Intervista col ministro della marina sulla catastrofe del Varignano di Cesare Sobrero

Intervista col ministro della marina sulla catastrofe del Varignano Intervista col ministro della marina sulla catastrofe del Varignano riamai, 8, noti*. In attesa dello svolgimento della interro- gazione che il deputate di Spezia, marchee<J Uori;ii j,u presentato alla Camera sulla tragica c&plosione dcl Varignano, ho otteauto dal ministro della marma un collo- ^ sul doloroso argomento. Laiimiiraglio Cattolica mi ha ricevuto nel suo studio al ministero, ul ritorno dal Senato, dove aveva presentato il suo disegno di legge con cui viene soppresso il ogetto delle iiaConsiglio suipevengono affidate dal Comi- ministro dèli* marina aveva dinanzi a sè il rapporto, pervenutogli stamane sul luttuoso acbidente di Spezia, rapporto dovuto al contrUminirnglJo goef comandante interinale Acl dipaTtimento di Spezia. cnmzvodL'ammiraglio Cattolica uni ha detto: — Avrei voluto rispondere stasera, 1 on. Doria foase stato presente alla Camera e se non avessi dovuto trattenermi in Renato, all'interrogazione che il deputato di Spezia ha presentato sul doloroso acciden- te avvenuto al Varignano. Dirò in ogni modo alla Camera, allorché verrà svolta queljg interrogazione, che confido di potere constatare come la vigilanza non sia man- Ho to . •? qnej.ia penosa circostanza, ilo m- «^f*0 ih «!'>chtesta fi contranimiraglio Adolfo Pouchain, presidente deda Coni missione delio esperienze, cioè la persona die, per la sua speciale competenza in materia di artiglieria delle navi da guerra, è maggiormente indicata per le indagini. Spero di ricevere domani il primo rapporti dell'ammiraglio Pouchain, rapporto dal quale potrà venire mao-^-ior luce sulle camse dell'accidente. « Dalle prime notizie avute, si dovrebbe ritenere trattarsi di una causa assolutamente fortuita. Intanto constato che la « spedizone » compiuta era. preparata in piena redola. Si trattava di ima esercitazione di scoppio di mino subacquee e di rampini esnlodenti. Si bratta — continuò il ministro della marina — di importanti esperienze di collocamento di mine, una spece di torpedini, ancorandole presso la linea di sbarramento dei porti. Queste mina, del peso di 13 chilogrammi e racchiudenti 10 chilogrammi di fn'micoton-» vengono ancorate presso la linea di sbarramento e vengono lune scopp.are ^Orinare, come ei dice in termini di marma), a distanza, mediante la scintilla elettrica che viene accesa a distanza medante il filo eiettrico che conglunge'le mine alla imbarofteione. Le due mine subacquee cariche, erSno state deposte nella imbarcazione, do- -.Vn n!.^»^......«n : i i 1 _ .- I .1*1, I XI ; del corpo dei torpedinieri che le avevano in consegna. Erano queste le persone più idonee a maneggiare quei delicati ordigni, cioè quelle che hanno maggior famigliariità, più dell'ufficiale di marma che dirige le esperienze, con quegli strumenti di morte. Inoltre alla « spedizione » che operava ad una testatu del molo di Spezia, partecipavano un ufficiale medico ed un palombaro. Fino a questo punto non si può par- che a luttuosi incidenti sono nella nostra manna assai meno frequenti clic nelle marmo estere. Lio dimostra che la r-ostia organizzazione non e difettosa. Le ahimè iiostre grandi manovre navali possono te-stimoniare in proposito are di mancata vigilanza... — K lo scoppio come è avvenuto? j— A quanto mi risulta dal rapporto che ho dinanzi a me, il tenente di vascello Ca- viglia aveva fatto allontanare il persona- lo destinato alle esperienze, salvo i tre sottoufliciali che avevano in consegna le mine, e spiegava ai suoi dipendenti lo sco- po e i particolari dellu importante espe-1 rienza che stava per compiersi: non si co- nosce con esattezza ciò che sia avvenuto. | Ha qualcuno dei tre sottoufiiciali che siìtrovavano presso le mine commesso qual-.ello imprudenza maneggiando a fidi che :congiungcvuno le mine.' Talvolta, questo I personale, per la grande famigliarità acqui- sita con questi ordirli, h adopera cori orni ■nditiereiiz.'i pel pericolo. Oronure 1 acqua1; lalsa del mare ha servito da, conduttrice di elettricita.' Nmlu si può dire di preciso, poiché, purtroppo, le sole persane ch<ista- ; vano vicino alle mine sono morte. Certo | 6 che, a quel che scrive il comandante So- lari, della dufesa di Spezia, nella relazio- ne allegata, al rapporto Boet, il tenente di vascello ed 1 suoi dipendenti videro ad un tratto una grande fiammate, a cento metri di distanza cioè nel punto dove si trovava 1 imbarcazione colle mine: udirono lo scop-jpio de le due mme: la lancia era sparita, I frantumi di essa, lanciati a cento metri di distanza, ferirono altri^ sottufficiali r&c-colti intorno al tenente di vascello Cavi- glia, che rimase illeso. Sul mare galleggili; vano 1 resti dei cadaveri dei tre disgraziati sottufffcsialuL scadente e dolorosissimo, ma abbiamo il conforto relativo di constarare — Ed Ella, ammiraglio, ha disposto peroccorsi alle famiglie delle vittime? — Ho inimediatamente dopo avere fatto assumere lo stato civile delle vittime, ri- messo alle tre famiglie 500 lire per ognuna, Faro in seguito tutto ciò che è possibile; ma 1 mezzi sono assai limitata. Le pensioni che si possono assegnare in simili casi so-no una misera cosa. Inoltre devono veri- bearsi, per I assegnazione della pensione alle famiglie de le vittime di infortuni uncomplesso tale di circostanze che, purtrop- po, molte volte la nostra buona volontà si mf rango contro lo ferree disposizioni dei regolamenti. ..... , „ «Pero 10 -- continuo il ministro della marina — mi sono preoccupato di un talestato. I più recenti casi dolorosi, cioè lo scopino del sottomarino Foca a Napoli, lo scoppio dei tubi della corazzata Rajina Margherita a 'Taranto e il caso di ieri al Varignano, mi hanno convinto della necessità di provvedere più largamente alle fati iglie di queste vittime del dovere. Io ri¬ lengo che questa gente, la quale espone con- tiiMiamonte la propria vita rimanendo a contatto e maneggiando materie accensi- blli, abbia diritto a che lo Stato provveda ■lite proprie famiglie allorquando un disa-tro sopraggiunge. Perciò presenterò presto provvedimenti iu proposito, in modo da assicurare il pane a coloro die rimangono. Avevo pensato ad una forimi di assicurazione, mu mi si è detto che costa troppo. Vedrò, studierò, ma provvedere certamente. Il doloroso argomento era esaurito e (f>«f> telefono «Un STREPA). iPassando ad altro tema, accennai al prò- etto di legge, oggi presentato al Senato i per la. soppressione del Comitato per 11 progetti delle navi. L ammiraglio Cattolica mi disse: - Questo progetto nsponde a mio avviso, ad una necessità Motavolto |ebbi a constatare che la coesistenza del Consiglio superiore di marina e del Comi- aio dei disegni delle navi causava.con- traddizionj 0 sovrapposizioni nelle formule jcredo die ben poco altro aggiungerà il. ministra della marina rispondendo, probabilmente domani alla Camera, all'interrogazione dell'on. Doria ed altra dell'onorevole Marcello presentata stasera all'ultima ora riguardante le cause del tragico accidente. •** delie rispettive deliberazioni. Tutto ciò ri sultava a scapito della efficada e della autorevolezza delle proposte che i due consessi formulavano separatamente. Bicordo esitazioni avvenute nel Comitato per i disegni delle navi circa gli apparati motori dello grandi corazzate, esitazioni che causarono perdite di tempo notevoli ed inconvenienti di altra natura. Per questo mi sono deciso a proporne la soppressione. — Presenterà altri progetti al Parlamento? — Si, presenterò presto al Senato la .nuova legge sull'avanzamento, legge assai importante, la cui applicazione mi viene facilitata dalla approvazione, oggi avvenuta in Parlamento, di una leggina che aumenta di duecentomila lire la somma a disposizione del ministero della marina per pensioni all'alta ufficialità. Questa legge, alla quale l'ammiraglio Cattolica accennava, costituisce il completamento razionale della soluzione negli alti gradi della marina iniziata col collocamen?o a riposo dei tre vice-ammiragli Viotti, Moreno e De Orestis 0 del tenente generale del genio navale, Viterbo. Il ministro della marina, continuando nella conversazione, mi accennò ad altri progetti in preparazione, sui quali credo vietata ogni indiscrezione 0 poiché io osservavo che, malgrado il grave lavoro, egli mi appariva quasi ringiovanito, l'ammiraglio Cattolica mi rispose sorridendo: — Si, io lavoro con entusiasmo nella convinzione di fare un po' di bene alla nostra marina. Senza questo entusiasmo, ri terrei inutile rimanere a questo posto. Tan to varrebbe, per noi ammiragli, chiedere l'imbarco. E poi, soggiunse salutandomi, 10 ho fatto mio come -ainistro il motto dell'ammiraglio Morin : che il ministero della marina deve essere una casa di cristallo. Quando si opera saviamente, nulla si deve nascondere del proprio operato. Così è terminata la mia. conversazione col ministro, che ha saputo conquistarsi rapidamente le simpatie del mondo politico al quale egli era nuovo. Cesare Sobrero.

Persone citate: Adolfo Pouchain, Comi, De Orestis, Doria, Foca, Morin, Viotti

Luoghi citati: Napoli, Spezia, Taranto, Viterbo