Mazzini commemorato in Campidoglio

Mazzini commemorato in Campidoglio Mazzini commemorato in Campidoglio (Per telefono alla Stampa). Intensità sua , e i e noma, 10. uri. Oggi, anniversario di Giuseppe Mazzini, sulla rei-re capitolina sventola la bandiera nazionale e sulla loggia del palazzo senatorio la bandiera municipale. Stamane il sindaco Ernesto Nathan e la Giunta comunale si sono recati alla protomoteca del Palazzo dove è conservalo in bronzo il busto di Giuseppe Mazzini, ed hanno deposto una corona d'alloro con bacche dorate e nastri dai colori municipali. Oltre alle corone del Municipio, sono statu portate stamane altre corone votivo, Iva lo quali una del Circolo Mazziniano e un'altra dei mazziniani intransigenti. Alle ore 11 nel salone degli Orazi e del Curiazi, il sindaco Ernesto Nathan ha conunemorato Mazzini. L'ampi-j scalone ohe conduce a a, e i ti 1 consiglieri comunali e la Giunta al com pleto. V'erano pure gli onorevoli Bissolati, Baccelli Guido, Maggiorino Ferraris, Mancini Ettore ed Ettore Ferraris, gran maestro della massoneria, ed il senatore Ciancelli, presidente del Consiglio municipale. Hanno aderito con lettera i ministri Di San Giuliano, Leonardi Cattolica, Ciuffelll, i sotto segrctarll di Stato Caltssano, Luciani e Bergamasco e l'onorevole Barzilai. Il presidente della Camera, onorevole Marconi, che non ha potuto Intervenire alla commemorazione di Mazzini, ha diretto una lettera al sindaco di Roma. Il discorso di Nathan Il Sindaco Nathan pronunciò un discorso, di cui ecco 1 punti principali: « Roma, monumento universale su cui si incide a caratteri indelebili la storia della civiltà umana, del progresso suo attraverso i secoli, tutto annota, tutto ricorda; dei grandi pionieri nella marcia ascendente delle genti, serba al Campidoglio riverente memoria. « Oggi che le sparse membra del popolo rostro sono ricomposte a Nazione, riassume le opere, i sacrifici, gli eroismi nelle sembianze del quattro fattori massimi assieme riuniti nella grande aula consiliare. L'Apostolo, il Guerriero, il Re, lo Statista, là vegliano, numi tutelari della Patria risorta, e la Rappresentanza civica reca, nel giorno anniversario della loro dipartita, una corona votiva alla loro memoria. «Sono passati trentacinque anni: giustizia tardiva è resa in parte; il busto di Mazzini troneggia in Campidoglio, il suo monumento sorgerli sull'Aventino; un suo discepolo presiede la nazionale rappresentanza, un allro, minore fra tutti, vi parla nella veste di primo magistrato della Citta Eterna; questi seutii di riverenza, i nostri festeggiamenti per l'Unita Patria non sono in parte giustizia resa all'opera dell'Apostolo? « Una patria senza missione degenera per il sommo genovese in un territorio per la produzione di biade; non è più culla di civiltà e di progresso, quale fu già l'Italia e quale in mente sua doveva essere in avvenire. Sicché la parola redentrice, il pensiero educativo brilla attraverso ogni sua opera di apostolato; se nell'azione immediata si restringeva alla patriottica rivendicazione, mai fu spoglio dell'alto pensiero ultrainondano. Fin dai giovani anni spira nel petto suo la nuova fede; tln nei primi scritti letterali e politici, contempla il tramonto di forme consunte, l'alba di una fede novella. Ma la Patria per lui è il punto •Ji leva, è la missionaria nel consesso delle nazioni, della nuova fede, ilelUi nuova civiltà, come il Regno di Giuda per Cristo. Nella initroppo vasto considera l'Oceano eI umano por traversarlo con la scialuppa indi1 vicinale. Vide nel secoli Roma diffondere il verbo due. volle al mondo, e Roma, centro di una Patria riunita doveva rifulgerò di una nuova luce che irradiasse il suo pensiero, informasse la sua vita, governasse i suol atti. Cosi, mentre l'azione patriottica procedeva, quella educativa si iniziava. « Ne gli atti smentirono le sue parole: ogni preparazione, ogni tentativo, mirava all'Italia unita e libera, dalla spedizione di Savoia attraverso gli anni di cospirazione al 49, tiltinviro in Roma, dalla Giovane Italia alla Giovine Europa, pur costituita da lui per facilitare, mena'' la cooperazione degli altri popoli soggiogati, il compito all'Italia. Fare appello alla cooperazione in nome della Patria, perchè la unione delle forze rovesciasse la forza della tirannide. • Esule, perchè proscritto, e dannalo nel capo, dopo la scoperta cospirazione a Genova, e la morte socratica del compagno edfeMnW S soecìal^ t^J^^,^i'^SStf^t3-£^Pt 2«2ì2!:l aniico amatissimo Rufflni, da Marsiglia, overifugiò, organizza il tentativo di insurrezionein Savoia, sul cui eventuale successo la sto-ria non può pronunciarsi, quando il capo disgraziatamente prescelto, il generale Ramorlno, lo soffocò. I compagni di allora erano il Rufflni, 11 Melegari (cito solo alcuni e dei più noti nella storia dei nostri tempi). Celeste Menottii Manfredo Fanti, Hosales, Scipione Pistrucci, Nicola Fabrlzt, il fido Angelo Usigito, Carlo Bianco, esule dei moti del 'Zi, Gu-! zzstavo Modena, mi d'allora, dal primi ànpl,l'traverso le spine della vita dalla degna «.m pugna Giulia. « E nell'istesso anno, superata la tremenda crisi del dubbio inerente al fallito tentativo, rinverdita la fede, d'allora in poi tetragona ad1 a tri. Passano fra i lavori letterari e le cespi razioni, prima in Isvizzera, poi in Inghilterra, noti i tedeschi ed i polacchi, fra gli svizzeri asili del proscritto, sette anni. Nell'ultimo ri-:fugio, che doveva divenire seconda patria. ! attratti dal magnetismo delle sue virtù, bl raccolgono uomini come Carlyle, Stanstold, ! Taylor, lord John Russel, gli stessi Gladstone 1 e Palmerston non si sottraggono al fascino.! della sua virtù. Nel 1843 avviene in Romagna :il tentativo delle Balze; sono fra i capi fi' Caldesi, il Lovatelli, i fratelli Muratori, hvlùii credenti. E nel 1844 caddero vittime i fratelli Bandiera, Modena insieme alla moglie partono crociati nel 1848. Insieme ad essi, vecchi affigliati alla Giovane Italia, sono Garibaldi, Fanti, Medici, il giovane Mameli e cento e cento altri inneggianti a Carlo Alberto e a Pio IX, perchè chiamati in nome della Patria una ed indipendente. La nefasta rotta di Novara tronca quelle speranze; i fedeli si rifugiano a Venezia, a Roma, Roma immortale, E qui triumviro, unitamente ad Aurelio Saffi, speranza e decoro della Romagna nella promettente gioventù, mai smentita nella virilità e nella vecchiaia, a Carlo Armellini, del romano foro illustre, vide intorno a sè pugnare Garibaldi, Medici, Quadrio, il fido Scipione Pistrucci, Carlo Pisacane, Bertoni, Modena e Mezzacapo e Cadoh'ni (oggi nella verde vecchiaia del Senato), Daverio, Ghiglione, Bruzzesi, Roselll. Avezzana. « Testimoniano poi nel 1851 col sangue e col carcere, scoperte 'e cartelle del prestito mazziniano, i martiri di Belfióre, Tazzoli, Poma, Tito Speri, Grioli e quell'illustre avanzo del patriottismo di quei tempi, a ragione assunto al Senato per civica virtù, Luigi Pastro. Segue il tentativo a Milano nel 1853 fra popolani e borghesi, che mette in rilievo altri fra i discepoli di quei tempi; il Piolti de' Bianchi, Emilio Visconti Venosta, ''Acerbi, Agostino Depretis, Poi Sapri, Carlo Pisacane freddato dal Borboni, Giovanni Nlcotera per miracolo scampato, galeotto glorioso. Nel 1859, bandita la guerra dell'Indipendenza, accorrono i discepoli come volle e scrisse, a Vittorio Emanuele, il Maestro: fra loro quegli eroici fratelli che, fedeli ag'i insegnamenti della madre, Adelaide Cairoli, uno ad uno si offrirono in olocausto alla Patria. E Rosolino Pilo precede i Mille: insieme con lui Francesco Crispi solleva l'Isola, e Bixio, Cairoli, Moldini, Mosto, Medici, Fabrizi, "Slrtori, Turr Canzio, Missori, circondano il duce immortale, nella conquista delle due Sicilie. E l'accompagnano essi ed altri, attraverso Aspromonte, nel 1366. a Mentana, nel 1867. Sono sempre gli uomini cresciuti a quella scuola, mosso da quell'afflato: sono essi nel 1870, deputali di Estrema Sinistra, e concordi con loro Quintino Sella, a chiedere, a reclamare, nei momenti di suprema indecisione, dal Ministero Lanza, l'occupazione di Roma, la breccia di Porta Pia, l'entrata dell'Italia nella immor tale Capitale sua ». Il diverso del sindaco Nathan ^"Interrotta ed accolto infine da vivissimi calorosi ap plausi. Moltissimi dei presenti si.recano a stringergli la mano e tra gli altri si notano l'onorevole fiiolitti, il presidente del Senato onorevole Manfredi, i ministri ed i sottosegretari di Stato presenti.