Un passo decisivo verso la rottura diplomatica tra Spagna e Vaticano

Un passo decisivo verso la rottura diplomatica tra Spagna e Vaticano Un passo decisivo verso la rottura diplomatica tra Spagna e Vaticano (Per telefono alla Stampa). Madrid. iS, ura. cI Ulniparcial e il Liberal si dicono infor- g»« che le relazioni fra Spagna e Vaticano «si trovano w un momento critico. Il Go- ^verno, allo scopo di porre fine all'equivoco creato dalla partenza dell'ambasciatore di gSpagna presso la Santa Sede, Ojeda, avreb- mCe domandato; qualche giorno fa, al Vati- df- ' M : . . ■. ' A„ .„,; lcano, ae era dispocto a riaprire i negoziati, maggiungendo che in caso affermativo 1 ex- dministro Calbeton sarebbe nominato am-,ubasciatore > I mNello stesso lampo, il Gabinetto di Madrid1 dinformava il Vaticano che la Santa Sede fznoti verrebbe consultata preventivamente pcirca il progetto di legge sulle associazioni : cperaltro, siccome una volta presentato alla nCamera tale progetto, sarebbe stata aperta1 dni- „ i „,.„int; c„„,m„ni! tuna pubblica inchiesta, i prelati spafjnuoli. Eprendendovi parte, avrebbero potuto espn- urncre i desideri, il pensiero e le intenzioni gdei Vaticano. lim11 segretario di Stato card. Merrv del Val, 1dopo otto giorni di riflessione, ha dichia- Jrato che il Vaticano rifiuta di riaprire ì ne- „goziati, a meno che il Governo non si im- dpegni a porsi d'accordo preventivamente col- sla Santa Sede su tutte le questioni e i prò- ciii«mi irnliirirMi rh« rannlpia=; vuol risni tblemi aoligiosi che Canalejas vuol tìsoI-|fp.vere. Secondo il Liberal, il prossimo Consiglio ddei ministri esaminerà la risposta da duro;mai Vaticano. ti , . . QJLO Sdegno e 11 peSSimiSmO't, . „ j cQel » «li ÌC il HO In[lItoaaa, 23, notte. z(A.) — l"n colpo di scena nella questione I politico-religiosa, che da vario tempo si coni-;.batte fra il Gabinetto di Canalejas ed iljVàticano, viene segnalato oggi per una in- discrezione, sembra, voluta dal Governo, spagnuolo in meriti) alla possibile ripresa di trattative fra i due poteri per la rifor- ma del concordato. Questo colpo di scena, ormai, segna un definitivo passo verso la rottura dei rapporti diplomatici fra Spagna e Vaticano. Da diversi giorni si sapeva che; una Nola di una certa importanza era sta-'ta rimessa dall'incaricato di affari di Spa- gna presso la Santa Serie al cardinale Mer- ry del Val : ma nulla si era potuto conosce- ' re sul tenore di tale Nota. Un dispaccio da Madrid avverte oggi che {'Impaniai, orgu-no del signor Canalejas, reca che il Gabinetto aveva richiesto al Vaticano se voles¬ se riprendere le trattative e che il Vaticinici si sarebbe rifiutato se non gli si accordava di discutere preventivamente i progotti di legge oggi in questione. Il Governo si sarebbe opposto a questa domanda, e l'hit-1 paretai nota che vi sono i vescovi simunuoli iche possono occuparsi della cosa. Tale te-; legramma del giornale madrileno, appena conosciuto nei circoli cattolici, ha recato grande impressione e viene in genere coni «^^^gSSSS^ competen ^ C(, ecco quanl0 mi è stat0 delto: lc notizie dell'uftìcioso Iviparcial sono ri guardate in queste stere ecclesiastiche co me una nuova giustificazione del contegno della. Santa Sede verso il Ministero spagnuo lo. Si osserva dapprima che, oltre lo possi- m inesaltezze e* l'evidente tendenziosità deua nota ufficiosa dell'lrnparcial, ancora una volta gli organi del signor Canalejas mancano della più elementare correttezza diplomatica, correttezza che non è semplice forma — pubblicando indiscrezioni tendenziose su passi confidenziali fatti in via di pjomatica e che nulla autorizza a pubbli care o tanto meno a denaturare. Quindi, si nota come la stessa esposizione tendenziosa dell'Imparcial non riesca a mascherare il toro fondamentale del Governo spagnuole, E „ „ ,eggj su lnaterie relig*0*i qua. u sono le Congregazioni religiose, l'inse gimniento religioso nelle scuole, e cose siimili. A tale proposito, domanda al Vatica 110 se vuulc riassumere le trattative, ma Jjnj-J „e ,.1)ullUllieu. ja domanda: Per che cosa, dunque, si debbono riprendere le trattative su non si vuole .trattare di tale materia? Il concordato vigente fra la Spugna e la San ta Sede ""l'Oiic alle due parti contraenti fJ, illtenaorsj amichevolmente fra di loro per ogni cosa che suscitasse divergenze fra dilesSàTeSi Vaticano non domanda uitro, mentre il Governo spagnuole si vuole sol trarre ad un vero impegno concordatario. Quando Vlmparetai dice che i vescovi potrebberò occuparsene, si tenta cambiare le carte in mano. Certamente, i vescovi faranno quanto il dovere di cittadini e di prelati loro impune, ina la questione e di competenza concordataria e come le. Santa Sede non potrebbe sottrarsi di trattare col Governo, malgrado vi siano i vescovi, se il Governo voles.se trattare con lei, egualmente, e tan to più, il Ministero non può sottrarsi alla richiesta concordataria della Santa Sodo, In queste sfere ecclesiastiche si deplora altamente che l'attuale Ministro spagnuole continui la sua politica di lotta religiosa, Questa può piacere agli amici dell'opportu nismo politico, ma in realtà tale politica è funestissima ui vitali interessi, non solo della Chiesa, ma anche della Corona e della patria: senza dubbio, l'episcopato, il clero e il popolo cattolico della Spagna, non si ' lascieranno ingannare da proposte e da pro messe vaglie e compieranno tutto il loro dovere di figli degni della cattolica Spagna, C i S

Persone citate: Ojeda, Spugna

Luoghi citati: Madrid, Spagna