I solenni funerali delle vittime del disastro autumobilistico a Treviso

I solenni funerali delle vittime del disastro autumobilistico a Treviso I solenni funerali delle vittime del disastro autumobilistico a Treviso Traviso, SO, sera. ll itti I funerali, celebrati starnane, alle vittime del disastro automobilistico di lunedi scorso, sono riusciti una imponentissima manifestazione del sentimento generale di pietà per la terribile sciagura. Vi parteciparono oltre diecimila persone, convenute anche dai paesi vicini. Alle ore 0,30. dopo una breve cerimonia religiosa, seguita nella cella mortuaria dell'Ospedale, si . lormato un lungo, imponente corteo, che si diresse alla stazione, attraversando la via Umberto I, ponte San Martino, Barriera Vittorio Emanuele. I negozi, chiusi, recavano la scritta : Lutto cittadino. Interminabile, la Illa delle corone; oltre cento, inviato da sodalizi sportivi, Associazioni, Enti morali e amici. Fra le Autorità intervenute al funerali, noto il sindaco, avvocato Patrese, con l'intera Giunta, e il rappresentante del prefetto, conte Feda di Cessato. Al corteo parteciparono pure i rappresentanti di numerosissime Associazioni sportive, con bandiera. Ira cui lo Società canottieri Bucintoro e QtieTini, di Venezia, Silc, di Treviso, il Club Aliano italiano, la, Società Turi isiàm, il club Clclisllcu di Treviso, il Tiro dello SlandEden di Treviso, il Tiro al l'old di Concitilario, ecc i.n salme di Riccardo Zardinoni e fìllio Bubbolìi, cr.'ino porlo sulla medesima 1 ara. letteralmente coperta di fiori; quella del meccanico Emilio Rimiri no) lo era deposta su un camion, trasformato in carro funebre, tutto ornato di corone. Ammiratissima la corona di rose e garofani bianchi, deposta dal cav. Calandri. I feretri, dopo il clero, erano seguiti dal signor Giovanni Zardinoni fratello, e dai signori Glnnese e Cabrusa, parenti di Riccardo, dui rappresentanti la famiglia del Bubbola, del Romanello e dello famiglie di Scoccimaro, Gimard e chiusura. 11 corteo, tra due fitte ali di popolo commosso, impiegò circa un'ora a percorrere il tragitto fra l'Ospedale o, la staziono. Quivi parlarono, l'onorevole Braudoliii. per la Società lìuc.intoro; Viviami, per la Sortilo Qucrlni; il vice-presidente del Club Ciclistico ili Treviso,- il cavaliere Calandri, por !:• famiglia Zardinoni, il corteo, quindi, si sciolse. La salina di Zardinoni. scortata da un gruppo di soci della Bucintoro, parti, col treno delle ore 11,135, per Venezia. II funerale di Zardinoni a Venezia Venezia, 20, sera. Solenni onoranze furono tributate al compianto giovane Riccardo Zardinoni, la cui salma, accompagnata da un gruppo di iioci della » Bucintòro », è piuma a Venezia a mezzogiorno. 11 corteo, diretto dal cav. Brocco, dal dott. Molili e dal signor ,Soil\.i. mosse dalla staziono alle ore Li; procedette per Lista ri' Spagna, sino alla Iti va «lei Sabbioni, ove il 'feretro fu deposto nella barca funebre di prima classo. Al passaggio del lunghissimo corteo orano affollatissimi il piazzalo della staziono, il ponte della ferrovia, le fondamenta, degli Scalzi, la Lista di Spagna. Fra il largo stuolo ildlo autorità o rappresentanze intervenuto, vio;n l'assessore conto Pellegrini per il Sindaco, l'oli. Fosfuri presidente della « Oneri ni >■. l'ou. Brandolin attuale 'presidenti! e il barone Mayuen ex prcsideni" della <•• Bucintoro », le rappresentanzo dello Società Bucintoro, Oiiorini. Tarvjsium Venctiac, Giovani !Ciclisti. Unione Macellai, tutto con bandiera, od nitri sodalizi sportivi, 50 ragazzi dell'Istituto Coletti, innumerevoli amici e conoscènti Ideila famiglia dell'estinto. Là barn, fu portata d;i sei soci della r. Bucintoro » preceduta dal clèro di San Geremia col parroco inons. gambo, scollata dai vigili al fuoco in alta tenuta agii ordini dol maresciallo Marchilii o dol capo-vigile Cucito. Ne reggevano i cordoni l'assessore Pellegrini, l'on. Brandolin, l'on. Fose.ari, il barone Mayneri, il cornili. Giacomo Levi, il signor Gianese per la famiglia. Trenta corone, di cui dodici invialo da Treviso, seguivano la bara, presso la quale, sorretto dagli amici, veniva il signor Giovanni Zardinoni fratello dell'estinto. Alla Riva dei Sabbioni parlarono il parroco Sambo, il conia Pellegrini por il Sindaco, l'on. Brandolin por la » Bucintoro », il signor Uarzan por gli amici. Indi la bara fu deposta sullu- barca jfnupbro che si recò subito al cimitero di San Michele seguita dalla r><idrs'<no della » Bucintoro ». da una yole ad S. da una nule a ì dolla « Querini », da un vaporino della Azienda comunale con i soci dei vari sodalizi e nume'rosissune gondole. izIdsiij