I bilanci della Guerra e della P.T.

I bilanci della Guerra e della P.T. I bilanci della Guerra e della P.T. approvati dallaf Camera L'Istituto cartografico, di Firenze — Le " roulette* „ sequestrate — La " corrida de toros „ — Inizio del bilancio delle finanze. (Per filo diretto e per telefono alla Stampa). Roma, 27, sera. La seduta antimeridiana comincia alle 10, ed e presieduta dal presidente Marcora. Si riprende subito la discussione del Bilancio della Guerra PAIS, relatore, rileva che il ministro ha già esaurientemente trattato tutte le questioni attinenti all'Amministrazione della guerra e all'ordinaménto dell'esercito; e che perciò giti basta di associarsi a quelle dichiarazioni. Lamenta che la retorica e le declamazioni degli antimilitaristi abbiano lo scopo di minare Io spirito di di.sci|»iina dell'esercito; e raccomanda vivamente al ministro di far si che gli ufficiali siano ora più che mai in contatto col soldato, al fine di contrastare i pericolosi effetti di ima propagando deleteria e dissolvente. (Bene!). Raccomanda altresì d'integrare l'organismo dell'esercito oopprovvedimenti complementari capaci di assicurarne il rapido concentramento e l'eventuale mobilitazione, e si unisce all'on. Pistoia nel desiderare che si istituiscano i quairti battaglioni dei reggimenti, e all'onorevole Pala nel domandare che siano cresciute le guarnigioni in Sardegna. Conclude augurando che l'esercito rimanga sempre il segnacolo della patria, convinto che, ! ove occorresse, saprebbe essere ancora una volta all'altezza delle sue gloriose tradizioni. (Vivissime approvazioni, applausi. Molti deputati si congratulano con l'oratore). SPINGABDI, ministro della guerra, dichiara che oggi non sarebbe materialmente possibile procedere ad una nuova designazione di sedi per le unità militari, la cui dislocazione è determinata esclusivamente dalle esigenze della difesa nazionale. Afferma che le condizioni materiali e morali del Corpo veterinario militare sono perfettamente uguali a quelle di tutti «li altri Corpi dell'esercito e superiori a quelle che gli sono fatte negli eserciti stranieri. Dichiara perciò all'on. Lembo che non vede la necessità di istituire un generale veterinario, mentre si associa a lui nel rendere il meritato omaggio al mirabile spirito di dovere e di sacrificio dei carabinieri (vivissime approvazioni) e anche nel riconoscere le benemerenze dei Tribunali militari, i quali, appunto perchè benemeriti, non debbono essere aboliti. (Bene!). Terrà conto delle giuste osservazioni dell'onorevole Cannavano per ciò che ha tratto al! servizio di leva all'estero, e di quelle dell'ono-i revole Brandolin per gli ufficiali in congedo. Osserva all'on. Lucifero, quanto'ai ricorsi militari, che il Consiglio di Stato li ha sempre riconosciuti, nella enorme maggioranza, infondati. Dichiara per ultimo di accettare come raccomandazione gli ordini del giorno presentati. (Vivissime approvazioni). NEGRI DE SALVI, C\SOLINI, CANNAVINO, PALA e RRANDOLIN ritirano i loro ordini del giorno, prendendo atto delle dichiarazioni del ministro. LUCIFERO mantiene il suo ordine del giorno. SPINGARDI ripete all'on. Lucifero che la dislocazione dellp truppe deve essere determinata esclusivamente da esigenze militari. (Vive approvazioni). La Camera non approva l'ordine del giorno dell'on. Lucifero. Ua vivace incideste A questo punto nasce un vivacissimo inciderne, poiché l'on. PESCETTI sorge a parlare contro il direttore dell'Istituto cartografie militari di Firenze. PESCETTI dice: — Debbo lamentare che a capo dell'Istituto geografico militare italiano sia. j-tato chiamato, con la complicità dello Stato Maggiore, ii colonnello Oliamas, che sette anni fa, dando ad intendere di avere scoperto qualche cosa, mentre non aveva scoperto niente, riusci ad avere un immeritato compenso di 38,500 lire dallo Stato. E ora ITstituto di Firenze, che pure ha origini e tradizioni gloriose, non risponde al suo scopo. iLe carte militari italiane sono esteticamente belle, ma sono come le donne che si abbelli, scono colla Cipria e col belletto (ilarità). In .sostanza invece sono difettosissime; I Prima all'Istituto, cartografico risiedeva la scienza: ora regna il dilettantismo.- E' tempo di provvedere.. Prende la parola Kon. PISTOIA, il quale fu ; comandante del corpo d'armata di Firenze, e come tale presentò un rapporto al Ministero della Guerra sfavorevole al sistema di riproduzione Oliamas, adottato dal Governo e biasiamato da Pescetti. PISTOIA, in mezzo all'attenzione generate della Camera, dice : L'onorevole Pescetti Ha esagerato molto nelle sue affermazioni pessimistiche pel valore delle carie militari ihaliane..... PESCETTI: — Non ho esagerato, è la pura verità. ; PISTOIA: — Il collega Pescetti ha esage rato, come è suo costume. (Ilarità). I PESCETTI : — Invece ebbi la pazienza di' attendere sette anni I Sollevai la. questione nel 1904. Oggi sii viene a riconoscere quanto dicevo. . Voci: r-r Ma lei è competente in materia di cartografia? (Ilarità). : PESCETTI — Ne ho almeno quanto i militari. (Commenti). Insomma, questa dell'Istituto Cartografie di Firenze è una commedia che deve finire! PISTOIA — C'è un mio rapporto, del quale non si è tenuto alscun conto! i PESCETTI a Spingardi : — E' proprio così; si è voluto soffocare l'inchiesta compiuta da ! Pistoia. I SPINGARDI: — Non si è soffocato nulla e non vi e stata inchiesta. PESCETTI : — E' urna commedia 1 Volete lasciare le cose come si trovano. Ma presenterò una interpellanza e riparleremo' della questione! i La calma ritorna quando prende la parola il ministro Spingarda pei- rispondere a Pistoia e a Pescetti. ] SPINGARDI esclude che all'on. Pj^toia sia stata affidato, un'inchiesta. Il fatto è che all'onorevole Pistoia fu consentito di visitare 1Tjstituto geografico di Firenze e che gli fu chiesta una relazione, relazione che fu atteifanien te esaminata e che i competenti hanno conili lato-. (Commenti). PISTOIA, per fatto personale, afferma di es|sere stato ripetutamente pregato dal Ministero : delJa Guerra di visitare- l'Istituto geografico di Firenze e di presentare una relazione, di cui deplora non si sia tenuto conto. (Bene, commenti). SPINGARDI dichiara che 11 metodo adottato dallttlstituto di Firenze per la compilazione d'Ile carie geografiche fu riconosciuto lodevole 'da tre Commissioni speciali, e anche dalla jCommissione parlamentare d'inchiesta. (Commenti). Si approvano dopo di ciò tutti i capitoli del j bilancio, lo stanziamento complessivo e gli articoli del disegno di legge. Si passa senz'altro alla discussione del Bilancio delle Finanze C.QRMANI accenna alla costituzione del nostro bi-Ianc-io e alle condizioni della pubblica finanza, esprimendo l'avviso che sia. grandemente pericoloso il pensiero di coloro che si dimostrano favorevoli all'inasprimento delle imposte e alla creazione di nuovi debiti. Senza farsi soverchie illusioni, creile che l'elasticità del bilancio sia tale da permettere un qualche sgravio nei balzelli che gravano sui consumi pojpotori, specie se questo programma . si faccia coincidere con l'altro di economie e di freno alle altre spese nuove e rileva in par- . ticolar modo la necessità di porre un argine alla tendenza di aumentare gli organici di tutte . le pubbliche .amministrazioni. y}on crede poseibile rinunciare toteitaimente per criteri fiscaili e per criteri economici ai dazi doganali; ma aipprova 'la riduzione portata ad alcuni di essi, per esemplo al dazio sul petrolio, ed augura che si possa ridurre presto anche U dazio sullo zucchero. Raccomanda per ultimo di facilitare quanto più sia possibile l'aboliizione delle cinte daziarie, e presenta in questo senso un ordine del giorno'. (Approvazioni). La seduta termina alle 12,10. * * La seduta -pomeridiana comincia alle ore 14,5, Presidenza del ^lice-presidenté Grippo. L'assassioie di un maestro FALCIONI, sottosegretario all'interno, rlspon. de alla interrogazione delil'on. Treves. circa l'assasslmio del maestro Pa-nepiuto, in Santo Stefano Pisquina, presso Girgenti. Narra che questo cittadino fu freddato con due fucilate, mentre era sulla porta di casa sua. Nonostante le più attive indagini, non fu ancora possibile identificare i responsabili dell'efferato assassinio. Si ha però ragione di ritenere che fra breve essi saranno assicurati alla giustizia: e perciò è doveroso il maggior • riserbo, per. non intralciare l'opera dell'Autorita. TREVES prende atto della risposta, c incita il Governo a non risparmiare sforzi per ricercare ed assicurare alla giustizia gli autori del grave misfatto, che l'oratore ritiene commesso da K&nte interessata a sopprimere i »enerosi che, come U povero maestro Panepinto, si sono dedicati ad organizzare il proletariato siciliano agricolo. Mette questo reato in relazione con l'attentato cui scampò tempo fa Bernardino Verro, e manda un saluto alla povera vittima, raccòi mandando al Governo Ja triste condizione della vedova e dei figli di Panepinto. (Bene). F.VLCIONI assicura che ii Governo prenderà a cuore le condizioni della famiglia dell'ex Un- • to maestro (Approvazioni). , Il sequestra di quattro "roulettes» La Camera si fa attenta allorquando viene :u discussione l'interrogazione del deputato socia lista di Pallanza, on. BELTRAMI, ul ministro dell'interno, per sapere se 6 vero che fin .Ini. l'agosto 1010 la Quest'ora di Milano sequela* quattro roulettes a duplico dentatura, c.os$£ tuènti una vera e propria truffa, e ne dcinm. zio i responsabili; ma che a tutt'oggi si è la attesa del responso dell'Autorità giudiziaria. Rispondo il oOttosegretario di Stato agli intemi, on. FALCIONI, il quaile dice: — I fatti iiidicati^ell'inten'OKazione dell'onorevole Beltrami rispondono a verità. La Quo; stura di 'Miilano dovette sequestrare dello row lattes con doppia, dentatura, impiantate in pubblici esercizi.' L'ori. Beltrami dico elio questo fatto a--duplice dentatura costituisce una truf: fa. 'Fino- airi'un certo punto... Voci.all'Estrema; — Già, come don Murrtf (ilarità). FALCIONI.'—'Fino ad un certo punto potrei dar ragione all'on. Beltà-anni. Ad ogni modo., poiohè un provvedimento giudiziui-io ò in cor< so in seguito al sequestro avvenuto, mi semi bia atto corretto non interven.iire quando vi 4 mi procedimento giudiziario iniziato. Faccio osservare soltanto ad un-'parlamelitaro distinto coinè l'on. Beltrami... (Interruzioni; risata)^ Voci a Destra: — Già, e il anomcnto rieg'u a/ mnri ministeriali coi socialisti .(Ilarità). FALCIONI. — Faccio osservare all'on. Boi' trainili che. nel senso appunto da lui desiderato, il ministro dell'interno ha ieri presentate al Senato un progetto dl.lepKe per modificazioni alla legse di P. S., per la repressioni» degli abusi derivanti dalle roulettes meccaiiii. che. Su questo progetto di legge l'on. Gtol'tri ha chiesto l'urgenza della discussione (Amiro- ; nazioni). Replica l'interrogante, on. BELTRAMI. di' cendo : — La mia interrogazione era derivata dal fatto che la Questura di Milano ha sequestrato quattro macchine di roulettes meccanictw, macchine aventi carattere di truffa... (IlarHi't, Voci da Destra: — Macchine con can-atwra sono una balla novità.! (Muova ilarità). BELTRAMI, proseguendo: — Quindi ritenga che la semplice contrawearaio.p.e che potrebbe essere inflitta ai detentori di queste roulettes . FALCIONI, interrompendo : -- Ma la truffa è delitto, non contA-avvenzione! BELTRAMI. — Io non mi preoccupa dell'edito del procedimento giudiziario in corso! Mi preoccupo invece di questo fatto, che meoLr») si fanno a Milano tanti processi per raglimi inutili, non si abbia 11 coraggio di andare fino in fondo per estirpare la cancrena, dei tenitori di roulettes meccaniche, che dissanguano tanti poveri operai e tanti ragazzi inesperti. Mi merarrigiio inoltre che l'Autorità giudiziaria voglia eventualmente considerare come sempli-i contravvenzioni dei fatti come quelli avvenuti a Milano, della detenzione abusiva di rouh:tes meccaniche. In questo modo la Magistra. tura si fa complice dei tenitori di giuochi d'azzardo (Interruzioni; rumori). L'art. 56 del- , la legge di pubblica sicurezza parla chiaro, a dice che nei pubblici esercizi si deve teneva esposto un elenco dei giuochi permessi. Ora, to ho dinanzi a me l'eienco di questi giuochi. . che vogiio leggere alla Camera. L'on. Beltrami si abbandona quindi alla lak tura del giuochi più svariati contemplati nell'elenco diramato dagli Uffici di pubblica, sicurezza, e suscita una irrefrenabile ilarità della Camera, che interrompe scherzosamente 1 oratore. L'on. BELTRAMI. calmata l'ilaralà, aggiunge: — Dall'elenco che vi ho letto non risulta iri alcun modo che siano compreso le roulettes meccaniche. Orbene, io domando che di fronte alile truffe, avvenute liei pubblici esercizi dove avvengono anche colluttazioni, domando perchè l'autorità di. P. S. non coni- , prenda nell'elenco dei giuochi proibiti anche le roulettes meccaniche, (interruzioni a Du- . slra ed al Centro). BELTRAMI - Già, siginoli dolli'aristocrazio, si potrebbe proibire benissimo anche ii sette e mezzo. (Ilarità). BELTRAMI — lo mi preoccupo poi del pericolo che, in seguito all'eventuale proibì- '■ zione delle roulettes mecoaiiiiche io conseguenza dei progetto di legge presentato dall'ori. Giolitti al Senato, non vengano invernata altre macchine non meno insidiose e non mano infernali.... (Ilarità vivissima). Voci : Ma non sono mica, bombe ! BELTRAMI — Non meno infernali della roulettes meccaniche. Sappia la Camera che ir» una città civile come a Milano non si e potuto fino ad oggi estirpare la cancrena torritrito delle roulettes, che conducono alla rovina tanti giovani. Oggi è sabato.... (Ilarità generale-). Voci: E domani è domenicaI (Nuova ilarità). BELTRAMI — Oggi è sabato ed a Milano tanti operai sperpereranno j guadagni delte loro settimane nelle roulettes meccaniche, sa il Governo continua indebitamente.a\permetterle. Ji< PRESIDENTE — L'interrogazione è esau-'"