La riforma elettorale agli Uffici della Camera

La riforma elettorale agli Uffici della Camera La riforma elettorale agli Uffici della Camera I Commissari ministeriali ciotti in tutti gli Uffici {Per filo diretto e iter tclefotio alla Stampa) I mi e c, . a il ccni ni zò iee ion nercso p Roma, 17, sera. Circa ìOO deputati hanno risposto all'appello del presidente del Cunsigiio di trovarsi starnano alla discussione agli uffici della Camera sul progetto di leggo Giolitti per la riforma elettorale. L'animazione era grandissima a Montecitorio. L'opposizione non ha dato in alcun modo battaglia. Non soltanto essa non ha compilato una lista propria di candidati da, contrapporre alia lista ministeriale, ma non ha neppure combattuto il princicipio del suffragio universale; cosicché il suffragio quasi universale, un tempo cosi ostico ad una parte dei deputati, ha oggi trionfato completamente; tanto che stamane finita la discussione agli uffici nei corridoi di Montecitorio la Camera attuale veniva definita come il « club dei suicidi », per avere votato il principio informatore di una legge, che eliminerà, quando sarà applicata, almeno 200 dei 508 degli attuali deputati. La discussione fu vivacissima in tutti gli uffici. Però riguardo unicamente a taluni particolari della riforma, e specialmente universale venne combattuto soltanto da pochissimi deputati, come, ad esempio, da¬fetf^ji Torre e Papadcpoli di o e rà n, è e o ù ss oo me aba L»ra Torre si dichiarò contrario soltanto alla parte del progetto che riguarda il voto agli analfabeti. Sostenne per contrapposto il diritto di voto delle donne laureate o diplomate ed esercitanti pubblici impieghi. L'on. Papadopoli si mostrò contrario al voto agli analfabeti ed alla indennità parlamentare, poiché essa finisce con l'equiparare i deputati a dei pubblici impiegati. Ma l'immensa maggioranza dei presenti accettò senza discutere il principio del suftra-gio quasi universale. Anzi i deputati socia- listi o repubblicani sostennero che si do- vesse estendere il suffragio anche maggior- mente di quanto si dispone dal progetto Gio-lini. Taluni di essi chiesero che il voto siacsteso a tutti i cittadini dai 21 ai 30 anni, senza alcuna distinzione e restrizione. Altri chiesero che venga accordato il voto agli emigranti, ai falliti, olle donno, al personale di bordo delle navi, ecc. In quasi tutti gli uffici si è da molti soste nuto la necessità dello scrutinio di lista per provincia. Anzi al primo ufficio è stato kp-rojprovato un ordine del giorno affermante lali. necessità che la legge sia completata, sosti o!tuendo al collegio uninominale lo scrutinioal li risaltato di lista Si tratta insomma di osservazioni isolate . senza criterio di opposizione politica. L'Opo-!posizione n0I1 jla fatt0 altro che diminuire a- di qualche voto il suffragio dei candidati ù] ministeriali. Vi furono così ad ogni ufficio a! poche schede bianche o voti dispersi su can- e- d'dati di opposizione, improvvisati all'ulti-a!mo momento. Trionfò perciò completamentete'la " di ria ro riirà, à a ò noui a- Quindi, l'esito della votazione fu il seguente : Ufficio I — Berenini voti 37; Rava 35, ministeriali eletti. Ufficio II — Aguglia 31; Strigari, 19, ministeriali eletti. Ebbero poi voti: Stoppato 8; Lucifero 3; Gallenga 1; schede bianche 2. Ufficio III — Bcrtolini 30; Rossi 31, ministeriali eletti. Ebbero in seguito: Torre 2 voti; Papadopoli 1; schede bianche 7. Ufficio IV — Baccelli Alfredo 33; Camera 29, ministeriali eletti. Ebbe poi Grippo 9 voti. If fleto V — Lacava 32: Ronchetti 31, ministeriali eletti. Ufficio VI — Girardi 30; Schanzer 29, ù ministeriali eletti. Ebbero in seguito: Ba | slini 6 voti, Turati 3, Vassallo 1, Raggio 1, a Gaetano Mosca i; bianche 4. l- Ufficio VII -- Ellero 32; Suardi 30, mini- • 'steriali eletti. Ebbe in seguito Ciuffelli cinque voti. Ufficio Vili — Ponuissi 27; Bertarelli 22, ministeriali eletti. Ufficio IX — Orlando Vittorio Emanuele 32; Abignente 31, ministeriali eletti. Ebbero i o o, o vi se ; in seguito: Arlotta, voti 7, Negri 2, Rocco n-12; bianche 6. era eerlo e. a I particolari della discussione Ed ora eccovi il resoconto della discussione svoltasi : Ufficio I RAVA. presidente, è favorevole alla legge, tanto più che essa é integrata dalla legge scolastica. Ritiene d'altra parte che l'esperienza della vita può supplire alle cognizioni appreso nella scuola. L'indennità è eonseguen- s- za logica della riforma, in quanto dà agli e o'fetti i mezzi di esercitare il mandato, I .D'ORIA raccomanda di facilitare il modo d inscrizione e di dare il volo ai salariati dei e-'(_;oniuni. i-' MILIANI è favorevole alla riforma ed ina.vpea anche 111 voto per le donno, hi f- dera la eleggibilità di tutti gli impiegati dello a ¬ -1l'e^ro^ TURCO vuole lo scrutinio di lista e il set tono di presenza. Si vota la proposta Muratori sullo scrutinio -M' lista, e viene approvata a grande maggioa:1'3"''?: 9on .soli }™ voti contrari Stato. Ritiene clic presenta molte, difficoltà la scheda quale è presentata nel progetto. Vorrebbe che essa fosse sostituita con la scheda chiusa da presentarsi agli elettori. COMANDIMI vorrebbe l'estensione del suffragio e l'allargamento regionale delle circoscrizioni. GUARRACINO sostiene l'allargamento del Collegio e vorrebbe assicurata, la rappresentanza per le minoranze. Vorrebbe più semplicità nella scheda e un maggior numero di elcttori ner la presentazione delle candidature. BALDI afferma che ai cittadini entro i limiti di 30 anni siano facilitati gli esami e clie sia approvato l'art. 88 riguardante l'eleggibilità dei funzionari dello .Stato. MURATORI è favorevole all'allargamento del voto, e vuole quello del Collegio. Se non si accetta lo scrutinio di lista, almeno nello grandi città vi sia un solo Collegio. E' contrario all'indennità perlamentare ; se mai accetterebbe il gettone di presenza. Propone la scheda stampata. BERENINI ò favorevole alla riforma, desidera che gli esami siano più facili, propone l'estensione del suffragio almeno alle donne diplomate. NEGROTTO è contrario alla disposizione che riguarda gli ex-deputati, por i quali non è prescritto il numero deyli elettori per la preelettorale per siano almegettone di presenza. Vorrebbe una modificazione alla legge, in modo da evitare la lungaggine per },eisfgiiire tutti i reati elettorali ; che perciò si stabilisca la competenza del Tribunale e non della Corte d'Appello. OTTAVI dico che l'allargamento del voto e lo scrutinio di lista sono inseparabili ; sostiene l'uno e l'altro. FULCI ó favorevole allo scrutinio di lista e vuole migliorata la parte che riguarda le pene. BELTRAMI accenna al diritto elettorale per gli emigranti; dice che come i Consolati funzionano per i servizi di leva, cosi essi possono funzionare come sezioni elettorali al- Berenini e eletto relatore va 35. Ufficio II con 37 voti ; Ra- AGNINI 6 completamente favorevole al suf-j fragio universale. Vorrebbe che il voto fosse | esteso anche ai cittadini minori di 30 anni Se -il movimento di organizzazione è venuto maturando la coscienza dei lavoratori, sareb- r -1{^K^ ^sTdate'i'1 v a vani, che rappresentano la vita delle orga- o nlzzazioni operaie. Non trova, giusto eselu- e e i o - ! s's.tóma -1 ciIìf^iJ e1dere le donne. Sostiene infine la necessità, della selleria stampata. MEZZANOTTE sostiene essere necessario lo ■scrutinio di lista, specialmente ora che si ha l'allargamento del voto.' CHIMIENTI ù favorevole a che il voto sia esteso anche agli analfabeti, e contrario aljsistema di proposizione dei candidati. Si di favorevole alla scheda stampata, purnianTtmuta la segretezza del voto. Vorrebbe anche meglio garantita la libertà degli atti degli elettori propónenti. Sostiene lo scrutinio di lista, e desidera .un riordinamento dei criteri sulle incompatibilità parlamentari. STOPPATO, dato lo stato del nostro diritto pubblico, credo che questo non richieda un ulteriore allargamento del suffragio politico. Dice che questo non è soltanto coordinato «alla sola capacità. Crede tuttavia che minime saraimo le conseguenze che si avranno per ogni singolo Collegio. Crede pure che per votare sia necessario saper leggere e scrivere, o per lo meno saper leggere soltanto : diversamente, tenuto conto delle condizioni di moltissimi paesi in cui l'analfabetismo è molto diffuso, si avrà un voto non frutto della convinzione, ma della suggestione. Crede che il voto agli analfabeti non porterà nessuna attività nella vita politica, perchè si risolverà, in moltissimi i-asi, in un assoggettamento della volontà dei votanti alla vo-j e e i - o o govrsadpvlida« auplle di lucifero "iwr" r'a~iHr^ni7nVÀ'\i^ I a queue ai i.ucnmo per 1 allargamento del| lontù altrui, hi ogni caso, combatte il sistema della scheda proposta, che aumenta gli errori, specialmente per gli analfabeti. Trova che mancano nel progetto disposizioni riflettenti l'incompatibilità parlamentare. LUCIFERO trova opportuno e lodevole il progetto e lo accetta, ma, come Stoppato, vorrebbe che si esigesse per lo meno di sapere leggere. Vuole che, dal momento che si estende il voto agli analfabeti, questo sia esteso anche alle donne, almeno alle più colte. Non ammette il sistema di scheda proposta, né ammette quella stampata, perchè è facile la violenza agli elettori non esperti. Vorrebbe l'allargamento del Collegio. DE T1LLA si associa alle idee di Agnini ed Collegio. AGUGLIA accetta il progetto. Lo stato di analfabetismo in Italia non potrà dm-are così a lungo, l'istruzione si diffonde. Risponde ad Agnini che non si 6 concesso il voto agli analfabeti dai il ai 30 anni perchè il difetto di coltura sia supplito dall'esperienza. TESO vorrebbe delle sanzioni per garantire l'attività parlamentare, e vuole che sia modificato, semplificandolo, il sistema elettorale. STRIMGARI accetta tal quale 11 progetto, salvo ulteriori modiflraziont per migliorare la scheda. DENTICE accetta il progetto. Presenta un ordine del gioa-no invitante la Commissione a studiare e proporre l'allargamento delle cireosrric.ioni elettorali. !M STEFANO vorrebbe anche V. voto aUc donno; tombali i> Ilenia di scheda propo- cgevf sto: è contrario all'indennità; vorrebbe lo sera* tinto di lisla per le grandi città. CORIS si dichiara favorevole al progetto. ( La votazione dà eletti gli onorevoli! Agu- glia, con voti 21, e Strigari,- con voli 19. Nova voti ottiene l'on. Stoppato. Schede bianche Ufficio III ROSSI LUIGI è favorevole al progetto. Dice elle ormai la marcia democratica è cosi ava£^£ che li suffragio universale s'impone., RE-RI OLIMI dice che, data rirresistibiile espansione democratica del nostro indirizzo poèitico, la questione del'L'aHai-ffamento del suffragio non, poteva più oltre essera differita, anche -perchè il supremo interesse della tranquilkta deKla vita pubblica esige che il popolo» vi abbia effettiva e larga partecipazione. Osserva che la larghissima percentuale degli) analfabeti persuade che per risolvere il problema in modo serio e durevole occorre ri-: inmie-inre al requisito del sapere leggere ai scrivere, dettando disposizioni transitorie che» consentano altre presunzioni di capacità. Tallì sono le proposte di ammissione a'M'elettorat». ui coloro che abbiano prestato il servizio militare, ovvero abbiano compiuto i 30 anni di età. Quanto alla riforma della procedura, ion. Bertouni approva quelle concordanti coni' le conclusioni delia relazione da lui presentata alla Camera lo scorso dicembre e noni consente in qualche altra, sopra tutto sulla scheda proposta. Dati la larghissima ammis-ì sione degli analfabeti, egli fa notare Ila necessila d.i adottare un sistema di busta uffl-i ci-aie, un cui l'elettore potrebbe includere lai scheda, diventando cosi superfluo l'istituto1 della candidatura ufficiale. Lo straordinario aumento del Corpo eletri torale, continua l'on. Bertolino, conferma l'opportunità di ridurre ai minimo i ballottaggii accontentandosi, per la proclamazione, della* maggioranza relativa del votanti. L'on Bertol-im si dichiara favorevole in linea di principio aM'.mdennità da accordarsi ai deputati.. L on. PAPADOPOLI è contrario al suffragio allargato nel modo che viene concesso diali disegno di legge. Vorrebbe che ,a#e maggioriì concessioni eorrispondpssie il censo e l'Istruii zione da parte dei cittadini. Gli onoravo" MUSATTI e PACETTI chie-i dono 1-astensione de' voto alla donne TORRE è favorevole all'allargamento del suffragio: è contrario però al suffragio da concedersi agli analfabeti. Vi è grande differenza tra chi sa leggere e scrivere e chi non possiede questo elcmentarissrmo stromento d' libertà e di autonomia. Il suffragio deve di venire continuamente più laTgo e farsi infine ma col progresso dell'istruzioiit». u ni versale, elementare. Il suffragio agli~'rànÉtàbéUfl|itu£ tosto che elevare la vita politica nazionale, i la indebolisce e gioverà ad aumentare la. forza delle oligarchie locali, ma non ad accrescerà lia sincerità delle lotte politiche L'o¬ norevole Torre è favorevole al suffragio alla; donne che abbiano la laurea o diploma o eser-ì ■c,.™.no.una Professione; è contrario aiU'Jnden-1 "**a JK.rSMS™ e al£ fOTma di schedn propo-i s!a t1al Ministero. Esorta infine la Commi»-, ^ X° afflò lPaìUfv^at«; tar,, *b la twnaimen sio^ne' tare. NE NAVA è favorevole al progetto. Soltanto j vorrebbe sostituire il gettone di (presenza, all'indennità annuale. LUCIANI si associa. La votazione dà: llossi Luigi, 31 voti; Ber-I tolini, 30, eletti. ' Ufficio IV CHIESA PIETRO raccomanda che si trovi modo di fare iwsrcitare il voto anche agli emigranti, ai .marinai e agli appartenenti ai Corpi organizzati m: linamente a servizio delle Provincie e dei comuni. OANEPA vorrebbe ili suffragio universale puro e semplice, o .almeno che sia facilitato l'esame a coloro che si trovano tra i 21 e i 30 anni. Vorrebbe l'estensione del voto anche allo donine e l'allargamento della circoscrizione elettorale; vorrebbe escludere dal voto gli appartenenti alio Corporazioni religiose 'PANiSIN't loda il progetto che è completo; vorrebbe si abbassasse il ili-mite dell'elettorato a 2s5 anni. La scheda non risponde allo scopo. Vorrebbe portare l'indennità a 12.000 lire, collassolula incompatibilità con ogni profes- GRIPPO è favorevole all'allargamento, ma è contrario al voto agli analfabeti, poiché viene a togliere uno degli impulsi più vivi che incoraggiamo l'uscita dallo stato di anaifabatismo; ammetterebOe tutti al voto, purché sapessero scrivere la scheda. Col sistema di scheda proposto -si avrà il broglio elettorale senza che se ne lasci traccia. E' contrario alla indennità. FERRI GIACOMO rilicne che debba 'modificarsi la disposizione che riguarda la perdita del diritto al voto, saecle per i condannati per associazione a delinquere « per i falliti. Vuole che siano aninnessi al voto anche i sott'ufftciali. iCOTUGNO è fautore del suffragio senza re- sll'iz'unl 0 ■ritiene debba estenderei la circo scrizione alla provincia. Vuole aumentata la indennità, vietando l'esercizio di professioni. Votanti 41. Baccelli Alfredo 33: Camera 29; Grippo 9; Ootusno 3; Pausini 1. Bianche 1. Ufficio V CASTANI vuole esteso il diritto di voto anche ai cittadini dai ai a 30 anni, comprendendo .anche qualche categoria femminile; propone una più vasta circoscrizione. VALERI si associa a Gaetonl. LACAVA approva l'alilargamento del suffragio; ricorda che fin dal 18S1 il suffragio universale aveva Ibi voti favorevoli e tra, essi quelli degli on. Marcora. Sonnino. Rocchetti e il suo. CORNAGGIA trova che potenzialjnente in italia esisteva già il suffragio universale. Lo spa- ' ventano i collegi dove sono gli analfabeti in maggioranza, che devono servirsi di elettori, fiduciari. Vorrebbe la circo^izioBiajjai*». j«7V-j -

Luoghi citati: Italia, Roma