Fratelli Danvenport

Fratelli Danvenport Ricordi delle sedate dei medii Fratelli Danvenport A proposito della morte dell' un d' essi ppGiorni sono, un telegramma dell'Agenzia Reutcr, da, Nuova-York, annunciava che a Mayville, nello Stato di N.-Y- era morto Ira. Eraoto Davenport, superstite dei due noti fratelli di questo nome, « i cui pretesi fenomeni spiritici sollevarono sensazione negli Stati Uniti, nella Gran Brettagna ed in altri paesi, fra il 1860 ed il 1870 ». E il dispaccio dell'Agenzia telegrafica continuava buon tratto, dando notizie relativamente esatte sui due famosi medium americani. Perchè la Reuter abbia creduto, per questa notizia, ricorrere senza risparmio ai cavi transatlantici, cwiviene credere che la celebrità del dc-funto sia stala grande, e duratura la sua. memoria. E cosi è veramente, pochi mesi soltanto sono trascorsi, dacché Sir Hiram Maxim, il celebre inventore e fabbricante di mitragliatrici e battelli sottomarini, rinollevò a questiono cei Davenport, offrendo un premio di non so più quanti dollari, a chi sapesse dargli una spiegazione ?ajrionevoSe elei fenomeni cui egli aveva assistito nel .1865, con un certo Fay, ohe dei davenport fu collaboratore. Allora éi tornò, un po' dappertutto, a rinvangare la storia clamorosa dei celebri medium, a polemizzare in proposito: ed a queste polemiche qui non presero parte le Riviste specia-' liste soltanto, ma gravi giornali quotidiani, come il Temps. Non credo che mai alcun medium abbia: menato tanto rumore quanto i fratelli Da-1 venport. Nacquero a Buffalo (Stati Uniti), Ira nel &839, AVilliam nel 1841, da modestissima famiglia. Campavano vendendo gior I nali, quando cominciarono a udir parlare di, spiritismo. Ma questi loro primi tempi appai-j tengono veramente alla mitologia : naturalmente, hanno essi raccontato quel che hanno voluto ai loro ammiratori, che hanno accolto, come oro colato le più marchiane panzane. Cosi, siccome i due fratelli non volavano obbedire agli spiriti, che loro imponevano di far conoscere le straordinarie !PBnifed:azioni per cui, già da qualche tem- zaspo, in sedute private servivano da medium, j gli spiriti trasportarono dapprima William, j per l'aria, sull'altra riva del Niagara, che bagna Buffalo; più tardi i due fratelli a JMayvillc, situata a 60 miglia di là. Dopo ; questi misteriosi viaegi aerei, temendo di j paggio, i due rivenditori di giornali si ras- : segnarono a guadagnare quotidianamente centinaia di dollari, dando sedute pubbliche., Si era sullo scorcio del 1865. Per ben otto, ■nini, percorsero ls principali città degli Sta- \ ti Uniti, suscitando in quei paesi, sotto l'a- Epetto scientifico e filosofico più primitivi che j gli europei, -un entusiasmo quasi costante. TI ', dottor Loomis, professore di chimica c tessi- oologia alla Scuola Medica di Georgetown. dopo avere esaminato abbastanza a lungo i Davemport, dichiaro che essi si mostravano forniti.di facoltà a hii sconosciute. Un clerrry- : man metodista, il rev. J. B. Ferguson, ci»* fin dapprima si era dato con ardore alla causa spiritica, e che non era uomo di poco valóre, si fece il campione dei Davenport, ej quando questi traversarono l'Oceano, per re-1 carsi in Inghilterra, nel 1864, accompagnati t'i.a] loro collega Fav. cui ho accennato più sopra, e dal loro impresario Palmer, il Per-iguson li seguì. I Davenport furono presentati alla stampa' londinese, in un.a riunione, che fu tenuta Ipresso il commediografo Diou-Boncicault. Hi- ferisco qui la massima parte del racconto, ' pubblicato dai rappresentanti dello Standard ' e del Times, particolarmente per far cono-j pcere a coloro che tuttavia le ignorassero, le j ir manifestazioni d abituali dei Davenport c!del Fay. i » Il gabinetto medianico — scriveva lo Standard— era. retto su cavalietti, in fondo a/lla sala- L'esaminai, e lo trovili cli ccst.ru-1 rione troppo semplice, perchè si potesse a-m-j mettere che celasse qualche inganno... A-1 veva, a mezzo dell'uscio rivolto verso gli i ilel gabinetto. I fratelli Davenport sedetteroI fittivi, l'uno cli fronte all'altro ; invitarono j due «ignori a legar loro strettamente con corde le mani ed i piedi al sedile. Uno spettatori, un'apertura, chiusa all'interno da una. tendina cli colore oscuro. Nell'interno del gabinetto era un sedile costituito da una stretta assicella, che correva lungo tre pareti tra gli spettatori, che si presentò, era ! uomo di mare, e quindi profondo nell'arte di far nodi. Non dubito della perfetta rigidità di queste legature, nè alcuno fra quelli che le esaminarono potò manifestare in proposito alcun dubbio. Le erar-j.de che. dopo avere stretto i polsi c le ca.viglie j dei pazienti, passavano attraverso buchi j pas perforati nella panca, sembravano doverli rendere assolutamente immobili. Una chitarra, un violino col suo archetto, un tamburello, una tromba, due campanelli, furono collocati tra i prigionieri, ed apparentemente fuori cli loro portata. Le porle furono alloija racchiuse dui di Inori. Quasi subito, per la finestrella apparvero mani che, in quella temi-oscurità (.la luce del gas essendo sta,ta alquanto abbassata, e le braccia non essendo visibili per la strettezza dell'apertura), „assumevano un'apparenza abbastanza spettrale per sollevare grida di spavento dalle signore presenti ». Continuerò col racconto del redattore de' Times, che. giunto un po' in ritardo, uni aveva potuto assistere ai preliminari dell seduta.; « Gli strumenti, che si trovavano nel gabinetto, cominciarono un concerto tale da straziar le orecchie. Quando i suoni cessarono, il gabinetto venne aperto, e i due medium apparvero, legati conio i più pericolosi^ mal>' 'Mori. Le corde furono esaminate, il gabinetto venne chiuso, gli strumenti furono rimessi a posto, e subito, attraverso una finestrella della porla, una tromba venne sca- j j gliata fuori con violenza. Il gabinetto fu riaperto ; i Davenport erano legati come prima. ; « Si cambiò allora la disposizione .delle co j so. I fratelli erano limasti, fino allora, rac : chiusi in quella sipecie di gabbia. Uscirono ora e presero posto in mezzo alla stanza, ove , furono fermamente legati alle sedie che oc, cupavanc. Si spensero i lumi, e, mentre era \ vamo tutti seduti lungo lo pareti, facendo la catena colle mani, una « manifestazione » j affatto straordinaria ebbe luogo. Gli stru ', menti, che avevamo lasciato sopra una tavo la, cominciarono a simulare, volando per la stanza, senza il menomo rispetto per le teste degli astanti. Ora un campanello risonava al nostro orecchio, ora- urna chitarra ci veniva : strimpellata sul capo, mentre, di tanto in tanto, un vento freddo ci passava sul vol to. Si accese una candela ; e si videro i fra tàlli legati ancora alle loro sedie, j « Si passò allora r.cl una nuova esperienza, 1 Rifattasi l'oscurità, uno tra i fratelli espresse il desiderio di essere liberato dalla sua giub ba. Si fece la luco, e lo si trovò in maniche idi camicia-, quantunque le sue mani fossero ancora fermamente legate dietro la sedia. ' « A un dato momento, si udì il rumore Idi cordo che cadevano in mezzo al pubblico; si fece la luce, e si videro i Davenport liberi ' dei loro legami ». ' La maggior parte dei giornali londinesi, j senza osar confessarlo apertamente, lascia j vano capire che non escludevano la. possibi!lità che realmente'si trattasse di fenomeno i spiritico. Mai i prestidigitatori si mostra- ronp più increduli ; un certo Tolmaque riesci anzi ad imitarli abbastanza bene, Ndndime1 no, la voga dei Davenport continuò, nuche, j durante serate che davano a Liverpool, non 1 ebbero a fare con due signori, i quali posse i devano il segreto di un nodo speciale chiamato Tom Fool's lìiiot. I Davenport non riuscirono a liberarsene; protestarono dicendo che era troppo stretto e impediva loro la eircolazilnno elei sangue; ma un medico, cliiaI maio a pronunciarsi in proposito, non fu di j tale parere. La disputa terminò, la sera seguenie, in un clamoroso tafferuglio, ed i Davenport dovettero lasciar la città. Uguale ! ricevjimento li attendeva a Huddersfield e a j.Iy1'* e Cooke cominciarono ad imitare i Da j venporb con tanta maestria, al Palazzo di j Cristallo, che alcuni spiritisti, fra cui Benia- Leeds, ove la faina del nodo Tom Fool li a vev» preceduti. I Davenport non poterono far 'altro che passare sul continente. F/rattanto i prestidigitatori inglesi Maske- mmfsmino Coleman, famiglia-rissimi coi fenomeni dei Davenport, ne conclusero die anche Maskelyne e Cc;oke dovevano essere essi pure medium spiritici !... L'arrivo di William e Ira Davenport. a Parigi, nel 1865, fu preceduto da una récìame non mai più vista. Prima ci fu qualche ceduta privata in una villa di Genuevilliers, coH'intervento della stampa, ecc.; poi cominciarono le sedute pubbliche- La prima ebbe luogo, il li settembre, alla sala Herz. Quantunque il prezzo d'ingresso fesse abbastanza elevato ('25 franchi), non restava, un posto vuoto. Ma era un pubblici irrequieto, scettico, turbolento, che comin ciò a fare chiasso prima ancora che la sediti;! l'uiiiiuciasRO. • Si nominano due delegati, coll'luca l'ico el¬ n legare i Davenport; le porte del gabinetto' si chiudono: subito i due fratelli appaiono lsciolti. Momento- di stupore nel pubblico ; | scoppiano alcuni applausi. Ma un ingegne- | re, certo* Duchemin, si leva, entra nel ga- j binetto e fracassa l'assicella sovra la quale sono legati i medium, gridando che è truccata. Nei giorni seguenti, i giornali riconob- i bero che l'assicella ora innocentissima : ma frattanto, alle parole del Duchemin, la sa-1 la, già elettrizzata, diviene vieppiù rumorosa ; j il rumore finisce in frastuono infernale; al- tami spettatori invadono il palcoscenico; Firn-1 presario grida che il denaro sarà roso; ilsergenti de ville accorrono e fanno sgombra-1 re la sala. i rw „;„... ; a„ ; .j- •< , o w; ' sile gioì tu dopo, il prestidigitatore Kobin , ripeteva nel suo teatro le gesta dei Daven- : si storzava di dimostrale che i tie americani ■ non erano che abili giocolieri. I Davenport, ed il Fay diedero ancora qualche seduta: ' una ebbe luogo, anzi, alle Tuileriea, in pre-1 senza dell'Imperatore. dell'Imperatrice e del ■ decenne Principino; l'ipotesi spiritica ebbe,: anche a questo proposito, valorosi difensori, ; j tra cui il giovane Elammarion che, sotto il : pseudonimo d'Hermes, scrisse allora il vohi-1 metto, da tempo esaurito: Des Force» ^a-ìtitrefles inconnues, à projins des phènomh- , -, ? rr s n ' , „ ■orodmtB par Jet Frères Davenport et par,,„ ™i,/.-,....„ .... .,:.,.ì t3 i._„ ., h..„ !les mèdiums cu general. Per contiro, un altro spiritista, Vittoriano Sardou, combattè violentemente i tre medium americani. Ad ogni modo, in tutti ì teatri oramai i giuochi dei Davenport e del Fay venivano imitaiti — e ciò, naturalmente, li screditava. Essi finirono per rimpatriare — e non fecero più parlare di sè. William, che era il secondogenito, morì nel 1877. ' Ricordo d'avere assistito anche in Torino listcisa, ad una imitazione d'alcuni fra i ciuo| chi dei Davenport — c deb'bo riconoscere di | non avere mai visto più stupefacente prestij digitazione. Ciò che sconcerta è la rapidità i no: forse cinque minuti secondi, liberi. Sorprende poi che, in un attimo, pos1 sano di nuovo legarsi, il che pare debba esj sere più difficile ancora che lo snodarsi. 11; tutto era operato dai Davenport senza pun1 lo dimenarsi, tantoché un delegato degli sjjctltatori, racchiuso talvolta seco loro, non lij 1 sentiva muoversi ! i fulminea con cui questi uomini si sciolgono dai legami complicatissimi che li avvinghia-: dforse cinque minuti secondi, ed eccoli d| £„J ' D,m" iaIlto lemP°..è difficile accertare tino, , g f(Ua| pUni„ i prestidigitatori abbiano vera-! : mcRte jmitato le « manifestazioni » dei Da- ■ stesso Ma8kelyne, di cua ho parlato più so- , pra. si vantò bavere imitato i fenomeni spi- ' ' rjt;ci cli „ materializzazione » narrati dal- 1 VAréidiacono Collcy: il pubblico, i giornali ■ ]n approvarono; ma quando il litigio verme : dinanzi alla giustizia inglese,* pel pagamento ; della somma che era stata sconnessa. Tribu : j,a]€ c cor.te d'Appello dovettero riconoscere 1 c)16 vera imitazione non c'era e condanì narono il prestidigitatore. . , , , , .... La morale che deve ricavarsi dal a storia , , ^ , n j- a i- iì_- ! dei Davenport, come da quella di tanti altri pretesi medium, è questa pur sempre: che, se pensarono soltanto a far quattrini, hanno scelta la buona via; ma che, se si trattava di dimostrare le loro presunte facoltà su- | '• i . I peruormali, non al publico tumultuoso dei teatri dovevano rivolgersi, ma agli studiosi pazienti de' laboratori. Cesare Vesme i Uno dei fratelli Davenport legato nell'armadio misterioso

Luoghi citati: Buffalo, Inghilterra, Liverpool, Parigi, Stati Uniti, Torino