Nuovi padiglioni

Nuovi padiglioni La Mostra etnorafica. dili Nuovi padiglioni pginauguratidae 14 e i a e e e a a ù o e e gi o . o o e : Roma, 14, notte. Con l'intervento del Re si sono inaugurati, stasera, a Piazza d'Armi, i Padiglioni della Toscana, della Campania, Basilicata, Calabria., delle Puglie, della Liguria, e la sala rossa del Padiglione emiliano e romagnolo. Fin dalle 17 si trovava ad attendere il Sovrano il Presidente della Camera, on. Marcerà, il senatore Blasema, Vice-Presidente del Senato, ì ministri Nitti e Leonardi Cattolica, il presidente del Comitato del 1911, senatore Di San Martino, gli onorevoli amati, Podestà, De NoiòCllis. Giorgio Niccolini. il Prefetto, senatore Annarratone, il Sindaco iNathan, od altre Autorità. Il Re, col seguito, giunge in automobile alle ore 17,30 precise ni Padiglione Toscano, che si inaugura per primo; ossequiano il Re, il presidente del Comitato, on. Niccolini. e j rappresentanti delle città toscane. Presta servizio d'onore I mazzieri del Comune di Firenze, nel loro costume. Nella sala fiorentina sono collocate tre poltrone, dove prendono posto il Re e gli onorevoli Marcora e Blaserna. Vi sono anche disposti i gonfaloni delle città di Firenze. Siena, Pisa, Grosseto, e la bandiera della Società del toscani in Roma. L'on. Niccolini pronuncia quindi poche parole di salute al Re ed alla Capitalo, a cui le città di Toscana hanno voluto rendere omaggio nella ricorrenza cinquantenaria. Terminato il discorso, il Re passa in visita io varie saie. In quella di Siena sono i gonfaloni delle contrade, portate dai « terzi «. nei loro caratteristici costumi, che indossano per lo storico palio. Traversando il cortile quattrocentesco, il R". sale alle stanze superiori di Lucoz, Livorno e Massa Carrara, e si interessa vivamente alle opere di arte riprodotte, sulle quali gli forniscono via, via spiegazioni, il comm. Ricci, l'architetto Giusti, ed il pittore Chini. 11 Re si affaccia quindi sulla terrazza, che domina l'Esposizione, e la folla immensa io declama entusiasticamente. Intanto, i trombettieri delle contrade sanesi danno flato "alle loro trombe, ed i « terzi » fanno la caratteristica sbandierata dei gonfaloni. Alle ore 18, il Re finisce il giro della Sala toscana, e mentre le trombe squillano, nuova: mente i gonfaloni sventolano e scrosciano più fragorosi gli applausi. Si reca quindi a piedi al Padiglione Campania. Qui lo attendono il Sindaco, marchese Dei Carretto, con gli assessori e gli onorevoli Talamo, Materi, u senatore Lo lodice. il commendatore Tesorone. con lutti i membri del Comifafo regionale. Al giungere del Sovrano, una orchestrina di ìstrumenti ad arco intona la « Marcia Reale »; quindi, il Re prende posto, ed il marchese Del Carretto pronuncia il suo discorso. Dopo una rapida visita al Padiglione, il Re passa al vicino Padiglione Pugliese, dove sono a riceverlo gli onorevoli Chimienti, Medici, Mango. Bolognese. Luciani, Semmola, Marinelli^j?uonvino, tutti i membri del Comitato, e numerosi invitati. Dopo che il Re Ita preso posto, il commen-, r datore Maliardi, Presidente del Comitato pugliese, pronuncia il suo discorso. Terminata l'inaugurazione del Padiglione pugliese, il Sovrano, sempre a piedi, frn due ali di folla plaudente, si reca al Padiglione Ligure, dove è ricevuto dal senatore Astengo, dall'on. Cavagnari, dal comm.. Zunino. Presidente del Comitato Ligure, dall'in Fuselli, dall'ing. Bolzani. Pronuncia un breve discorso ii comm. Zunino. » Tutte le regioni d'Italia - egli dice ■• sentono doveroso di unirsi per rendere più saldi i vincoli d'amore spezzati dalle cate'ie barbariche per tanti anni. Genova non è slata seconda a nessun'altra città nel portare alto sempre il nome. d'Italia, e noi qui sopratutto abbiamo raccolto le glorie di Genova, a. Termina con l'augurio che gli italiani re ariano sempre più grande i! nome d'Italia fra le nazioni. n Re dopo avere visitate le sale del primo piano e del piano terreno, alle 18,iò esca dal Padiglione Ligure e si reca ad inaugurare la sala d'Oro del Padiglione Emiliano. Dinanzi alla sala prestano servizio d'onore i vigili di Bologna, Piacenza, Forlì e Ravenna, in uniforme di gala. Il Re è ricevuto dal senatore Mariotti, dall'on. Faelli e dal marchese Cusani. Il Sovrano ammira moltissimo la sala, la finezza del lavoro e sopratutto quello del zoccolo e del mobili. 11 comm. Lusignani, presidente del Comitato permanente, ringrazia il Re, il quale ossequiato dalle autorità risale in automobile alle 19,5 e si reca al Quirinale. II consolato di Tripoli Roma, 14, nuv^f'^W- Mentre si attende la definitiva scelti per parte della Consulta dol successore dcti.ominendatore Pestalozza, il cav. Galli, ficèconsole d'Italia a Trieste, è in vioggioper raggiungere la nuova sua residenza di ripoli, dove va come vice-console. Qusta nuova destinazione del cav. Galli, che {'indubbiamente uno dei migliori funzionarla prima vista potrebbe parere una conseguiza immediata della partenza da Tripoli 3{ comm. Pestalozza. Il decreto che nominili cav. Galli vice-console d'Italia a Tripoli ia \ ' è di data recente. Egli aveva prolungalol, suo soggiorno a Trieste soltanto perché ì la Consulta non era parso conveniente ci venisse tutto rinnovato eontemporaiieaine. te l'alto personale del Consolato generale t Trieste. Difatti all'ufficio di console gene rate che dal 1908 era. coperto dai cav. A'cJ| tori, era stato nominato il cav. lievelli, al quale non poteva che giovare la preseiiza\ di chi teneva fin dal 1906 l'ufficio di vice- \ console. Il cav. Galli avrebbe dovuto rag- l giungere ad ogni modo la sua nuova destinazione verso la fine del corrente mese. L'avere egli anticipato la partenza sua da- Trieste dipende dal fatto che l'aggravarsi del male della sorella del comm. Pestalozza rese questo funzionario insofferente di ulteriori indugi. Al "posto del cav. Galli a Trieste è stato destinato il signor Maioni, vice-consolo d'Italia a Zara. Quanto alla nomina di un successore al colimi. Pestalozza, la Tribuna crede di .'sapere che tutte le voci corse di questi giorni non siano che semplici induzioni. Il commendatore Luigi Mercatelli, il cui nome ai fa come quello del probabile successore, si trova ancora nella sua residenza di Melbourne. Una cosa sola è certa, ed è che alia Consulta sono convinti della necessita di dare al Consolato d'Italia a Tripoli una sistemazione in piena corrispondenza con - ; l'entità degli interessi italiani che in quel eilayei devono essere ben vigilati e tuteI lati.