Come cadde e come fu accolto Frey nella foresta

Come cadde e come fu accolto Frey nella foresta Come cadde e come fu accolto Frey nella foresta Un fantastico quadro di orrore e di dolore ■ II fungalo " barbaro di monte „ vide e fuggì - Il richiamo nella boscaglia buia - Il grave stato dell'aviatore (Dai noatri inviati speciali) Qualcuno che, per essere stato spettatole Viterbo, 14, mattino, Frey è restalo per ben dodici ore senza soccorso, gemendo, sebbene alla sua caduta avesse assistito, non da lungi, un contadino che si era recalo nel bosco a raccogliere funghi. Questa fu la stia sventura! Intanto i cuori, in moltitudine, aspettavano trepidando, dolorosi, per la sorte del disgraziato aviatore. Nel paesi della zona circostante le ricerche si erano sempre più intensificate per tutta la giornata, quantunque a San Martino a Cimino vi fosse saesd■ - . della catastrofe, avrebbe pollilo sopire ogni inquieludine angosciosa: questi era appunto il contadino, che, stando nel bosco a due chilometri dal convento di Sant'Angelo, aveva veduto piombare Vareoplano. La caduta del "mostro bianco Il contadino, soprannominalo Fiorillo, uno dì, quei montanari quasi selvaggi che vivono della, montagna raccogliendo i ra- 99 dfsKdrctnsqes(mi caduti, i frutti e i. fungili, era precisa-1 mente intento alla raccolta di questi ulti- \ vmi nella boscaglia, quando fu sorpreso da.\ irn fatto inverosimile, inaudito... La nar-\rrazione di questo barbaro di monte, peri quel tanto che se ne è potuto comprenderci sembra la storia fantastica di un prodigio ,di altri tempi: il mostro bianco — egli ha\detto — veniva giù, obliquamente, dal eie-\ lo, con vn rumore infernale, in mezzo al ; quale si distingueva l'urlo spaventoso, inu-\mano ùcWavialorc. 11 fungnro è rimasto .esterrefatto. Egli racconta che non. ha a-\ vitto neppure la forza di inginocchiarsi, ! per quanto ciò che egli vedeva fosse tcr-\ribitmente fuori di ogni sua possibilità di\comprendere \,,,'.„. • harcopiano oscillo ancora un poco: poi, con un movimento trasversale, filiminco, \ andò a cozzare contro un albero. Il conia. rf?„0 r.:(/c le grondi'ali bianche raccogliersi! iv sc sicssc deformarsi: le udì crepitare in „.„, ( spczzarsidi Me dì a"° c dl acciaio, su cui emerse un nrloi desolato, lagrimoso. un urlo di morte... [Dopo, tulio fu silenzio ed il montanaro.! come inebetito dall'orrore, non senti più Jche. il vento gemere per la boscaglia. Olii parve come se tutti gli alberi piangessero. \i. , , " ' . . . , iQuando riprese la padronanza di se fu do-\minalo da uno spirilo di conservazione:\cieco e folle si mise in fuga, verso San. Mar-1 lino, rallentando il passo solo quando fu j veramente « dell'uomo clic\fI vicino all'abitato Al racconto strano, la moglie del Fiorillo, certo più intelligente del marito, è stala colta da un dubbio. — Guarda — ella ha detto al [auguro — può essere che si traili di quello che vola... yella mente rozza, del contadino passò un lampo improvviso : egli tornò col. pensiero alla strana avventura: pensò che poterà trattarsi volita ed accompagnato da. un altro con-. ladino si avviò verso il convento di San-1 fAngelo. Ben tre ore di strada! n• , , . \Quando porteranno soccorso al poveroLI Fantasia o realtà? yrl frattempo, la moglie di Fiorillo si presenta al sindaco del paese, signor Spolverini, e gli ripete la. narrazione del marito. Il sindaco già si apparecchia ad organizzare una spedizione di soccorso, allorché giunge da Viterbo un telegramma, il quale segnala la notizia che l'aviatore sarebbe disceso a Castiglione del Lago, verso le nove del -mattino... Quesiti è la voce che, come è noto, si erti diffusa nella mattinala in tutta 'Italia. La lettura del telegramma [a sorgere nell'animo dei sindaco il sospetto che la contadina sia vittima di un equivoco grossolano, tanto più che la sua narrazione presenta molti lati fantastici : via quando, nel pomeriggio, giunge la notizia rhc l-'rry non è più scesa a Castiglione c che si sono perdute te sue Iraccie, il sindaco si convince che la conladina può avere ragione ed organizza con sollecita cura una squadra di soccorso. La squadra di soccorso e composta dei vi ititi della pubblica assistenza : Filoscia Anselmo, Ceri-ani Antonio, Moriteci Mtilio, libertini Vincenzo, TurrÀelli Giuseppe, libertini Ezio, ed altri volenterosi. Cos'i, quando noi giungiamo a Viterbo, in una di quelle perlustrazioni che .si. proseguono dn stamane senza interruzione, i: San Martino, si apprende che la squadraimandala dai sindaco, dopo faticose ricer- Lclic in una località, nascosta nella Macchia]Grossa di Vico, aveva ritrovato Frcy inicondizioni gravi per la frattura della mano\destra e della mano sinistra e per altre fe.[rill, .... Anito conferma die l aviatore era caduto presso Monte Fogliano, proseguiamo verso]il luogo del disastro. Nel fitto della boscagliaSulla nostra automobile aveva preso postoundtc il tenente medico Donali ed avevamo portato con noi una barella. Sul limitare del bosco Fogliano (asciamo la maeeliimeci «n.temiamo nel follo digli alberi. Difetti som, tei folissmi ed ima numerosissima iiaunliio di 'dei ci impediva il passo. Inoltre, i nostripiedi sprofondavano nel suolo bagnalo dalla pioggia, ugni lauto gli alberi squassali dalvento lasciavano cadere su di noi un diluvio di gocciole d'acqua. In breve, la nostra marcia divenne estremamenle faticosa e dovemmodistanziarci, disporci in catena. VI tanto in lauto, per non perderci e richiamare su di noi, se era possibile, l'attenzione del ferlloMspaiavamo colpi di lucile in aria e me'.le-vamo lunghi urli gutturali; ma per gnaulotendessimo l'orecchio non udivamo che il la-mento datili alberi salto il vento ed it crepitìodell'acqua che stillava dal fogliame Più volleviamo siti tratti tri inganno e a gualcite ni- more lontano ci siamo arrestali con l'animo mumu. -Ua dono circa tre ore eravamo già stanchissimi e le nostre ricerche non avevano avuto alcun risultalo. Incominciava a farsi lardi, dalle nuvole basse e pesanti incominciava a filtrare una luce più stanca. Dubitavamo che la sera ci sorprendesse nel triste vcllegrinaggio. Disillusi, «po¬ dilli, decidiamo di fare un'ultima salva di\mfucilale: ci. riuniamo e facciamo fuoco in- \sirmc. «uindi attendiamo con. l'animo sospeso, j in unno andò, uno di Quel segnali. modu-\KATS?^ disordinala rompendo le selci e balzando sui\roveti in una indicibile agitazione. in una specie di radura erano legati alcuni coralli.. I. n gruppo di conladini eraraccolto intorno ad una barella improvvisala. Ci avviciniamo con indicibile pena alla barella: su questa giaceva l'aviatore. Presso il ferito "Dov'è l'areoplano?,, Istintivamente ci siamo scoperti davanti a questa vittima eroica e sventurata; l'aviatore era orribilmente pallido, incorderò sempre i suoi capelli castuni, i. suoi piccoli baffi, i. suoi (•echi celesti, dilatali in vn terrore di agonia. larghi grumi di sangue deturpavano il suo volto. 11 medico cominciò subilo a prestare, le care«lletluosc, mentre noi attendevamo lorc (( , fmluml0 „ bmccilJ fftll|| fi ,B con una vera ed acuta, pena nel cuore. Vii primo esame ci. fa conoscere che l'evia- coscìa dcslm luMr(, $. avvcrtono f sì sospcl. 1aH0 nui)lcrose lesioni secondarie in altre parli del (-.orpo. segnatamente alla faccia, Sopraggiungono il pretore ed il medico di Voncigliohc; ma alle domande Frey non può rispondere. Evidentemente, una nuova, crisi di dolore lo "rende ed egli si iene di nuovo. Allora gli sono s°mmi"islruU <tcl cordiali, il suo volto, leu. ian]en[e.' sn"° "' {rncc,a "l si * «* malo di un. lieve rossore. ì suoi ordii si sono illuminali di un bagliore più. viro; le. sue ìnì>bra si sono Icnlamaic agitate. Per qualche secoiido siamo rimasti in un'attesa ansiosa ,„.r ll(ìirc l(, S(u, ufìm(, ,ìarol/. Allora quest'uomo pronuncia, in francese queste imprevedibili parole- E Varco piatto? i d siamo guardali c on. stupore; veramente [nessuno di noi. aveva pensato all'arcoplano. 0ra l'aviatore girava un lento sguardo, e riJiresc a bassa core, come parlando a sc slesso: i ~^ voeo distante di qid... \J*V<T'™L » S0"° f^V iute di nuovo, e quando labiamo sollevato \dulla oarclln< per m,Uu ìwslm mil0_ \mijbnr Ua cmrsSu ,„.,„ (li dolmr slraziann 1 Purtroppo, pare che. le sue condizioni siano j gravissime; la sua vila in grave pericolo. Il lugubre ritorno Mano mano clic procediamo per l'i via di llonciglioiie per portare l'aviatóre a quell'Ospedale, inailo mono che usciamo dal ftdto degli alberi, incoiliriamo tinaie della catastrofe, incontriamo prima di lutiti n serbatoio dcla benzina: c'aitò è schiacciato e furalo, e Varia e. libila dell'odore greve c nauseabondo dell'es\tC"z"- pia olire; ri appare, un'ala dclVappa- freccino: è un povero rullarne biancastro, conI torta: . 1 "" nrhji" 'Malto, che si è n'urcoli;. come accoccato su sé stesso II \mutore c rimasto miracolosamente intano: Lembra ,„„ ,„ ra0tlla sia avvenula in airc. I zioue quasi verticale. 1 quanto ri narrano il ferito giaceva col volto verso terra: le mani rivolte in alto, accennando disperatamente che lo ioglicssero da quella posizione atroce, li è da inorridire pensando ora alle ore interminabili trascorse in quella stalo spaventoso ! llai.i.ogliamo, ognuno, un ptecofò. ricordo di questo eroe, clic forse non, sopravviverà al. suo ultimo eroismo, ha coda dcll'areoplaiio e scomparsa, ma il suo numero — il. 17 — c perfettamente intatto, Stm si riesce a caricare l'apparecchio sull'automobile, itala la sua pcsaiVezza. Abbiamo camminalo per Ire are nella oscurila, senza una torcia per rischiararci. Finalmente, ecco un barlume di. lare. Delle, faci lontane, n'Ita, nulle umida, ci hanno rivelalo la vicinanza di creature vìve. Attraverso la nebbia densa, abbiamo vedili ola luce diffusa e rossastra, di alcune lorde avvicinarsi: erano frali di un conveif.o vicino che venivano in nostro soccorso. Durante la. nostra breve lappa, Frcy non ha pronunciato una parola sola. Il suo volto aveva- ogni lauto una contrazione penosa; le sue labbra si agitavano convulsamente, ì.r prime induzioni, sulle cause del. disastro confermano che l'aviatore deve essersi nella achilia sia per un guasto al motore, sia per Vimpossibilità di conoscere la via del luogo, Sperduto : deve aver Untato un volo piane " condizioni disastrose, .tanto dir la. linea del suo voi lo Ua portato a colpire obliquamente un tronco d'albero i mm ,hc ri avviciniamo a Botici L/Ùoitc ' evie si popolano di veicoli di ogni ] sorla, di comitive larnile di lorde... i Attraverso la itebba, il mormorio della (olla \cd. il suono delle rauche corintie delle auto[mobili assumono e/felli strani, lugubri come in un sogno penoso. Finalmente, dopo dieci chilometri di strutta | vniwsi,:sì,.lfJ% depositiamo ta vittima eroica ]SQiml nn tolto bianco, soffice dell'ospedale di lìohciulionc: ma gli occhi ài Frey sono ancora \pieni dì orrore e di tenebre: egli non vinta. \iem^vn mon°-. , , o] iVWj tl61 16110 U OSJIBUdlC Quando giungiamo a [ìoncigtionc Irovia-uua gran lolla pigiala innanzi all'in.o l .j»«<»t^$£J££9 "consorziale. Saliamo ^"'^JJ™ j,^ semhra riposare nella siaiueua oli ing stmuru u/iuhuil. i] L'aviatore ha il capo avvallo in bianchea ! bende; presso il suo letto sono ì dottori, l\[}arrocchì, Hi Donalo, Mazzioli e Pellai:, o I cUe ljti vraiicmo di tanlo in tanto 'mie- a o, diati, poiché e da i.oati e dui rey era i l'Io slamane da Roma digiuno, e unum Ml suo stalo di prostrazione, impressionante -\ Domandiamo ai medici notizie del /.;i'-o' io ■ ie condizioni non appaiono gravi, cl-1dicono, da un accurato came delle fe.-ile;oIabfrtatKÒ constatalo la fraIItira dell'avam-e\ . du b sinistra, una- ' . , 1 , ... o [Unta al labbro inferiore, la perdila dià I quattro ■denti; il casco eh,! mingeva U ca- pò dellaviatore ha attutilo notevolmente il colpo, salvando la vita a Frcy. Frcy pronuncia di tanto in tanto qualche parola : — Rene, ma femnie, ma femme... — vwr- mora e volge intorno gli occhi come per cercare quelli della sua compagna, /« serata si sono recali a visitare l'infermo u duca c la duchcsm laute, che si ■ gliene. / ^1 hanno ri- volto al fcrUo aual«hc domanda, ma Vrey parla a stento per la ferita al labbro. Ciò che egli fa capire. lìglih a. fatto comprendere che deve alla nebbia la sua disgrazia. L'aviatore marciava all'altezza di circa ottocento metri sul lago di Vico, allorché, seguendo la direzione a sinistra, volle discendere, ma non ha calcolato di trovarsi presso la. montagna elevata del Cimino e non misurò la profondila del voi piane. Credeva ancora di dover discendere, allorché andò a precipizio verso gli alti faggi delta montagna selvaggia di Fogliano. Per ta nebbia scorse troppo tardi il pericolo e non fece a tempo a risollevarsi. L'areoplano andò ad urlare, contro un tronco di albero, il che attuti il colpo, che, altrimenti, sarebbe .sialo (alale per l'aviatore, che fu pronto a gettarsi sulla sinistra al suolo. Fino a tarda sera intorno all'ospedale lina folla ha stazionato, chiedendo notizie sullo stalo del ferito. A Roncigliorlc sono giunti in. serata centinaia di telegrammi, chiedenti se Frcy sia in condizioni gravi. L'angoscia della signora Frey Quando otte 11.10 la signora Frrg, dopo una mattinata di angoscia e di trepidazione, e salila, sul diretto di. Firenze accompagnata dai sianoli SfchhcUicr e ita Borei, pareva alquanto i in francala. La povera signora aveva acato al. campo di aviazione la falsa notizia epe suo marito aveva preso terra a. Castiglione del Lago ,• si accingeva a. continuare il. volo verso Firenze, f.a signora ne fa lieta, perchè si proponeva di riabbivi dare la sera stessa il proprio marito a Firenze. — Ringraziale a mio nome tutta la stampa italiana, die è sluta così larga di cortesie a me ed a. mio marito. N'oi siamo entrambi veramente commossi. Allorché questa sera, olle IS.of). In. signora Frey transitava per tu stazione di Arczoz, la dolorosa renila le si parò dinanzi a gitali; sluziuuc. I.e fu consegnato il telegramma nel guiile le si diceva che il. murilo aveva fillerrulo in. condizioni difficilissime nei pressi di Velralla. e. che crii rimasto leggermente ferito, ha novera signora non. voleva prestar fede al laconico dispaccio, temendo qualche cosa di peggio, lla preso il Irena ad Urte ed è scesa, ad Orvieto .donde proseguì in automobile per Viterbo, di dove continuerà, pure in. automobile per lìoiiriglioiie. ove si. calcola giungerà verso le. :\,'M al. letto del marito. UaTvn