Le incognite dell' azione francese al Marocco

Le incognite dell' azione francese al Marocco Le incognite dell' azione francese al Marocco ervzospecaeeaampa. Parigi, 2, notte. Le notizie della giornata di oggi sul Marocco forniscono ni giornali l'occasione di insistere più calorosamente ancora sulla gravità del pericolo di cui la Francia deve disinteressatamente sventure le conseguente colla sua spedizione. I dispacci di oggi confermano le notizie di ieri sera sulla situazione alquanto critica, situazione che si può riassumere, oggi, cosi: In Fez il colonnello Mangili si trovava da'parecchio tempo in posizione pericolosa, senza munizioni sufficienti per poter atton dere riduciosamente: egli richiamò allora SLffif^JS1^ *2IT5La o"'fievole distanza colla propria mehalla. Se-nache Brémont aveva pure scarsi .1 dena- ro, j viveri e le munizioni e, prima di le- vare .1 campo e di correre su Fez, un coin- battimento vittorioso con alcune tribù ri- belli ridusse ancora i suoi mezzi. Dopo di ciò, egli penso di sostare suUa riva del- l'C-ued Babà per aspettare il convogl.o dei rifornimenti, che gh permettesse di arri- vare a Fez e sopratutto arrivare in grado di poter ontorro una resistenza efficace. Il convoglio di rifornimento era partito da:Elkasar, condotto dal console Boisset. IOra, nei giorni scorsi,. 1 incognita era questa: Boisset sarebbe riuscito a congiun- gersi a Brémont? Brémont sarebbe riuscito a congiungersi con Mangin? I dispacci di ieri sera annunziavano che ti primo progetto non era riuscito ed oggi 1l'insuccesso si ricostruisce completamente Brémont sull'Oued Sebu ha aspettato, finché ha potuto, combattendo contro i ribelli; ma la sua posiziono era critica ed urgeva marciare verso Fez. Perciò non attese oltre e riprese il viaggio per Fez, prima di essere soccorso, pur di raggiungere il colonnello Mangiti che continuava a chiamare aiuto. Dunque, Boisset, arrivato ad Oucd Sebu non ha più trovato Brémont 'ed ha dovuto tornare indietro col suo convoglio ritirandosi a Soukel Arba, dopo avere evitato parecchi attacchi di bande armate. Ora il quesito importunile 6 questo: Brémont, colle sue truppe mal provviste, è riuscito u raggiungere Fez e a sventure l'accerchiamento dei ribelli? Questo, in succinto, il quadro della situazione. Movimento xenofobo Quanto ai particolari di questo quadro, va segnalato, più specificatamente un telegramma da Taugeri in data di ieri, ore 21,58, secondo il quale l'accanimento dei Cherarda aumenta sempre. 11 movimento è nettamente xenofobo. 1 Cherarda hanno la consegna di massacrare tutto le genti Haouz che potranno prendere. La mehalla attende denaro. Tutti gli istruttori sono in buona salute. Il Journal pubblica il seguente dispaccio del suo corrispondente al Marocco, Crhietian Houcl, datato da Zacuiq Mazaria il 23 aprile: « Ieri l'altro ho assistito ad una battaglia fra i Cherarda e la mehalla. Vedendo che la mehalla cominciava a piegare le sue tende, i nemici la assalirono da quattro lati. 1 cavalieri nemici attaccarono il centro stesso della mehalla. Verso me^r.ogiorno gli insorti erano finalmente respinti; ma lo scaramurcie durarono lutto il pomeriggio. Oggi, ?3, la mehalla si ò avanzata sulla strada di Fez. La partenza della mehalla provoca un panico immenso in tutti i duuars compresi fra l'Oued Sebou c l'Oucd Oughra. Questi douars fuggono. Bisogna attendersi un sollevamento del Gharb. La situazione peggiora intorno a me. Io sono J immobilizzato in mezzo alle tribù insorte o fuggenti o sperdute, che prendono la prima via che trovano. » Preparativi che si tanno per liberare Fez L'Echo de Paris riceve da Orano il seguente telegramma che serve a mostrare in un quadro sintetico quali sono i preparativi che si fanno per liberare Fez : « Non resta nel presidio che un solo battaglione di zuavi, il quarto. Ora, dovendo tutte le truppe della divisione far parte della coonna di Taurirt, è certo che anche- questo battagllone> c0tfte del rosto lutte ,0 altre piccole unità disponibili, sarà incamminato &, Q frontlera Orano-maroc- china. D'altra parte le divisioni di Algeri e CostantUka che devono mandare a TaU- m due bllta ,ioni di zuavi un battaglio. ne dJ algerlni. e uno squadrone di cavalierii Baranno chlamate a mobilizzare a„0 stesg0 8C due sezioni d, artlgllerlada lnontagna e tre batterie di artiglieria da ?5 da Infln cQ_ ,onna dfl, ta££.t . e88ere obbIlgata a eflettuare una dimoBtrazione fin sotto le mura di Fez per respingere le tribù solle. vatesi> si è pensato di reclutare duemiia goumlePS „ che dovrebbero precedere le truppe francesi come esploratori a fine di ra88lcui.are le tribu paciflche sulle lnten. zioni dei francesi Regta nondimeno inteso che ,e truppe franoeBÌ trovuno sulla loro strada de„e tribu decisameilte in rivoita contro i francesi. se u bacassero, i francesi gl difenderebbero energicamente. Ecco ora come la colonna di Taurirt marcerebbe sulla capitale sceriffiana qualora ne fosse il caso. In testa 5 0 G mila uomini protetti da numerosa artiglieria; poi, a una tappa di distanza, distaccamenti che occuperebbero i punti intermedi necessari al rifornimento della colonna e alle comunicazioni, cioè un totale di 15 mila uomini a cui si aggiungerebbero ancora, ove le circostanze lo esigessero, le unità che rimangono disponibili in Algeria. « Si prevede qui che quanto prima battaglioni di fanteria e distaccamenti delle altre armi sbarcheranno a Orano per sostituire le truppe della divisione dirette alla frontiera. Per dimostrare alle tribù dell'estremo sud oranese che tutte le forze francesi non sono impiegate a liberare Fez, il generale Alix, comandante dei territorio di Ani Safra, farà una esplorazione nelle regioni meridionali ». » Frattanto un telegramma da Tangeri dice che la legione straniera e il genio hanno cominciato a porre il filo telegrafico da Buznika a Skirat fin nei dintorni di Rabat in modo che gli istruttori della mehalla sinno in costante rapporto con lo Chaouia. La posa di questo telegrafo provvisorio procede rapidamente. Le truppe ammassate a Buznika si allenano in questi giorni e manifestano un grande entusiasmo. Il contingente degli Chaouia per Yharca diventa numeroso e va. ad ammassarsi a Rabat sotto gli ordini di Omraei. « Si attribuisce agli Zacrt l'intenzione di attaccare la mehalla della città di Rabat, ma la colonna Brulnrd sorveglerà questi turbolenti Berberi. Del resto 1500 » goumiers » accompagneranno la mehalla Brulard che si compone di un migliaio di cavalieri ben pagati e ben armali. Il generale Moinier arriverà oggi con delle mitragliatrici, e si concerterà col colonnello Brulnrd circa i mezzi por facilitare la marcia in avanti delle truppe sceriffiane ». Ufficiali spagnnoli travestiti da marocchini Naturalmente, come vi dicevo, la situa¬ zione ò grave ed i giornali proclamano sempre più forte la necessità dell'interven- to. 1 giornali francesi polemizzano ed in-sistono nel dichiarare che la spedizione non prelude affatto ud un'occupazione definitiva. Sopratutto interessanti sono le molteplici e persistenti polemiche franco tedesche, ma degno di attermnnp r> nnrp l'-.ttnnlp mr. aeguo ai auenzione 0 pure 1 attuale »m-mento franeo-spagnuolo. La Presse di stasera dice addirittura che le querimonie tedesche si sono sciagurata- mente assicurate il concorso del Governospagnuolo. Da Madrid si smentisce il pie-1 eso accordo ìspano-tedesco. D altro canto giornali francesi lasciano capire che l'in-ervento spagnuolo sembra inopportuno iacché nella Zona spagmiola la situazione non è critica. La Liberto ha da Madrid: « L'ostinezio- ne spagnuoila ad intervenire ad ogni eosto nelle operazioni attuali è affermata di nuovo con un'iniziativa, per lo meno inutile. l tenente Ovilo ha condotto ad Elkasar la cavalleria di polizia a Larrache. Altri parecchi ufficiali spaglinoli, alcuni in missione ufficiale, altri travestiti da turisti ed anche da maroccljini, sono arrivati ad Elkasar per sorvegliare l'azióne della Missione militare francese ». Pure da Madrid il corrispondente del Tcmps telegrafa : « Secondo informazioni che raccolgo negli ambienti politici, le forze francesi destinate a soccorrere Fez si asterranno dall'occupare Rabat. Dal canto suo, la Spagna non occuperà Larrache salvo casi di forza maggiore. Ih quanto alla cronaca, in Francia si continua a raccogliere delle truppe per la spedizione. Stamane seicento uòmini sono partiti dalla aare di Lion, salutati con grande entusiasmo. Essi sono diretti a Marsiglia, ove si imbarcheranno subito. Seguiranno immediatamente da Parisri e da altre città altre partenze ed altri imbarchi. Giudizi e consigli della stampa tedesca Berlino, 27, mattino. Il Governo tedesco dà nella Gazzetta di Magdeburgo il consiglio ai giornali pangermanisti di restare tranquilli a proposito del Marocco e si serve di queste parole : « Nei circoli governativi tedeschi non si trova traccia della emozione che si è impadronita di una parte della stampa. Una marcia in avanti su Fez non ha nulla che debba impressionare la Germania, giacché non è da farsi alcuna illusione sulla forza di resistenza dei marocchini e si ammette che i francesi li sottometterranno facilmente. » La. Gazzetta della Croce e la Gazzetta Nazionale — la quale ultima ha cambiato di avviso da un paio di giorni — sono d'avviso che se la Francia non rispetta i trattati, vale a dire l'atto di Algesiras e l'accordo franco-tedesco del 1909, la Germania deve uscire dal suo contegno passivo. Mandano da Colonia: 1!^corrispondente della Gazzetta di Colonia a Tangeri annuncia che, mentre i francesi marcieranno su Fez, gli spagnuoli procederanno all'organizzazione della polizia ispano-marocchina sulla costa del Riff e occuperanno Tetuan, come pure i nuovi territori al sud di Melilla. Lo stesso giornale annuncia che il Governo tedesco ha fatto le più vive proteste contro l'attitudine delle autorità spagn-tole di fronte a una casa tedesca che sfrutta le miniere di rame presso Melilla.

Persone citate: Berberi, Brulard, Mangili, Mangin, Safra