La consegna alla " S. Marco" della bandiera di battaglia

La consegna alla " S. Marco" della bandiera di battaglia La consegna alla " S. Marco" della bandiera di battaglia (Per telefono alla Stampai. Venezia, 25, Mrm. vogliono ogg Oggi, giorno di San MaTco, patrono della città, alle ore 15 ha avuto luogo in forma eolenin« la consegna della bandiera dà combattimento alla R. Nave San Marco, offerta da tutti i Comuni dei Veneto. In San Marco rfj La cerimonia si è svolta par la prima paruella basilica di San Marco alla presenza di S. A. R. il Duca degli Abruzzi « con Pc-ntervento di tutte le Autorità civili e ■militari, dei Sindaci dei Comuni, nonché di mimerosi invitat.i. Il vasto tempio offriva un aspetto imponente. Una numerosa rappresentanza dell'equi.pniggio della nave San Marco era incaricata nella, chiesa del serviate d'ordine, formando un cordone ohe divideva al pubblico dalle autorità. Nel cortile dell'attiguo Palazzo Ducale stavano schierate le Associazioni sportive, di ex militari, tutte con bandiere. Alla porta della chiesa, lateralmente al Palazzo Ducale, era collocato un cannone da sbarco da 75 millimetri, con ad suo avantreno, sul quale posava un' magnifico cofano contenente la bandiera destinata alla negiu nave. Questo cannone, facendo parte deirannamemt.) della nave, era stato trainato a mano dn sotte marinai. Ai lati del cofano stavano due guardia-marina scelte fra i più giovani ufficiali dello stato maggiore della San. Marco, e per combinazione tutti e due veneziani di nàscita. I due guardia-marina sollevarono il co.fano dall'affusto e a braccia'lo portarono in chiesa presso l'altare dove pontificava .il patriarca cardinale Cavallari che, assistito dall'intero rapitolo di San Marco, col cerimoniale d'uso imparti la benedizione alla bandiera, pronunciando poi appropriate parole di augurio. .Vite oTe 15,30, terminata la cerimonia religi<feas si passò a quella fissata a bordo della nave. A bordo della nave Proceduto dallo Associazioni, con bandiere, t' avendo à centro il cannone col cofano, trainato sempre dai sette marinai di servizio, all'uscita dalla chiesa si è formato un lunghissimo corteo dio. traversando la piazzetta si ? diretto al molo del giardinetto reale, dove stava ormeggiata una splendida " bissona » . La Veneziana », sulla quale venne caricato il cannone col cofano e che, vogata du dodici remi, prese subito il largo, avviandosi verso la nave San Marco, con la scorta di lue barche a vapore della stessa nave, armate in guerra. Arrivata la bissona al barcarizzo ilella nave i due guardiamarina portarono il cofano a bordo, deponendolo sull'arazzo ornato del Leone di San Marco, che. stava disteso ni centro del ponte. Frattanto le autorità e gli invitati, con due battelli a vapore, messi a disposizione dall'azienda comunale, venivano portati a bordo della nave, collocandosi attorno al cofano. Dopo brevi gentili parole dette dalla contessa Leopoldina Brandolm d'Adda, vice-presidentessa del Comitato organizzatore della bandiera, il sindaco conte Grimani, presidente dello stesso Comitato, ha pronunciato il seguente discorso: Le parole del Sindaco « Signor comandante. Mi onoro farle consegna della bandiera di combattimento, dalle popolazioni del Veneto, con patriottico entusiasmo offerta alla bella è potente nave, che fa rivivere sui mari il nome glorioso di San Marco. Simbolo questo per quattordici secoli di Venezia repubblica, grido di gioia e grido insieme di guerra, eccitamento sempre ad alte imprese e a magnanime audacie. Nella basilica d'oro in cui si ripercossero le storiche vicende della Venezia dogale, quanto splendore di ricordi circonfuse questa bandiera, che riassume e sintetizza le epiche gesta per cui l'Italia andò libera ed una. Ecco Domenico Mlchiel che guida l'armata in Oriente per la Crociata, e dopo o.ve*-e sventate maligne accuse o dissipato codardi sospetti, conquista gloriosamente Tiro, e ritorna trionfante cooperatore della prosperità della Patria. « E quanti generosi in una lunghissima schiera di eroi! ». Qui il sindaco rievoca lo glorio di Venezia da Enrico Dandolo nd Angolo Emo, « l'estremo raggio del sole morente». E termina: i Auspici questi ed auguri degni invero della solenne occasione, perchè la bandiera che viene ora issata su questa formidabile nave è fidata al senno e al valore di ogni ! prode comandante e ul cuore vibrante per devozione alla patria del marinaio italiano. « Possa questa bandiera spiegarsi sempre ai venti per cansa generosa e giusta; noi la seguiremo dovunque con voti e con auguri, ispirati a salda fede ed a immutabile amore, sicuri come siamo che essa sventolerà, rispettata e temuta per l'onore e per la fortuna d'talia. • Il discorso del comandante A sua volta il comandante della nave San Hfarco, capitano di vascello cav. uff. Francesco Capece, prendendo in consegna la bandiera, con voce vibrata si è cosi espresso: « Altezza Reale. Eminenza, Ul.mo sig. Sindaco, Eccellenza, Signore e Signori ! « La sorte mi ha grandemente favorito ele?gendomi n ricevere, quale comandante di questa bella nave, il prezioso vessillo di \ combattimento che 'e Provincie del Veneto, associate in concorde e nobilissimo pensiero, vogliono oggi donarle per mano del primo magistrato di Venezia, a tale prezioso dono aggiungendo anche una ricca biblioteca per i marinai. « In nome della nave, in nome mio. in nome dei miei ufficiali, in nome del mio equipaggio io porgo a tutta la cittadinanza di onesta patriottica regione e per essa aj suoi chiarissimi rappresentanti ed a voi in particolare illustre signor .Sindaco della, città di Venezia, i sensi della nostra profonda reverente gratitudine. Le gloriosi tradizioni navali veneziane s«mo comune retaggio di tutti i marinai italiani, sono orgoglio supremo eli tutta intiera l'orinata nattenale. ma pi nave che porta 11 fatidico nome di s»m Marco, la. nave che Venstta ha nreseelto per affidarlo il suo vessalo, più ili ogni altra è in diritto di corniderairsì rappresentante di quelle iradizioni, di andarne più che ogni altra, orgoeliosa. « Di questo altissimo privilegio nessuno più di noi, nessuno meglio di noi, che alla' San Marco apparteniamo, potrebbe intendere, potrebbe apprezzare l'incomparabile valore. « Davanti agli occhi della nostra mente, in una visione abbagliante come la luce del sole,, quattordici secoli di storia veneziana, nessuno dei (piali fu privo di insigni fasti navali, ci: additano la via che la nostra, la vostra, nave deve percorrere. « Senza iattanza, ma anche senza esitazione, noi sentiamo) o signori, di poter affermare che su questa via illustrata da memorie e da esempi immortali la San, Marco saprà, in ogni tempo, degnamente mantenere il suo posto, che a queste memorie, a questi esempi saprà iti ogni evento, a qualunque costo, informare l'opera propria per la gloria, la prosperità, la sicurezza della Patria. « Altezza Reale. Eminenza, Eccellenza, signore e signori! Appena pochi giorni or sano noi ancora ci trovavamo con la San Marco nei mari del Levante e visitavamo porti e scali dove la potenza e la civiltà di Venezia hanno lasciato indelebili traccie, dove dall'alto delle fortezze edificate dai padri nostri l'alato Icone dell'Evangelista tuttora rivolge allenavi italiane che giungono a quelle acque, il suo memore soluto. » A propiziare ogni migliore fortuna salga frattanto al luogo che gli compete questo vessillo, simbolo eccelso e venerato dello nostro speranze più care, della nostra incroil'iH'a fpde! Viva di era! ». il Re! Viva Venezia! Alza ban- La bandiera issata Allp parole « Alza bandiera » quesia viene alzata da tre guardiamarina, al suono della Marcia Reale, fra gli evviva dei marinai e di tutti > presenti. Tutte le navi che si trovano nel bacino di San Marco sparano le salve dii 21 colpi, e dalla riva degli Schiavoni, affollatissima di popolo, e dalle innumerevoli imbarcazioni che circondano la nave prorompono applausi e grida di gioia Terminata questa seconda cerimonia, a bordo della nave è stata improvvisata nna festa, rallegrata dalla Musica del 71.o reggimento fanteria, ed alla quale parteciparono le Autorità e gli invitati. Stasera alle 18,30, in occasione della bandiera di combattimento alla regia nave « Sa.n< ■Marco ». il dirigibile ? Bis ha fatto una comparsa improvvisa su Venezia, destando la più entusiastica ammirazione da parte della numerosa folla che in quell'ora transitava per le vie. Dopo alcune evoluzioni sul bacino di San Marco, il dirigibile riprendeva la via di ritorno ùeUVhanaar a Compatto. Notizie sulla nave "San Marco,, La Nave è una delle prime costruzioni a turbina uscite dai nostri cantieri. Essa alle prove ha sviluppato una velocitò di 24 miglia. Sul ponte di coperta non esistono sovrastrutture, ma il ponte è occupato solamente dai tomi e cannoni. Ciò offro l'Importante van-, taggio di impedire che, in caso di ccnibalfiinenflo, i proiettili nemici producano d«Me scheggie che vadano a colpire gli armamenti del cannoni che sono difesi tutti dalla corazza delle ' torri. Altro interessante particolare della nave San Marco è la trasmissione telefonica degli ordini che partono da. un solo ufficiale, che è il dirsttore del tiro, e che vengono ricevuti simultaneamente da tutte le torri nelle quali si trovano le airti.gbioiie. Il Ministro della marina al comandante della " San Marco „ Il Ministro della Marina, trattenuto alla ca. Pitale da gravi cure del suo ufficio, si è fatto rappi'e.sentare alla cerimonia da S. E. il viceammiraglio Favarelli, comandante in capo del IH Dipartimento .marittimo e della piazza-forte 'marittima di Venezia. ■S. E. Leonardi Cattolica ha inviato il seguente telegramma al comandante della regia nave San Marco : «Alti, imprescindibili doveri dpi mio ufficio • mi impediscono di assistere, conte vivo ne avrei il desiderio, al solourfe ì ito, che sulla San Marco oggi si compie. Presente col cuore, bene augurando, invio1 il saiuto della Regia Marina a codesta nave, il-cui nome rievoca tutto un passato ili veneta grandezza, ed è auspicio sicuro di radiosa, italica gloria. » Firmato : Leonardi Cattolica ». "

Persone citate: Domenico Mlchiel, Favarelli, Francesco Capece, Grimani, La Veneziana, Leonardi Cattolica