situazione al Marocco si aggrava sempra più Fez Isolata - Una nuova spedizione francese?

 situazione al Marocco si aggrava sempra più Fez Isolata - Una nuova spedizione francese? situazione al Marocco si aggrava sempra più Fez Isolata - Una nuova spedizione francese? i d e a l i i o e e i ò n i a a i , oo de a. o aa Il aa ai (Per telefono alla Stampa). Parigi, 17, mattino. Il Paris Journal dice che l'ottimismo dei circoli ufficiali francesi circa il contegno del Sultano del Marocco, sembra essersi bruscamente indebolito. Certe riserve permettono di pensare che sia avvenuto un aggravamento negli avvenimenti interni del Marocco. E' però da supporre che se si impone il nostro intervento, esso non avverrebbe per l'Algeria, ma dalla parte dell'Atlantico. Noi resteremo così fedeli al nostro programma che consiste ncll'aprire prima il Marocco sul lato ovest. Non abbiamo alcuna apprensione per ciò che concerne la costa dell'Algeria. Noi ci limiteremo solo a proseguire il compimento del semplice programma di polizia da lungo tempo elaborato. Si può fin d'ora presentire che largo posto sarà fatto ai bravi Marsouins e alle truppe nere se si distinguono nella spedizione. D'altronde, data la loro bravura, faranno presto ad adattarsi alla speciale tattica marocchina e ad evitare le imboscate. Il Journal pubblica un lungo dispaccio del suo inviato speciale al Marocco. Il dispaccio è inviato dalle rive del Ued Sebu. Il corrispondente annunzia di aver ricevuto ordine di rientrare subito a El Ksar, in attesa di nuovi ordini dal console di Fez. Egli non ha potuto ottenere alcuna spiegazione su questa espulsione; ma dice che, dietro di essa vi sarebbe qualche misteriosa, ragione di Stato. Infatti, soggiunge il corrispondente, poco dopo la mia partenza, la mehalla levava le tende, come se volesse rinunziare a lottare contro i Gherarda, e prendeva la strada di Fez, dove mi si dice la richiamavano gravi avvenimenti. I Cheraga, rimasti fedeli fino a questo momento, si sono improvvisamente alleati ai Beni M' Tir ed alle tribù Hazaians. Fez si trova dunque ora completamente isolata al centro della regione dei ribelli: nessun abitante non può entrarvi nè uscirne: i soldati del Sultano guardano tutte le porte: solo la mehalla dei Gherarda, organizzata dal colonnello Mangin, può essere capace di liberare la capitale. Bisogna anche confessare che se i ribelli avessero un capo, Fez sarebbe già senza dubbio nelle loro mani; ma le tribù non possono trovare un pretendente, e coloro di cui si fa il nome o non accettano il pericoloso onore oppure non ottengono l'unanimità dei suffragi. Le opinioni sono molto divise. Gli Zemmours ed i Gherarda vogliono ristabilire sul trono Abd-el-Aziz; i Beni M' Tir, i Mazajans, i Cheraga oscillano fra Mulai Ismael e Mulai Hiinan. Un altro dispaccio da Tangeri reca: Il corriere di El Ksar, giunto stasera, annunzia che il comandante Remond, conforme agli ordini ricevuti, si è posto in marcia il mattino del 12 colla Missione militare e la colonna sceriffiana. Come si prevedeva ha trovato grande difficoltà nell'avanzamento, perchè il terreno era molto melmoso. La marcia di una colonna in simile condizione è alla mercè degli attacchi nemici. Infatti la colonna fu attaccata da importanti'contingenti venuti dai Beni Hassen e da altre tribù. Malgrado la. situazione certamente piuttosto difficile, la colonna si difese strenuamente, il combattimento durò parecchie ore. Gli insorti furono messi in fuga, e subirono gravi perdile. Anche la colonna ebbe uccisi e feriti. Stante il pericolo che offrivano le strade, il comandante Remond fece tornare la colonna a Gelici Tselfatt, ove attenderà qualche giorno, affinchè le strade siano praticabili prima di iniziare la marcia. Londra, 17, mattine. Manda.no da Tangeri al Times: «1 Beni Houarin che hanno ricevuto dei rinforzi, hanno attaccato a. tradimento la. guarnigione del palazzo del Sultano dall'esterno della, città e fuggirono portando seco oggetti di equipaggiamento e viveri. L'I! aprile i ribelli attaccarono Fez dal lato nord-ovest: l'artiglieria difese la città, ma vi sono state gravi perdite dalle due parti, l'n nuovo panico si è verificato. Il capo delle truppe lealista è andato ad accamparsi al nord per custodire le comunicazioni. La inclinila dei Gherarda è rientrata a Fez in seguito alla cattiva situazione che le avevano creato i combattimenti del giorno innanzi. Le lettere ricevute da fonte indigena sono tutte pessimiste. Bombardamenti e saccheggi Madrid, 17 mattino. Notizie, da Fez in data 3 corrente, inviate aìVInipafcial, segnalano la defezione dei Beni Uguadain. 1 ribelli hanno investito la città più da vicino. L'artiglieria sceriffiana, al comando del luogotenente colonnello Mangin, ha bombardato il campo nemico. I Beni M' Tir hanno saccheggiato il territorio dei M' fattila Dyuiaa, uccidendo numerosi indigeni ed incendiando la. casti di El Bagdadi. I consoli hanno proibito agli europei di uscire dalla città. La situazione, che è grave, potrebbe però modificarsi all'arrivo della mehalla agli ordini del comandante Remond. nsdTdscmhqdopcgnscLavggcsrdtmsSnsj

Persone citate: Hassen, Mangin, Remond