Attorno alla salma di Maria Pia

Attorno alla salma di Maria Pia Attorno alla salma di Maria Pia I funerali a sabato con l'intervento di Re Vittorio e Re Manuel Dinanzi alla Villa Reale '•** Appena scendiamo 'dall'nutomolrile sul piazzalo del Castello e ci inoltriamo nel viao diritto olio conduco alla cancellata passando ira duo verdi lembi di prato, ci accorgiamo come siamo stati i primi a Torino ad apprendere la notizia. Nessuno infatti ci ha preceduti, nò giornalisti, nò autorità. Soltanto il delegato Calasse, giunto poco prima dalla Questura per assumere informazioni, passeggia sul vialetto deserto, inondato di solo. ìrilurno non v'ò nessuno. Nell presso la stra PmMangolo destro del piazzale, ,ida che proseguo, fiancheg- : glando il Castello, e conduco alle casette del borgo, si scorgo soltanto un gruppcl-' to di donne, contadino del luogo, che stati- no là raccolto guardando curiosamente la facciata impenetrabile, collo lile di persia¬ ne chiuso, col portone serrato a metà. A sinistra, sulla gradinata della chiesetta di Stupinigi è un altro piccolo crocchio di contadini, che ancora non sanno la gravo notizia e vedendoci passare ci domandano se o vero che la Regina Maria Pia sia morta. | ^^"^ É.00*^.0^^ i che si drizza imponente in fondo al corso rettilineo a guardar verso Torino, vediamo pendere immobile, nell'aria ferma e calda, la bandiera abbrunata a mezz'asta: primo segno di lutto. In alto, sulla cupoleita centrale, che, a tratti, quando il sole incerto la ferisce, manda guizzi e baie- i. campeggia contro _ al ciilo W^^ìJzurro la svelta figura del cervo, emblema di caccia per gli auticlii Signori del Castello... \ isto così, sotto questa luce non serena, tra l'afa pomeridiana, tra il gran silènzioche rogna d'intorno, nella sua solitudine polvere, verso Torino. Un tenente di cavai- ' leiia in aita uniloiinc osco dal corpo eli !po guardia, entra correndo nel palazzo: poi ritorna e distribuisce ordini ai soldati dello squadrono, che presta servizio d'onore. Si vc-don valletti vestiti di nero attraversare il «parterre» (li corsa, salire la gradinata e sparire nel buio della porta centrale. Dagli edifici. minori olio cingono la piazza, tra due semicerchi, sbucano e si affrettano,al Castello impiegati della casa reale ini«redingote». Passano rapidamente, affac- ceudati e nervosi, si allontanano in furia, uuusi temessero ui essere avvicinati da nói, che non abbiamo affatto u sssuna intenzione di disturbarli e ci limitiamo a far la sentinella in compagnia del maresciallo del carabinieri e di due suoi militi in alta uniforme. Dalle 16 allo 17, il movimento attorno al Castello si accentua, il viavai si fa maggiore. Lo staffette ciclistiche vanno e vengono continuamente. Qualche automobile sbuca dai viali interni del parco sulla piazza, ci passa innanzi rombando o infila il corso Stupinigi, lasciandoci in eredità una nuvola ili polvere odorosa di benzina. .Sono gentiluomini incaricati di commissioni urgenti, che si fauno trasportare a Tori-no. Due signore velate appaiono per un isiante sull'alto della gradinala, e si sóf- fermano a discorrere, mettendo due macchie nere sullo sfondo bianco, poi rientrano, scoinpaiono. Sono Principesse, sono damo di compagnia-.' Chissà? Ui piccolo proto u- mile sbuca fuori dui portone come unaombra, discende i gradini leggero, conio scivolasse, oltrepassa il cancello ed entra nella chiesetta vic'uia : è il parroco di Stupinigi, che ha assistilo aliti morte. Cinque minuti prima delle lì', ecco uscire una grossa automobile reale tutta lucente, seguila dai ciclisti, che si allontana fuggendo verso Racconigi. Abbiamo appena il tempo di scorgere sotto le gramaglie la figura sottile della Regina Elena: essa è pallidissima e mormora qualche parola alla dama che l'accompagna. Alle 17,5 appare l'automobile della Principessa Laetitia, che prende la via di Monca Meri. L'augusta signora, stretta nel lutto, ha gli ocelli rossi di pianto. Pochi minuti dopo esce a piedi un signore, che cammina curvo, lento ed appare stanco ed abbattutlssimo: lo riconosciamo: è il dott. Onirico. Allora lo affrontiamo, mentre 1 egregio medico sfugge ad ogni r.t.slia interrogazione, allargando le braccia in un gesto molto espressivo, che significa: « Non posso dir nulla». Mentre ci allontaniamo, sfilano alcuno automobili, provenienti dn Torino: sono darne e gentiluomini che recano alla Villa lieale le loro condoglianze. I impressione in Per quanto apparisse chiaramente dalle notizie da noi pubblicate ieri mattina che la Regina Maria Pia versava in condizioni gravissime, tanto che d'urgenza erano state richieste ad una farmacia di Torino alcune sacche di ossigeno, nessuno prevedeva cosi imminente la catastrofe. L'impressione in città è stata quindi anello più dolorosa quando si apprese che l'exItegina di Portogallo era spirata. Gli edilizi pubblici issarono subito la bandiera abbrunata n mezz'asta ed il Comitatidell'Esposizione provvido a che questa rimanesse ieri sera chiusa in segno di lutto.lì prefetto a Stupinigi II prefetto nobile senatore Vittorelli, appena avuto notizia dello allarmanti condizioni di Sua Maestà, si era recato alla Villa Reale di Stupinigi per assumere più lir-Jtte informazioni. Saputo della sua nresenza in Castello, Sua Maestà la Regina Madre lo ricevette nel suo appartamento e gli diede cj'nunicazione delle ultime notizie risultanti dal bollettino.Il senatore Vittorelli ritornò al Castello nel pomeriggio, subito dopo che ebbe notizia della morte. Le condoglianze del Municipio Il sindaco senatore fiossi spediva subiti questi due telegrammi: uPrimo Aiutante Campo Generale S. M. fi Re - Roma, «Torino lacrimante ancora per dipartita compianta Principessa Clotilde, apprendo ora con profonda costernazione annuncio nuovo lutto dio colpisce Augusta Casa Sa voia colla morte improvvisa Regina Maria Pia, Sovrana che anche iti mezzo ripetuto sventure fu modello forza, serenità e gintil.:zz3. «Sicuro interprete pensiero tutta cittadinanza torinese, pregola espriimre S. M. iRe sentimenti intenso cordoglio ed inalierahiìe devozione ». | u Cavaliere d'Onore di S. M. la Regina Madre - Stupinigi, « Fulminea notizia morte Regina Maria Pia riempie Torino gravissimo lutlo. A no-! lme cittadinanza torinese prego rivolgerà SuaI Maestà Bcgina Margherita vivissima cando- ] dgllitù. » il Papa e il Sindaco di Roma La notizia della morto di Maria Pia è sla<a c?™.cal? telegralican.ente anche a Sua pan ^, P>° x- 11 <'uule 81 c mostrato odrto- ^' „' „„„ , . . . m " ?,nt,,i™ di Roma ha inviato telegram- condoglianze, in nome della citta, a S. M. il Re ed a S. M. la Regina Madre. I funerali fissati per sabato eoa l'intervento del Re La salma di Mario Pia fu pietosamente composta sul lotto di morto e circondata da cori. L'cx-Regina di Portogallo riposa tenendo fra le mani posate sul seno un piccolo crocifisso o la corona del Rosario. A tarda sera la Regina Margherita, la Regina Amelia ed il Duca d'Oporto si trattennero lungamente nella stanza a pregare. La salina fu vegliata questa notte dalle suore. Secondo lo primo disposizioni dato, i funerali avranno luogo sabato, seguendo il JS^6^¥^&£^tn^ E' tuttavia atteso, l'approvazione di S. M. il Re, il quale giungerà questa sera, e viene per assistere allo esequie od alla tumulazio- ^1™'''° C"Pte deUa Ba" smca ai bl>P«£à. F—2SOGpM—nRHm—dlMpS—GgcnGcGl*= """""" neo gl mi gioraaìi romani Roma, 5, notte. I giornali dando l'annuncio della morte della Regina Maria Pia, tessono le lodi della defunta, narrandone la vita tutta dedicata al bene della sua famiglia e 'de' suo popolo. La Tribuna dico che fu una principessa sa- i.n Tribuna dico che tu una n... baitda in tutta la estensione della parola, dal l'incesso reale, dagli abiti fastosi, ma dalla vorc dolce, e sempre pronta a far fermare la ca.r r<?zza per "porgere l'orecchio alla popolana $ri cm. '.° c™ sumto il lamento; squisitamente fammalile ed al tempo stesso piei:a di energia, come "quando durante una gita in barca si precipitò nell'acqua e trasse In salvo il suo figliuolo che era .pj?r annegare. il Giornale d'Italia ricordando la recente morto di Clotilde di Savoia, osserva che le due figlie di Vittorio Era-miele II furono accomunai'.' nella vita f nella morte da gioie e dolori non dissimili. Ambedue infatti uscirono giovinette dalla Corte, di Torino, gentili fiori italici, ed andarono ad. adornare due Corti latino, l'ima con la bontà e la pietà, l'altra con la grazia, l'amabilità, l'amore per l'arte e per ogni cosa nobilo e leggiadra. 1,'OsscrvatOre nomano scrive : * E' un senti- mento di intensa, di profonda pietà che inspira la triste storia di questa donna infelice che nel l'ultime periodo di sua esistenza, dopo aver assistito alla barbara strage del figlio suo o dell'erede della Corona, ha veduto altresì crol la,va 1»el trono su! quale giera assisa riverita eA,an}?t?ve Ia sua ascendenza andare esule a ■ Il cordoglio di Napoli Napoli!. 5, notte La notizia della morte della Regina Maria Pia ha {irridono vivissima commozione nella pn^ola"tofie. avendo per parecchio tempo la Regina Maria Pia risieduto alla reggia di Napoli. Il Co:>sij/lio comunale ha tolta la seduta in segno di lutto.