La fiera protesta

La fiera protesta La fiera protesta degli italiani di Smirne contro la remissività del Governo (Per telefono alla Stampa), Roma, 10, notte. , Anche dopo la soluzione dell'incidente di Smirne, rimangono di attualità i dispacci inviati a Roma dalla colonia italiana di Smirne, tanto più che la principale domanda della colonia, cioè il trasloco del capo della polizia turca, non fu secondato: « Presidenza Camera deputati, lìoma — A voi, rappresentanti nazione, la colonia italiana di Smirne, addolorata, si rivolgo invocando l'energico vostro appoggio pei la tutela del prestigio nazionale, che l'autorità turca, malgrado l'azione ferma dei funzionari consolari, fontano di menomare. L'uccisione dei connazionali Tito e Demar: tino, da parte della polizia, l'arresto arbitrarlo di Pontrcmoli, il recente disarmo del Cavasc consolare, esercitante le sue funzioni, fatti rimasti impuniti, vi provano il sentimento governativo di questo paese a sud riguardo ». « Presidente Associazione Stampa, floma — Pregasi comunicare alla stampa ita< liana quanto segue: La colonia italiana di Smirne, in presenza del frequente ripetersi della violazione dei diritti capitolari e delle angherie da parto delie autorità turche, in presenza dol recente incidente del disarma arbitrario e violento della guardia-uscier* consolare, agente nell'esercizio delle sue funzioni, mentre applaude alla volenterosi; tà energica e al patriottismo dei funzionari consolari, protesta indignata contro il coni tegno remissivo del patrio governo incurani te del prestigio nazionale menomato, uien, tre questo esigo azione ferma, energica, ali tamente dignitosa, ed invoca perciò istruì zioni e irtcoiaggiamenti ai consoli affinchè si ottenga riparazione adeguata e puniziol no esemplare dei colpevoli spalleggiati dai capo della, polizi-'i. di Smirne, il cui allontai riamente immediato si impone assolutamene to, ondo rimuovere la fonte degli incidenti; Si desidera che si sappia in Italia che la si< stematica remissività del patrio Governa nuoce disastrosamente agli interessi dei nu: merosi italiani viventi da lunghi anni in Turchia, dove un falso nazionalismo, divenuto invadente, adotta sistemi incivili, distruggitori di diritti secolari al punto da rendere l'esistenza intollerabile o tende al< la violazione di fatto delle capitolazioni! mentre lo Stato ottomano non offre ancora alcuna seria garanzia in tutti i rami det r.imminis+razionc della cosa pubblica». Dichiarazioni di Finoeehiaro sulle società anonime Roma, 10, notte. Il Ministro guardasigilli, on. Finocchiaro-AJ prile, intervistato sulla questione delle Socie< tà Anonime per azioni, ha assicurato che si prepara a studiare, nelle vacanze, il progetti di riforma dette Società Anonime, già eEaminato da vari Ministri precedend, specialmenti dagli onorevoli Orlando. Scialoja e Fani, e* sendo suo proposito di riassumere il progetti stesso con i ritocchi del caso. Poi ha dichiarato che terrà il maggior conto possibile del voti del primo Congresso di Torino, ed ha soggiunto: «Non mi sembra dubbio, per variti apprezzabilissime ragioni, chc la parte sostar*; zi ale del progetto rimarrà sempre quale è stata preparata con lunghi studi e profondo amore dalle persone eminenti, che composero la Commissione speciale. Ogni Ministro sarà) lieto di presentare, sotto i propri auspici, un tal progetto. « In massima, tuttavia, per quanto riguarda il concetto cui informerò la mia opera di re-' visione, posso dirle che il mio spirito è egual ! mento lontano dagli estremi. In fondo, sonrf ' il sistema attuale del nostro Codice. Nò ! Imertà eccessiva, in rnodp che lo Stato debba i W^i interdirsi la facoltà di intervento, nS 1 eccessiva ingerenza, così da impedire i liberi 1 movimenti delle Società. I " .Cert°. non e H caso di costringere questi Enti a chiedere l'autorizzazione e la ratifica 1 di ogni atto. E' propria di questa materia 1 commerciale, al contrario, una necessaria ra I pidità di esecuzione dei propri deliberati olJ I tre che una essenziale discrezione di ogni c~ I Perazlone decisiva e progettata, ed infine una responsabilità, che non deve aver pretesti di attenuazione nel correttivo dello Stato. D'ai-' tra parte, ciò che non saprei mal rinunciare, ed a cui sarà anzi rivolta una speciale cura di' ; llna indubbia sanzione, è il diritto nello Stato | ai intervenire quando se ne presenti l'oppor- 1'^^ a salvaguardia del pubblico interesse. Societ;i Anonime, che chieggono jl contri- buto del pubblico nelle loro aziende non pos sono Precludere l'adito alla vigilanza dello ! stato, che di quell'interesse è il naturale tu tore, né debbono trovare mai nella legge me* tivo a simili esclusioni ». Lia Commissione per le Cooperative di lavoro (Per teletono alla Stampa). Roma, 10, sera. Ca Commissione centrale per le Cooperativa di produzione di lavoro ed i -loro Consorzi hai tenuto la. prima adunanza al Ministero d'agricultura. Il presidente della Commiissione cùmm. Ma-galdi ha portato agii intervenuti il saluto dol Ministero illustrando l'importanza dei nuovi e maggiori compiti affidati ^1'11 Commissione. Ad unanimità è stato nomi : Jiat° vice-presidente l'on. Maffi e si è costi ; tutto il Comitato centrale nelle persone di dna funzionari coirmi. Ruini e cav. uff. Camanni, il primo delegato -al Ministero dei lavori pub ! l»iici, il secondo can" servizio al Ministero di agricoltura, e di due membri elettivi, l'on. . Marani e Nullo Baldini, Passando alla tratta ■ zione di numerosi argomenti iscritti all'ordine idei giorno la Commissione ha discusso ed ' approvato le domande di costituzione dei se ! «uenii Consorzi: Federazione delle Coopera;ajvc dclla „rovincia di Ravenna, relatore Ca- ; maturi: Consorzio delle Cooperative regionali \ del Veneto con sede a Legnago. relatore Marami; Consorzio Cadorini fra Cooperative di lavoro, relatore Carta. La ikmimissione ha inolire emesso parere su sette questioni di carattere contenzioso, cinque delle quali coitr cernenti ricorsi, che sono stati respinti, di Cooperative edilizie cancellate dal- registro prefettizio delle Cooperative in seguito ai- risultali dell'inchiesta ordinata dal Ministero d'agricoltura. Le tariffe e le ferrovie Sarge - J noma, 10, notte, m In seguito al disegno di legge, approvato a Ialla Camera per la conversione in legge dei -i reali decreti 27 marzo e 28 ottobre 1910 per lo o , ora a comunicazioni ferroviarie in Sardegna, rimane stabilito che al servizio comulativo con ìa Sardegna non sono applicabili gli aumenti di tariffa e di diritto fìssi. Appena la legge sarà approvata dal Senato, s'impartiranno disposizioni alle Ferrovie di Stato perchè si restituiscano le sopratasse percepite finora, e che per l'avvenire si osservi la legge suddetta. Con la lougfì stessa vengono poi convertiti in legge e definiiivainente convalidali i provvedimenti che l'on. Sacchi riusci ad attuare, ■ superando difficoltà gravi e amiche, per le 'coppie dei treni ed i servizi cumulativi.

Persone citate: Baldini, Camanni, Fani, Maffi, Ruini, Sacchi, Scialoja, Smirne