Una perquisizione al Comitato romano "pro Albania"

Una perquisizione al Comitato romano "pro Albania" Una perquisizione al Comitato romano "pro Albania" (Per telefono alia Stampa). Roma, 15, sera. E' avvenuta, in seguito alle notizie di partenze segrete di volontari italiani per l'Albania, una perquisizione al Comitato italiano Pro Albania. Il Comitato ha la sua sede al viale Manzoni in Roma, negli uffici del giornale Fede Nuova. 11 Comitato stesso comunica che gli uffici suoi sono slati visitati dal commissario di P. S. Bruschi, dal delegato Amatori con tre agenti della squadra giudiziaria, previa esibizione di regolare mandato del giudice istruttore. I funzionari di Pubblica Sicurezza procedettero ad una minuta perquisizione in tutti i tavoli e scaffali tanto degli uffici della Terza Italia (altro giornale che si pubblica a favore della causa albanese) quanto in quelli di Fede Nuova nonché nelle camere di Felice Albini e della sua signora direttore e direttrice dei due giornali anzidetti. 11 direttore della Terza Italia esibì egli stesso la circolare ed il manifesto costitutivo del Comitato prò Albania, nonché la raccolta della Terza Italia dal Lo gennaio in poi. La Terza llalia è, insieme a Fede Nuova, organo del Comitato italiano prò Albania. La direttrice di Fede Nuova, signora Alina Albini, esibì l'ultimo numero del suo giornale contenente l'elenco dei fondi raccolti fino al 30 aprile per soccorsi alle vittime dell'insurrezione. Venne sequestrata qualche lettera nella quale si accennava vagamente al desiderio di partire con la spedizione di Ricciotti Garibaldi. Furono pure sequestrate le Circolari di Ricciotti Garibaldi più gli ultimi due numeri della Giovane Italia di Oddo Marinelli di Ancona; e infine una lettera raccomandata, contenente 13 lire di offerta, nella quale si accennava al desiderio di prendere parte alla spedizione garibaldina. Il mandato di perquisizione ò stato spiccato dal giudice istruttore incaricato del procedimento contro Ricciotti Garibaldi perchè era sorto il dubbio che nella abitazione dei due coniugi Albini vi fossero documenti e carte che Avrebbero potuto portare luce sulla organizzazione della spedizione. Ecco il testo del mandato del giudico istruttore autorizzante la perquisizione: « L'anno 1911 addì 14 maggio in Roma il Giudice istruttore presso il Tribunale penale di Roma ha pronunciato la seguente ordinanza nel procedimento contro Ricciotti Garibaldi ed altri per il reato di cui all'art. 113 del Codice penale. Atteso che esistono gravi indizi che si possono trovare oggetti e documenti utili ai fini della poli ata" nei dolnTciH!°ÀV Albini Felice "ed Albini Alina 0 Adele e Ceci. Alfredo, ond'f? utile e necessario procedere nei modi di legge alla perquisizione in detti domicilii; visti gli art. 142 e seguenti del Codice Penale, su conformi richieste del Pubblico Ministero, ordina procedersi nei modi di legge alla perquisizione nei domicilii suddetti e sequestrarsi tutte le carie c tutti gli altri oggetti relativi all'imputazione, {roventisi nei domicilii, ed incarica l'autorità di P. S. di Roma dell'esecuzione dell'ordinanza».

Persone citate: Albini, Alina Albini, Amatori, Ceci, Felice Albini, Oddo Marinelli, Ricciotti Garibaldi