A proposito della Lotteria Nazionale

A proposito della Lotteria Nazionale A proposito della Lotteria Nazionale oma-orno Abbiamo pubblicato già la smentita ufficiale categorica alla voce corsa — e registrata da qualche periodioo — di un preteso errore che sarebbe stato trovato nel piano della Lotteria N'azionale per le Esposizioni di Roma e di Torino. Cotesto preteso errore era slato segnalato da un signor Margheri, possessore di un biglietto della lotteria, il quale.richiamava l'attenzione delle autorità, e specialmente dei Prefetti di Roma e di Torino, sul fatto btesso. Ora ci pare interessante pubblicare testualmente una intervista che un redattore della Tribuna ebbe a questo proposito con persona competente, che non viene nominata, ma che evidèntemente appartiene all'alta finanza. I? personaggio intervistato entrò subito 'in argomento con queste parole: — Prima di ogni altro debbo dichiararle che il piano che ho studiato è completo e perfetto in ogni sua parte, e sono stati preveduti tutti i casi, che possono verificarsi nelle estrazioni. Il sig. Margheri, che ha letto il regolamento della Lotteria stampato a tergo dei biglietti, ha creduto (studiando come dice lui) diffidare le Autorità adducéndò che, come è compilato il piano, possono essere sottratti dei premi da lire 45 e lire 9. — Il signor Margheri ha fatto un oaso particolare, non è vero? — chiedemmo noi. — ^Precisamente. Eccole il caso che fa detto siignore; esso dice: Ogni biglietto non può vincere più di un premio (oome dal piano). Inoltre è detto che per i piccoli premi, e cioè da lire 45 e lire 9, per brevità di tempo nella estrazione, invece di sorteggiarli separatamente, si sorteggeranno a centinaia, in modo che i 100 numeri consecutivi viitcono tutti lo stesso premio. Esso quindi dice: se fra questo centinaio di numeri ve ne sono «lei premiati., o si deve annullare il centinaio o naturalmente il premio a quei numeri che già sorteggiati singolarmente vinsero premi maggiori; e, venendo questi annullati (dice lui) rimarrà ridotto il numero dei premi stessi. — Ed Invece? — Questo asserto è talmente puerile, che anche Lei .che forse non s'intende di Lotteria, mi risponderebbe che quei premi assegnati a aglietti già sorteggiati, verranno invece assegnati ad altri biglietti da sorteggiarsi singolarmente. E difatti non potrebbe essere .altrimenti, perchè questo signore deve sapere ftanto più che dice essere un competente studioso) che le estrazioni delle Lotterie vengono fatte, come le altre estrazioni in genere, alla presenza dei delegati del R. Lotto, _ di luelli prefettizi e del Notaio, che redige l'atto, e che questi, ad operazione compiuta, 'ntto l'elenco dei premi, si sarebbero avveduti Iella mancanza dei premi stessi. — Comprendo: del resto c'è il Bollettino Ufficiale, non è vero? — Ma certamente! Come si potrebbe pubblicare un bollettino ufficiale nel quale non corrisponderebbe la quantità dei numeri e--tratti a quello dei premi promessi? Tuttociò è, -lei lo vede, semplicemente puerile. Già, senza la diffida del signor Margheri, avevamo Preveduto e provveduto. — Distrutta questa obbiezione, altre se ne •potrebbero fare? — chiedemmo quindi. — Ecco! Se, come dice questo signore, avesso ben studiato e s'intendesse di piani, an'altra obbiezione avrebbe potuto fare e cioè: a chi toccherebbero i premi di approssimazione dei numeri 0.000.000, che è il pri,no, o del numero 3.999.999 che è l'ultimo? U piano dice che sono stati asseg-ati i preavi di approssimazione ai primi tre estratti di ognii sorteggio, e questi premi toccheranno al numero immediatamente .primo e immediatamente seguente il premiato. Al 0.000.000 ben .si comprende che il numero dopo è il \. 0.000.001, ma quale è quello che precede? £ cosi dicasi per il numero 3.999.999, che per il numero prima c'è il N. 3.999.998; ma quale è quello dopo? — E oiò oome fu risolto? — Stia tranquillo il signor Margheri che so studiando, come faccio io, trovasse anche ciuesto, gli diranno che tutto è stato preveduto e provveduto; perchè in questo caso, uscendo il N. 0.000.000, saranno assegnati i oremi di approssimazione ai numeri 0.000.001 e 3.999.999, e egualmente per il numero 3.999.999 [occheranno ai numeri 3.999.998 e al Numero 0.000.000. Cosi vede il sig. Margheri, che molte volte è giusto l'assioma che gli estremi si toccano ! Se il signor Margheri da studioso di plani di lotteria e di prestiti a premi avesse solo una volta veduto il piano (dico subito di quelli più comuni) ossia delle Bevilacqua La Maia, per le quali accade precisamente che le premiate non hanno più rimborso ovvero non concorrono a piccoli premi, ed i rimborsi si estraggono a centinaia complete, si sarebbe subito convinto che quando le centinaia dei rimborsi non risultano complete perchè soppressi i numeri di altro già premiate, se ne estraggono a parte isolatamente e le altre ner completare il numero dei sorteggi. Del resto ie polemiche che il Margheri ha procurato e procura alla Lotteria, io credo non potrebbero essere più vantaggiose, perchè il pubblico nc entra in possesso e sL-convince che i! piano di questa Lotteria del tutto nuovo (forse anche agli studiosi) è perfetto in ogni sua parte, come solide sono le garanzie, che questa Lotteria offre per la diretta amministrazione della Banca d'Italia. La sicurezza dell'operazione è tanta, che è convinzione generale che la chiusura della vendita dei biglietti probabilmente sarà anticipata, perchè questi saranno innanzi tempo «auriti. Quindi il signor Margheni dovrebbe tener ben stretto il suo biglietto e star tranquillo, che nè 11 premio di un milione e mezzo come quelli di somma minore gli verrav.no tolti, ed anzi, sarebbe consigliabile a lui, che è possessore di un solo biglietto, di acquistarne degli altri, come ho fatto io. questione del caro-vive^ r _n risposta alle dichiarazioni dell'oli. Nofri. Ti segretario della Camera federale Leopoldo Barberis ci scrive una lettera che per ragioni di spazio non possiamo pubblicare integralmente. In sostanza egli dice di dover ripetere quanto ha già scritto: « ... che l'affermazione del consigliere Nofri è stata inesatta ed inopportuna. Inesatta, perchè realmente a Torino il rincaro dell'esistenza, e non dei soli viveri, è, acuito dalla sovrapopolazione qui immigrata per la circostanza della Esposizione, e non valgono arzigogoli negativi per distruggere questa che è, pur troppo, amara verità. Inopportuna, perchè dopo due anni da che le classi popolari si agitano per ottenere che il Comune voglia addottnre, come già è stato fatto altrove, quei provvedimenti che sono in suo potere, non può chiamarsi diversamente l'uscita di un Consigliere di parte popolare, il quale, invece d'incitare l'Amministrazione municipale a far di più e di meglio, esordisce cercando di attenuare la gravità e l'urgenza della questione. » A proposito di una conferenza nazionalista Enrico Corradini ci telegrafa pregandoci di rettificare un punto del resoconto della sua conferenza su Tripoli, tenuta l'altra sera a Milano: egli non disse che occorrerebbero duecentomila uomini per l'occupazione della Tripolitania e nemmeno fece una cifra nè si occupò delle modalità dell'auspicata occupazione. Ciolitti a Roma L'on. Giolitti, giunto ieri alle 14 20 da Ca- vour. è ripartito per Roma col direttissimo delle 20 10.

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino, Tripoli, Tripolitania