Il villiino dell'on. Montagna è sempre giorno e notte sorvegliato

Il villiino dell'on. Montagna è sempre giorno e notte sorvegliato Il villiino dell'on. Montagna è sempre giorno e notte sorvegliato ma non è certo che il depistato sia in casa! della fabbrica di alcool, Vaccaro, e coim pittati. . . . ,. n «Il IlHeFTOgalOl'l a " Regina Coell „ intanto Hnlf>rmfrnt,-irin ni minio VoiWnri tifj"S„B^J interrogatorio al quale 1 autorita pmdiziana ha proceduto nel carcere di Keffi'ia Coeli degli imputati detenuti, lui dnt0 qualche risultato. Il Sacca nes. cioè il ne- goziaayte che serviva di intermediario fra la Società Romana dogli alcools ed i negozianti romani ai quali veniva venduto l'alcool puro destinato alla denaturazione, interrogato in carcere dal giudice istruttore ha fatto rivelazioni gravi, affermando che egli agiva per conto ed incarico dell'onorevole Montagna. Eguale dichiarazione ha fatto al giudice istruttore il direttore della Società Romana degli alcools, signor Ercole Vaccaro. Entrambi hanno portato così nuovi elementi di prova all'uccusa contro l'on. Montagna. Dalle deposizioni e dalle confessioni di testimoni ed imputati risulta die per ogni operazione di fi-ode eseguita allo stabilimento della Società Romana, quanti partecipavano a tali operazioni si dividevano di volta in volta gli utili, ma in proporzioni diverse: dopo aver lasciato la parte importante all'ideatore della frode, la parte minore toccava ai verificatori della regia finanza, Papadio e Frattini, i quaii però sono riusciti a raggranellare parecchie migliaia di lire. 11 Papadio (il quale è sempre degente all'ospedale in seguito al suo tentato avvelenamento fatto al momento dell'arresto), con i denari guadagnati in questo modo si era dedicato alla professione di scontista: prestava quattrini su cambiali a due firme per somme che varia (Per tI!*m*. fi, notu. | l'apLe notila a. Roma nell'operato dell'auto- Mri'n (riiirii/iiiriti nor fi r<mvtrìiiihniHn -leali s,anta giudiziaria per li conti abbondo degli stralcools consistono nel.a scarcerazione ordì- so nata dall'autorità giudiziaria dei quattro nuloperai della Società Romana degli alcools ra, arrestati insieme ai verificatori delia fìnan- cheza ed al Saccares. 1 quattro operai fila-,masciati sono: Pasquale Fiori, Àngelantonio,c!aDeimonaco, Giuseppe Foggia, Giuseppe Pa- celli. Il giudice istruttore non ha convali-; dato il loro arresto, ritenendoli colpevoli I Sj racn mia l.o i „„,,.,<„ " casa sua ha trovato appunto una cambiale per una somma di tremila lire, rilasciata al verificatore Papadio da un suo debitore. Altre cambiali sono in giro. A sua volta l'altro verificatore della regia finanza. Frattini, si industriava a far fruttare il capitaletto ricavato dalla propria dedizione alla Socdetà Romana degli alcools. L'on. Montagna è nella sna casa? Domani imo dei capitoli romanzeschi della truffa degli alcool si avvlcrà alla conclusione. OH Uffici della Camera esamineranno la domanda di autorizzazione a procedere contro l'onorevole Montagna c certamente nomineranno una Commissione favorevole alla concessione dell'autorizzazione. L'ordine del giorno dice così: » Contro il deputato Montagna imputato di falsi iu atti pubblici, corruzione di pubblici ufficiali e di contravvenzione alle disposizioni di legge sul re?imc degli spiriti c del dazio consumo •. Nessuna notizia nuova per quanto riguarda il piantonato della casa 'dell'on: Montagna. Le ore passano lente e monotone per i funzionario perle guardie destinate al servizio di vigilanza. Stamane, rari i curiosi. Visitano continuamente il deputato sotto giudizio, l'avv. >Di Benedetto o l'on. Fusco, che ii legato a lui da stretti vincoli terto, me—zal'a—rizlamresl'adaten—sa nu—cunovegiuCcesscrpreCovid! di presenfu la-elelezda datagriohaturtiscomavtemabpeperepterMil conidesp•ìighCo10toieTliizi.vcotino di parentela. Il delegato di turno dispono sempre di una automobile, la miale staziona a pochi pasii dal portone di casa. E' fuor di dubbio ormai che l'on. Montagna non potrà liberamente involarsi: ma una do. manda assillante preoccupa, in questo momento |la pubblica sÌcÙKÌì&"£%ti. MonTagnà"srtroVà effettivamente in casa? Il dubbio è sorto dal fatto che sollant-o sulla deposizione di una guar- ''ia di finanza si basa la convinzione che l'ono revo'e Montagna sia tuttora nello camere del I s»°. appartamento. Questa guardia di finanza a ^pgvretad jdell'avvocato difensore, il quale, starnane, dalle e 9 alle ll.t-iO, si è trattenuto in casa dell'on. Mon- taglia, E sta bone. Ma è assodato che l'on. Man ! lagna sia nel suo appartamento? Lo studio dei- o a non sia comparso; così in un vassoio di tazze da caffè gli agenti hanno pututo distinguere un servizio per due sole persone e non hanno potuto scorgere, nonostante tutta la loro buona volontà, la figura del deputato. E' possibile — si chiede qualcuno — che l'on. Montagna non pronj da il caffè insieme alla signora ed al suo avvocato'.' D'altra parte, corre voce che persona di famiglia dell'on. Montagna abbia chiesto alla cuoca : — Si mostra preoccupato l'on. Montaima per le. chiacchiere di questi giorni? — La cuoca avrebbe risposto: — Si mostra tranquillo. Ma non bisogna fidarsi, dira qualche incredulo, dei disborsi delle persone di servizio e c'ei famigliari, discorsi che potrebbero essere fatti stdcrizvapslocètamciminItecda^qI.. ., .do ad arte, fatto sta che ieri sera uno «fretto con- i.'. ; m'unto dell'on. Momma ad un amico che gU d chiedeva se effettivamente il suo parente si tiro.- u p'asse ancora in via Abruzzi, rispose cosi: -- A. ro-!™* ctmsta cte C1 sia' nero Ilon rllo visti. [vt.a pubblica sicurezza insomma è preoccupata di tutto ciò ed anche noi corridoi della Camera .jp; accenna con ii:sistcnzo.. rer quanto forsi.- in- verosimilmente, ad una probabilità 'li un av- !ve!mto allontanamento. In sostanza ^Autorità di o i. , p. S.. che: sorveglia da cinquahtasei ore restérnó -ì'ìo! villino, ^ molto scettica sulla presenza del - l'onorevole di Acerra nell'interno de! villino i "tèsso- I! delegato Rivalla, interrogato og»l da e :u» w))«Ea -1,ia <l<':r ; o | ^ 1:011 fa L OSSM'Vatorio della P. S. el r t „, . -l ^4^.°^Ìmh k^inv^n^^v.^^ assiemar* iIliul presenza cica on. Montagna a a- caga gua ma non ft rinscj,xi> eome abbiamo doto to. a vedere !-i silhouette del presidente dello Soo cièta Romana. Stamane ha mandato na dele, l-'1'1" ed un atrente, muniti di canocchiali, sui - ?1UJr! ue11;i '« fabbricazione, che 6 sul ul'ìgasi1aulla presenza o meno del deputato, hIo non métterci la mano sul fuoco. m.Tilae a fronte de! villino Montai», per cercar di ve- Ldoro, attraverso . vetri detrsDoartamento, se il deputato di Acuivo to^se in casa. I due funzio-j g! cntscmsvi ztte Una; ma perù non hanno potuto scorgere. l'og; ^- K - ;^^^^^J^f^1^, c, ■ che ponava u umbro della Camera dei depu- ' ?- tati; quel aualcuno ala cameriera, che ei & pre- da, sentala ulla porto dell'appartamento, ha inutil- i- monte dichiarato che doveva consegnare la lei- m tera personalmente a'.f'on. Montagna. Uopo la ecameriera si sono presentati la signora ed il c„ (genero dellon. Montagna, dicendo che [onore- Ro j VO|0 -, ammalato olio non poteva alzarsi d.-i o; .•vi'petto oar venire a prenderò la intiera in qua- ui sfione, ri signor aualcuno ha dovuto ridisceii- lia d*r"n^JJi.-itì^Sno »'t"to=.ro sconcertati ed (^' l^<^'^«Hfe>- S^^r^e^^'-calT. * | S^cToSm w/razza del vii- e Hno T,,,,,. ;e \n<iw.M def funzionari tendono d 0ra ad accertarsi se veramente il deputato di l'A.-erru è rinchiuso nei villino Le Imposte dei- l telefono alla ««STAMPA| l'appartamento dell'on. 'Montagna sono contt- M?™ente,.SlwJìSfi n^.Su^.'.S.?.? hSm",^ s,an0 arrampicato (Ino suini cuDo!a della co struenda chiesa di San Patrizio, che sorge pres- so là via Abruzzo, non sono riusciti a scoprire nulla. Un allontanamento del deputato di Aeer ra, d'altro canto, à creduto poco veritiero per che contraddirebbe a tutto 11 piano di difesa manifestato fino ad oggi da lui. che si è proc!amat° «™« innocente. La procedura davanti alla Camera ■ Sulla procedura scelta per la domanda di au a : i i e l e e l o i detto : compiutoli mio dovere verso la Camesiccome non vi è stata alcuna proposta, così lenendomi al regolamento, ho rinviato gli L'Itici e lissato la discussione per ìa sedornani, usufruendo degli speciali poteri delia Presidenza; altrimenti, per regolamento, avrebbero dovuto intercedere tre giorni almeno. — Ma e vero che la domanda è per autorizzazione a procedere, non per autorizzazione all'arresto? — Il procuratore del Re. domandando l'autorizzazione a procedere por un membro dei Parlamento, deve indicare il reato di cui lo ritiene responsabile. Ora, so per questo è contemplato l'arresto preventivo, è la Commissione nominata dagli Uffici che deve occuparsi di tale fatto e tenerne conto nella relazione. — Ella dunque crede che la Commissione possa anche concludere per l'arresto senza una nuova domanda del procuratore del ReV Precedenti parlamentari dell'on. Montagna — Certamente. Una nuova domanda del procuratole del Re e necessaria solamente quando, non essendo stato accordato l'arresto, questo diventa conseguenza di una sentenza passata in giudicato. Come curiosità, incorderemo che l'on. Francesco Montagna è entrato alla Camera con lo scrutinio di lieta del I Collegio di Caserta; Tu presentato agli elettori degli onorevoli .Iacopo Comin. direttore del Punaolo di Napoli, e Davide Borelli. (Nato a Martellano, in provincia ! di Caserta, egii col Collegio uninominale si presentò ad Acerra, e vi fu quasi sempre eletto senza competitori. Nelia ventesima legislatura fu battuto dall'on. Calabria, suo competitore: la-lotta fu aspra; non mancarono anche processi elettorali'. 'La Giunta delle elezioni annullò l'elezione, ma l'on. Calabria .riuscì eletto la seconda volta. Però l'on. Giacomo Calabria, stanco dalla lotta continua degli amici dell'on. Montagna, nella ventunesima legislatura non volle rioTceentarsi, ed è cosi che l'on. Montagna non ha avuto competitori nella 22.a e 23.a legislatura. Però nelle ultime elezioni generali moltissimi del Collegio offrirono la candidatura al comm. Gennaro Marciano, uno dei più brillanti avvocati penalisti napoletani; ma questi, dato il tempo brevissimo non si presentò, sebbene non abbia abbandonato Idea o lavori alacremente per conseguire la vittoria. L'on. Montagna, appena arrivato alla Camera, fu attivissimo, e fu reputato imo dei migliori .amici dell'on. Nicotera, morto il quale divenne sonniniano. Ma. mentre la Camera giudicherà .da. un lato il caso dell'on. .Montagna, le Autorità dall'altro continuano la doro opera di indagini. L'Amministrazione della finanza., per garantire l'erario dello Stato ha. denunziato come civilmente responsabili i componenti il Consiglio di ammi•ìistrazjone delila -Società -Romana,: on. Marghieri. prof. Antonio Sciatola e signor Samuele Cohen. L'on. Montagna aveva un vecchio débito di 100 mila lire verso la Dogana; ma, come è noto, (mesta ha esperito tutte le pratiche per etiene.re il pagamento della somma, e quindici Tlorni sono mandò a procedere 11 pignoramento iiftll'appartamenfo da Ini occupato in via Abruzzi; ma la consorte dell'on. Montagna dimostro .v>n documenti che il mobilio e quanto altro si conteneva nell'appartamento stesso era di legittima proprietà di lei; in conseguenza non si noie eseguire U pignoramento dzade i a . à l - l tNrReaipcfsldìd1gancspnpvfpSqtmatspiimiasfctAcgtm^n^mò"im^^a^^r'VÌQ^àaó. cosi nel;prlmo corno nell'ultime- periodo delle investi-, gazioni della finanza: dapprima l'on. Mon- Dal verbale del maggiore Olivo E' interessante, poli conoscere la parte del verbale del maggiore Olivo, che riguarda direttàmente l'on. Montagna, il verbale rileva il tasma si mostrò arrogante, come uomo offeso dalle investigazioni della finanza; alle conte; e i- a n oi i a a a ei i stazioni mossegli non rispose, t^Kunlosi dietro l'immunità parlamentare, e affacciò, con modi vivaci, la pretesa die ad operazioni rinite nel verbale si includesse una dichiara- ziono del.ti di lui onesta; .più tardi pero di-|venno umUe e rispettoso, non fece più alcun :accenno alla dichiarazione relativa alla prò-,prla oncsia. |Il verificatore Papadio si trova sempre all'o-.spedale dopò il suo avvelenamento, e la mò"'ie lo assiste tutto il giorno. Il direttore della So- cietù ltomana, signor Vaccaro, altro arrestato, è ancora ammalato e piantonato tdla sua ahi-ptaziono; anzi le suo condizioni di saluto sono;mi po' peggiorate; si era .posto a letto- porche Wcolpito da influenza, ed è ora sopraggiunta ima gravissima bronchite-. Fu personalmente interrogato dal pretore del .sesto Mandamento. In questi ultimi giorni è stato nuovamente in-1terrogato dal funzionari che hanno avuto l'in- carico di istruire il processo contro i frodatori idel pubblico erario. ì oaMìiri affimi AaìU «/...ie*.!. I Cattivi aDari delia hOC-ieta Oggi gli ingegneri dell'Ufficio tecnico di fi- ]aanza ed il delegato Gallo sono tornati alla j^^ÌHOmMa' ,n Vln Ca6Ì!inu'|tili affai-: di questa Società come è noto, da'qualche tempo non andavano a. gonfie vele, Il Tribunale anzi, essendo la Socictji iu llqul- , .dazione, aveva inomin'ato un commissario. nei- - i.'avv. Giuseppe Leti, il quale compi con .moltaU diligenza 1.1 proprio dovere. Questi riferì, |a .- una relazione a stampa, che i liquidatóri onc-A. rovo-te Montagna e prof. Marghiòri avevano ![voluto !a liquidazione tinaie espediente per a a nvdi ó l o a ^ a toeui ul uscir», da una situazione insostenibile, ma con l'espresso proposi» di fare ogni sforzo perchè ìa .Società continuasse il «-uè esercizio Ag-giunse che nello assembleo sociali si faceva apparire come aziomsli impiegati della Società stessa, i signori Ruspi. Coebn c Lucchini; cho il 1 alla . .. . o, ho, che l'avv. Leti accreditò tdla Società; e che, o. mentre mancava una vidimazione al libro. .Tie-t:?a, 1 hiyuun rtuap:. cvcruxi IjUlciiui.1; i^iiu il bilancio non era sincerò, e eh* «sepraiuuol'on. Jloiitagna aveva denunziata come propria alla Finanza una partila di ettolitri 3183di spiri- e- Lello T6tabUImento a sorvegliare una pi il o-j giornale voluto dalla legge per l'arsi luogo al ! concordato preventivo, l'inventario ed il giornale enmo tenuti orribilmente, con cancellature, lacune, abrogazioni, errori, e non esisteva mastro, non esistevano libri dei conti correnti. L'avv. Leti, tutto cip. rilevando e premesso, diede parere contrario in rito alla possibilità delia procedura del concordato preventivo, e ritenne poco sincera U'ararainistrai zione, diffidò tanto, anzi, che volle metterà ia personattl sua fiducia; quanto al proposto concordato, g; ^"fa^_ l^WSffi i^^^uid ctvaUdO i! cot ^, cornato. . u- ' Ir tónto stamane dinanzi alla Sezione i.-r.cui e- del Tribunale è caduta la véud'ta a pubblio? l- incanto dell'intero stabilimento, compresi Ui- macchinari, della Società Romana degl'i al- a eoo!, sito iti via Casilìna. La vendita si la- il ceva ad istanza delia sede di Napoli del Ranco e- Roma pPP precetto Immobiliare di lire (300.000, .-i '■ ■ • .•wbbme lo stabile fosse totalmente a- uK 475648 Ma la Soc'età Romana in uersi.uai- lici ]jrjùi<jn'óri prof Marghieri ed'ori Monta- d (?na Francesco, notificava per l'iidieiiza diT. m*«£*f l^fàÒ£M$^à%i- Banco ài Roma credette opportuno, m vista o degl. ultimi avvenlmcn i e della non com-di l'arsa della Società degli alcool, di cancellare i- la causa di opposizione e rimandare a periodo A») di maggiore quiete la vendita e l'aggiudicazione dello stabilimento. Del reato, nessun acquirente aveva dimostrato, con gli opportuni depositi, l'intenzione- di concorrere all'acquisto. Intervista con l'on. Marghieri Il nome dell'on. Alberto Marghieri, ex-deputato di Amalfi e professore all'Università di Napoli, e comparso in alcuni giornali L'onorevole Marghieri, trovandosi di passaggio a Roma, è stato quindi intorvistato. Ecco quanto egli ha detto : — Quanto accade alla Società Romana degli alcool non mi può in alcun modo riguardare; io non ho mai avuto alcuna influenza nella pane industriale e commercialo; non ho mai conosciuto, neanche di vista, ti -personale della fabbrica, dove non ho messo piede che una sola volta, quando, or eono oltre due anni, l'assemblea degli azionisti prese atto delle mie dimissioni da liquidatore, dimissioni già presentato parecchio temipo prima. — E lei assisi èva l'on. Montagna? — Prima e dopo le dimissioni mi sono semr.:e limitato ad assistere l'on. Montagna nelle ìuo controversie con la Società di assicurazioni d:\ erse, creditrice ipotecaria, e poi anche col c«.to dei creditori cbirografari, con i quali 1 ufi. Montagna riuscì a concludere un concordato preventivo, che fu omologato dal Tribunale di Roma. Da tutti gli atti extra-giudiziali e giudiziali risulta in modo assoluto, perentorio la niuna mìa ingerenza circa la. fabbrica ed i rapporti con i terzi per la vendita. — Ed allora carne si spiegano le voci messe in giro? — Sono stupide, balorde le voci messe in giro a mio riguardo, e le posso dichiarare nella maniera la più formale che all'Autorità giudiziaria consta perfettamente la mia assoluta irresponsabilità diretta o indiretta. — Come assunse1 l'ufficio di liquidatore? —- Quando assunsi la carica di liquidatore, per espresso desiderio della Società Assicurazioni diverse, lo stabilimento era quasi tutto inoperoso e tirava innanzi alla peggio; non esistevano creditori cliiionrafari, è l'on. Montagna faceva ricorso a mille espedienti per evitare 11 pericolo di una espropriazione da parte della Società Assicurazioni diverse, ad istanza della quale esistevano incalzanti procedure. Per altro, l'on. Montagna ebbe perfino un pignoramento a domicilio per effetti cambiari rilasciati alla stessa Società, e fu koI tanto molto più tardi e quando io ero già dimissionario, che lo stabilimento andò prendendo un certo sviluppo per le mutate condizioni delia legislazione intorno agli alcools. Riuscì alll'on. Montagna ili incettare una grande quantiià di materia prima per la fabbricazione: questa raggiunse.ia importante quantità di oltre 10 mila eltoliitri, aventi oggi un valore di circa due milioni. Questa quantità esiste nelilo. stabilimento, e avendo formato di recente oggetto di unai vendita per consegna graduale nei termini di' legge, ha potuto servire dt base alla tacitaziono dei fornitori della materia prima, nonché della Società Assicurazioni diverse, oggi iBanco'di Roma. Nel concordato preventivo, di cui parliamo, si regolava appunto il trattamento da farsi ai creditori con il ricavo della vendita dell'alcool. La sede di Roma della Società delle distillerie meridionali, in via Due Macelli, era oggi, alle 16, chiusa a lucchetto, per quanto però una targa smultata avverta che l'ufficio è aperto dallo 9 allo. Ile dalle 15 alle 19. Nessuna sorveglianza è quindi esercitata; sembra invece sia tenuta d'occhio dalla Questura e dallAutoma di finanza la porticina in via Mario dei Fiori, ove si afferma abiti un impiegato della sede di Roma clcllai Società stessa. Domande imbarazzanti agli on. Fusco e Qnarracino Commeritando le truffe, VAvanti! scrive: «ILo' scandalo di Roma non è che un episodio dell'enorme frode organizzata a danno dello Star lo. A .Napoli la faccenda era più sporca, perchè se a Roma sono stute semplicemente sorprese delle botti uscite fraudolentemente dai magazzini, a Napoli, oltre lo botti, sono, stati anche sorpresi appositi tubi clandestini per rtinmissio ne fraudolenta dell'alcool, interi gabinetti chimici per la colorazione e trasformazione degli alcool, ed allri oggetti constatanti la frode più sfacciata. A Napoli il 14 dicembre era stato redatto un grave verbale di contravvenzione, ma non si. ebbe coraggio di colpire i responsabili ; perchè nella Società erano Pèrsone bifluentis, «ime. contro lo quali gli ufficiali di rìnanza non cmncdJcgirhfcnipdclrcasentivano sicuri di agire. Fra. costoro, dei ■maggiori preposti alfe distillerie meridionali so no di fatti il figliuolo del presidente dellla Camera di commercio di Napoli, Petrìccione, non hè v F „, Ie d€iron Montagna, U si Rnor Costantino (Juarracmo. fratello del sotto segretario di Stato alla grazia e giustizia Dopo aj che nol cl domandiamo rome mai a Napoli |j] verbale del i dicembre sia rimasto nuora let : tara morta e non si sia proceduto all'arresto ,dei colpevoli del grave reato di frode. Doman | diamo anche all'on. Fusco che cosa egli pensi .rii questo scandalo, in cui il suo nome è mi echiato ed all'on. Guarra.cino, sottosegretario alla giustizia, se egli non senta, la sua incoia patibilltà fra la sua alta carica e la sua pareripia con uno del maggiori caratisti delle Disti.;ic:rio meridionali. Aspettiamo la risposta de W onorevoli lusco e Quarrasmo ». ~ |