I mezzi illeciti che servirono al rialzo dei titoli Fiat nell'ultima parte della requisitoria del P. M.

I mezzi illeciti che servirono al rialzo dei titoli Fiat nell'ultima parte della requisitoria del P. M. I mezzi illeciti che servirono al rialzo dei titoli Fiat nell'ultima parte della requisitoria del P. M. assare all esame degli ni timi capi di niip »™»c- ' ^..f»1-"?1LJ5eoF^t»l?i & «porti ih .^posizioniJ«stt, i uua!i,^50. ™ndo 1 ordinanza del giudico istruttore, natarono le esagerazioni elio andiiva sparger - Nel tona lar termine al riassunto della requi«lel Procuratore Generale, nella par 0 ìn Borsa 11 Damevino. che trovarono fa ilc crediti inseguimento di ugnate avvisandosi in lui. oltre che 1 agente ai ambio, l'anitulnistratore della fortunata So- «lo crédito tra la turba desìi illusi aspirai! Koiigeeu|mentà di sociiale ricchezze ........... i,....«,..,, &, che wr rin Uamevino ora giunto al punto di espn la sua preoccupazione per le difneol si sarebbero incontrate in nvvenire. o che il loro gruppo non avrebbe lasciato ndare i titoli al disotto di 600 lire, escla- i ava: «Comprare le azioni Fiat a lire UJO, come comprare i marenghi ad un centesimo'». mentre all'amico e compagno di souo-a Velasco, che scherzosamente lo rimproerava di aver fatto con la Fiat una bella " a migliore confutazione di quella prete»uona fede, nella quale egli sostiene di averersato. i.oiuro 1 accusa di avere il Haninviuo, anoriortnente all'Assemblea del 12 marzo, dif ^a 1,1 '^orsl1 hi voce che ai sarebbe distriint0 azionisti un dividendo di lire 35 wt tl lj osservato essere assurdo!»lili"^i;i'ìa .'Ji!?' d»i>poticli_ft., be¬ee distì-ibuito'S dividei:do venne effettlvamen-„ ciò ,.. pure: ma, non bisogna dimenticare, n'' Mwneyino, il quale, per ila sua qualità l niemhro Consiglio d'Amministrazione.ldMW ,1, Società, 0 coll quitti urtili- sr,=Mt~iHsmente avere la coscienza di mentire ed io¬ànnarè" E, poiché una dell- nrliielmii «cnMva^inni die 'si and*™ : ^78^1!^antare l'importanza dei contratti stipulati alla Società coi suoi agenti nazionali ed eteri, aggiungemclo clic vi orano ituadmr'ii er oltre lire 40 mila per macchina e che el 1906 si .erano fatte vendite p : . iiS milioi, 1 istruttoria si occupò di indagare in proosito, a che cosa si riducevano, secondo veità, le iperboliche vanterie del Dame-vino irca 1 importanza del contralto colla Ditta mericana Holtan. Giova udine rilevare, che. i delti contratti mancavano delle mecessarte garanzie per assiurarne l'adempimento da pa.rto degli agenti. Questi infatti, osservò il .perito, erano bensì «incoiati da cauzione ma molto limiitata in roporzione degli affaui die «impegnavano a ouol'Udore, por modo cbe l'esecuzione dei conratti eira, necessan-iaiuente dipendente dalle ondizacTn del ineroa/6o ». " Le Società nascono in Borsa ,, Invano ai protenderebbe- dalli Scarrioli* ed Agiielh di respingere la responsabilità d'i quano fu tallo c detlo dui Damevino, giacchè la oro solidarietà si rende palese non solo per lo tudio col quale essi tentarono di pi«iidere lo difese, ina anche dalla in emonia presentata neuo interesse, comprendendo che se io avesseo abbandonato alla sua sorte, egli avrebbe pouto 'irrcnarabfl'ineEto comprometterai. Essi, più scailtri e più guardinghi, poterono bensi deplorare do suo troppo imprudenti manifestazioni, ma so. come disse il toste G Mi ri nai, -la deliberazione di nintmziia da (Marte degli jinriiH'iiistiraloiM del dividendo dell'esercizio 19)6 d alla percentuale loro dovuta, deve attribuirsi più che «atro, alla necessità di coprire la reponsabilità del Damevino — -se, coinè disse iMuratorio, lo Soarfiotti slesso andava in giro magnificando la prosperità della Hat pronostiando i futuri trionfi e dicendo che avrebbe uguugliiilo la marca fiancese Panhard (come depose l'avv. Tessióie), Scarfiotti ed Agnelli difóndevano notizie d'iinpori'aiiii contratti dvon da te di macchi ne per tenere alte le azionquando loro conveniva di vendere — non è possibile dubitare del loro pieno accordo nello nituuovrO tendenti ai fitti zìi o ed artificioso rialzo doi valori, c non avranno che ad liimpularè a sé stessi se lo zelo eccessivo e la impulsività di temperamento del loro socio scoperse troppo il giuoco che essi avrebbero voluto occuliav.- sotto il manto dello ripetine e solenni proteste tette dal Presidente nelle sedute dei Consiglio e delle Assemblee, che la società doveva restare estranea alla speculazione e conservare il suo carattere strettamente industriali.'; e disinteressarsi affatto delle operazioni di Borsa e del corso del titolo, imctitro il Damevino persino nel suo interrogatorio giudiziale non seppe trattenersi dall'espnimere apertamente un giudizio sfavorevole a. taìe dieliàerazio.-.perchè — a suo avviso — le società nascono in Eorsa e da questa devono attìngere il fabbisogno finanziario. Sindacati per l'elevatezza dei titolQuanto agl'addebito distinto colla lettera C si richiamano le dichiarazioni del teste Rossotto il quale depose nel modo piti esplicitche i conti aperti presso ".a Ditta sotto le denominazioni già menzionate di Conto in 11-13Conio ScarrioUi, Agnelli e divedisi, Conto ArsConio nuovo... e. Conto nuovissimo, erano irealità afltrottanti sindacati, la costituzione dequali aveva lo scopo di 'Mantenere elevati corsi dei titoli Fiat. Trattasi di uno di quemezzi che hanno le apparenze dalla liceitànon essendovi alcuna disposizione di Hegge chprelibiseli per co stessa .simili coalizióni, Alosso acquista carattere fraudolento dal fine ch10 determinò, perche l'elevatezza dei corsi dele azioni Fiat ora. come si disse, puramentàliti ile iosa e fittizia, non .rispondendo alla rra!■• iioìi'uziaiitii economica della, società. SI oppone dagli imputali clic la. creazioned il funzionamento di tali Sindacati serano resi necessari per fronteggiare la campagna ribassista; uni questo tesi non puroggero che in minima parte. Infatti dal rapporto del perito rag. Ferroglio — documentdifensionalc — si rileva che sul conto il.ì-ìi furono falle operazioni dal i!ó aprile a"S giugno 1900: sul conto nuovo dal il maggio a! 28 dicembre 19Uti; sul conto ScarfiottAgnelli e diversi dal 31 maggio al € agost19QG; sul conto Ars dal Lo ottobre 1906 a31 marzo 1907; e sul conto nuovissimo da11 novembre 190D al 23 aprile 1907. Ora, quando si tenga presente ohe dal 2aprile al 80 luglio 1906 le vecchie azioni Fia(da L. 25) «isciHarono fra un massimo dL. 1975 ed un minimo di L. 1500, che da21 luglio al 12 novembre 1905 le azioni nuov(da L. 100) oscillarono tra un massimo dL 765 ed un minimo di L. 700, e che soltantdalla metà circa del novembre 1906 incominciò quel progressivo ribasso al quale dovette dare una spinta, assai potente il fattdella consegua, al Figari da parie deiii Scarliotti ed Agnelli dello 5 mila azioni Fiat sottle date 30 novembre e 31 dicembre 1906, srende manifesta l'assoluta inattendibilità del'allegata, difesa del Iitolo nel periodo iutecorso Ira la fine di aprilo e la molo, di novembre 1306, mentre la sproporzionata c favolosa, altezza clie raggiunsero i «orsi durante, tale periodo dimostra chiaramente qua le fosse il vero scopo della creazione e defunzionamento dei Sindacati ed i risultacon questi mezzi ottenuti. L'addebito di cui alla lettera H richiaml'imputazione di falsità nel bilancio 31. dcembre 1907 e delle comunicazioni fatte al'assemblea dogli azionisti 27 marzo :D08, nascondo.-'do in narle le svalutazioni operate travisando le condizioni nelle quali si ' vara la Società, e non «": il caso di ripeterqui quanto sia venne detto in occasione dei ■: me ri: tale imputazione. Nessuno potrnegare che gii effetti della campagoi» ribas siala dovetlero aggravarsi enormemente con siffatti mezzi, accompagnati anche dalla vendita precipitosa dei titoli di loro proprietà fatta dagli amministratori della Società, ed è per ciò che, come il bilancio dell'esercizio 1908 servi a. produrre il rialzo, così può affermarsi che quello dell'esercizio 1907 abbia servito a produrre il ribasso, e quindi si Inno che l'altro con ragione si qualificarono mezzi fraudolenti, diretti all'aggiotaggio. Altri maazi fraudolenti nasi a l'ultimo addebito, distinto nel capo il siterà A' e formuli alo teCoti altri mezzi fraudò'costituzioni di altre Società, partespeculazione, ecc. ecc. ». ricordata memoria difonsioè censurata per la sua iiidclerininutczzu, e per verità la censura non fi priva di fondamento per quanto riguarda la forma, non pere nella «ostanzà, ciie anzi si tratta di uno dui più liiii'portanti elementi «tetqgidi responsabilità a carico degli imputati in La perizia Astuti rilevò e prese in esame le partecipazioni prese dalla Fiat in altre Società. Trattasi in sostanza della creazione di tante nuove aziende o Società Industriali che nessun interesse reale giUistifioava. Il tote Tliovez già direttore dalle costruzioni della Fiat depose elio nel 1906 na vennei'o cren IfjIueresse^di'Driv'ato 6^iirìa1nra«rrc^i g^t^ nuovi titoli in -ISorsa con quotazioni esagerate 1)0Q rispohdentJ alla pOtenziaWt.fi di tali a- e o n e e n i C o , . n i i i , e a e e e i ò o n l . o ziendo. io quali notoriamente finirono tutto in liquidazione, tranne la Garagi-s ninnili c la Brevetti Flint che vennero riassorbite dalla Fiat che le aveva generate? E' infatui indiseutibiile che nella Borsa di 'l'orino si era montato un ambiente tiule, elio non si guardava nemmeno più alla bontà o meno dell'azienda, ma soltanto al nome dello impreso o delle persone che vi partecipavano, e lineiti in particolare dello Soairllottii ed ASTiaUi — i duo. ammirati principali amministratori dolila Fiat—bastavano per accreditare qualsiasi nuova c-reazione industrialic. Marita speciale menzione la. partecipazione t'iul-Aitsaldi. costituita il 7 marzo 1908 in Sootfctfc anonima., indipendente, dalla Fiat e dalla. M. Amsaildi e e... con emissioni di azioni che vennero chiamate Fda.l-Ansa'iili. La. Fiat, vi par. tecipù per t6,02ti azioni, della quali mila coperte, colla cessione dell'uso dei brevetti, dandole in opzione ai propri aziom.isti. mentre la M. Ansaldi o C. dava -in opzione ai propri le azioni sottoscritte. •Ne derivò una forte richiesta ilelile azioni vecchie M. Ansaldi e C, tanio che prima ancora della costituzione della nuova Società il loro corso <?ra raddoppiato, c si è «ccenuato afflo operazioni fatto noi loro particolare interesse durante il periodo della costituzione della 'Società stessa e quello immediatamente sue oessivo dalli Scarfiotti ed Agnelli, 'i quali, 'in.; slcine al Ceviana-M'aynori, ne furono nominati amunlnistiatori. La Fiat-Ansaldi poi cambiò nome c divenne la Brevetti Fiat, e tale denominazione presero pi ire ilo sue azioni, comunemente note in Borsa sotto l'appellativo Kiettc. Si e veduta l'ascensione prodigiosa dello quotazioni delle delle azioni, non giustificata affatto daii nreultati dell'Aziende, come indirettamente Jo dimostra anche il verbale della seduta 5 giugno 191)6 del Consiglio d'amministrazione della Fiat, dal quale risulta il 'mandalo conferito, al presidente di acquistare e vendere azioni Fiat-Ansaldi per sostenere il titolo, di modo ohe la creazione di tale azienda, benché in Consiglio si alludesse allo scopo di togliere di mezzo un concorrente ed ai suggerimenti della Banca Commerciale, sembra non essere determinata da altro tino che da quello di favorire le speculazioni degli amministratori. 'NEfcrtAnFcScfmLdvacConclusione « Ond'ò cho, riassumendo ile ricordato partecipazioni e creazioni di nuove aziende industriali, sebbene siano atti in apparenza legittimi, debbono tuttavia, in rapporto al loro hue, considerarsi anch'esse corno altrettanti mozzi fraudolenti che servirono all'aggiotaggio. Per questo delitto l'azione penale venne iporliata 'soltonilo iui confronto dello Scartiotti, dello Agnelli e del Damevino, e poiverità, allo stalo degli alti, non si hanno suffloiiéntii elementi per estenderla ad altri amministratori delia Fiat. Con ciò non s'intende •escludere che altri possalo avervi concorso, .ma le 'indagini che all'uopo sarebbero necessarie avrebbero il sicuro effetto di prolungare iudelhiiiivamente l'istruttoria senza probabilità di ollenere positivi risultati. •D'altronde è certo che essi furono i principali responsabili e che nessuno ebbe in suo potere, al pari di loro, i mezzi idonei allo scopo, nessuno ipote sfruttarli con tanto successo ed in si vaste proporzioni. Lo Scarnatiti infatti eia l'autorevole ed attivo presidente della Società, lo Agnelli uomo allergico, intelligente, 'temperamento emineiiteiiuento acoetitrutor ed invadente (deposizione del tosto ErArico), no era l'aiiuninistnatore delegato e direttore generale, ed entrambi si valsero dell'opera dol loro colisa Danievi.no. agente d'i cambio, .le cui gesta Ila Borsa furono ampiamente illustrale dall'inchiesta testhinonialo e la cui improntitudine tini per ooinpromelterii. Ambedue lo perizie osservarono che un altro elemento di aggiotaggio si potrebbe riscontrare noi delLsitivo apprezzamento sull'operazione Figari e vollero probabWmente alludere al fatto della consegna delle Ti iniJla azioni Fiat nelle mani di lui. al quale concetto allude anche l'ordinanza 'dei giudice isliruttore: ma quésto generale ufficio, in coerenza ai principi esjifisti, e cousideraiulo che trattasi di au allo iiil.rin.seeamenie lecito e che 'nulla autorizza a credere ooinpiuto dagli imputati Scarfiotti ed AgneW. al fino di produrre imi ribasso nei ".itoli, mentre conio già si disse, avevano interesso contrario, è d'avviso che non si ■potreiibo senza evidente coniraddizione seguire sotto «mesto punto di vista le concliii■si'Oni peritali, per quanto si debba a.inmoi'tere che. indipendentemente dalla Iuro volontà, taii r.e siano state io. conseguenze ». Così termina ila lunga od elaborala roquisiton'm del sostituto procuratore generale cav. Facchinetti; gli atti sono intanto parsali ■alla Sezione d'accusa, la quale si riunirli il giorno 27 per la sentenza. Questa però non sarà pubblica so non dopo qualche tempo. s«RBP li Pil