella sua deposizione, che la camorra dopo le elezioni del 1904 si credette onnipotente e' sicura della sua Immunità. Il famoso baule- di documenti sequestrato al sacerdote Vittozzi ò stato a Viterbo aperto ed immediatamente rlnchiuso. Perchè? - si domanda il decotti. - In quel baule dovrebbe trovarsi la documentazio.ne dei rapporti scandalosi, intermediario e propiziatore il Vittozzi, fra vari altolocati amministratori di giustizia a Napoli ed 1 pezzi grossi della camorra, fra la Procura generale del Re di quella Corte di Aippello e taluni deputati Che debbono tutto — la loro posizione politica 'sopratutto — alla malavita locale. « Questi documenti vi sono ancora in quel baule. E, poiché è il capitano Fabroni' che 11 ha repertatl, perchè, anche per osseouio alla consueta procedura dei dibattimenti," non se ne è provocato da lui il riconoscimento, come si è fatto per il famoso baule e per qualche altro corpo di reato 7 « Negli incartamenti processuali, clic si riferiscono al processi... sapientemente fatti evaporare in Tribunale, contro i funzionari di Polizia, complici della camorra, Materi, Giànacchi, ecc., dovrebbero trovarsi gli atti diprotesta del capitano Fabroni. il quale si doleva cho, pur essendo stato accusatore essenziale dei funzionari predotti, fosse stato eliminato dalla lista testimoniale, con una ma! simulata dimenticanza del Pubblico Ministero, ed in quelle proteste del Fabroni sono consegnate circostanze di fatto e traccie di documenti, che si riferiscono, come vi si riferisce... il baule Vittozzi, alla versione Ascrittore,,prie è la materia dell'attuale dibattimento di Viterbo. Dove sono' andati a finire questi documenti 7 E so vi sono, perchè non sono stati contestati al capitano Fabroni, quando quest'I, per tre giorni di seguito ha parlato della versione Ascrittore? E sempre in ordine a guasto contenuto importante del dibattimento attuale, e quindi in perfetta attinenza alla causa, ove sono andati a finire i rapporti del capitano Fabroni, intorno all'istruttoria... do*. mestica, fatta in casa e con la collaborazione del sacerdote Vittozzi, dal famoso giùdice CicenKllone? E se vi sono, perchè non sono stati contestati'al Fabroni? E l'incartamento'dol processo Giordani, nel quale l'Erricone e gli altri erano imputati di estorsione, e ne furo, no abolii dopo, e fra le proteste del Pubblico Ministero, perchè non si è compulsato ai .tipi dell'indagine intomo all'associazione a delinquere. « Forse per sottrarre al controllo della pubblica opinione il fatto graviscimn delle prole, ste del Pubblico Ministero Gioffrèdi, il quale, non mostrandosi disposto al salvataggio preor. dinato dei camorristi, fu a tempo opportuno sostituito da un altro più malleabile suo col» lega? ». • •