Il Congresso previnciale dei dissidenti dei disastri dalla Confederazione socialista mantovana

Il Congresso previnciale dei dissidenti dei disastri dalla Confederazione socialista mantovana Il Congresso previnciale dei dissidenti dei disastri dalla Confederazione socialista mantovana j corrente di malcontento e di ribellione nel partito socialista nostrano, è cominciato. stamane alle nove, alla Camera del Lavo-i 21 ro Erano presenti j rappresentanti di 115 8; . ^^g™e™ *aa mXtara «,f~S:f„ m' r . amme»a la stampa. chiamato a presiedere 1 assemblea, il noto socialista Carlo Vezzani, che fu am|ministratore dell'Avanti.' al tempo della dii razione Ferri. Egli si è dichiarato lieto di | dirigere una riunione di Mantova, 28, atti*. Vi ho a suo tempo comunicato l'esito degli ultimi congressi delle organizzazioni provinciali c dei circoli socialisti di Mantova, intorno alla condotta economica, politica e morale del partito, che sembra da alcun tempo scossa nella nostra provincia, in seguito ai gravi dissidi, più di indole personale che di tendenza, sorti fra i capi del movimento sindacale. Gli stopi del Congresso Vi ho pure annunziato come l'assemblea dei circoli si fosse proposta di riunire un mFgfsisvmrldprscomunicati e di .girondinij per proteSia.re contro i metodi . . .,,,„,. r„_ jeramente giacobini instaurati dalla Con i federazione mantovana, la quale tende or I mai ad eliminare da sè tutti quelli che non ] ne dividono interamente il pensiero e la ì tattica, minacciando di boicottare per e ' sempio la Lega dei margari se non si stae!ci,erà dalla Cnmprn <ìpì t nvn.v, nnn «nffi ?ta_?el.sussidio annuale di aualche miglia- io di lire che l'amministrazione comunale, : radico-socialista, le passa. Si dice lieto di vedere come in questa battaglia contro il socialismo, snaturato dalla Confederazio ne_ si sjano rhmiti uomini di tutte ,e ten. rivoluzionari, integralisti, riformi- , ' "f. _ ... ;st]- " poiché, egli dice, questo snaturamen- nsfiedl1qlpdanmgtzm- ,to consiste sopra tutto nella tendenza di re abbandonare la libera discussione delle idee 1* Pretesa di pochi oligarchi, |*t-i tendenza che si è manifestata subito appe - ^^l^™™ inln ««^o istituì le lavoratori l.organizzazioni economiche dei e! col partito politico». Lorator ai npplnuditissimo, al congresso il gratissimo che si è imposto, nel voler ri tcore^ richiama, ncompito |l-, ne del giorno del Congresso. Verri riferisce , . a e a a a. a e i . fipmnijmento, egli dice, ha una enorme lacuna à sull'opera spiegata dalla Confederazione, criticandone anzi tutto la struttura: In essa infatti numericamente provalgono le organizzazioni di indole economica, cosicché quando un dibattito si presenta di interesse economico, soffoca il puro indirizzo politico, che oggi non si ispira più alla lotta di classe, ma la elimina, la soffoca, l'impedisce secondo una nuova concezione di coincidenze parziali, di interessi, di armonie di classe. Cita l'esempio dell'ultimo manifesto confederale pubblicato durante 10 sciopero di Ostiglia, nel quale si fa appello alla benevolenza dei proprietari. Critica pure aspramente l'indirizzo del giornale confederale La Provincia di Mantova che dice sottoposta al servizio ed alle idee personali, qualunque esse sieno, dell'on. Ferri e dell'on. Gatti, nonostante che 11 giornale sia stato prima sussidiato, quindi riscattato dalle organizzazioni, che dovrebbero essere perciò le sole ispiratrici del suo indirizzo. « I rappresentanti stipendiati della Confederazione si trovano sempre in perfetto accordo, quando si tratta di prestarsi mano l'uno all'altro, mentre invece quando uno si dimostra inetto al suo ufficio, dovrebbe essere senz'altro esonerato ». Dopo aver affermato che i dissidenti non si sentono più di subire un tale stato di cose, invita il Congresso ad esporre fatti, ragioni, proposte che troveranno posto in un ordine del giorno apposito. La discussione Si inizia così la discussione generale, alla quale prendono parte vivacissima numerosi congressisti. E" tutto un pullulare di accuse, di rivelazioni gravi, di proteste contro l'operato e l'indirizzo della Confederazione che fa veramente impressione penosissima. 11 prof. Ferrari protesta che vi siano state nelle ultime elezioni intese segrete fra democrazia e socialisti, anche di indole pecuniaria. Protesta sopra tutto contro la proclamazione veramente intempestiva di Enrico Dugoni, segretario della Confederazione, a candidato politico per il Collegio di Bozzolo, senza che l'ex-deputato Aroldi si sia. prima dimesso. Teodoro Monicelli dice che le ragioni principali del dissenso, più che a ragioni politiche si devono a ragioni morali. Rammenta come al recente Congresso della resistenza si siano presentati Dugoni e Borali per rappresentare 1S mila organizzati della Confederazione, mentre sulle discussioni che dovevano farsi a Padova, le singole organizzazioni neppure erano state interpel late e non avevano dato alcun mandato. Dugoni e Borali perciò furono respinti e furono respinti anche perchè la Confederazione mantovana, non era in regola coi pagamenti verso la Confederazione generale del lavoro, mentre le quote a ciò destinate erano già state riscosse e devolute a fini diversi. a a a . i a a a i o oae aoalo riel pir■ e.! 1* MOda politica di LaTlCO Ferri a-! E' la volta del dottor Bomeo Bomei, una o : delle più vecchie e spiccate personalità sos-jcialiste del mantovano. «Il nostro movi fdcfgvvqsaiMasspscpbrllgmzlpnmvnrLse non poniamo argine al tempo, andremo verso una completa dittatura. Vi sono uo- . ,„ voi „,,.. ,. cnrat*Ar- nP1.ri,è ria noi » 2„,*,»TÒ fi Vi S ,-Jn. ^ri Hi 8^m" t? Perduto ogni senso di di -U?a- ^ng^ 0VilzloIle accoglie il mini traviati dalle proprie idee: Enrico Ferri, per esempio, cambia ogni anno il figurino deLla propria moda politica. Noi non facciamo personalità, ma appunto per questo vogliamo una educazione politica che nsegni a guardare alle idee non alle persone. Noi abbiamo invece dei Congressi dove è la rappresentanza costante di due uomini che domina l'assemblea, cioè l'oratoria di Ferri e l'abilità di Gatti e la ma^sa avoratrice ne resta conquisa. Bisogna quin di educarla alla libertà ed alla discussione pubblica e cosciente. Si sentono dire dai dirigenti la Confederazione queste còse: nel OcsfCqdvdcvCpsgtgldmddsdnvca! sni. Auguro al socialismo mantovano ed al psocialismo dei buoni compagni che sanno i'cfaticosi sforzi ^della nostra regione, unajcveratici, se ci fossero: «Combattete voi, te- discorso del dottor Romei A questo punto la seduta è tolta, essendo le 12 e rimandata al pomeriggio. La seduta pomeridiana comincia alle ore 14 con la lettura di molte adesioni, tra le quali quella dell'on. Ivanoe Bonomi, il quale non ha potuto intervenire al Congresso per ragioni di salute. Egli scrive: «Me ne duole, ma mi conforta il pensiero che, me assente, non si potrà far credere agli ingenui che il vostro è il Congresso dei bono miani per rovesciare la signoria dei ferria giornata feconda ». Contro la Confederazione mantovana Gli oratori riprendono quindi la requisitoria a.base di fatti contro la Confederazione mantovana. Bertani ricorda come nel conflitto tra muratori e capimastri, scoppiato a Monta ggmcrariara, la Confederazione stipulasse con que- ìi rnntrntto in imnnnpsw airnrontii^n : «*one, e poiché queste si riflutevOi a^et!«tarlo, inviasse come krumiri dei muratori tolti da altre Leghe con tanto di tessera confederale. E' di parere che solo un organismo nuovo, in completo antagonismo coll'attuale Confederazione, possa darne af- fidamente per la libertà di pensiero e di parola e di rigenerazione del socialismo mantovano. Buemi svela il tentativo fatto dalla Com nsrrstllfederazione di distruggere l'Associazione ^dei terrazzieri nella sua personalità, avocando a sè il diritto di disporre del suo fondo di cassa. Monicelli Teodoro, rilevando come tutti gli oratori ^recedenti abbiano espresso l'avviso di costituire un organismo nuovo diverso dalla Confederazione, si domanda quale sarà la posizione di questo organismo di fronte a quello nazionale, e teme anche che questa nuova creazione possa indurre altre divisioni tra le Leghe del Mantovano e nel seno di una stessa Lega. L'aw. Giulio Zanardi accusa i dirigenti attuali della Confederazione, di essere passati attraverso il riformismo e l'integralismo, ecc. al solo scopo di conservare i propri stipendi. Bivela il trucco che sta nascosto dietro la famosa democrazia rurale, che altro non rappresenta se non una completa dedizione delle forze proletarie alli borglesia per l'unico scopo di dare a Ferri e compagni la conquista di alcuni Collegi politici. Si passa finalmente alla votazione di un lungo ordine del giorno, nel quale il Congresso, «premesso che la Confederazione mantovana, corrompendo e snaturando l'azione proletaria è fuori delle direttive della lotta di classe, esprime la propria inc.om•etibilità morale dagli indirizzi teorici e dai metodi pratici di essa, delibera di trattare colla Camera del lavoro di Mantova e provincia per l'adesione di essa alle organizzazioni economiche, ed a tale scopo nomina un Comitato di azione economica per lo svolgimento della necessaria opera. Invoca sull'attuale deliberazione, l'attenzione degli organismi nazionali del proletariato, per un'ampia inchiesta sulla situazione del socialismo mantovano. Votarono questo ordine del giorno: 87 Leghe, per un complesso di 9027 soci: Circoli con 748 soci; si sono astenute otto organizzazioni, con 1554 soci. La reqnisitoria contro il giornale sostenitore di Ferri Il Congresso passa poi a discutere del l'azione politica, ed ha la parola il relato re Saccani, e questa è la relazione più interessante della giornata, perchè è svelato tutto il retroscena cui ha dato luogo ir nuovo atteggiamento dell'on. Ferri. Il Sa-; cani rileva come i dirigenti la Confederazione, avendo riconosciuto la propria insufficienza, si siano attaccati con vero feticismo ad un uomo, Enrico Ferri, al quale quotidianamente sono rivolti gli incensamenti del giornale socialista «La Provincia di Mantova ». Rifa la storia del riscatto di questa dalle mani del proprietario Bac ci, e dimostra come, nonostante sia retta da un Consiglio di amministrazione, pre sieduto dall'on. Gatti, essa sia e debba an che essere proprietà dei lavoratori mantovani. Accusa il giornale di avere un sus sidio di 2000 lire annue dal partito radicale mantovano. « Poiché — egli continua — Ferri sa di valere zero in Parlamento ed ha voluto appoggiarsi alla borghesia con la concezione della democrazia rurale, allo scopo di costituirsi un cerio gruppo di deputati satelliti. Di qui la. pseudo proclamazione di Dugoni a candidato per Je prossime elezioni politiche di Bozzolo, di qui due colloqui coli'on. Di Bagno, deputato di quel Collegio, allo scopo di fargli ctgssmtadsmnt ueste proposte, che furono rifiutate: «01 ntrare nella democrazia rurale e rimanee così indisturbato nel Collegio ; o starne uori ed aver nel Collegio come competiore lo stesso FerriI ». Denunzia poscia ai ongressisti che Ferri e Gatti chieseio un olloquio all'on. Giolitti per inleiessarlo a ar ritirare l'on. Bonomi dal Collegio di Ostiglia ; che il colloquio ebbe 'uogo invece coli'on. Caligano, che avrebbe promesso di interessarsi della cosa. Conclude affermando che la divisione fu voluta dalla Confederazione stessa, quando si unse su q.iella via di czarismo, contro Ki quale i dissidenti si trovano a protestare. Il presidente Carlo Vezzani, data la gravità delle accuse, dà la garanzia personale della veridicità delle affermazioni del Saccani ; dopo osservazioni dei congressisti, è votato il seguente ordine del giorno: «Il Congresso delibera di costituire l'Unione provinciale dei Circoli socialisti, i quali soli hanno la responsabilità degli atteggiamenti politici, e nomina il Comitato centrale ». Dopo di ciò il presidente propone che il giornale «La nuova terra», sconfessato dalla Federazione, sìa proclamato organo dei dissidenti, e che ai singoli Comitati sia demandato di determinare le norme di condotta pratica, sia nei riguardi della Confederazione, che in quelli della propaganda. Accettate queste proposte, il Congresso si scioglie tranquillamente. Ma è da prevedere che le discussioni odierne avranno una grande ripercussione nel partito socialista mantovano, e che dovrà passare molto tempo prima che la crisi che ne mina le fila abbia a risolversi e gli animi abbiano a tranquillizzarsi. PapbpulodgfPggarsd

Luoghi citati: Bozzolo, Mantova, Ostiglia, Padova