Garros atterra a Pisa

Garros atterra a Pisa Garros atterra a Pisa Sul mare e sulla terra Levante, 30. Garros è. passalo alle ore. 1.1,28, a. tre. miglia dalla costa. Il mare è mosso. L'aviatore, che si trovava a. circa duecento metri d'altezza, era. quasi invisibile, a causa della pioggia. Minaccia, una tempestìi, he regie navi e 1 canotti del luogo esercitano un'altlvd. sorveglianza. Portovenere, 30. Garros è passalo alle ore 11,48. <w vista della Palmario. Eseguì, un virage, indi prosegui in direzione di Monte Pisano, seguito da una torpediniera. Molta folla assisteva al passaggio dell'aviatore.. la folla, che assistette al passaggio del primo aviatore, tutt'ora impaziente attende altri passaggi. Spezia. 30, «era. A Spezia, Garros è. passato alle 11,45. Molti paesi del golfo rigurgitano sulle vie. prospiciènti al mare. In alcuni paesi l'esodo degli abitanti dall'abitato, per recarsi, nei,punti migliori di. osservazione, è grandissimo. Quando Garros è passato su Porlo Venere, il paese era stipalo di gente, venuta anche .dai. paesi circonvicini. U capitano di Stato Maggiore di marina, signor Mengo, aveva messo gentilmente a disposizione dei giornalisti una lancia a vapore. La stessa animazione della rosta, ovest si ve-. Tifica lungo la spiaggia della costa est. Garros, invece di, passare sul castello di Porto Venere, ha seguito un'altra strada, come se volesse dirigersi su Livorno, perciò molti credettero che avesse smarrita la strada, ma le segnalazioni successive, dimostrarono che l'aviatore aveva trovata la. via buona. Garros è passalo trionfalmente, alla marinadi AfaQWJ nllo 17 r,~m.enlente tì.nlVciu" vnnvfi; costeggiando poi lungo tu un<-a. dei villini e la spiaggia. La. cittadinanza masscse. lo ha acclamalo entusiasticamente. Massa, 30. Alle 12 prerise è passato di qui. Garros a grande velocità e a circa 350 metri di altezza. Viareggio, 80, sera. Sotto il ciclo grìgio, con qualche, piccola ve nalura di azzurro, è passato Garros alle 12,15 sopra Viareggio. Il velivolo che portava il mimero 18. ha fatto prima un leggero movimento di. viraggio verso l'alpe di Aronta incoronata di nubi, poi si è slanciato come un. falcacelo indemonialo verso Gambo, con, una velocità ed una eleganza meravigliose. Una folla considerevole di persone si è riversata all'improvviso nelle strade più. aperte per ammirare il. prodigio, muta; quando l'apparecchio è scomparso sull'ultima, linea dell'orizzonte, gli ocelli si sono empiti di stupore e. sono scoppiate .entusiàstiche acclamazioni. AU'areodromo di San Rossore Pisa, Aaraodromo di S. Reasara, 130, sera. Fin dalle \ del mattino il campo di aviazione di S. Rossore comincia ad animarsi. Arrivano per i primi i soldati, del Genio. Piove maledettamente. I soldati del Genio si danno febbrilmente a lavorare per le segnalazioni. deii'.att«rrlssa.pre: e cominciano con l'innalzare due palloni gialli, uno sul campo di aviazione e l'altro vicino alla spiaggia. V telegrafo e. il. telefono recano continuamente notizie della posizione degli aviatori. Alle 9 comincia l'affluenza degli spettatori; ma il. concorso non è grande, sia per il. tempo inclemente, sia per la distanza del campo di aviazione 'dalla città. I due palloni-frenati vengono innalzati a 200 metri. Verso le 10 il tempo si rasserena alquanto. Alle 11,45 wn lelearamma annunzia che Garros è stato avvistalo alle. 11,28 a tre miglia dalla costa di Levante. L'attesa tra le poche centinaia di persone, che sono sul campo di aviazione, si fa ansiosa. Molli Ira noi, che siamo a. desinare al. baraccone, che è stato rizzato sotto i pini annosi, ci affrettiamo ad alzarci, perchè, se non interviene nessun incidènte, tra una mezz'ora, al massinio, Garros dovrebbe essere qui. Che nessun ilicidente debba accadere, ci fa sperare il bel sereno, che si lia quasi ad un trailo, ed il. sole, che esce a splendere libero nel cielo di mezzogiorno. Alle, ore 12,20, -si segnala il passaggio di Garros a Pielrasanla. L'arrivo è dunque imminente, 'l'ulti gli occhi si appuntano in alto, al disopra dei pini, che ci impediscono la risia a disianza. Neppure cinque minuti dopo, infatti, scoppia tra i presenti un lungo applauso. Su, in alto, ci è apparso l'agile Blériot, c/io giunge con un nolo sicuro, elegante, all'altezza del campo, e in un giro allena, con uno splendido volo piane, nel bel mezma del campo. E' un accorrere di genie intorno al coraggioso aviatore, che sule subito in automobile, in compagnia di Ruggerone, e va a rifugiarsi. Hc^'hangar del monoplano Antony. Le impressioni della traversata Qui possiamo avvicinarlo. Garros non appare eccessivamente stanco; ha lo sguar- do vivo, iiilclligciUe: il suo viso è un po' arrossato: parla, pochissimo, però, quasi a monosillabi; dice. che. questa tappa, del viaggio da Nizza è stala per lui piuttosto disastrosa, per la pioggia, che gli batteva continuamente sul viso, e il vento, che minacciava, di. rovesciargli ad ogni momento l'apparécchio. La partenza da Nizza, è stata particolarmente faticosa, perchè ancora alle Jl gli occorreva riparare in. alcune parli Vapparecehia e dovette egli stesso correre a vigilare i meccanici. La traversata da Genova a Pisa è a-venuta quasi lungo il mare. 7 piccoli golfi, e le numerose insenature del. percorso, Garros le. ha tagliate, travcrsalm.entc, compiendo quasi una linea reità. Dopo Viareggio, invece di seguitare a costeggiare il mare, ha piegato in, diagonale verso il pallone-sonda di San Rossore. — Ripartirete subito? —- gli domandiamo. —.Non so' Ho bisogno di verificare prima l'apparecchio minutamente, specialmente le valvole. Ruggerone, con perfetto spirilo 'di camaraderie, si offre di verificare Ini le valvole, mentre. Garros potrà far colazione tranquillamente, poiché, ha dichiaralo di avere alquanto appetito. Prima di recarsi a mangiare, Garros si spoglia, del suo stretto impermeabile, mentre domanda notizie del suo più forte, competitore, lìco.umonl. Quando sa che non ne è stato ancora segnalato l'arrivo a. Genova, sembra che egli, itinr.tri*. lina, jicu comoda sosta. Brindisi Viene condotto sotto /.'hangar di Ruggerone, ove è imbandita una tavola per il Comitato e l'Autorità. L'aviatore deve passare davanti a. molte signore, ma ciò non, lo imbarazza punto: egli si china con molto garbo, sorridendo. Gli vengono quindi presentati gli onorevoli Queirolo e Baldi. Si stura dello champagne. L'onorevole Queirolo pronuncia un saluto breve, di occasione, alla Francia. Egli si dice lieto di ringraziare, a. nome di Pisa, l'aviatore, per il saluto che egli porla dalla Francia, sorella dell'Italia, nel Cinquantenario della sua Unità, ed. inneggia a questa nuova, grande conquista dell'aviazione, gridando : « Evviva la Francia! ». Tutti i presentì si associano, plaudendo calorosamente. Garros, al brindisi dell'on. Queirolo, risponde ringraziando ed esprimendo la'sua gratitudine per le cortesie ricevute e per gli onori fattigli, che, modestamente, dice di non meritare. Egli conclude brindando all'Italia e a Roma intangibile. Garros, che è in ottima salute, meno una piccola graffiatura alla mano sinistra, al termine del pranzo esprime il desiderio di. ripartire subito alla volta della capitale. Si reca perciò a verificare il suo apparecchio. Sembra però che l'apparecchio debba subire qualche riparazione, per cui la partenza, deve essere rimandata. Dopo brevi minuti Garros rimonta nell'automobile del Comitato, e sì reca a Pisa. Egli, scende al. Gra.nd Hotel, accolto dalle acclamazioni entusiastiche della folla, tanto che deve presentarsi tre volte al balcone dell'albergo, dove delle signore gli gettano dei fiori. - La partenza rimandata ■ Garros, alle ì 4,3, fa ritorno a San Rossore per vedere se è. il caso di partire per Roma, dove egli farebbe conto di giungere verso le 8. Poiché, però, giunge notizia che Beaumonl è. ancora distante, l'aviatore decide di prendere un po' di riposo nella pineta, dietro gli hangar», mentre i meccanici, sorvegliali da Ruggerone, rivedono e. ripassano in. lutti i suoi pezzi il. monoplano. I due aranti di alluminio della coda, che si rivelano alquanto deboli, e che erano già piegati, sono sostituiti, da quattro tiranti di acciaio, due per lato; ed. a tal uopo i meccanici riducono in pochi momenti le verghe fatte venire da Pisa. Alle 10, ora in cui Garros avrebbe rollilo ripartire, l'apparecchio si può dire pronto; il. pallone sonda si vede percosso da una terribile bufera di vento. Garros sì è levato da dormire, e se ne sia nell'hangm-, disteso su di una seggiola, ed è sottoposto alla consueta tortura, al solito supplizio delle firme sa cartoline. Egli chiede ancora di Ueaumonl, e dichiara che se questi è parlilo da Genova, egli ripartirà ad. ogni modo oggi. Siccome però gli viene osservato che ìteaumont non solo non è partito da Genova, ma neppure da. Nizza, e che con. un temporale, simile sarebbe pazzia ripartire, così decide 'd'attendere il multino, e di recarsi intanto a Pisa. Sorge però tra l'uviatore ed i commissari una contestazione sull'ora della partenza: perchè Garros vorrebbe partire alle y, facendosi forte della disposizione del regola¬ j!': mento, mentre t commissari vorrebbero che egli partisse solo alle. 5. Si decide di telegrafare al. commissario generale a Roma; e questi, n at ur alni e n te, risponde clic Garros può partire alle 3. Un'altra preoccupazione di Ggrros è. sulla, fermala intermedia: il.percorso fino a. Roma è troppo lungo per compierlo senza fermarsi una volta almeno. Garros perciò pensa di fare una breve sosta ad Orbctcllo. Ma. ci sarà colà il. necessario per eventuali guasti? Nessuna garanzia dà in proposilo il. Comitato. Ruggerone suggerisce, dì inviare, subito avanti due meccanici francesi; e forse cosi sarà fatto. Quindi Garros fa ritorno a Pisa per pernottare al Grand Hotel. Al Campo dei Parioli a Roma noma, 30, sera. Dovrebbe, essere la. giornata dell'arrivo a Roma degli aviatori del raM Parigi-Roma-Tnr*/w. Vappellativa, è. straordinaria: piove da Stamane; nondimeno grandissima folla si è. recata. all'Ippodromo del Parioli ' dove deve, avvento Oattonri'ssage degli aviatori e sono preparati gli hangajre. Le notizie che si hanno finora del viaggia sono schematiche, l telegrammi pcrveniMr al Comitato organizzatore del ra.iid recano clic l'aviatore Garros, partito slamane da Nizza, è slato avvistato dalla torpediniera alle 11,45 a Forte dei Marmi presso Pisa, quindi ha proseguito per Ffrsa dove è. arrivalo alle 12,35. Il tempo piovoso su lutto il litorale mediterraneo favorisce per l'assenza di ven'o il viaggio degli aviatori; ne diminuisce però la velocità. Alle 13,5 tre colpì di cannone sparali dal Gtanlcok) hanno dato l'annunzio alla popolazione di, Roma cliè'Garras stava, per partire da Pisa. Infatti Garros, secondo telegrammi pervenuti ai. Comitato, ha lasciato Pisa alle 13,25, Ma. subito dopo un altro telegramma al Comitato annunzia elio Garros ha dovuto abbandonare il suo tentativo ed è ritornata all'arcodromo di San Rossore. In seguito all'annunzio della partenza di Garros, una folla sempre maggiore, si è recata, malgrado la pioggia, all'Ippodromo dei. PaTinti' \'e.l nesage sl'.'.rovano 11 sottosegretario alla guerra, generale Miraoeilt, il gcnterau: Gohram, fratello del Ministro della Guerra francese, il. colonnello Morls della brigata specialisti del genio, moltissimi sportsmen e giornalisti. La folla impaziente è composta di parecchie migliala di persone, che rotti i cordoni sono penetrale nel. campo. E' stala presa l'iniziativa per offrire un banchCi'.to agli aviatori che giungeranno Un Roma, il Grand Hotel di Roma offre gratuitamente l'alloggio e la permanenza a Roma ai due primi arrivati. L'ansiosa attesa All'ultimo momento, telegrammi da Grosseto recano che il viaggio degli aviatori è ritardalo da. un furioso temporale scoppiato colà nel pomeriggio; esso è durato oltre un'ora. Il tempo — rip6'.o — da stamane, è pessimo; l'acqua cade a più riprese. Ora piove lentamente da circa un'ora. L'aria tuttavia è calma. La cittadinanza è, andata sempre più appassionandosi per il nald Parigi-Roma. Una folla di rnrlost staziona eontinuamentei sui luoghi ove il Comitato ed ì giornali hanno esposto le segiiàlazUmi. All'Ippodromo dei Parioli dove per facilitare l'atle.rramcito allargando lo spazib degli aviatori, sono state abbattute tutte le staccionate che dividevano il prato dalla pista, sono in. permanenza il principe Potenziani presidente della sezione di aviaziona del Comitato dei festeggiamenti di Roma, il conte Scheiber presidente della Società delle corse dei Parioli, ecc. Anche molti operai hanno lasciato il lavoro e si sono avviati verso l'Ippodromo dei Parioli per godersi lo straordinario spettacolo. A mano a mano che le ore. del pomeriggio passavano, la folla che attende nei pressi dclVippodromo l'arrivo degli aviatori,, è diventata enorme. La folla ha dato un esempio di stoicismo, poiché essa ha, atteso in. pantani di fango, causali dalla pioggia. Nel campo, trattenuto da sacchi di sabbia, è un pallone del battaglione specialisti del genio che dovrebbe essere innalzato appena Garros giungesse in vista di Roma. L'na compagnia di aerostieri si trova a questo scopo sul campo, nel quale è stala lanche innalzala una stazione radiolelegraìficà, comandata dal lenente. Pavone, che ■ comunica con quella di Montcmario. La ! stazione ha ricevuto comunicazioni fre| quenli da quella di Polidoro, ove è stato ! comandato il tenente Taddei. Un altro pal'lonc di segnalazione è italo innalzalo a ' Polidoro, e striscioni bianchi sono stali collocati da Civitavecchia a. Roma, per indicare la via da seguire a Garros. Una .automobile, .con a bordo un. ufficiale medico ed una dissella per il pronto soccorso, vigila, sulla via Aurelio; pure su questa via ,sono scaglionati cinquanta bersaglieri, ciclisti e tre motociclette al comando del tei nenie Cortese, altri tre posti di servizio j sanitario sono stabiliti, alla Boccea, ai ! Parioli ed a Palìdoro. Infine l'automobile 'del marchese Rangoui Macchiavelli ha continuamente percorso il trailo Roma: Civitavecchia. Si prevede che Garros giungerà verso le 11 Dopo le 15 la folla è andata ancora più. aumentando. Fra coloro che si trovano sul campo dei Parioli, oltre le personalità se- gnalatcvi, sono il sindaco di Rom,a, Ernesto Nathan; Von. Guido Fusinato, il conte di San Martino, il marchese Rangoni Macchiavelli, il principe Altieri, il marchese ììoccagìovine e molli incm.ri della, presidenza della Società delle corse, e. del Comitato del ratti. Vi sono-pure moltissime signore, fra. le. quali la duchessa e la, duchcS' Sina Grazioli tante, la principessa Potenziali, la, principessa Radcwill, donna Arduino, e donna Rosalia Boncompagni. La temperatura è caldissima, malgrado la pioggia. Giunge un telegramma spedilo da, San Rossore stasera alle ore 18 : dice. : « Il tempo continua, pessimo, ostacolando cosi per quest'oggi la partenza di Garros per Roma. Egli calcola di riprendere il volo domani mattina, alle tre ». Cosicché Garros potrebbe trovarsi a Roma alle sei di domani mattina. E la notizia è, confermata da un telegramma ricevuto! dal Comitato romano del ra/id, telegramma inviato personalmente da. Garros. Il Comitato pregò Garros a ritardare la partenza da Pisa, desiderando che la popolazione romana possa meglio godere lo spettacolo; ma Garros rispose non poter ritardare : sapendo che Freg si trova a Oc nova, teme di essere raggiunto. Fra i presenti al campo di Parioli vi è anche l'ing. Pedone, il quale ha dato importanti notizie sull'aviatore Beaumonl. Come e noto, Beaumcnt non, è che lo pseudonimo del luogotenente Connaeau: concai il Pedone è stato un anno alla Scuola, di Reims, dove fecero insieme le prime esperienze alla Scuola Henriot. Appena terminato questo corso, il Ministero della marina destinò il Conncau alla Scuola militare dì aviazione, di Versailles. Colà il Conneau fece importanti esperienze per fare agire in un'azione simultanea, in caso di guerra, areoplani e sottomarini. Il Pedone è entusiasta dell'abilità di questo aviatore, che si è dimostrato sicurissimo nei suoi ardi* mcnlosi voli: abilità avvalorata da pfwfon» de cognizioni scientifiche. Riassumendo, la cronaca di questa agirtata ed infruttifera giornata di aspetto-tipa romana, è necessario rilevare, la passione vivissima che la popolazione romana prende per il raid. . , Il percorso ed i premi 77. volo di Garros può essere riassunto nelle seguenti distanze: da Parigi a Bigione, km. 320; da Bigione a Lione ed Avignone, km. 420; da Avignone a Nizza, per Fréjus, km. 260: in totale mille chilometri precìsi sul percorso francese. Poi, di percorso italiano: da Nizza a Genova km. 160; da Genova a Pisa km. 150. In totale, quindi, Garros ha. percorso finora, in tre giorni, 1310 chilometri; gliene restano 290 per giungere a Roma. \ Riguardo ai premi che toccano agli aviatori, ricordiamo che per ciascuna delle tre tappe: Parigi-Nizza, Nizza-Roma, RomaTorino, sono assegnate 100.000 lire di prò; mio. Queste centomila lire saranno, per fr. gnuna delle tappe, divisibili così: cinquantamila lire al primo arrivato, ventimila] al secondo, tre premi di diecimila lire ri-1 spettivamente. al, terzo, al quarto ed al quinto. Se tuttavia gli arrivali in ciascuna' tappa fossero meno di cinque, e non si potessero pertanto erogare cinque premi, l'economia così realizzata andrebbe al pri-\ mo arrivato. Supponiamo che a Nizza non arrivino altri concorrenti, oltre i tre. che vi sono già giunti: a Beaumont spetterebbe il primo premio di lire 50.000, a Garros il secondo di 20 mila, a Fery il terzo di diecimila; e la ventimila lire rimanenti che avrebbero costituito il quarto ed il quinto premio sarebbero ancora erogate a Beaumont. Alle trecenlomila lire totali di premio —1 date dal Petit Journal, dal Comitato dèt-\ l'Esposizione di Roma e dal. Comitato del-' l'Esposizione di Torino — sono da aggiun-' gere i premi, minori assegnati da vari centri, sia francesi che italiani, per i quali f concorrenti devono passare. La partenza degli aviatori da Roma per l'ultima grande tappa non avrà luogo pri-' ma del giorno 10 prossimo giugno Ed ii\ percorso che si presenterà ai partenti sarà1 diviso nelle seguenti tappe; Roma-Firenze km. 260; Firenze-Bologna, km. 85; BolognaTonno, km. 315; totale chilometri 660 ■ Si può calcolare che, se alcuno arriva a. larino, esso possa giungerci o il 10 sera' stesso o nella giornata dell'U taLC'co,H,^ d,ellm. in seguito allo studio nitide ?'r Pl'rfm deUn ^oeta■oL ,„ ? »' Sl * "eriso '« mu,a™ « verv„, S !ra"° "°m-Firen:e, cosi: Roma Soli - Sonano - Viterbo - Montefìascone - Ormelo - Rilusi ■ Firenze, n Miniàro della werru ha concesso i. segnali telcoUiel. fra Firenze e Bologna e. due stazioni radlo-tclegranche ad Orvieto e Montefìascone. : La seconda tappa del gran "raid„ GENOVA g»*rW>*J "NIZZA, Zv'cco il percorso che costituisce la seconda tappa del raid Pariai-Boma-Torino, lappa che,- se più iircvc della prima, non. si presenta però meno difficile àgli, ardili conquistatori dell'aria. Tre aviatori sono finora giunti a Nizza: a quanti 6 riserbata la più aspra, e, quindi, più alta gloria di Lucca JPISA Ritorno ~ [Cecini ÌS. Vincenzo- c^3 iSkGrosse/di toccare la meta nella Città Eterna? Le distanze tra i varii scali obbligatori di questa seconda lappa sono: Nizza-Genova chilòmetri 160. Genova-Pisa chi» lom.el.ri 150. Pisa-Roma chilometri 290. In totale 600 chilometri, vale-a dire 400 chilometri meno della prima tappa, mimi