Le assegnazione dei premi Servais

Le assegnazione dei premi Servais Le assegnazione dei premi Servais Le assegnazione dei premi Servais ; Servais ha conferito quest'anno un premio da Lire 1300, uno da lire 1000, uno da L. 500, due da Lire 300, tre da L, 200, otto da L. 100. Ecco lo assegnazioni più importanti: Premio da Lire millecinquecento: a Delbo soo Matteo. In Pessione (Chierl), verso le ore 9 antimeridiane del 6 Settembre 1910, in una cantina dello stabilimento Martini e Rossi l'operaio Navone Lorenzo scendeva in un tino per praticarvi la consueta ripulitura. Fuori, presso ti '.ino, stava l'operaio Menzio Giuseppe, il quale doveva restare di guardia durante il lavoro del compagno: il Navone stando nel recipiente parlava ad alta voce, giusta le norme precauzionali in vigore nello stabilimento. Ad un dato punto la voce del Navone venne meno e dopo brevi istanti il Menzio udì un tonfo nell'interno del tino: chiamò soccorso. Giunsero tosto gli operai Delbosco Matteo e Burzio Antonio, i quali non curanti del perico 10 discesero nel tino per l'apertura di in 0.45x0,45 che è nel coperchio, servendosi di una scala a mano. Subito caddero svenuti en trambi accanto al Navone. Da altri operai ac corsi venne tosto sfasciato il coperchio del nell'interno egqsnnsi zdtrbpdsasnt ; «no; uno di essi tentò scendere 0 ; ma giunto a metà della scaletta dovette esse — — n i re in fretta estratto per le braccia, sentendosi a sua volta venir meno: uguale tentativo fece un nitro operaio e fattosi legare ad una corda riuscì ad afferrare uno dei tre compagni caduti, che sollevò un po' dal •ndo, lasciandolo a poi nuovamente perchè, le esalazioni micidiali -gli toglievano il respiro ed a fatica potè egli 0.essere tratto in salvo. a - , e vJnorri pa \\ »,1r7jn D ) o s Vista l'inanità degli sforzi per entrare dalla parte superiore del tino, .venne fatta una breccia nel fianco estraendone il Navone, il Deiche davano tuttavia qualche segno di vita Trasportati all'aperto fu tentata la respira^ zione artificiale ma invano, perchè poco dopo i tre sventurati operai cessavano di viverre per asfissia da esalazioni di gas carbonico. cgpadszriijy' tdtnazioni di gas carbonico, p-] H premio spettante al Delbosco_fc devoluto|a-;lier un terzo alla vedova o per gli altri due u terzi ai due figli minorenni in parti uguali. e II Comitato pur rendendo omaggio al BÙr-i l) zio non potè assegnargli un premio, non a-|rs vendo esso lasciato asticcedergli. moglie Ojzcmo figli (art. IV u XII del Regolamento). -: Premio da Lire mille: a. Chiolério Mario, a.controllore della Ferrovia Centrale del Cana-|vese. e i o ,^,0aìalLvere noe he ore dopo ta Vih&sWrìto™id «Soie t f - g^Smoranne premj0 da lìi In Rivarolo Canavese la sera del l.o gennaio 1910, il sig. Cavallo Pietro tentò di salire su un treno ferroviario mentre già era in moto e si trovò in serio pericolo di cadere sul bt nario. Il Chiolério ciò visto, non preoccupandosi che di salvare la vita del Cavallo, si gettò din suo soccorso e mentre cercava di tenerlo sul predellino inciampò nel soprabito del Cavallo stesso, perdette l'equilibrio, cadde fra due vetture e le gambe del povero controllore vennero entrambe schiacciate dalle ruote. Traspor- Chiolerio ces- Chiolerio è devoluto per l'altra metà alla 1 "premio da Lire cinquecento: ad Amprimo Giacomo di Antonio. Nella stazione di Avigliana, nel giorno 7 a giugno 1910 si trovavano in un binario di ! riserva alcuni vagoni, parte dei quali erano j carichi di polvere ed uno era carico di le! aliarne da costruzione: alcuni operai, comprea;so rAmprimo, aspettavano l'ora della ripresa à o o a a o a l a e, o r e i i n a., o e i e del lavoro e si erano assisi all'ombra del va- dtvnltadnnfdgzdovisone di legname suddetto. Ad un tratto un mtreno merci venne introdotto nel binario di nriserva e spinto dalla macchina diede di cozzo pcontro i vagoni, che colà già si trovavano, in rmodo che i medesimi indietreggiando di alcuni dmetrl urtarono l'operaio Maritano Luigi, che tdormiva appunto su detto binario. : sL'Amprimo tentò di spingere il corpo del- vl'infelice, ancora addormentato, in mezzo al binario: ina non giunse in tempo e le ruote mdel vagone ili un istante furono addosso, al rMaritano, che rimase orribilmente schiacciato. Nel compiere l'azione mano sinistra orribilme I premi da Lire trecento sono assegnati a| nobilmente schiacciato.j,3ntoSuma°taebbe Beltramo Giacomo di Giovanni, lavandaio e Duibiano Domenico di Giuseppe; i premi da Lire duecento a Carlo Bar, calzolaio: Mondino Ernesto, guardia stazione; Antonio Morano, guardia daziaria; i premi da Lire cento i Carette Francesco, tipografo, Debernardi Guglielmo di Luigi e Bramante Pietro, Ga- apnpcsSliurdi Giuseppe di Giacomo. Gagliardi Pietro,Si u.,..!ifo n„,.,i /-.,,.i,. C(,,,i„.-.t„ r>„i„it., r„.. ll à o l i l l n i o i . l a - n o i i . e a di Battista, Guuzi Carlo, studente. Paletto Carlo di Giuseppe e Vigna Nicola fu Giuseppe. he condizioni i ili alili è itili piati I giudici aggiunti ed uditori giudiziari di Torino, allo scopo di lumeggiare quali veramente siano le loro attuali tristissime condizioni di carriera, ed allo scopo di sfatare la leggenda, molto diffusa, che essi economicamente godano, come" realmente dovrebbe essere, trattamenti speciali e vantaggiosi di fronte a tutti gli altri funzionari dello Stato, hanuo, in forma lucida e correttissima, redatto un esauriente memoriale da inviare, in centinaia di copie, a. Timi i loro colleghi d'Italia, alla, stampa, ai deputati, ai senatori. In questo memoriale (un po' lungo per poterlo riportare per intero), dopo un breve, accenno alle condizioni economiche dei giudici aggiunti, rimaste quali erano stabilite dalla legge Zanardelli, e degli uditori giudiziari anteriormente e posteriormente alla legge Ronchetti, del luglio 4904. ed alle leggi Orlando li luglio 1907 e 28 giugno 1908 ultime a torto ritenute benefiche per la Magi stratura, sta scritto: •• Vi sono ora in Italia 1500 pretori da distribuirsi iti 1549 Preture, ma, poiché dei 1500 pretori 750 sono giudici di prima e seconda categoria, ne viene che i giudici, in base all'art. 2 della legge 14 luglio 1907. che stabilisce come nella destinazione delle, sedi deve preferirsi il magistrato che appartiene al grado superiore, si sono accaparrale delle mille buone lo 750 sedi migliori, di guisa che ai giudici aggiunti, destinati in funzione di pretore, non restano che le 150 sedi disagiate, che prima non vedevano mai il titolare se non sul bollettino ». II memoriale continua, dopo una cruda enumerazione di tutti i disagi morali e materiali iu cui si dibatte la giovane Magistratura: « Questo è dunque il bilancio economico-morale dei giudici aggiunti, dopo le tanto munifiche leggi Orlando, bilancio che li mette in una condizione assai inferiore a quella, del laureati delle altre Amministrazioni dello Stato, sia economicamente che moralmente: cronomlcamcnte, poiché, mentre nelle Prefetture o nelle Intendenze di finanza i segretari percepiscono lire duemila di stipendio dopo un tirocinio variabile dai sei ai nove mesi, di rado ai dodici, nella Magistratura ciò si verifica soltanto dopo di aver compiuto dai SO ai 25 mesi di tirocinio; moralmente, perchè i segretari d'Intendenza e di Prefettura trascorrono la loro vita in città capoluogo di provincia o di circondario, mentre sorte del tutto diversa tocca, come si 6 già dichiarato, ai giudici aggiunti promossi alle funzioni di pretore ». Dopo un fugace accenno al sistema poco lodevole di tenere continuamente vacante un numero di Pretura variante dalle 20 alle 80, per deplorevoli ed ingiustificate ragioni di economia; allo sconforto inevitabile da cui è invaso l'animo dei giovani magistrati, ed al sentimento di nerezza e di dignità che, nonostante le ingiustizie di cui sono vittime da parte dei governanti, è in essi sempre vivo e vigile, il memoriale cosi conclude: Questi rilievi abbiamo creduto di fare nell'interesse della verità ed anche un po' nostro, per mettere bene in luce la nostra reale situazione, ormai cosi a torto magnificata : si sapra almeno una buona volta quali sono le nostre doglianze, so siano fondate e se sìa necessario ed urgente por mano ai rimedi ». Le bandiere dei reggimenti di Torino a Roma lori sono partite alla volta di Roma, dove domani, domenica, assisteranno alla inaugu razione del monumento a Vittorio Emanuele, le bandiere dei quattro reggimenti di fanteria di guarnigione a Torino, e lo stendardo del reggimento di cavalleria, scortate, oltreché daU'uftìCjiale porta-bandiera, dai rispettivi co- cmI iI fidsimnssrhocI ntnoMmmmWfrY'rniPstP "it-hsi iiuesits, slh, c'■ vtgipMtadpsalsfcsPpLRtapfldasvcfalone'.li, 6 da una rappresentanza degli ufficiali. IIdei sott'ufflciali e dei soldati.

Luoghi citati: Avigliana, Italia, Rivarolo Canavese, Roma, Torino