La prima udienza del processo Ferri-Lodi

La prima udienza del processo Ferri-Lodi La prima udienza del processo Ferri-Lodi La causa pel reato di tentata estorsione (Dal nostro redattore giudiziario esprcs samente inviato) Bologna, 24, notte. tSiamo tutti venuti qui in udienza, questo po-l meriggio, furibondo d. sole, con un concorde I desiderio, se non con una sicura convinzione; ii rinvio. Un umorista psicologo e un noto ba- \ n'aìe IH'Overbio dicono che a oa-lori tropicali > anótìsT destinai aHa stessa 'legge, ed id venttcoHo sten. co. che a siculo riusciamo a farci con l'agitare di fronte ai nostri volti, cosparsi di un inesauribile sudore. ì fazzoletti, gli isoariafacci, r>agli-eitte e ventagli, discoide anche i nostri scrupoli, per i quali, un troppo facile rinvio potrebbe apparire sempre, in una grande chiusa, una diminuzione dall'autorità della giustizia. Troppo faticoso è. in questa stagione, ili coriwé dietro alla Venite., che. si dice, è ragiono di cg.iiii processo. E' vero che la Verità-, d'ai- tra parte, a quanto narra la leggendo, sta in fonilo al pozzo, che è un luogo per do meno fresco, ma non tanto pero da iusiìngarct a vincerò questa nostra, aenribiiie spossatezza, in mezzo alla quale, questo dibattimento, che pur si annunzia così importante, sta per iniziarsi. Nessuno non sente, d'altra patte, quanto 11011 1iL1'lossibilita di 1 ^u^oSafe^o»^ cedura o di diritto, .«na i'a pericoloso in questa torrida stagione iti',-, tiare processi, dove il materiale è cosi in- ii-amniabile. gli anium sono tanto accesi, e 'o dUsaussioni tanto ardenti; .ma la probabiU'iià un rinvio, ha, in que era base: un solo indoor sè ragioni di pro■a solo di opportunità. Esso riguarda l'abbinaiinento della caiusa dii mancata estorsione, contro il prof. Lodi, com quelle di diffaimafiione Lodi-Ferri e Ferri-Lodi, come caiuse che alla fin fine hanno una stessa base. o. per Io mono, uno stretto rapporto di causa ad effetto. La proposta che. a quanto si afferma, partirebbe dii.Ha Parto Civile, appaile opportuna, almeno da un lato: quello dì non irretire e. prohmcaire e rinnovare, con una serie continua dii processi, una 'polemica già troppo lunga e troppo poco edifleaiiile. Ma non sempre un. semplice criterio di oppont.unità sent.i'irien-Uiie può e deve far torcere il! commino della, giustizia. La gnin massa, dfigfì.i accorsi all'udienza non crede alla possibilità di un rinvio, e 'Ih previsione getta un certo sconforto in quelli, che sono obbligati ad assistere al di-battimento, non nelV.i follia., che. (vompatia e vivace, è animata dal'a roigUore lotcìi zione. aonci ohe i:n.rp. --li prender rane attiva alta vicenda del dibattimento. Pei* abbinare le due cause L'aula è abbastanza stipata, U che contribuisce a rendere, più intollcrabiìc l'ambiente. L'oli orovol Giacomo Ferri saede accanito mi suo difensore, mentre sul banco.tei accusati, flom.ina.ndo la caturale vivacità, suede il prò- fessone Lodi. Nel recitilo del pubblico è unafrotta di 'liscaimiciatii. che co.rnine.nia a. «uo modo, o eoe ha proso d'assalto i posti, corno il loggione ad una rappresentazione popolare ..li arena. E questo pubblico, molto spicciolo,ja.nrui.i- •i.tiw-.iie. filinosi ivi ili divertirsi molto alle disquisizioni giuridiche, che, appena a- ! i-r-m dal Presidente !'i.idì«Vza. ingaggiano a- Wa Mi preside.:.::- ! n.imiza. ingaggiano «• j ntmosa:nenw eli ;ivvr^a.!i. oxi ha la presiinzu.- !!)'\ ^l^' ' $ ,' k' ;l i 1 ^ ' nv Fnr uuro" ! ,u .,, pì\"a 'r„ai-™cir. n wri a e con eguale uut>i>. a oik. annos,,1,1 iii.ri.». 1 oì^èV^^^^"£«•'.•■s-iore deU'incidoute di abbi-nomeuto. L'nvv Bai-bauli, di Pane Civile, elio apre il fuoco parla cori rniiwiasmo di amico e fervere di iwitrono: due ottinw quaiitó. por parlare aniimaiiamente od a lungo, uonostante la. buo-na i-ax:oomandazìone m'eliminare del Presi-ùcl% raccomando, avvocalo, siamo brevil L'aw. Barbanti vorrebbe, con un elegante ' bisticcio. In defiiii/.ionc definitiva di questa IInterminabile serie ili processi. Tale definizio- no non si può aver" che facendo una massa sola delle cause nule di questo tribolato af-fure: pèrche i giudici iicssano con profitto l'imparare della causa di maocata estorsionecontro il Lodi, è pur necessario che prenda in osarne inno il materiale probatorio della diffamazione, che invano si e stralciato ed ; ancora si vorrebbe tenere separalo Se il processo fosso una caiiftii politica, a qtiest'o- ira sarebbe finito e trionfalmente fluito per il Ferri, il quale, n detta del suo avversario, i indegno del mandato conferitogli dagli elet-itoci, gucsiu mandato riebbe con magnifica Ma, purtroppo, questa è una causapuramente penale e puramente di astio per-s.inale, e quindi bisogna cercare di ridurre in una causa sola tutte le varie fasi del di-disgraziato affare. Il processo di diffamazione e l q'uello di mancata estorsione sono coevi, e 'quindi possono cisoie dibattuti senza prio-riiii dell'uno sull'altro. L'ayv. Mastelluri e l'on. Berenini. poiché ilprusidente vuole che bene si specificni qualij„-ore>.-i si vorrebbero stringere ili connu-hi... dicono che si potrebbe fare un mairi-motii<t in tre, e cioè le due cause di diffama-zione e quella di mancata estorsióne: un matrimonio in ire è uria cosa immorale! — dicono gli avvocali difensori. E le nozze non sono di gradimento nemmeno al V. M., avvo-fi e o 11 ii inorali, ecc., occ sono tutte hèlli» preced si uniscono il substrato di accusa di mancata estorsione sii quelle della diffamazione: le rniiiioni procedurali sono nell'ordinanza che or" mai i passata in giudicato e che disuniva , N processi: le ragioni morali sono nel fatto o ci,e p0n. Ferri perderebbe alcuni testimoni i',.!,,-. ÌÌP\ pro'-cflimenti per diffamazione diven-iiarono imputati, e nell'altro fatto che le prol , [finite , Avvocati di Parte civile: — In quanto a - quei testimoni dichiariamo fin d'ora di ri -1 i i , cuto Pezzulli, (-e un monte di difficoltà, dir-:•. Le ragioni storicheenza doi fatti che cp-e i n iiure per questi altri reati non sono ancoraa a i- e. i ezi a oo i- si quei nunciarvi. L'avv. Venturini, della difesa, fa una vibrata dimostrazione della sconvenienza del connubio. ICj-'li vedo in questo una manovra della Parte civile per allontanale dalle labbra l'amaro calice, il quale amaro calice — esclama-1con vigoria giovanile il venerando avvocato —ve lo faremo bere fino alla feccia. Avvocati di Parte civile: — E della fecciace n'è molla! L'on. Berenini, che è patrono di Ferii, faun'arringa piena di arguzia. Non c'è ragionedi dire se non per far colpo sulla platea —e;xli dico — che la Parte civile voglia prucrastitiare la causa che la difesa ha raffiguratosimbòlicamento in un calice avvelenato. L'onórevole Ferri ha sempre esortato la so|iociludine nella definizione della causa. Una sola volta dovemmo cedere e chiedere un rinvioProf. àvv. Labriola, ironicamente: — Chfu il lusingatore? — Ahimé! il monopolio fu il galeotto! Eravaino avversari e favorevoli a! progetto impennato a Montecitorio' L'oratore, con molti lini argomenti giuridicidice che nessuna, proprio nessuna ragionprocedurale si oppone alle nozze della causdi diffamazione con il processo per estorsio nei mentre invece convenienza ed opportunità rendono queste nozze necessarie, perchè i poverelti non possono vivere l'uno separato dal- l'altro. L'on. Berenlni termina, veramente, con ti¬ na similitudine più macabra. Qualora — egli I dice — l'abbinamento non avvenisse, si giudicherebbe un cadavere, del quale perfino alcune membra furono disperse... 11 cadavere non è il Lodi, intendiamoci bene, ma il suo processo di mancala estorsione. L'on. Fabri, di difesa, ba per ultimo la pa-jrola, e veramente non si sente il bisogno ch'eLaltri parli ancora. Egli dice molto chiaramen-i te e semplicemente che vuole sia mantenuto integro il diritto di Lodi di essere giudicato solo per mancata estorsione e che sia sventata un'abile manovra della Parte civile, che, vedendosi mancare la prova di quei reati di estorsione con il solo materiale raccolto nell'attuale processo, vorrebbe portarne del nuovo, che ella crede utile con i processi di diffamazione. Queste, in riassunto, ad uso popolare, le ragioni ampiamente e largamente e dottamente fatte dai difensori. Vi risparmio 1 Tanghi ra- gionari affatto giuridici, perchè fa molto" cal Q0 e ie disquisizioni giuridiche sono noiose come i mosconi mosconi, La falcidia dei testimoni E cosi si continua. E chiesa quanto è lontana la metal Il presidente ha l'aspetto di uomo preoccupato, che il fiume oratorio, che oggi ha già avuto scaturigini copiose ed abbondanti, non finisca di trascinare in una prossima piena alla deriva la causa. E' vero che il Pubblico Ministero ha già promesso di porre degli argini forti, invocando la procedura, che non consente di interrogare testimoni che riferiscono circostanze estranee alla materia della causa ormai ben limitata dall'ordinanza del presidente. Ma proprio a farlo apposta, l'imputato prof. Lodi si lagna che la falcidia dei testimoni abbia fatto dei vuoti, che per la completa esplicazione della stia difesa è necessario colmare ; e propone la citazione di altri cinque testimoni. Orrorel Il Pubblico Ministero, un po', si inquieta. La Parte rivile, specialmente per opera dell'aw. Barbante, si oppone alquanto, ma siccomc l'on. Ferri dice — mettendosi una mano |sul petto, solennemente. — che egli non vuole jconirastMre all'imputato i su'li testimoni, ai quali anzi egli darà il benvenuto, si finisce di ammetterne quattro. L'uri il Tribunale non lo vuole proprio, ed è il collega Bellonci. del «Giornale d'Italia». _ Se dovessimo interrogare tutti i giorni» liM, cll0 „anno fatt0 thchlesfe| ._ dJcc ]a pnrte civile 1 ! I 1 CINI. Eppure, voi no avole citati due: il Ciotti ed il Ruzzi! — Ma questi su circostanze specifiche... E l'on. Ferri ripete: — Io non mi oppongo a nessun testimonio. — Ora lo dici! — borbotta il Lodi, che non pare soddisfatto della condiscendenza del suo Iavversario — Ora lo dici ma prima' j „ Tribunalc, pero. n Bellonci non lo ha'pro ■ rr,n voluto, e por entrare finalmente nel icuor? tle,la cnusa sl è. fl'«ata !"''dienza P* d°" mnn matt na, un ilo' più su fresco. 1*1» ™™ moJl° ^ollo di queste ~- • - |

Persone citate: Barbante, Barbanti, Bellonci, Ciotti, Giacomo Ferri, Labriola, Pezzulli, Venturini

Luoghi citati: Bologna, Lodi