Il "mercato" tra Francia e Germania per un compenso territoriale in Africa (Servizio speciale della Stampa).

Il "mercato" tra Francia e Germania per un compenso territoriale in Africa (Servizio speciale della Stampa). Il "mercato" tra Francia e Germania per un compenso territoriale in Africa (Servizio speciale della Stampa). ( pBerlino, 16, notte. I colloqui diplomatici pel Marocco continuano, nonostante lo voci pessimiste, in forma cordialissima. fTfdcrTen Waechter e Cambon hanno avuto ieri sera — come già sapete — una lunga conversazione il cui tenore come quello delle precedenti, è tenuto segreto. Nemmeno gli organi ufficiosi ne parlano: ma è noto che da entrambe le parti si è rimasti d'accordo nel concludere che erano già state stabilite le basi sulle quali iniziare le trattative franco-tedesche al riguardo del Marocco. Oggi, poi, l'ambasciatoro francese ha inviato al suo governo una "relazione sul colloquio di ieri sera. Ma se la nota ufficiosa tace sull'esito di questi colloqui, abbiamo tuttavia un articolo della Norddeutscher Tillgemétné Zcilung, riassuntivo della politica della settimana passata. Accennando all'affare marocchino il giornale di Beflìnian Holwcg scrive: «E' con un sentimento di soddisfazione che in Germania si prese conoscenza delle dichiarazioni fatte 1*11 luglio scorso circa il Marocco, da De Selves davanti alla Camera. Queste parole hanno avuto in Germania come in Francia, un ottimo effetto. ni sentimenti che esse esprimono, trovano un'eco in Germania per la continuazione delle trattative tra la Francia e la Germania circa il Marocco. L'affermazione che ciascuna delle due nazioni nutre verso l'altra sentimenti pieni di riguardo e di amicizia, ha la sua importanza». «Anche nella stampa dei due paesi, astracndo da alcune passate eccezioni, la discussione sull'affare marocchino ò stata trattata in un fono sempre più pacifico, tono che è appunto giusto poiché si cerca di raggiungere un vero accordo». Come vedete la situazione non potrebbe essere più lieta: solo si vorrebbe sapere come si risolverà. In un articolo ispirato dal governo si legge la parola «compensi». Qualsi Sono questi compensi? E' un punto nioiìto controverso e soggetto a mille dispute che sono interessanti solamente per studiare la psicologia dei diversi partiti coloniali. La Taeglische lìundaschau conclude il suo articolo dì fondo su questo argomento scrivendo che l'unico compenso per Agadir è il ritorno al trattato di A.lgesiras: «Nessun ufficiale, nessun soldato francese sul suolo del sultanato»". Il giornale pangermanista è dunque più esplicito dei suoi confratelli tedeschi: il Marocco non deve • essere dei francesi! Ma come vi ho detto, quaicll0 giornale semi-ufficioso è di altra o\pinione e la politica dei compensi, già ac ; connata dall'Inghilterra, darà la soluzione ; dell'affare marocchino, Il primogenito dei Mannemsman gravemente ammalato Roynhardt Mannemsman, che si trova attualmente a Boriino, è caduto gravemente ammalalo, colpito d'i nudarla, e dovette essere trasportato in un sanatorio. Re Ciardi Momicmsmun è il maggioro della | famjg.ija Mannemsman, che, come è noto, j possiede terreni ed ha-forti interessi nel brocco, nei pressi di Agadir, terreni ed 1 interessi con i quali il governo tedesco giustifica il suo intervento. U liiii nrita PUH. di Agadir? Vienna, 16, notte. La Neue Frcic Presse ha dai circoli diplomatici che la Francia intenderebbe offrire alla Germania — a patto che questa rinunzi a compensi territoriali nel Marocco — l'hinterland di Agadir, costituito dalla cosidetta regione del sud, che sta sotto la sovranità militare del Maghzen. La Francia sarebbe inoltre disposta a fare alla Germania delle concessioni nella regolazione dei confini fra il Camerun ed il Congo francese acconsentendo a che la Gei-mania estenda il suo territorio verso il lago di Tchad ed anche più al sud. Questa espansione costituirebbe un considerevole vantaggio economico per la Germania ed una notevole agevolazione per il suo traffico. Forti parole del "Teraps,, Parigi, 16, notte. I giornali pubblicano un dispaccio da Boriino in cui si afferma che alia fine del colloquio di ieri coll'ambasciatore francese, Kiderlen Waechter chiese all'ambasciatore di lasciargli qualche giorno per poter conferire col segretario di Stato alle Colonie. I giornali scorgono in questo fatto .l'indizio che è veramente certo che sulla frontiera di Camerun al Congo si corca un compenso per fa Germania e ciò solleva nuovo allarme. Nel suo articolo di fondo dedicato al Marocco il Tcmps scrive: «Il mercato che si studia a Berlino può avere il suo interesse quando si considerino le pretese della stampa tedesca ed il suo disprezzo per gli accordi marocchini. Ed è in realtà da domandarsi con inquietudine fin dove ci condurranno queste trattative. A Berlino si parla già di consultazione del ministro degli esteri con quello delle colonie: questo sgrsactvrcarntlcsfscdcdtimmtAvTpccsgvfdedtadP1mdfasvpescapLmcipaSq11tf1dOnscbetacgi ettvrmdd!si chiama andare svelti! Vi è da arrossire pensando che basti alla Germania inviare un incrociatore in un porto marocchino perchè subito essa domandi ed ottenga un pezzo di Francia africana. Appunto a cip si rischia di arrivare, se il Sultano del Marocco non dovesse entrare in queste trattative di cui è oggetto il suo impero». Il Journal des Dcbnts riceve poi una lun ghissima ietterà dal suo tnserlcsbdCdpuporrianotìdéntfi Iq° 1 Ihberlinese, V quale riassume ed analizza rtutte i© fasi della vertenza e così conclude: iB «Le parole «compenso territoriale» sono state troppo spesso pronunziate da qualche giornale perchè se ne possa fare un mistero. D'altra parte, non sembra che compensi di questa specie debbano essere cercati al Marocco. Su questo punto si è tutti d'accordo, poiché il pensiero di una Mauritania tedesca non può germogliare che nel cervello dei pangermanisti. Infine, si assicura che a Berlino, negli ambienti politici come in quelli finanziari, non si è disposti a mescolare gli affari asiaiici a quelli marocchini. Tutte queste indicazioni non hanno che un valore relativo, e nulla permette di intravedere le intenzioni precise della Germania». Come vedete, l'ottirnsimo. francese comincia a tentennare. Ogni giorno sbarcano marinai cletl "Berlin,, Tannati, 16, notte. Mandano da Agadir, in data 12 luglio: «Da quattro giorni Fincrociatore Berlin fa discendere a terra ogni giorno cinque o sei fucilieri con armi e bagagli. Essi si accampano in prossimità del ponte, in modo da poter risalire a Cordo rapidamente in caso di grave allarme. Questo piccolo corpo di marinai non conosce ancora le vere intenzioni del comandante dell'incrociatore, il quale tf "in comunicazione costante col ministro della marina di Germania per mezzo del telegrafo di Tenoriffa con l'aiuto della cannoniera Eber. Gli indigeni di Agadir considerano con occhio ostile i movimenti dei tedeschi ed inviano corrieri a Tarudant e nei diversi villaggi del Souse per informare i capi di ciò che avviene. Il califfato invia «rekkas» su «rekkas» al caid Guelluli, che anche lui domanda istruzioni a Alarrakese ed al pascià di Mogador .Dopo l'arrivo del lierlin non è avvenuto nessun incidente nuovo; ma si ò fatta ieri l'altro una escursione ad un'ora dal campo da qui, sia dalla parte di Suk el Kemis, fra i popoli Ida e Tauane, sia dal lato di Dar Caid Mesguina. I marinai tedeschi sì divertono a sparare fucilate in' aria durante le loro escursioni. Il califfato, di Agadir sembra inquietissimo». Più di quattromila soldati spaglinoli Mandano, inoltre da Larrache, in data 15: «Le truppe spagnuole, che erano rimaste fino ad oggi accampate al di fuori della città? si sono sostituito ad alcuni effettivi di polizia sceriffiana, che restavano ancora qui e sono ora i soldati della penisola iberica che montano la guardia davanti ai pozzi e che fanno il servizio di pattuglia nelle vie della città, mentre, ad esempio, a Rabat e anche a Casa Bianca, sono i soldati della polizia sceriffiana incaricati del sei-vizio interno della, città. Si aspettano nuovi rinforzi benché già siano più di quattromila i soldati spagnuoli a Larrache od El Ksar ed il paese sia calmissimo. Si è appreso qui con profondo stupore che il colonnello Silvestre aveva preteso di impedire ai convogli militari sceriffiani ài passare sulla pista da Taiigeri a Fez, che attraversa l'Ueud Lukkos, presso El Ksar. Si fa notare che il colonnello Silvestre, quando da Casa Bianca ha traversato tutto 10 Scimmia per recarsi a Marrakesc con 15 uomini di polizia ispano-marocchina, tutti armati, nessun posto francese gli frappose ostacoli. (Journal). LdmhmcfCfisNscstdscfqmsczlggfscnpar■t

Persone citate: Berlin, Cambon, Ciardi Momicmsmun, Waechter