I casi di Tripolitania alla Camera Le dichiarazioni di Sacchi sui lavori pubblici

I casi di Tripolitania alla Camera Le dichiarazioni di Sacchi sui lavori pubblici I casi di Tripolitania alla Camera Le dichiarazioni di Sacchi sui lavori pubblici Sa/bato gli uffici esamineranno la riforma elettorale (F»er filo diretto e per telefono alla 8TAMP A) Roma, 14, sera. La seduta antimeridiana comincia alle oro 10, e seguita la discussione del Disegno di legge per le cancellerìe PESCETTI chiede che si chiarisca il significato dell'articolo 2, nel senso di precisare i termini entro i quali si deve dare l'esame. FINOCCHIARO-APRILE propone si dica che l'esame si dovrà daire secondo le porrne da fissare secondo iil regolamento. La Camera, approva, e si approvano gli articoli 2, 3 e 4. RICCIO, all'articolo 5 propone, che anche i cancellieri debbano avere compiuti 75 anni di età prima di essere collocati a riposo di ufflciot salvo ogni diritto alla pensione di Indennità., ai termini di legge. Soggiunge cho nel termine di due anni potranno essere collocati a riposo quei, funzionari di Cancelleria, (mando anche non abbiano raggiunto il limite di servizio, e si trovassero nelle condizioni fisiche ed intellettuali da essiere reputati non idonei all'adempimento dei doveri inerenti alle loro funzioni. Presenta in questo senso un emendamento. FINOCCHIARO-APIilLE dichiara di non poter acoettatre la proposta dell'on. Riccio. ALESSIO" GIOVANNI, a Tiome anche degli onorevoli Congiù, Modica e altri, chiiede che possano essere eliminati diati servizio quei funaionairl che siano stati puniti più di una volta per ragioni disciplinari. BERENiINI a nome anche degli onoirevoli Migliami, Gennaro ed altri, propone che al funzionario, il quale sì trovi nelle condizioni previste da questo e datH'articolo precederete, si debba dare, in ogni caso, comunicatone pei fatti, pei quali si propone la sua dispensa dal servizio, con invito a presentare, nel termine prefissogli, la propria giustificazione e con diritto di esporre personalmente aiHa Commissione le sue ragioni. 4 FINOCCHIALO-APRILE accetta il criterio, che informa l'emendamento deil'on. Berenini, cho però desidera altrimenti formulato. Pi approva l'articolo 6, con l'aggiunta proposta dall'on. Ministro. CIMORELLI e LEONE dichiarano di non insistere su g'i emendamenti,' che avevano presentati all'ari, 7, il quale è approvato? e così pure l'art. 8: Dopo altre osservazioni e proposte, si approvano tutti gli articoli del disegno di legge La seduta è rinviata alle 14. La remissività italiana ia Tri poli ta n ia La seduta pomeridiana comincia alle 14,45. Traversiamo un periodo di calma nelle giornate parlamentari. L'aula è affollata di una sessantina di deputati; le tribune sono abbastanza popolate; al banco del Governo siedono gli on. Tedesco, Credaro, Finocchiaro Aprile ed un gruppo di sottosegretari. Si ha subito l'interrogazione Cirmeni e Leali al ministro degli Esteri per sapere se sia vero che recentemente sia stato firmato un contratto per il quale una vastissima tenuta agricola posta alle porte di Tripoli è in massima parte affittata ed in minima parte venduta ad un gruppo d'i capitalisti tedeschi. Risponde assai brevemente a questa interrogazione il sottosegretario agli Esteri, on. 01 SCALEA. Egli dice: «L'interrogazione degli onorevoli Ciirmeni e Leali si riferisce ad una proprietà presso Tripoli che fu in parte venduta ed in parte affittata ad un suddito straniero. Si tratta veramente di un atto privato, non di una concessione fatta dal Governo turco. Il Governo italiano non può impedire che simile atto privato avvenga ». La replica dell on. Cirmeni Replica il primo degli interroganti, l'ono-ìrevole Cirmeni. Egli dice: «A me pare che le ! dichiarazioni fatte or ora da! sottosegretario: di Stato agli Esteri non siano più soddisfa-1 centi della smentita sibillina partita da Ber-'trdcdselzfdsTcSitlpMttltècaii Uno per assicurare l'opinione pubblica in Italia circa le cose di Tripoli. Convengo che si tratta di un fatto di non grande importanza; l'importanza sarebbe anche minoro se la concessione fosse avventila a favore di un altro Stato che non fosse la Germania e fosse avventila in un altro territorio dell'impero ottomano. Invece, trattandosi di un fatto avvenuto in Tripolitania, l'importanza non èuri e specialmente per il motivo della posizione speciale della Germania nell'impero ottomano, nonché a causa delle condizioni molto anormali dell'elemento italiano ;n Tripolitania». Il Sottosegretario di Stato agli Esteri fa segni di impazienza, L'on. CIRMENI, rivolto a lui, esclama: On. Sottosegretario, abbia pazienza di ascoltarmi. Io l'ho ascoltata con molta deferenza. Dirò dunque, proseguendo, jJie la posizione specia roscurabile I I i le della Germania in Turch.a menta di esseie; ntuntamente considrata doli opinmne pub-, Ica per la genilai ita ei le.zelo spiegato dal-; l'ìB10.^.!0^..?11^'^0 nella tute;u degh mle" ressi dei suoi sudditi. La Germania ha nell'impero ottomano una posizione invidiabile ed invidiata, specialmente perchè il Governo turco diffìcilmente lascia insoddisfatto qualsiasi desiderio manifestato dal Governo della Germania e dall'ambasciatore di onesta Potenza a Costantinopoli... Voci: Sono amici ! .•I//rc voci: Sono annlie troppo amici, a danno degli interessi italiani ! •i salotti delle capitali europee. Si debbono di formulare le piti grandi riserve sul ca.- CIRMENI: Debbo poi osservare che si tratta !nop. di un atto privato, ma. du una veto e pro-|Prifi cessione, come è stato affermato da uaegregio pubblicista tornato in questi giornidalla Tripolitania. E la concessione avvenuta è tanto più notevole, perchè il suddito tedesco che si è reso concessionario non è un agricoltore, ma bensì un tenente dello cavalleria prussiana in attività di servizio, il quale vive mal volentieri in Tripolitania e molto più volentieri no' quia ratiere che il nostro Governo attribuisce alla concessione avvenuta a favore della Società tedesca, poiché in realtà si tratta di un'opera vera rii penetrazione economica tedesca in Tripolitania, opera di penetrazione che non è consona agli accordi internazionali che esistono tra i vari Stati e la Turchia circa la Tripolitania. — Passiamo ora ad esaiminare — aggiunge l'on. CIRMENI — le condizioni degli italiani in Tripolitania.... PRESIDENTE. — On. Cirmeni voglia conclndere! CIRMENI. — E' da notare che il Banco di Roma non ha potuto affittare la tenuto, che fu invece .in parte affittata ed in parte acquistata dalla Società tedesca, di cui ci occupi a mo. « Cinque giorni or sono — prosegue l'onorevole Cirmeni nel suo disoorso sul bilancio — il Ministro degli Esteri fece alla Camera, fra le altre, le seguenti dichiarazioni': « La nostra missione mineralogica ha incontralo nuove difficoltà ora superate. Prima che la nostra missione partisse da Tripoli, era stabilito che l'arabo Mohamed Musba avrebbe accompagna- ta la missione per una parte del viaggio. Alla nostra missione archeologica sono stati per-li Ministro citò le seguenti parole dette al no-stro ambasciaióre dal ministro degli esteri ot-ni essi gli scovi di Tolmeta, che però, per ragioni di clima, non potranno essere cominciati prima dell'autunno. La costruzione del porto di Tripoli deve ossero messa all'asta e fatta dirr'tamente dal Governo ottomano ». In appoggio a queste ultime dichiarazioni ìe perchè il Ministro degli Esteri deve essere ! considerato intangibile, : PHESIDENTE: Insomma concluda, 1 CIRMENI: Per migliorare .seriamente i no'stri rapporti con_ In Turchia, occorrono un ot tornano : « Potreste pubblicare che tutte le voci relative a convenzioni circa i. lavori del porto di Tripoli sono senza alcuna consistenza». « Permetta la Camera — dico Cirmeni — che a queste precise dichiarazioni del Ministro degli Esteri io opponga oggi ciò che mi .risulta da irufoirmozioni attinte ad ottima forate e recentissime, certamente più recenti di quelle sulle quali sono basate le citate dichiarazioni del Ministro. Da chi era in grado di farlo (non dico il nome per un elementare dovere di riserbo) è stato confermato alla presenza dellriniterprete del consolato italiano a Tripoli : 1* che il governatore di' Tripoli cerca con ogni mezzo dì guastare gli affari della Società tripolina per le concessioni a sudditi italiani: 2" che il governatore sparge la voce tra gli indigeni che tanto la missione mineralogica quanto quella archeologica hanno scopi politici e non industriali e scientifici; 3' cho al Mohamed Musba è stato intimato recentemente di non ritornare più con la missione; i" che tutti 1 notabili tripolini aderenti al gruppo italiano e specialmente lo scerif Genaba sono trattati dal governatore come traditori; 5' che è vero che lo stesso governatore favorisce il progetto del porto di Tripoli f^di altre concessioni contro la stessa iniziativa del gruppo arabo, perche questo e associato agli italiani. « Per la conferma di queste chiare e precise affermazioni, che contraddicono fondamentalmente quelle fatte alla Camera 5 giorni or sono dal Ministro dogli esteri, il Governo del Re non ha che da rivolgersi al nostro console a Tripoli ». PRESIDENTE: Ma, on. Cirmeni, la prego di concludere. GIRMENI: Ho finito. Del resto data, la gravità dell'argomento, non è inutile parlare di queste cose. Si parla tanto a lungo di cose inutili,. PRESIDENTE: Ma il regolamento 6 uguale per tutti. CIRMENI, continuando : Essendo notorio e documentato in cento casi che ratinale governatore della Tripolitania e della Cirenaica è per partilo preso osti'lissimo agli italiani e «ilio loro iniziative, io dovrei chiedere che il Governo del Re facesse del suo meglio per attenere la sostituzione di lui. Ma se questo chiedessi, io direi cosa poco efficace. Nulla vale il cambiamento de! maestro di cappella se contemporaneamente non si cambia la musica. L'on. Ministro degli Esteri ci ha fatto 5 giorni or sono queste altro dichiarazioni: « Tutto porta a sperare eli» non rimarranno senza frutto i prossimi colloqui fra me e il Ministro degli esteri di Turchia, che. come collega a Londra, ho potuto apprezzare uomo di eminenti qualità ». Mi rincresce di dover dire che io non sono animato dalla stessa speranza e di dover ricordare all'onorevole Ministro che i rapporti fra l'Italia e la Turchia peggiorarono giusto dopo l'avvento al posto di gran visir dell'ambasciatore Turco a Roma, che ora stato nel più cordiali rapporti con tutti i più eminenti uomini politici e che aveva sempre tenuto ad apparire entusiasta dell'Italia. L'on. Ministro degli Esteri sa meglio di noi tutti che la influenza preponderante nel governo del Governo ottomano non è quella dal gran visir L'impero ottomano è sotto la dittatura militare del Ministro della guerra, alla quale osa opporsi soltanto la dittatura civile del Comitato « Unione e Progresso » a Salonicco PRESIDENTE: On. Cirmeni, le ripeto di concludere. CIRMENI: Ho finito, ho finito. PRESIDENTE : I cinque minuti prescritti dal regolamento sono prescritti da molto tempo. i GIRMENI : Non è questione di regolamento; timo console a Salonicco, ed un eccelle te addetto militare a Costantinopoli. Non ho altro a dire. [Approvazioni). il secondo interrogante Prende la parola il secondo interrogante, on. GALLI. Egli dice: « Non ripeterò quanto ha detto fon. Cirmeni e non m . i j ] • . | I i addentrerò • I Nemméno néiìa questione da lui sollevata cir-jca 1 favori usati a sudditi stranieri resilienti I in Tripolitania, mentre ogni favore viene ne-1 i gato a sudditi italiani che colà risiedono. ( Prenderò invece per buone le parole dette a j rmiMtn nvnnnsitnr.nl sntinsecTotivin di Snto Jm? ?et£ì?p™ nial»n ; agli esteri on. Di Scalea. « Del resto, mantenendomi nei termini gene-1 r: ;. debbo osservare che le continue notizie; di soprusi, di negate concessioni a favore di > italiani residenti in Tripolitana, hanno molto : ; f , t impressionata Topi-ione pub- , b,i(?a m t p ]a le ,- lr e6ce ; sivament,. remissiva la politica estera dell'at- tuale ministro degli esteri, on. Di San Giuliano. Se l'attuale ministro degli esteri, on. Di ^ J rigorosa osservanza'del trattalo di j Algèsiras. DI SCALEA risponde ancora aill'on. Galli, il quale chiede se sia vero che l'Italia e l'Austria-Ungheria abbiano fatto rimostranze alla Turchia perchè si mostri meno crudele con lo popolazioni albanesi. ! ba]e a]u? p0tenze firmatarie dell'atto di \lge|siras e cne mieste si sinno limitate ad aseolilare la romiinicazione senza prenderne atto, 1 a e n i e o a a e a e - Dichiara che dalla Francia fu inviata una! comunicazione verbale, e che nessuna Poten- za vi ha fatio alcuna opposizione. 'GALLI si dichiara soddisfatto, poiché, trai-•tandosi di una comunicazione verbale, rimane jintera alla Francia la responsabilità della si- tuazione, e si augura che l'Italia sappia pre-San Giuliano, vuole legare il suo nome alla \ storia, lo faccia pure: noi lo chiameremo « ministro Di San Giuliano il compiacente... ». j Il Marocco e .'Albani» DI SCALEA risponde alimi. Galli, il quale | chiede se sia vero che la. Francia, decidendo ] la spedizione delle sue truppe nel Marocco,! abbia mandato non una Nota scritta, ma ver-' . . . . Afferma che Italia ha dato più volte, in via amichevole, consigli di moderazione per tutto ciò clie ha tratto alla politica albanese, e chead uguali sentimenti si è inspirala l'azione dell'Austria, «SW'i^co%i^^'lSttntóM* tinopoh, si può considerale imminente la con.cessione di una larga amnistia. GALLI si compiace che anche l'Italia abbia, sentito il dovere di non restare indifferente' in una oausa di giustizia e di civiltà. {Approvazioni). Si riprende la discussione del a ne del Ministero" dei LL. PP. abbia oramai as--1sicurata la soluzione dei maggiori problemiche interessano i pubblici servizi, ed aggiungeche l'Amministrazione intende di compiere in-teramente gli impegni, che in seguito a leggie in fatto dì opere pubbliche sono stati con-tratti con le popolazioni. Riassume la storia del consolidamento del-1 Bilancio dei LL. PP., affermando che i limiti-1 do esso imposti non possono imitare il succes-Bilancio dei Lavori pubblici Il discorso del Ministro SACCHI, ministro dei LL. PP., rileva anzitutto come il vigoroso impulso dato dall'azio¬i o a i sivo sviluppo delle opere e notando che l'Amministrazione ha mostrato una potenzialità superiore ai mezzi di cui dispone. Come indice del miglioramento raggiunto, rileva che per le bonifiche, di fronte a 5 milioni di residui, si hanno oggi impegni in corso per 59 milioni, mentre resterebbero ancora da compiere lavori già autorizzati per 17!! milioni, e che anche per i porti si hanno 12 milioni di residui e 53 di impegni, mentre'le somme autorizzate e da stanziare in avvenire si aggirano sui 180 milioni. \.,/ NECESSITA' DI migliorare IL BILANCIO. Se dunque il miglioramento vi è, è indiscutibile per altro che il bilancio dei LL. PP. debba essere migliorato. Al che si sarebbe già provveduto con la legge pel quadriennio, se la necessità di completarla con altri provvedimenti non ne avesse Imposto un breve rinvio. Intanto si procurerà di utilizzar meglio i fondi disponibili, perfezionando l'organizzazione dei sussidi; ed il Ministro ha provveduto e provvederà perchè non si assumano impegni nuovi senza valutarne osn-ttamente l'onero e l'incidenza di fronte alla potenzialità del bilancio. Avendo un migliaio di promesse da mantenere, conviene ossero cauti nel non alimentare altre facili lusinghe, studiando intanto il mezzo per eseguire il maggior numero di opere con l'annua spesa consolidata. L'on. Ministro dichiara essere sua cura di aiutare lo iniziative loca!.;, affinchè si sviluppino sostituendosi all'azione dello Stato, che deve intervenire dove le forze spontanee non bastano; orde saranno ogget'o di studio tutte le forme di incitamento alle iniziative, locali, mediante le quali, e diluendo il pagamento dello Stato in vari esercizi, si possa ottenere una disponibilità maggiore per l'esecuzione diretta ed accelerata dei lavori nelle regio :i, ove senza l'intervento dello Stato non può sperarsi in una operosità fattiva. Passando ai problemi generali di organizzazione tecnica, amministrativa e di appalti, assicura essere in corso gli studi per u : opportuno decentramento e per la semplificazione dei servizi, d'accordo in rio con il Presidente del Consiglio, il quale ha disposto già da tempo una utile e opportiwisslmn inchiesta; e intanto continuerà a vigilare sul più rapido andamento degli urtici da lui dipendenti, al cui personale provvede in parte il disegno di legge già presentato per qualche aumento di organico, mentre pel Genio-Civile l'o:i. Ministro non mancherà di studiare qualche opportuno provvedimento. Per quanto riguarda gli appalti, ritiene che sarebbe utile fissare il massimo ed il minimo ilei ribasso d'asta, migliorare il sistema di ammissione delle imprese alle aste, al quale argo, mento dedicherà accurati studi. It'-tanto sono in corso d'osarne dei nuovi regolamenti dei capitolati, nei quali, mantenendo le promesse, inserirà senza dubbio le clausole Intrici della mano d'opera, mentre esaminerà tutto quanto possa far meglio funzionare il rapporto ùi appalto cosi nei riguardi Bell'Amministrazione che delle imprese e dei lavoratori. - COOPERATIVE E U0.NIF1CHE. A questo proposito, ricorda l'opera sua assiuua in favore delle Cooperative di consumo, di produzione e di lavorò, alle quali è ormai aperto, la via alla grande industria dogli appalli, ed esprime la fiducia che al suo inttressauneuto corrisponda il più esatto l'unzioiitt-niertio delle Cooperative od il più regolare anidainento del lavori ad esse aiilda,t.i. Riconosce le deiioieuze attillali; ricorda che, di fronte a bóO aula ultori di terreni bonificati dui 1802 ad oggi, con una spesa ut 2-i'O milioni, restano da bonificare Uóu inula ettari, con ia spesa giti autorizzata in ~M milioni, ma che . si prevecue che si debba accrescere di più di i altri loo milioni; e ciò senza coniare altre plaj glie paludose, che aspettano la eiass-ilieo ira ] le bonifiche di prima categoria, e richiederebbero una spesa non minore 'di 50 milioni. • soggiungo non essere al caso di pensare ad altre ela-ssiiieaaioni, a meno che non si traiti . di cai»! specialissimi, coirne quelli del Consorzio •Benuvoglio. pel quale studierà se si possa | l'are senza una legge, e dei terreni fra il CroI stola ed il Secchio, nonché di quelli compresi i nella Bonifica (U San lìnceo. t'ùggiu:.«e altresì elle per la esecuzione del- • 'e bonifiche è questione, più che amo, di sponjucr« '"^'Uo. di evitare sperperi, bonificare col 1 ( j di minimo mezzo, coordinando le azioni del bo- niiieamenio idraulico .ìgwiuico ed agrario, ecercando sopratutio che al prosciugamento dei terreni segua la culoi.izzazione e mtensinea- ,cullui':i „•, perciò una Conmussione, ; pr.Liswduio. dall'oli. . Cappella, e composta, di competenti studiera la riforma del a legge 1 sulle bouiliche, la quale lagge e indispensa- ; bile tenga conto delle nuove esigenze della vi- > ta economica, e sociale. : ài darà corso intanto alle concessioni, per cui luuo è già pronto, purché i Consorzi ed rnocco i'cgisiauvo. m Protraile uà ""-trattative intese, con gli Enti locali, •ni decisione del Governo o del Parla- l a o Sntl locali anticipino la spesa, i proprietari corrispondano più alta contributi, e il pagamento dei concorso governativo venga a rate più iiev:. Conleinnando la promessa, ribadita dial ministro del tesoro nell'esposizione finanziaria, di provvedere appena possibile con qualche piccolo ritocco legislativo, si pi-opone di iniziare le salvo ogn mento; mentre, per quanto riguarda le boni ticlie. del Mezzogiorno, ad evitare i difetti dei criteri e dei sistemi sin qui seguiti, ha disposto che se ne studi il piano regolatore. Venendo a-parlare dei porti, dichiara che sarà eseguito il programma tracciato, con riguardo specialmente dei grandi scoli di Ge! nova, cui continuerà il più amorevole interes samento, -e di Napoli, cui augura che lo fe 'conila coopera zio:» di tutti assicuri sorti mi- • gliori. A questo proposito affermo i vantaggi e j tecnici del sistema adottato per la costruzione - della diga, al Granili -i Annuncia \ j | ; ] ! ' di avere affidato ad alcuni compelenlissimi tecnici, in maggioranza estranei all'Amministrazionve, una rapidissima indagine sullo slato delle cose ed il possibile sviluppo futuro delle opere. L'onorevole ministro assicura di aver sempre curato e di voler sempre difendere nel modo migliore la navigazione interna, confidente dando nell'iniziativa delle private imprese a nunnio ai problema stradale, riconosce la ne-o ; cessiità di una operosa attuazione del prò-e, grani ino di lavori per le strade di allaccio- e mento dei Comuni isolati e di un più definì- jtrvo assetto de'lle strade nazionali. * Servizio ferroviario. .i passando a, scrvlzio ferroviavio di Stato, annunzia la prossima pubblicazione di unoa, n relazione del direttore generale, contenente precise risposte agli appunti specifici mossiall'azienda statale durante la discussione del '^i,WZi) ^tuali feste Snf iXrtAa Vff Anati Invita i colleghi a riconoscere rinnega- bile miglioramento delle comunicazioni ferro-viarie durante l'esercizio di Stato, del che si sono specialmente giovate le regioni meridio- unii. s- ; Questo tuttavìa non impedirà di introdurre, i, ove il traffico lo richieda, tutte le ulteriorie ! possibili migliorìe. _ .n-! Riconosce la necessità ed utilità dei doppi gi j binari, e dice che alla costruzione di essi. n-: come all'esecuzione dei miglioramenti delle ! stazioni, darà la massima cura. Però notaeli che, di fronte alla spesa occorrente di 450 mi-ti lioni, l'Amministrazione ferroviaria dispones- di 15 milioni all'anno soltanto. ¬ / e e n a a Per la Civitavecchfa-Orte l'on. ministro as sume (ormale impegno di risolvere tra breve la questione della concessione; e rileva ancora una volta che dal l.o gennaio 1907 ad oggi furono concesse venti ferrovie sussidiate, oltre delle quattro linee concesse in sola costruzione e della rete calabro-lucana, che da sola misurerà più di 1200 chilometri. 11 sistema della sovvenzione chilometrica non può bastare a tutto ed il Governo ha ricorso a spollaii disposizioni per la Calobroiucaina e ha ora proposto un aumento generale del limite delia sovvenzione. Si procederà inoltre subito ad una sftinpliflcazione dei capitolati e patti di ooiicessione e vigilanza ed la seguito si curerà anche di un'eventuale revisione legislativa della materia. Non meno mirabile .impulso ha avuto la rete automobilistica, per di cui ulteriore Incremento serviranno i nuovi fondi che il Tesoro ha promesso. iMa l'onere del bilancio salirà molto e però si cercherà di liquidare gli impegni del passato, sovvenzionando per l'avvenire soltanto le linee veramente utili e indispensabili. le leggi speciali. Trattando a questo punto degli interassi di alcune importami regioni, nandù le cause che ostacolarono l'applicazione delie laggi àipieciali par ia Calabria, ove, mentre prima si spendevano circa L. 1,300,000 atwiiùe per lavori pubblici, nell'esercizio un corso, al 30 aprile ll/il. si erano già spesi 4. 0 milioni, mentre altri apoalti sono imminenti per vari milioni. Dice che anche in Sardegna il Governo ha cercalo di superare difficoltà gravissime, che per molto tempo ostacolarono il rapido: sviluppo delle opere pubbliche, rese specialimente osd.dilHcili dalle condizioni del mercato degli ap-I palli e della mano d'opera locale. La siutazioOe ò attualmente senza dubbio di molto migliorata e migliorerà più ancora coi provvedimenti presi e allo studio. Rileva 1 migliora monti conseguiti nelle comunicazioni ferroviarie nell'interno dell'isola, alle quali il Governo continuerà il più o.mìmUu.> intanussanieiuo, e nelle comunicazioni marittime col continente, alle quali innegabili benefici resero 1 nuovi servizi d: navigazione dello Stato, con la grande- celerità e comodità dei • SLI^L^rri*^1!?,1!0!^ ^^i^Jft^'J^10^ dete loir. rie. lU.lterioi rnig. nrimenu non sa- ranno trascurati, e, per quanto riguarda jo!tariffe, deciderà la Camera in occasione della,conversione in legge del -R. decreto 27 marzo, iunuilativo. I on~atelaffina"5? J*f. ìrelativo ai servizio cumulativo Non ritiene tutte f servizio marittimo commerciale: ad ogni rao do procurerà che lo si regolarizzi in modo definitivo, secondo desiderano gli enti commerciali dell'isola. A proposito di servizi marittimi, l'onorevole ministro rileva altresì i grandi benefici assicurati dalla navigazione di Stato alle oomunicazioiii marittime con la Sicilia, mercè i più vantaggiosi orari severamente osservati; lp comodità senza confronto maggiori; le velocità aumentato; e le tariffe più basse. Concludendo, il ministro dichiara di avere specialmonte gradita fra tutte l'affermazione dell'on. Riccio e di altri colleghi, che egli ha cercato di mettere uno spirito di -vigi'le equità nella distribuzione delle opere pubbliche fra le diverse regioni (benissimo). sintesi del progresso. Ricordando il cinquantenario che oggi si celebra, fa la sintesi del progresso economico compiutosi dal P.' se, e dei giganteschi passi da esso compiuti jei mezzi di comunicazione, nelle ■Bonifiche, negli altri servizi pubblici. Rileva che dal lsiil in poi a quest'opera si sono dedicati ben sei miliardi, e elio la rete strade si è quasi decuplicata: dei porti, alcuni cernie Genova, sono 14 volte raddoppiali e dovunque la nostra marina si arrichisce di sicuri approdi. Cosi pure da duemila chilometri di ferrovia, siamo .in un cinquantennio saliti od olire 17 mila chilometri, oltre quasi 5 mila chilometri di tranvie ed una rete automobilistica di 6 mila chilometri. Malgrado ciò però non dobbiamo dimenticare il cammino che rimane ancora a percorrere. Sopprimere gli ostacoli che nelle regioni più ricche si frappongono alle fortunate iniziative locali, .spingere a.Uu.u'e e coordinala l'aziono dello Stato nelle terre io oui energie non sono ancora sviluppate, isoliamo con questa diversità di metodo, pur ■ nella suo.essenza cosi profondamente unitaria, nol potremo pagare il più rapidamente che , sìa possibile il debito d'onore lino ad oggi : assunto dalle leggi : che se lo stesso progresso - economico suscita, come è inevitabile, nuovi bisogni, ed alle attività dello Stato nei lavori i pubblici, .non possono porsi-confini, permanga e .sempre, come fiamma viva lo spirito di equità j reSioiKi> in quest'aula invocalo giacché ad - tósù $ affidato il rinvigorimento delia coscienr d -(chi è da rilevare risi i vjin„.j0 piemontese che - uicitìaro flli'on. Quag: i e - i e va nazionale e l'avvenire italiano. (l'tvtitime approvazioni; applausi. Molli ss imi deputati si cun.Qr al ulano con Voratore). Il discorso del ministro dei lavori nubili:? ascoltato con viva riiienzione e. frequentemente interrotto da approvazioni, viene allo fine accolto da applausi su tutti i banchi della Sinistra. Un centinaio di deputati, fra le maggiori personalità parlomentari. si recano a congratularsi co! ministro. Nel discorso Sacchi è do rilevare rispetto al problema ferroil ministro, fra •l'altro, lino di av^ir dato dispoisizi'.orn perchè vengano immediatamente iniziali i lavori dei. tre lotti appaltati sulla lìnea Vievola-Tenda. La seduto termina alle 19,10. Domani seduta alle 14. i l La dichiarazione di Sacchi Rema, li, notte. Anche oggi due sedute, entrambe lunghe. Nell'antimeridiana, che si è protratta fino al tocco, è stata ripresa e condotta a lino la discussione del disegno di legge per le cancellerie e segreterie giudiziarie. Che la discussione sia stata molto ordinata nessuno può all'erniario, nemmeno coloro -!che ad essa hanno partecipato, tanto che -; aci lin certo punio fu chiesto il rinvio, ma - pei. l'insistenza del guardasigilli si è pro- * dt fl jj approvazione dell'intero" di «Sn^Trli letrsó- \" -^ìla seduta pomeridiana ha avuto un , iarg0 svolgimento l'inteiTOgozion© dell'ono- o, revoie cirmeni, il quale, prendendo occa- e si0ne dalle informazioni mandate alla i, stan,va dilI colle«a Bevione sul contratto l agricola alle porte di Tri- Poli, ha dimostrato quanto siano anormali A "e condizioni dei sudditi di Vittorio Ema- nuelo III in fripolitania ed in Cirenaica, -1 ed ha. opposto dolorose informazioni molto i autorevoli e recentissime alle dichiarazioni - ottimistiche fatte, cinque giorni sono alla Camera dal ministro degli esteri. E' degno e, di essere rilevato che l'interrogante ha deti' (0 cne per ta conferma di quelle informa- .(zioni precise il Governo del re noni ha che i d rivolgersi al Consolato italiano in Tri. f„ risrinsta all'interrogazione dell'ono- e I)0"-"y^P0f^ a revole Galli il Governo ha annunziato che -; e imminente una larga amnistia del Mutae no agli insorti albanesi! I Ripresa quindi la discussione del buan- ciò dei lavori pubblici, il ministro Sacchi I ha pronunciato un notevole discorso. Va : rilevata la dichiarazione che egli, allo sco- j po di eseguire il maggior numero di opere pubbliche con l'annua spesa consolidata, si propone di aiutare le iniziative locali affinchè si sviluppino sostituendosi all'azione dello Stato, che deve intervenire dove le forze spontanee non bastano, onde saranno oggetto di studio tutte le varie forme di incitamento alle iniziative locali, mediante le quali, diluendo il pagamento dello Stato j in varii esercizi, si possa ottenere la di- j sponibilità maggiore per l'esecuzione diret- > ta ed accelerata dei lavori della regione, ove, senza intervento dello Stato, non può sperarsi una operosità fattiva. Il ministro ha voluto annunziare che il direttore generale delle strade ferrate pub- bucherà una relazione contenente precise, risposte tigli appunti specifici mossi all'azien-j da statale durante la discussione del dise- gno di legge ferroviario. Non si può fare a meno di osservare che il direttore gene- ■ ralo delle ferrovie, anziché col treno diret- lissimo, arriva colla famosa vettura di Ne- gri ; la discussione del disegno di legge fer- ; roviorio rimonta a troppi mesi addietro ;'■ perciò potrebbero essere risparmiate le spe- ! se per la stampa della relazione certamente. voluminosa. Bisogna che ogni cosa arrivi, ni mqmento opportuno ; si può quindi pre-i vedere che avrà scarsa efficacia la tardiva1 pubblicazione annunziata oggi dal ministro dei lavori pubblici. Il discorso del ministro, che ha avuto una chiusa molto felice, è stato meritamente applaudito. .ministeriali il seguente telegramma Presidente del Consiglio: I « Sabato 17 corrente gli Uffici della Ca- Qggi è'stato diramato a tutti i deputati i,S?,„..i„ii li c. ,„„i„ *„!«„,.o«,m.7 del La riforma elettorale agli Uffici Nessuna ostilità apparente.... (Per telegrafo alla Stampa). Soma, li. notte • ., ,* , 'IS'ST'S^ 25 riforma elettorale. Trattandosi del pi«'la rifo grave degli argomenti che si possano sot toporreall, deaerazioni del Parlamento, iKL« fZel^Zìr&Mwo GioWn!1 amicizia e nel suo patriottismo. Oioliin ». jNel breve spazio di due mesi l'on. Giolitti i' • j,a mantenuto le più importanti promesse contenute nel programma del quarto Ca v,,„„,t„ j„ • • „ „„„„;«,?,.i~ !binetto da lul formato e presieduto. Saba- ,") scorso sottopose ali esame degli nitici ideila Camera il disegno di legge per il I monopolio di Stato delle assicurazioni sul- ìla vita: safjato prossimo sottoporrà all'è- sanie degli stessi uffici il disegno di lej'ge che introduce il quasi suffragio univarsa ìe politico, modifica il metodo dello elezioni e accoglie l'indennità ai deputati, il. dJi'e- gno di legge cioè che produrrà una graucle rivoluzione nelle elezioni politiche del regno d'Italia. E' degno di nota che, mentre il disegno di legge per il monopolio delle assicurazioni provocò una vera insurrezione nei corri* doi di Montecitorio, specialmente fra i deputati dell'Alta Italia, nessuno si agita contro la radicale riforma della legge elet torale politica. Il mondo politico è cosiffat to che ogni uomo politico tiene ad essere o per lo meno ad apparire liberale, anzi più liberale di tutti gli altri. L'essenza e la parvenza liberali sono requisiti, dei quali nessuno osa disinteressarsi. Tutti vo gliono essere creduti liberali, anche coloro che tali non sono nè possono essere, anche coloro che per educazione e per interesse sono e devono essere conservatori e maga ri reazionari. In tali condizioni di uomi ni. quando è presentato un disegno di legge ispirato a principi liberali e demo cratici, nessuno osa combatterlo aperta; mente e tutti fanno a gara nel proclamar'■ si antichi fautori del principio in esso ! contenuto. E' ancora fresco il ricordo dol la discussione avvenuta alla Camera sulle comunicazioni del presente Governo. Al l'annunzio del quasi suffragio universale gli oppositori del Gabinetto, da Sonnino a Fradelet'to, da Martini a Meda, proclamarono ai quattro venti che essi erano fautori del suffragio universale più caldi, più spregiudicati e sopratutto più antichi dell'on. GiolittI, al quale rimproverarono di essersi convertito troppo tardi al grande assioma politico. Il capo dell'opposizione costituzionale, il quale passa per essere il capo del partito conservatore italiano, sostenne addirittura la necessità e la opportunità di accordare il diritto di voto politico non soltanto a tutti gli uomini maggiorenni, ma anche ai tutte le donne maggiorenni: chi più libera- 'e di ,ui? Come allora nessuno in piena Camera osò combattere Pannunzio del suffragio universale, così ora nessuno, nel1 corridoi, tenta apertamente di organizzare l'opposizione nei singoli uffici per la se- '-c i uuuuoiaiuuo nei siili: ;n 111111:1 uei la. He- duta di sabat0 Prossimo.. Vi ho già detto 'che ron. Sonnino dice nei corridoi che bi- iggj ufe^«jgj è f<?ciIe preveaere che ^Posizione non fa j rà una ]ista dj candidati da contrapporrei i ai candidati del Governo : l'opposizione uf-< ' ficialmente non avrà candidati ed ogni deputato di opposizione voterà come meglia " ■■ • - v» - ■ ~. gli piacerà. Per ora dunque.;Bei corridoi di! |Montecitorio non c'è nemméno il vento di' fronda contro il disegno di legge per la grande riforma della legge elettorale poli" tica. Staremo a vedere se sotto la cenerà cova il fuoco. C.